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Breve storia di un cuckold e di sua moglie.


di Membro VIP di Annunci69.it acquainbocca50
23.07.2023    |    21.851    |    22 9.6
"Ed è iniziata la loro conversazione..."
Dentro il mondo delle fantasie sessuali tutto è concesso, e la libertà è totale. In quel mondo la nostra mente spazia senza limiti e a volte ci conduce in certe fantasie che non pensavamo potessero eccitarci così tanto. Sfortunatamente, la stragrande maggioranza di queste fantasie non si trasformerà mai in realtà, proprio perché oltrepassano i limiti di ciò che viene considerato “lecito”.

Però poi, di tanto in tanto, trovi qualcuno che ha il coraggio di trasformare il fantastico nel reale. Sono quelli che potremmo definire “spiriti liberi”, ossia quelli che non mettono a tacere i loro veri desideri.

La conversazione che segue l’ho sentita con le mie orecchie. Ero lì, seduto su un divano e loro due erano a letto, nudi e vogliosi. Ci avevo chattato per quasi sei mesi prima di darci finalmente appuntamento in un bar. Ci siamo visti, abbiamo parlato e poi abbiamo fatto un altro mese di chat prima di mettere in atto tutto quello che ci eravamo detto in quei mesi. Quando ci siamo trovati in una camera da letto, non c’era più imbarazzo tra noi perché sapevamo bene il ruolo che ognuno di noi doveva recitare. Mi sono seduto su un piccolo divano posto davanti al loro letto e li ho guardati spogliarsi e sdraiarsi sul letto, l’uno accanto all’altro. Lui, supino, aveva il viso rivolto verso il soffitto. Lei, girata su un fianco, accanto a lui, aveva una mano che le sorreggeva la testa, l’altra mano era sul petto di lui e giocherellava con i suoi peli ricci.
Ed è iniziata la loro conversazione.

-Tra poco sarai cornuto, davvero lo vuoi? – disse lei con voce carica di sensualità.
-Si – disse lui con tono basso e smanioso.
-Mi farò scopare come una troia e gli succhierò il cazzo, vuoi questo?
-Sì, lo voglio.
-E sarai un cornuto.
-Sì, sarò un cornuto….
-Eh, sì… - disse lei.
-Mi piace essere cornuto. – disse lui
-Lo so che ti piace… e anche a me piace farti cornuto. - disse lei mentre la sua mano lasciò il petto e scese giù per afferrargli il cazzo. Iniziò a masturbarlo lentamente.
-Potrebbe diventare il mio amante, che dici? - disse lei.
-Certo, se lo vuoi…
- E farmi scopare ogni volta che lo voglio…
-Sì, è un’ottima idea…
- Mi eccita l’idea di farti cornuto ogni volta che il suo cazzo entra nella mia fica…
-Anche a me…
-Potrei anche farmi inculare, pensandoci bene.
- Certo, perché no, a te, dopotutto piace.
-Sì, essere inculata mi piace davvero, soprattutto da un amante…
- Sì, è eccitante…
-Vero. Adesso però ho voglia di fargli un pompino. Voglia di prenderlo in bocca e succhiarglielo forte.
A sentir quelle parole, il mio pomo d’Adamo andò su e giù diverse volte. Deglutii forte.
-Fallo se ne hai voglia… - disse lui.
-E tu hai voglia di guardarmi mentre lo prendo in bocca?
-Sì…

Anna, era questo il suo nome, si alzò dal letto e si diresse verso di me. Si inginocchiò, tirò giù la cerniera e uscì il mio cazzo. Mi chiese di spostarmi in un modo che lui potesse vedere poi lo scappellò, lo guardò, lo baciò lievemente, guardò suo marito e infilò tutto il mio cazzo dentro la sua bocca. Poi lo uscì e lo leccò da cima a fondo come se fosse stato un cono gelato che stava sciogliendosi. Poi ancora fece dei piccoli cerchi con la lingua intorno alla mia cappella e subito dopo lo infilò di nuovo tutto in bocca muovendosi avanti e indietro. Mi stava mungendo. Dopo un bel po’, si leccò le labbra soddisfatta e si sdraiò di nuovo accanto a suo marito.

