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La fichetta di mia figlia 2


di Papy60
30.12.2010    |    114.217    |    0 9.0
"Di corsa, tenendosi una mano sulla bocca corse in bagno sgattaiolando nuda così com'era che mi parve una Njade mitologica..."
---E il risvolto di quel proibitissimo gioco meraviglioso, lo intravidi il giorno dopo che, parlando con amici si diceva che un tizio aveva avuto delle grane interminabili per essersi chiavato una puttanella di 15 anni. I loro discorsi continuarono, ma io pensavo al mio caso; Credo che loro s'accorsero del mio distacco. Ho dovuto accusare un leggero malessere e li lasciai lì. Tornai a casa frastornato, avevo mentalmente deciso di interrompere quella pericolosa relazione tanto che appena a casa faticai non poco ad allontanare la mia piccola che, giustificata solo dalla sua inesperienza mi si era attaccata al collo e lì, nell'entrata, a rischio che mia moglie ci sorprendesse mi dette un bacio sulla bocca. Ovviamente s'accorse subito della mia freddezza e incupita mi seguì.

---Per un paio di giorni stetti nelle mie convinzioni. Avevo il terrore delle conseguenze che sarebbero potute nascere se ci avessero scoperti, ma era troppa l'attrazione che esercitava su di me quella creatura divina. In un momento che restammo soli mi chiese.
- Ma papà, perchè mi tieni il muso? Cosa ti ho fatto, non mi vuoi più bene? -
- Tesoro mio - le risposi, cercando fermamente di non recedere dal mio proponimento - Ma che dici... ti pare che non ti voglia bene? Anzi e proprio perchè te ne voglio tanto che cerco di cancellare dalla mia mente quello che è successo lunedì... ti chiedo perdono, è stato un attimo di debolezza... non lo faremo più, mai più -
- E così non mi farai più le coccole? Sei cattivo papà, sei cattivo, io...-
- Cerca di capirmi amore, sei un gioiello, sei una donnina ormai e anche se sono il tuo papà, non mi lasci indifferente , anzi sto più male perchè so che non ti potrò mai avere... capisci? -
- Papà, da quel giorno ti penso sempre, peso a quando mi hai baciato là... è una cosa che non avrei mai creduto quanto fosse bella. Ma dai papà, magari lo facciamo una volta alla settimana ehh? che ne dici? Al venerdì la mamma va sempre dal parrucchiere, ma dai -
Concluse con una voce così lamentosa e supplichevole che riuscì a smuovere il mio cuore. Vedere la mia piccola soffrire per quello che io stesso ardevo di darle era troppo per me. La cinsi a me, quasi per cercare in lei la forza di resistere, invece fu come il cedimento di un argine sotto la pressione dell'acqua
lei mi cercò la boccae io fui travolto dal turbinio del piacere che quelle labbra di rosa mia davano. Dio mio, mia figlia,una ragazzina di appena 13 anni mi si offriva così apertamente che nessuno credo avrebbe potuto porle resistenza.Mentre ci baciavamo, la mia mano corse sotto la sottana. Ecco l'argine ha ceduto e ora la libidine dilaga nel mio animo. Ecco le mie mani sono sotto la sottana, con frenetica irruenza le calo le mutandine che quasi gliele strappo. Siamo in piedi, lei essendo un poco bassina mi tringe a se premendo il viso sul mio petto, lo alza per ricevere un'altro bacio. Gusto quel voluttuoso bacio trascurando il piacere che ricevo dal palpare i due globi del culetto. Rimango bloccato lì, gusto la linguetta che la piccola mi guizza in bocca; Questa donna in miniatura vuole farmi morire, inconsciamente mi sta distruggendo. Tutto il mio essere e preso da quel bacio sento la linguetta che mi entra, io la risucchio, non mi chiedo chi glielo avrà insegnato, io mi gusto quel proibito bacio libidinoso che la mia bambina mi regala. Poi al distacco la bacio sui capelli. Per qualche momento sono cullato da un sogno paradisiaco, poi sentendo tra le mani il turgore dei due glutei, torno alla realtà e comincio a passare con una mano sul suo pancino scendendo piano piano per incontrare i peletti che tentano di nascondere la sua deliziosa fichetta. Ecco, ora sto toccando la fessurina di mia figlia, sto vellicando la sua fossetta già umidiccia; Oddio, è la vulva della mia bambina, la mia creatuta , ha solo 13 anni questo corpicino, 13 anni ed è così stupendamente modellato che è impossibile descriverlo. Sono ossessionato al solo pensiero che sto violando le leggi arcaiche che si trascinano da millenni. leggi dell'incesto così terribilmente eccitanti da farmi rischiare tutto, il mio lavoro, la mia famiglia, il mio futuro, tutto in cambio del piacere di spadroneggiare su questa gemma della natura.
La mia piccolina, rassomiglia alla madre, ha una carnagione da creola che ai miei occhi la fanno sembrare più sana del reale, e io mi getto giù per la china della perversione perchè le cerco anche le tettine. Che carnina, vellutata, soda, i capezzolini leggermente grinzosi mi danno il capogiro.
La guardo, lei tiene gli occhi chiusi, si sta godendo le carezzine che il suo babbino le fa, poi avvicinando la sua bocca al mio orecchi mi sussurra.
- Papà andiamo di là, andiamo nella mia cameretta -
Ecco, nella semioscurità del corridoio, tenendo una mano sulla sua spalla, ci avviamo verso la sua stanzetta, a terra restano le mutandine che ci vedono allontanare verso l'immane peccato.
Lì nella penombra si consumerà l'incesto, lì mi spoglio nudo guardando il mio angelo che mi imita. Quel corpicino l'avevo visto nudo così, anni prima, ora si è arricchito di forma sinuose, le sono cresciute le tettine che polarizzano il mio aguardo mentre mi tolgo dalla testa l'ultimo indumento.
Che spettacolo, la mia donnina vanta già un rado boschetto di pelini nel monte di Venere che fanno sembrare ancor più corposo il monticello del pube.
Un adulto se fa l'amore con una fanciulla al di sotto dei 18 anni incorre nel reato di pedofilia, sfido il legislatore di restare indifferente davanti a tanto splendore; Io non lo odo, io odo solo la baramosia che ho di godere di questa carne fresca, levigata e turgida, infatti pochi attimi dopo la mia bocca percore ogni centimetro di quella pelle meravigliosa e proprio mentre sto succhiando una ciliegina del suo senino, sento la sua manina che mi cerca il sesso.
- Papà - mi chiede in un sussurro - papà posso toccarlo? Non l'ho mai fatto sai...-
- Si amore si, è tuo, è tuo -
La piccola non solo lo tocca, ma vuole anche vederlo. Mi allontana la testa, stavo ciucciando una tettina e allungando il collo vede la sua manina che per la primissima volta ha tra le mani un cazzo. Mia figlia è quasi incantata, lo guarda mentre un leggero sorriso le si disegna nel musetto; Sono certo che anche la piccola si è resa conto del momento sublime che stavamo vivendo, sapeva d'avere in mano il cazzo del suo papà, il vietatissimo uccello che il mondo le proibirebbe di toccare, invece lei è emozionatissima. Lo tocca, lo prende con il pollice e l'indice, lo stringe, e io penso, che da quel buchino lì tanti anni addietro era uscita lei. Mio Dio è un momento statico, dura pochi secondi, poi lo prende tutto nella piccola mano e va su e giù, su e giù, su e giù. Si la mia fanciulla, se non in pratica conosce in teoria l'arte della sega.Il momento è troppo bello e mentre riprendo a palate quelle adorabile tette, la mia bimba mi porta all'orgasmo. Non lo voglio fermare, anzi voglio guardarle il visino e attraverso le sue espressioni saggiare i suoi pensieri. Lo stupore del musetto è altissimo quando lo vede zampillare, ma tolto il primo istinto che l'aveva fatto mollare, si è subito ripresa portando a termine la masturbazione anche se le si è inzaccherato sia la manina il braccino che una bella schizzata anche sul suo pancino riempiendo l'ombelico.
