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Prime Esperienze

A casa del barbiere


di forrestsherman
06.06.2021    |    3.349    |    0 9.3
"Fece più battaglie la sua sottana, che tutta l marina americana…Jasmin-a l’ultimo sforzo per liberami dal groppo della sue gambe..."
Una estate di tanti anni fa, quando ero in vacanza al mare, e noi ragazzi della compagnia del mare che frequentavo da diversi anni, avevamo tutti circa dai 18 ai 20 anni e ci vedevamo crescere, avevamo avuto piccoli amori, a partire da ragazzini, con una escalation dalla mano nella mano al bacetto, alla slinguatina, alle toccatine di tette, alla ansiosa ricerca di cose proibite.

Questa è la storia che si seppe nei giorni successivi, un pò raccontata dal barbiere un pò confidata dalle ragazze alle amiche in segreto e quindi diffusa a tutti.

Successe che una sera ci trovammo fare una festina in casa di una nostra amica, Luisa, la cui famiglia affittava ogni anno un alloggio per l’estate sopra il barbiere del paese, un omaccione un po’ esagitato e all’apparenza materiale. I genitori erano via e la casa era libera. Si ballava coi dischi, si beveva un po’ di bibite soft e un po’ di alcoolici, qualcuno si baciava sul terrazzo, si rideva e si scherzava nella tiepida notte estiva.

Quando tutti se ne furono andati, verso le 2, si erano fermati solo Mario e Gianni. Marta era distesa sul letto con una camicetta e gli hot pants di jeans e Luisa, con un vestito di maglina, era seduta sulla sedia e ascoltava. Gianni era disteso di fianco a Marta, la accarezzava, loro non erano insieme, lei era sempre misurata e fredda, diceva di essere “una brava ragazza”, teneva lontano i pretendenti, come me, che pur le piacevo, e si vedeva, ma non eravamo mai andati oltre a tenerci per mano in strada .

Anche Mario faceva lo spiritoso, rideva, prese la chitarra, intonò n canzone, via del campo, una graziosa… porta Romana.. fece più battaglie la sua sottana, che tutta l marina americana…Jasmin-a l’ultimo sforzo per liberami dal groppo della sue gambe...tutta roba un filo sexy..Marta era arroccata sulla spalliera del divano, sulla difensiva, Luisa cantava vicino a lui...era un po’ eccitata...lui la abbracciava, facendo vedere accordi di chitarra che lei fingeva di non sapere..Mario suonava la chitarra, beveva un po’ di whisky. 

Finì che Mario baciò Luisa sul collo, lei girò la testa , si baciarono...si avvinghiarono, le chitarre caddero…Luisa, era bella, sexy, ma era una che non si dava facilmente una suora, in gergo….ma quella sera si rotolarono sul tappeto avvinghiati. 

Marta era un bella ragazza bruna, alta, belle gambe, due labbra un po’ pretesa, da baciare, ma già da due estati aveva rifiutato sempre tutti i pretendenti, dicendo che lei era un ragazza pura, che era educata dalle suore, che aspettava in vero grande amore, e nessuno se l’era mai fatta, nella compagnia . Ma quella sera Marta guardava i due baciarsi per terra e Gianni le si avvicinò, era il piedi, le prese la mano e cercò di baciarla, ma lei si fece seria e disse “io n…non no, io… non mi ….mi faccio baciare…sai…….sono vergine..” ma non si staccò da lui…e si lasciò guidare una mano fino a impugnare il membro che lui aveva tirato fuori dai pantaloncini…lo impugnò con diffidenza, lui col bacino fece una mossa di avanti indietro…lei con la mano lo eccitava…lui si tolse la maglietta, mostrando un corpo abbronzato e liscio, avvicinò il capezzolo alla bocca e lei assaporava il suo odore…si insinuò con la faccia sotto l’ascella di lui..era il suo punto debole…l’odore di maschio, superava le sue barriere emotive, instaurate dalla sua scuola di suore.

Intanto Mario aveva denudato il petto di Luisa e le stava leccando i capezzoli, lei gemeva, e con la mano sotto le mutandine la stuzzicava, ma non aveva ancora estratto il pisello.