-È stato bello? – disse lui
- Molto bello e aveva anche un buon sapore… tra poco mi farò scopare come una vacca. Ho troppa voglia di fati cornuto.
-Sono contento che hai voglia di farlo.
-Sì. Ho tanta voglia… di farmi scopare e di farti cornuto.

Mi sono reso conto che ogni volta che lei diceva cornuto, il suo tono cambiava ed era così suadente, così seducente che avrebbe fatto arrapare anche un lampione. Se n’era accorto anche suo marito perché ogni volta che sentiva la parola cornuto, il suo cazzo sembrava preso da una crisi epilettica e iniziava a scuotersi tutto.
Anna è una donna di 50 anni, bianca di carnagione, pelle liscia e morbida, dolcemente sovrappeso, belle tette e sedere rotondo da mangiare. Decisamente una donna attraente. Alberto ne ha 56, un tipo sportivo, carnagione scura e un sorriso accattivante.
Anna abbassò la testa verso il cazzo di suo marito.

-Che stai facendo Anna? – disse lui
-Ho voglia di averlo in bocca.
-Non ti è bastato il suo cazzo?
-No, io ne voglio sempre di più, me ne farei due o tre al giorno, come una puttana…
-È quello che sei….
-Sì, e a te piace che sono una puttana eh?
-Sì, mi piace molto…
- E vuoi che ti faccia cornuto, vero? – dopo aver detto queste parole Anna iniziò a succhiarglielo.
-Sì… ohh, sììì..
-Così come l’ho fatto a lui, è giusto che anche tu abbia fatto un bel pompino.
- Sìì…è giusto… sìì… ooh…
-Adesso però è giunto il momento che anche tu diventi un cornuto provetto.
-Sì…

Anna si alzò e ancora una volta e si diresse verso di me. Si mise a cavallo su di me, dando così le spalle a suo marito, e con una mano prese il mio cazzo e lo strofinò sulla sua fica bagnatissima. Dio, quant’era bagnata. Con la mano attorno alla base del mio cazzo, strofinava e strofinava, muovendo il mio cazzo contro le sue labbra bagnate. Poi si girò dandomi la schiena e così facendo poteva guardare in faccia suo marito. Mise il mio cazzo di nuovo davanti la fica e lo affondò dentro di lei. Il suo movimento lento, le mie mani sui suoi fianchi morbidi, la sua schiena che si arcuava e lo sguardo di suo marito puntato su di noi, tutto questo è qualcosa che non dimenticherò finché vivo.
Piegai la testa per baciarle la schiena e le mordicchiai la pelle. Allungai una mano per afferrarle e stringerle un seno e con l’altra mano le stuzzicai il clitoride. Lei prima gemette, poi ansimò, infine gridò. Capii che stava venendo. Premeva contro il mio cazzo, le sue mani scivolarono sulle mie cosce affondandomi le unghie. Gettò la testa all’indietro e venne. Gli occhi scuri di suo marito non avevano mai abbandonato gli occhi di sua moglie. Lo sguardo alle volte può farsi carne, unire due persone più di un abbraccio. Lei si alzò da me e si sedette sul pene del suo uomo e lo infilò dentro di lei, senza che mai i loro occhi smettessero di cercarsi. In quel momento era per loro come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare. Erano solo lui e lei, una cosa sola. L’orgasmo li colse insieme. Anna gli crollò sopra e lui la prese tra le braccia e la tenne stretta. Rimanemmo in silenzio in quella stanza per un po’, poi, improvvisamente, Anna proruppe in una squillante risata.

-È stato bello, no?”
-Sì, lo è stato – dissi io sorridendo
-Sì, lo è stato davvero – disse suo marito.
-Si va a fare la doccia tutti insieme? – disse lei.
-Io ci sto – risposi.
-Prevedo una doccia turbolenta – disse lui.
-Assolutamente sì – rispose lei e la sua risata fragorosa echeggiò per tutta la stanza.
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