Racconti Erotici > incesto > Mio fratello Felipe 8
incesto

Mio fratello Felipe 8


di Kainman
15.04.2020    |    6.904    |    1 9.2
"Senza troppe parole iniziai ad avvicinare la punta al buchetto e iniziai a spingere poco e lentamente..."
Continua da Mio fratello Felipe 7

..."E pensare che io non sono gay, eh Fil?" gli dissi una volta finito.
"E' per questo che devi scopare con donne. Così pareggi entrate con uscite. Equilibrio perfetto"
Non so per quanto ridemmo dopo quello.
Avevo voglia di una figa più che mai, e di un bel paio di tette, ma non volevo perdere quello per nulla al mondo....

Le nostre giornate passavano, come si prevedeva, in modo magnifico.
E non solo le giornate. Passare la notte insieme, abbracciati, odorando l'uno il profumo del altro era perfetto. La unica cosa brutta era una: eravamo già al sesto giorno di nove, così che dopo 3 giorni sarebbero ritornati i nostri genitori, e sicuramente almeno le notti insieme sarebbero finite.
"Buongiorno fil" gli augurai un mattino
"Mmm...buongiorno Fran" disse di risposta.
"Che succede piccolo mio?" chiesi preoccupato
"Già stiamo a giovedì. Da domenica sera tutto cambia"
"Non tutto cambia Fil. Solamente che non possiamo dormire insieme."
"Ma io voglio sempre dormire con te, così. Non voglio più stare da solo"
"Mai lascerò solo il mio cucciolo. Ti prometto che ogni sera e ogni mattina avrai le mie coccole, anche se non passiamo tutta la notte insieme"
"Mmm...ok Fran. Pero sfruttiamolo al massimo in questi tre giorni"
"Ah io non ti mollo. Ti mangio di baci, e non solo"
"Fammi sentire tuo Fran. Ora!"
"Vuoi riprovare a fare il passivo eh?" chiesi, ma già mi sapevo la risposta
"Prima colazione e facciamoci una doccia insieme" disse, e così facemmo.
A colazione si sedette su di me mentre mangiava. A ogni movimento di proposito strofinava il suo culo su di me. Ovviamente dentro di poco ero già duro e quel movimento mi istigava sempre più, strofinando la verga dura tra le sue natiche.
Andammo in doccia e ci insaponammo eccitandoci ancora di più. Usciti dalla doccia, senza asciugarci, lo presi di peso e lo portai gocciolante sul mio letto.
Io ero molto forte e lui minuto, così che potevo sollevarlo completamente con facilità. Nel percorso tra bagno e stanza iniziai a fargli parte di un pompino mentre lo tenevo nelle braccia, e continuai sul letto mentre con le dita e lubrificante gli stimolavo il buchetto. Lo unsi bene e lo stesso feci con la mia verga che era dura al massimo.
Senza troppe parole iniziai ad avvicinare la punta al buchetto e iniziai a spingere poco e lentamente. Lo sentii solo trattenere il respiro, ma senza dolore. Ed entrò molto facilmente: probabile che era pronto perché lo desiderava davvero.
All'inizio davo spinte più lente, come la prima volta. Ma quando capii che non gli davo fastidio e non aveva male iniziai ad aumentare il ritmo, spingendomi fino in fondo. Quando con le palle sbattevo contro il suo culo potevo sentire tutto, sentirmi tutto uno con lui. Lo tenevo stretto con le mani sulla pancia ed a ogni colpo potevo sentirlo contrarsi. Il suo respiro era il mio. Questa volta durai molto di più, perché non avevo paura e lui non era così rigido come la prima, approfittavamo insieme. Anche se la mia prestazione durò più a lungo non si lamentò e neanche mi chiese di smettere, ma non per piacere a me, stava godendo anche lui.
Non pensai a segarlo mentre lo penetravo, e neanche lo fece lui. Lo accarezzavo, baciavo da dietro e stringevo forte, stuzzicando ogni zona del corpo. Lo sentivo tremare per brividi di piacere, e in quei momenti lo stringevo più forte sussurrando che lo amavo e quello era il mio amore per lui.
Infine venni, molto intensamente, e lui in quel momento tremò e urlò di piacere più forte che mai. Delicatamente uscii da lui, lo voltai e avvicinai la bocca a Paquito. Iniziai il movimento per soddisfarlo ancora succhiandolo, ma appena chiusi le labbra su di lui mi esplose in bocca, quasi senza toccarlo, e si inarcò più volte verso di me, una per ogni schizzo. Senza ingoiare una goccia mi distesi su di lui, mi avvicinai e lo baciai con il suo proprio seme per parecchi minuti, poi rimasi in quella posizione come per proteggere il mio cucciolo.