Approfittando dell’estasi di Marta, sotto la sua ascella, Gianni le calò la leggera camicetta e accarezzò i seni a banana che pendevano, lei gemette, sempre aspirando sotto l’ascella, mentre con incertezza pompava il pisello …

Poi la mano di Gianni scese sugli hots pants, in mezzo, in quel punto veramente hots …Allora Marta si scatenò e si appiccicò a lui, gli accarezzava il petto mettendo una mano nella camicia aperta, e giunse a baciargli un capezzolo, e a 18 anni sono cose che eccitano….lui la baciò sulla bocca. Lei aveva una minigonna beige di maglina elastica e una maglietta leggera che stringeva un po’ il seno e la pancia, e gli aprì subito i jeans e si impossessò del pisello che era grandicello, lui invece dei seni che gli piacevano e penetrò con la mano nella maglietta, lei non aveva il reggiseno, e lui sentiva la grande morbidezza del piccolo seno. 

Sentendo che ansimava già, introdusse le dita oltre il bordo dei pants e trovò subito una via per farle piacere, accarezzando col pollice e l‘indice la vagina pelosina, mentre lei andava avanti e indietro con la mano sul pisello e , quando lo vide bene, alla luce fioca che veniva dalla lampada vicina, si chinò e gli fece un pompino . 

Poi la donna fuori dal suo stesso controllo fu spinta da Gianni sul divano, con la camicetta mezza aperta da cui uscivano fuori a rovescio i giovani seni a banana, con le braccia aperte e lui afferrò gli hot pants slacciati, glieli sfilò, anche se lei diceva”noooo..non voglio..ma lo facilitava. .lui si fece scendere i jeans, lei gli offriva lo spacco all’altezza giusta, si inginocchiò, scostò le mutandine bianche, bagnate, lei diceva “noo noo sono vergine! Non venirmi dentro ! non prendo la pillola!! Mi metti incinta….noo…nooo…nooooo!”.

Anche Luisa non voleva scopare, aveva sempre paura di rimanere incinta, ma l’alcool e la situazione l’avevano eccitata a tal punto che fu costretta ad aprire un po’ le gambe, mentre era sul tappeto, il vestitino salì e Mario, scostando le mutandine e senza parlare glielo mise vicino, provocandole un gemito e alla fine la natura prevalse e lei cercò il godimento anche lei, dopo tanti ditalini, con grandi colpi di reni, si fece infilare fino in fondo, finalmente deflorare, si sentì venire incontro al cazzo senza più timore scossa dai colpi che facevano sobbalzare le sue tette, poi . . .e mi raccontò che all’improvviso, sentì le contrazioni della sua vagina e le venne da urlare: - Mario . . . dentro . . . ti voglio dentro . . . tutto . . . tuttooooo . . . Ahhhh . . . . ahhhh . . . e lui le disse - Si . . . ecco . . . ecco . . . prendi, prendiiii . . . oh amore . . . ohhh! ! ! 

Anche per questi versi, Gianni si sentiva venire e . . . non si riusciva a trattenere e Marta gridò,” lo sento dentro..non voglio…mi svergini..mi violenti,oh nooo..ce l’ ho dentro..ohh Suoreee , mi scopa davvero..mi spacca l’imene..non voglio ..nooo .o sento mi viene dentro..mi spacca ..suoreee perdono…Gianni eccitatissimo iniziò a sborrare .

Luisa stava ancora ansimando, soffiando, era da tanto che non godeva in quel modo, i suoi rantoli accompagnavano i gemiti di Marta che aveva chiuso gli occhi e godeva con la bocca socchiusa mostrando i denti bianchi dicendo cose incoerenti Oh dai Mario.. . . . dai . . . dai . . . daiiii ! ! ! 

Mentre si rotolavano sul tappeto, le mani di lui sotto la gonna, lei gli massaggiava il cavallo di blu jeans e infine fecero l’amore, lì per terra. Poi a poco a poco il pene di Mario si afflosciò e infine usci dal grembo dei Luisa, da cui scendeva lubrificante misto al sangue dell’imene violata…e Mario era inginocchiato accanto alla bocca di Luisa che stava distesa e con la sua bocca aperta riceveva il suo seme un po’ dentro e un po’ fuori. Lei realizzo che si era un po’ svuotato dentro di lei il suo ciclo era appena passato ma si promise che in avvenire avrebbe preso delle precauzioni.