Dopo una rapida pulitura alla bell'emeglio riprendo a baciale la bocca palpeggiandole cntinuamente le tettine; Faccio ovviamente incursioni fra le labbra vaginali con titillmenti sul clito, quando mi dice.
- Papà, fammi con la bocca, leccami papà... si come quel giorno...
- Si tesoruccio mio si, apri bene le gambine... ecco così, si così, bravala mia bambina...-
Sceso dal lettino e lei, messa di traverso, ho cominciato a farla godere; Davanti agli occhi il paradiso, avevo la vulvetta della mia piccolina, una passerina di soli 13 anni ma già calda e così mentalmente aperta da invitare il suo papino di leccarla.
L'orologio ci disse che avevamo ancora più di un'ora. Le ho bevuto tre sughetti, si la mia creatura aveva goduto tre volte nella lingua del papà che felice di vederla felice se la tenne stretta al cuore colmo di vero amore.
Intanto, merito del tempo impiegato nel leccarmela, ma sopratutto dal fatto che avevo tra le mani un corpicino perfetto nella forma che nel pensiero,il mio uccello aveva raddrizzato le antenne; Mi inginocchiai fra le sue gambine e messo un paio di cuscini sotto il culetto, la mia b figlioletta ha provato anche sentire una cappella che le sfregava le labbra vaginali.
Me lo tenevo in mano e menandolo lentamente lo facevo scorrere avanti e indietro e lei, curiosa alzava la testa per vedere quella lussuriosa manovra.
Mi piaceva lasciare qualche minuto la cappella lì all'imbocco, quasi nascosta dalle grandi labbra di quella piccola fica.
Mi piaceva guardarla e vedere l'attenzione con cui seguiva quel su e giù.
- Ninnina mia, perchè - e faticavo cavare le parole - perchè non provi con la bocca anche tu? -
Diventò subito seria.
- Dai amore, devi imparare anche tu -
Fissandomi il cazzo che le porgevo, come quasi un automa, la mia piccina si era messa a sedere sulla sponda del lettino, e quando le avvicinai il bacino, me lo prese in mano, poi aperta la bocchina, prima di imboccarlo mi dette uno sguardo. Il tepore della sua bocca mi riscaldò il cuore il cervello, tutto, anche il cazzo già duro, s'inturgidì ancor più. Che piacere indescrivibile provai, mia figlia forse per vergogna o forse per fare bene il compito che le avevo affidato, non alzò più lo sguardo e cominciò a baciarlo sulla punta, sul tronco, ma sopratutto se lo teneva in bocca.
Tirava indietro la pelle del prepuzio e ad un certo punto mentre l'aveva in bocca deliziandomi col su e giù, sentii una sua manina cha mi palpeggiava le palle. Dall'alto vedevo la sua testa andare avanti e indietro. Ero eccitatissimo, non volevo goderle in bocca anche se tanta era la tentazione.
- Ciccina fra poco vengo... se non te la senti, dimmelo.
- La mamma, cosa ti fa? - Mi chiese staccandosi ma senza guardarmi.
- Beh... la mamma qualche volta mi beve, altre volte no... vedi tu...oppure mi lasci venire dentro e poi lo sputi.
Non rispose, sicchè fino al momento clou, non sapevo niente, quindi poco dopo, sentendo arrivare la marea.
- Ecco amore vengo, vengoo, siii vengo aaahhh
Il mio gioiello aveva voluto accontentare il suo babbino, lo ha ricevuto tutto in bocca lasciandomi svuotare completamente i coglioni e poi, trattenendo a fatica il riso, ha aperto la bocca per mostrarmi il mio peccato. Di corsa, tenendosi una mano sulla bocca corse in bagno sgattaiolando nuda così com'era che mi parve una Njade mitologica.

Cosa ci riserverà il futuro?
Domani è un altro giorno...

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