"Come va il culetto Fil?" gli chiesi all'ora di pranzo
"Davvero bene, non ho avuto e non ho male per niente. Credo che questa volta sia stata quella giusta e ora possiamo farlo quando vogliamo
"Non dire così che mi eccito di nuovo!"
"Ahahaha va bene non subito subito. Ma quando vuoi sono aperto a tutto!" e ridemmo entrambi.
"Questa settimana la passiamo solo per noi, ma dalla prossima ci troviamo delle ragazze, ok?" disse Felipe dopo un po'.
"Mmm ok" risposi indeciso
"Che c'è? non sei convinto?"
"Sì, no, poi, non so. Sono 8 mesi che non tocco una ragazza sai?"
"Facciamo così. Raccontami come è fare sesso con una tipa" mi disse
Mi misi a ridere, ma iniziai a raccontare le sensazioni, toccare le tette, mordere labbra carnose, leccare la figa e infine la sensazione di penetrarla, spiegando la differenza da penetrare un culo. "Fraaan...che ti preoccupi a fare, guarda solo a raccontare cosa ti succede".
E aveva ragione, anche se ero venuto da poche ore a ripensare a quelle cose mi ero indurito molto.
"Beh, potremmo farcela insieme una tipa, così non sbagliamo ahhaha" dissi.
"Ahahah che scemo..." rispose. Poi ci guardammo negli occhi e mi disse "Se lo facessimo davvero?"
"Un giorno, forse, sarebbe bello. Ma non adesso" risposi "La tua prima volta con una ragazza devi essere tu solo, per capire cosa ti piace e cosa no, senza un altro maschio"
"Hai ragione. Però se poi mi piace un giorno lo facciamo. Promessa?"
"Promesso"

Dopo pranzo uscimmo un po' per varie spese, e quella sera lo portai al cinema e a bere un drink, analcolico ovviamente. Di accordo non ci furono effusioni in giro, non dovevamo lasciare vedere quello che facevamo in casa. Ma al cinema, al buio e con poche persone, lo tenni abbracciato. Questo per farle vedere che io c'ero, sempre e in ogni modo.
Quando ci sedemmo al bar entrarono due ragazzi, con un viso che mi ricordavo un po' ma non sapevo chi erano. Uno aveva atteggiamento un po' effeminato, molto più di Felipe.
"Ehi Chri, Luca!" disse
"Feli! Ciao!" dissero loro in coro e in sorriso, venendole incontro e lo abbracciarono.
"Loro sono Christian e Luca, i miei amici di scuola, e lui è mio fratello Francisco"
Christian era un ragazzino più virile, con un po' di barba adolescenziale e voce più roca. Luca invece era esile e fine, con voce più acuta e tratti più femminili. Ma entrambi sorridevano vedendo mio fratello. Mi ricordai di come era iniziata tra di loro e come agivano con Felipe. Subito mi uscì da arrabbiarmi, perché ripensai a come lo trattavano, però poi mi ricordai che da quel momento lui era cambiato, diventato più forte e soprattutto i loro atteggiamenti con lui erano stati la scintilla che aveva fatto nascere la nostra relazione.
In piena gratitudine dimostrai la mia riconoscenza "E' un gran piacere di conoscere finalmente gli amici di Felipe, parla molto di voi e vi è molto amico"
Li congedammo e se ne andarono a un tavolo più in là, quindi chiesi a Felipe "Allora sono proprio coppia? Ma non si nascondono?"
"No no, da quando li avevo visti in bagno dopo poco tempo a scuola hanno fatto coming out e stanno insieme da allora. Sono davvero teneri"
"Che caso, tre gay in una sola classe?"
"Quattro, c'è anche Sarah a cui piacciono le ragazze, ma lei è single" poi si fermò un attimo a pensare un poco triste.
"Che succede Fil?"
"Quanto vorrei poter essere una coppia come loro con te"
"Ora non pensarci, su" Gli dissi prendendogli la mano, senza curare che qualcuno potesse vedermi. Guardò il mio gesto e mi guardò negli occhi stupido, quindi sorrisi.
Andammo a casa e passammo la notte abbracciati ancora più intensamente.