Intanto Marta ricomincio a gemere nella sua corsa verso un nuovo orgasmo, e Gianni affondava colpi profondi mentre lei riprese a dire “ lo sento dentro…nooo!... lo sento dentro...non devo non devi… Luisa…me lo ha messo dentro...è grosso, brucia….mi spacca è grosso…mi scopi, mi rompi, noooo...nooo…. sei un demonio..ggodoo...vengo….ave

Maria..scusami..vengoo..non devo non devo...sono corrotta...sono nel peccato…cosa dirà il mio confessore…” e poi venne gridando e sentirla gemere affrettò anche l’orgasmo di Gianni dopo pochi secondi. 

Ma mentre erano tutti e quattro distrutti, senza parlare, ansimanti, si spalancò la porta ed entrò il barbiere Alfredo, padrone di casa , che era stato svegliato dai rumori e dagli urli. Con una scopa in mano, iniziò a gridare “troie, puttane il mare vi brucia la mussa..bastardi, la mia casa non è un bordello, andate a chiavare via di qui…e menava colpa ai due ragazzi che si proteggevano come potevano..cercavano di sfuggirgli afferrarono i vestiti che potevano, e codardamente scapparono.

Le ragazze furono lasciate sole…con l’energumeno…Marta infilò i jeans e Luisa si rassettò come potè e si abbracciarono sul divano tremando, Marta si copriva con le mani, Luisa si teneva la gonna, ma l’energumeno venne verso di loro, assestò uno schiaffo a Luisa, dicendole “ signorine verginelle..Puttane! … se lo dico ai tuoi saranno guai, fare le maiale in casa mia! E la macchina fotografica nascosta ha ripreso interessanti scatti ! ” 

E Marta balbettando gli disse ”…noo… scusi…non lo dica… non volevamo… i ragazzi….ci hanno fatto bere tanto…. eravamo ubriache…. ci hanno quasi violentato…o gesù…e si mise a piangere…guardi…il sangue.. ero vergine…” faceva vedere le mutandine arrossate…

E Luisa si copriva le gambe, dicendo “ siii.. noi siamo…brave ragazze… oneste…ci hanno fatto ubriacare…”

Lui sogghignando disse....” brutte bagasce…si…io non dico niente…le foto me le tengo io, ma voi mi date una cosa in cambio..” 

Alle due ragazzine cascò il mondo addosso e cercarono di scappare ma l’uomo, grande e grosso sbarrò loro la strada.

“Dove credete di andare troiette…venite qui che vi aggiusto per le feste.” In un attimo furono prese e scaraventate a terra, lui si avvicinò a Luisa, estrasse il pisello, corto e tozzo, e glielo fece vedere…

Lei lo guardò allibita…spaventata…disse “nooo non voglio… nooo” 

Lui disse “ guarda, bacialo…prova troietta che non sei altro, ti piace il cazzo eh?” Marta non rispondeva, era paralizzata, con un uomo anziano non era mai stata, stava a bocca aperta, in mezzo al salone, mezza nuda..
Lui la prese dai capelli, la tirò giù in ginocchio e le schiaffò tutto cazzo dritto in gola, lei non si ribellò, se lo tenne in bocca cominciando a spompinare, lo spingeva cosi forte che glielo sbavò tutto.

Lui diceva “ Dai zoccola, brava così, piglialo in bocca…, dai così,.. Ti piace ? 
Marta che era dietro era talmente immersa nei suoi pensieri, di paura e in quella atmosfera, la visione di prima di loro che venivano scopate da quei due….si stava toccando la figa senza volerlo, non si era accorta di starsi bagnando senza ritegno. Il barbiere lo notò, le allungò una mano sul sedere e la toccò tra le gambe, sempre tenendo il suo coso in mano : “ anche tu, troietta, vedi che sei tutta bagnata che hai? “

La prese, la baciò sulla bocca, lei si ritraeva ma lui le infilò la lingua e mentre lei era presa, le tirò giù i pantaloncini, era senza mutandine, e bagnandosi sotto si era bagnata tutti i pantaloncini…poi il barbiere le infilò due dita nella fica, lei piangeva ma era bagnatissima e lui se ne era accorto, e senza dire niente si inginocchiò e prese a leccargliela, le apriva la fica per leccarmela e insisteva sul clito, lei stravolta ansimava, mentre il barbiere le diceva: - troia ! non ti vergogni ?... fammi vedere le tette, presto su toglietevi le magliette.”

Le ragazze tremanti obbedirono senza fiatare…Marta non diceva niente neanche quando sentì la mano ruvida che le accarezzava una coscia e che saliva verso la sua fica, poi chiuse gli occhi e sospirava, e il barbiere:” hai voglia? Puoi anche darmi un anticipo se vuoi…” l’energumeno era molto grosso e disse! Adesso vi faccio vedere cosa facevo alle negrette in africa, io mi chiamo Adriano Tripoli, sono nato là…e afferrò Luisa dal seno e i cominciò ad impastare nel vero senso della parola le sue tette stringendo i capezzoli tra le dita con violenza.

“Ahi…mi fai male.” Si lamentava la ragazzina e per tutta risposta ebbe un ceffone. “Zitta puttana, dovete stare zitte, zitte ed ubbidire altrimenti…” e fece il gesto delle mani ammanettate. “Avete delle belle fighette, ma troppo pelose, la prossima volta voglio vedervi depilate.” La prossima volta? Le ninfette si guardarono con un’espressione terrorizzata che non passò inosservata al loro aguzzino. “Non crederete mica di cavarvela con una scopata vero ?” “Ma noi…” altro schiaffone.“Ma noi cosa ? Siete delle troie che la danno via ai primi che vengono qui in casa mia, la mia casa non è un bordello ! io vi mando in galera.”

“Nooooo!” esclamarono entrambe terrorizzate, senza pensare che era assurdo, la casa era affittata dai fenitori di Marta, lui non aveva nessun diritto di fare così, anzi lo potevano denunciare, ma la paura di rivelare i loro primi atti sessuali a tutti le terrorizzava, si era negli anni ’60…c’era stato uno scandalo solo perché una studentessa aveva scritto su un giornaletto di scuola, la Zanzara, del Parini, che faceva l’amore con suo regolare fidanzato…pensare di dire che due 18enni avevano scopato con due ragazzi della compagnia le avrebbe per sempre segnate come troie, era meglio per loro sopportare le violenze del barbiere..

“Allora starete zitte e farete quello che vi dico ?”

“Si” risposero all’unisono…“Bene, allora forza ricominciate a baciarvi e metteteci impegno” 

Titubanti le ex verginelle, che l’avevano fatto solo nelle cabine e nei bagni della scuola ma mai davanti a qualcuno incominciarono a baciarsi unendo le loro boccuccie e giocando con le lingue.

Nonostante la paura la cosa cominciava a piacere loro e le loro fighette si bagnavano. E mentre Luisa baciava Marta con la coda dell’occhio guardava l’uomo che in un primo tempo non si mosse poi cominciò a spogliarsi. Per un attimo chiuse gli occhi per gustarsi il bacio e le carezze sul seno che Marta aveva incominciato a farle, ma, quando li riaprì, vide un cazzo enorme tra le gambe dell’uomo e non era del tutto in erezione ! “Brave, continuate a baciarvi!” disse infilando le mani tra le gambe delle ragazzine.

“Lo sapevo che eravate delle troiette lesbiche…siete tutte bagnate”
Poi prese Luisa per un braccio e la fece accucciare ai suoi piedi mettendole il suo enorme bastone in bocca. Lei non aveva mai visto un cazzo di quelle dimensioni, neppure su qualche rivista porno che ogni tanto girava a scuola, era lungo ma soprattutto grosso “Succhia e succhia bene, così prendilo tutto in gola apri bene la bocca, dai troietta…e tu vieni qui.” disse rivolgendosi a Marta, che a prese per i capelli e la costrinse a succhiarlo anche lei mentre dietro era piegata a 90 gradi. Poi le allargò le gambe aprendogliele con le dita, mentre continuava a infilarle la lingua dentro. Marta infine lei sentì quella lingua rasposa e si bagnava, e stava godendo anche se lui le teneva dai capelli sempre a 90 in quel modo mentre la ricopriva di insulti, e lei si lagnava con la bocca piena. 

Era rossa per il clima e l’eccitazione sudava mentre il barbiere le dava schiaffi sul sedere, poi le prese ai fianchi e spinse più forte, e le schizzò dentro mentre con una mano le strizzava un seno .

Poi la lasciò e si diresse verso Luisa che si era nascosta dietro al divano, prese un bicchiere di prosecco e glielo rovesciò in faccia, poi le afferrò un capezzolo e strizzandoglielo la mise in ginocchio, sbattendole in faccia il cazzo e poi presa la testa le ficcò il cazzo dritto in bocca, spingendoglielo forte fino in fondo e cominciando a andare avanti ed indietro come se stesse scopando, mentre rivoli di saliva scendevano. 

Marta intanto osservava e si sbrodolava, sudatissima, dal caldo e dall’eccitazione, era bagnata anche se era una situazione umiliante, era senza fiato, per terra, e lui iniziò a masturbarla con tre dita in modo forte e lei godeva, ma sentiva male e lo pregava di smettere, ma lui avvicinò Luisa a lei, le girò tutte e due sulla spalliera del divano, vicine, e le infilò una alla volta cominciando a dare alla malcapitata dei colpi tremendi, tirandola a sé per i capelli e facendole inarcare il busto, e offrendo alla vista dell’amica che in quel momento non subiva la cosa, il suo viso e il suo seno che ballava avanti e indietro sotto i suoi colpi. -AHHHH. PIANO…. FAI PIANO, COSI MI FAI MALE, PIANOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!-urlava e implorava come una pazza Marta, ma più urlava più lui la tirava a sé e le affondava il cazzo . Poi passo a Luisa e infilatole il cazzo da dietro , iniziò a spingerlo dentro mentre lei si lamentava… “Aih…aih……no…basta!” ma più si lamentava e più gli schiaffi erano forti finché si decise a non parlare più limitandosi a piagnucolare sommessamente.

“Guarda guarda come si sta bagnando questa troia……..ti piace …..non mi sbagliavo….siete proprio due gatte in calore ah ah ah! Infatti Marta era completamente fradicia di umori e cominciava ad ondeggiare il bacino per farsi penetrare meglio e lui non le dava un attimo di respiro continuando a muovere il suo cazzone che ormai aveva raggiunto la massima durezza e grossezza era veramente impressionante.

Luisa non rimase inattiva infatti l’uomo le ordinò di mettersi sotto di lui e di leccagli i coglioni mentre con colpi sempre più forti penetrava la ex suora amica che cominciava a sentire un po’ di dolore e a rendersi conto della grossezza del cazzo.

Lei poi mise una mano dietro per cercare di frenare l’impeto dell’uomo ma questi le prese il braccio e lo piegò dietro alla schiena. In questo modo lei perse l’equilibrio e si trovo con la faccia per terra ed il culo ben in alto. “Brava….tira su bene il culo…….dai che te lo apro bene.” così dicendo sfilò per un attimo il cazzo dal suo ventre e sputò un paio di volte nel buco vergine , per poi affondarlo con più forza.

Lei urlò con tutto il fiato AHHHHHHHHHHHHH, PIANO…. PIANO…. FAI PIANO, COSI MI FAI MALE CAZZO, PIANOOOOOOOO!!!!!

Lui la schiaffeggiò, zitta troia..lei piangeva , poi rivolto a Luisa disse “Vieni qui troietta.” mi disse “Mettiti vicino alla tua amichetta…..alza bene il culo e giù la testa…..e baciala mentre la inculo.”

Luisa avvicinò le labbra a quelle di Marta e cominciai a baciarla ed ad accarezzarle i seni che ballavano ad ogni colpo di cazzo.

” Altro che i ragazzi ! “ pensava mentre lui la stantuffava fino all’utero, successe qualcosa di incredibile.

Ben presto i mugolii si trasformarono in versi di evidente godimento, le due ragazzine ora trasformate per sempre in troiette incrociarono lo sguardo per un momento, ma Luisa abbassò lo sguardo per la vergogna del suo piacere, poi non resiste più e si lasciò andare ad un devastante orgasmo, urlando “siii sii godoo..bastaaaaa vengooooo sbrodooo….questo è per quei due cacasotto che ci hanno lasciato in questo casino! Scopami …scopami “. 

Marta che la guardava , si eccitò, venne a baciarla sulla bocca e lui la toccò, uscì da Luisa e prese lei e lei si mise sopra e la leccava cos’ Marta venne subito e anche lui e Luisa dopo di loro, poi si scambiarono ancora e mentre possedeva Luisa le natiche sbattevano insieme al seno avanti e indietro, sotto una serie infinita di colpi impressionanti e violenti che mi facevano sollevare sulle punte dei piedi, spingendola in avanti, e tratteneva Luisa coricata sulla spalliera e schiaffeggiandole il sedere le aprì un po’ le natiche e la infilzò. 

Lei godeva e si contorceva, sbrodolava e schizzava sbattendo avanti e indietro le gambe, e agitando le tette che uscivano da sotto il corpo di quell’uomo che la stava sventrando insieme all’amica a colpi di cazzo mentre con l’altra mano le strizzava il capezzolo.

Di colpo lei sentì una scarica calda nel sedere e capì che le era venuto dentro, la sensazione e di calore di un liquido caldo nel suo intestino durò poco perché i grugniti di quello sopra di lei la riportarono alla realtà sentendo quello che gridava parole oscene e poi introdusse di nuovo il coso nella fica di Marta che si teneva per non perdere l’equilibrio, ma non ce la fece e finì a terra. 

Prima che potesse fiatare le si mise sopra a cavalcioni, era rimasta solo con le scarpe e con la schiena sul pavimento e le divaricò le gambe e la scopò ancora dicendo - guarda che ….zoccola.- E lei - MMMMMHHHHHHHH, MMMMHHHHHHHH- con rivoli di sperma e saliva che le pendevano dalle labbra, era talmente bagnata che si sentiva sbrodare tra le cosce ancora piene di liquido che colava a terra.

Poi Marta, si alzò e senza neanche ripulirsi si stava defilando tenendosi le mani sotto la figa che colava , ma lui le bloccò le mani mentre si stavo rinfilando le mutande e le mise di nuovo le dita nella fica e riprese a masturbarla con violenza , e la fece appoggiare col seno sulla cucina e continuava quel trattamento e di colpo le strinse con le dita il clitoride, a quel punto lei ebbe un orgasmo così forte che per la prima volta in vita sua non riusciva più a fermarsi e schizzava liquidi fuori dalla fica a getto e le gambe le si contraevano, non riusciva a stare in piedi e solo perchè stava appoggiata non cadde a terra. Aveva la pelle d’oca cercava di stringere le gambe ma lui le teneva tra le dita grosse da barbiere sempre il clitoride e lei, pure a gambe strette schizzava, era sconquassata, disfatta, e lui le diceva : - brava, siii è cosi che devi godere come le puttane -.“si si si siiiii”…

Luisa era vinta a sua volta e sentiva la figa bagnarsi sempre di più e cominciai a toccarsi come una forsennata ma il barbiere se ne accorse e le diede due schiaffoni sulle chiappe.

“Chi ti ha detto di toccarti troia !…..La figa devi lasciarla stare…..mettiti un paio di dita nel culo piuttosto….bagnale bene con la saliva che fra poco tocca a te……e affondò nuovamente il cazzo nel culo di Marta e cominciò a scoparla come un forsennato incurante dei suoi lamenti …

Disse a Luisa . “Scopala dai scopala con la mano…….vedi come gode la troia ?” Il barbiere ormai era completamente entrato nel culo di Marta ed i grossi coglioni sbattevano sulla sua fighetta fradicia.

“Siii….godo……vengooo……vengooo !” si mise ad urlare Marta 

Per tutta risposta al suo orgasmo le arrivarono dei sonori ceffoni sul culo già rosso da prima. “Zitta troia….godi in silenzio….non voglio sentire le vostre voci da puttanelle capito ?”

“E adesso l’altra! “, Luisa che era ancora preda delle contrazioni del primo vero forte orgasmo che avesse mai provato…la fece appoggiare al lavello e disse "Adesso ti scopo" disse e le infilò il suo cazzo duro nella figa aperta e bagnata.

E Luisa disse in un sussurro "ohhhh così…cos’,,, dai, tutto dentro, scopami!" Il lavandino cigolava leggermente sotto le spinte delil barbiere , e lei allargavo di più le gambe per farsi penetrare meglio.e continuava a bisbigliare, non voleva che la schiaffeggiasse, ma non le importava più di nulla ...era eccitata da essere scopata da uno sconosciuto davanti all’amica con cui era solita masturbarsi prima di dormire…

"Di più, spingi, dai!" poi il barbiere sussurrò:"Sto già per venire " e lei alzando un po’ il tono sibilò :"E aspetta dai, che palle, scopami ancora un pò, dai!" era diventata una vera puttana e la cosa le provocò un cortocircuto…e a voce semi alta disse :"Oddio, godo, sto venendo, spingi dai, di più! Ahhh!" ma lui lo estrasse dalla figa e glielo sponse nell’ano…lei aprì la bocca per urlare ma non venne fuori neppure un suono, rimasi a bocca aperta come in trance mentre l’energumeno menava dei colpi di cazzo con una velocità incredibile fino a che …“Aaaah….siiiiii…..tutto dentro…….ti sto sfondando ….. lo senti il cazzo….ti piace il cazzo nel culo è troietta ?” non era una domanda ma un’affermazione. l'orgasmo le pervase il corpo contorcendolo, lei pisciò, gemendo , poi il barbiere tolse il cazzo e lestamente mise il suo enorme tarallo nel culo di Marta che era rimasta in attesa tenendosi le chiappe aperte con entrambe le mani, entrandole fino ai coglioni, le diede due o tre colpi poi tornò a Luisa usandole lo stesso trattamento, e così andò avanti per un tempo che parve interminabile perché ormai entrambe stavano godendo e le loro fighe non smettevano di colare umori e squirt mentre gli orgasmi si susseguivano.

Ad un tratto Il barbiere si fermò “Ferme così….allargatevi le chiappe con le mani……così brave……..ecco fatto una bella foto ….per la mia collezione di troie rotte in culo.” E fotografò da sotto le cosce colanti mentre loro erano paralizzate dalla vergogna e stavano il più ferme possibile. “Ed ora venite qui….aprite bene la bocca che voglio sborrare….dai baciatevi a bocca aperta….così con la lingua.” Le ragazzine, soggiogate si avvicinarono come automi, ubbidendo ai suoi ordini in attesa che sborrasse loro in bocca.
Cominciò a masturbarsi sempre più velocemente e ad un tratto cominciò a sborrare con lunghi potenti fiotti che indirizzava a turno nella bocca di una e dell’altra Aaaaaah……siiiii…..sborrooo….sborroooooo…..bevete tutto …..neanche una goccia dovete perdere.” E loro presero in bocca lo sperma e poi senza che dicesse loro nulla si baciarono ed iniziarono a leccarsi le bocche come forsennate, toccandosi i sessi colanti e arrivando ben presto all’orgasmo.

“Brave vedo che cominciate ad imparare…….per oggi basta così…….domani vi voglio pronte……..verrete qui e vi preparerete come oggi, da troie quali siete….e così i prossimi giorni, poi Sabato partite santerellina, tornano i genitorucci a prendervi e portarvi in città…dove farete pompini e la darete a cani e porci….sarà l’ultima volta che ci vedremo…non voglio più vedervi qui capito? 

Se ne andò e restarono sole in casa, dove si sarebbero finalmente potute dare una ripulita, nessuna aveva il coraggio di parlare per prima, fu Marta, ex santerellina, a rompere il ghiaccio "io non mi sono mai divertita tanto"disse. Luisa la guardò allibito, poi disse " anch’io ho goduto come una pazza” . Scoppiarono a ridere, dissero, dai, ancora tre giorni, meglio che all’università! ….avevano fretta di fare una doccia calda.
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