Passammo i seguenti due giorni il più possibile insieme, sapendo che presto sarebbe finito.
Il sabato sera ordinammo una pizza dalla solita pizzeria, e fu davvero da ridere. Questa volta mi ricordai di vestirmi prima che arrivasse il ragazzo delle consegne, così come Felipe.
Vidi dal videocitofono che era lo stesso della scorsa volta e quando aprii la porta risposi con una sonora risata perché con una mano teneva le pizze e con l'altra si copriva gli occhi.
"Ahahahah per questo ti meriti di nuovo una mancia! Apri gli occhi, sono vestito!"
"Potresti fare tu le consegne senza veli, sai che mance ti prenderesti?" gli commento da dietro di me Felipe.
"E ma non so chi lo apprezzerebbe tra i clienti, a parte voi due" rispose lui.
In mezzo alle risate prendemmo le pizze, pagammo, con la mancia promessa, e chiusi la porta
"A parte voi?" dissi a Felipe "Pensa che siamo una coppia!"
"Beh lo siamo in effetti..." rispose in timidezza
"Sì ma...non dovrebbe pensarlo. E' uguale, ho fame"
Mentre mangiavamo, ancora vestiti, arrivò la videochiamata dei miei, prima di imbarcarsi per l'ultimo tragitto verso Genova.
"Fa più freddo oggi? E' la prima volta che vi vedo non a petto nudo" commentò lei.
Trattenemmo le risate rispondendo di sì. "Cavolo da domani credo che patiremo il caldo io te. Di nuovo vestiti, chi era più abituato?" Dissi togliendomi tutto di dosso a fine chiamata, prima di finire la pizza.
"Si e anche mangiare così magari è meglio non più farlo" disse sedendosi nudo su di me.
"Ma guarda che mamma mercoledì e giovedì papà tornano a lavoro. Le giornate sono nostre mentre non lavoro io!"
"Più avanti dovremmo farci qualche giorno in vacanza noi due da soli, che ne dici?" propose
"Ho già pensato e programmato tutto. Sarà il mio regalo per il tuo compleanno prima che inizi la scuola. Sono sicuro che loro approveranno, così ti tengo d'occhio io!"
"Non ti cambierei per nulla al mondo, sei geniale e perfetto" rispose, e lo strinsi a me teneramente.
Passammo la nostra ultima notte insieme, per il momento, tra coccole e a fare l'amore, come se dovessimo sfogarci al massimo, anche se certo non sarebbe finito lì.
I miei sarebbero arrivati verso l'ora di cena, quindi incominciammo a pulire casa fin dal mattino e preparai qualcosa di buono per cena.
Arrivarono per le 8 di sera circa. Un attimo prima che aprissero la porta diedi ancora un bacio tenero a Felipe, che mi ricambiò con un gran sorriso e abbraccio.
Grandi saluti ai nostri genitori da parte di entrambi, anche se così cambiavano le cose era piacevole rivederli. Inoltre portarono diversi regali di ricordo dai vari paesi che visitarono, compreso da Salou, il nostro paese di origine, che visitarono nella giornata libera con scalo a Barcellona.
"E' un peccato che Felipe non conosca quasi niente di quelle zone, potrei portarlo io come regalo per i 15 anni a settembre prima che inizi scuola. No?" dissi, come se avessi tirato fuori quell'idea del momento, ma in realtà avevo già programmato tutto
"Che idea geniale! Uguale noi in quel periodo lavoreremo tutti e due. Ma ti scarrozzeresti questo mocciosetto dietro?" disse mio padre arruffandogli i capelli
"Ehi! Non sono moccioso!" rispose arrabbiato
"Ahahah si si, come premio per questa settimana che è stato bravo e non mi ha fatto mai arrabbiare. Gli farei visitare bene Salou, andare al parco lì vicino e...no meglio che non dico il programma!" dissi sorridendo
"Sarebbe super, non pensavo che fossi così bravo Francisco" disse mia mamma accarezzandomi il volto. Loro mai ci chiamavano con diminutivo, addirittura una volta avevo sentito che parlando con una zia mi aveva nominato Francisco Antonio, incredibile.
Dopo cena andammo nelle nostre camere, ovviamente ognuno nel suo letto.
"Buonanotte Fil" gli dissi dal mio letto.
"Fran...notte" rispose, fermandosi un attimo.
Aspettai qualche minuto poi in silenzio mi alzai e andai di fianco a lui "Non cambia niente piccolo mio, ti avevo promesso questo, credi che me lo sia dimenticato?" dissi abbracciandolo e baciandolo. "Non cambierà niente"
Nel buio della stanza, in mezzo ai baci, sentii le sue lacrime, così dissi "Sì però se ti faccio sempre piangere non va bene, poi sembra che sono il fratello cattivo"
"Scemo! Ti amo Fran" rispose solo. Lo coccolai ancora per qualche minuto, finché si addormentò. Poi tornai nel mio letto, ma non smisi di guardarlo.
"Notte piccolo mio" gli sussurrai, e chiusi gli occhi

Continua...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mio fratello Felipe 8:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni