Racconti Erotici > trio > Quando la realtà supera la fantasia
trio

Quando la realtà supera la fantasia


di Membro VIP di Annunci69.it acquainbocca50
11.11.2020    |    20.953    |    10 9.6
"Il profumo che aveva addosso si spanse per tutta la stanza..."
Quella sera mi apprestavo ad affrontare un’esperienza sessuale davvero singolare. Potevo ben dire che la realtà aveva superato la fantasia. Tutto aveva avuto inizio una settimana prima quando Andrea mi aveva proposto di passare una notte di sesso con lui e Valentina, sua moglie, e mia amica. Conosco Andrea da una vita, fin da quando eravamo ragazzi. Ci siamo sempre confidati tutto e conosciamo vicendevolmente tutti i nostri più intimi segreti, al punto che se uno dovesse telefonare al 113 l’altro verrebbe subito messo in manette. L’unico periodo in cui ci siamo persi di vista è stato quello universitario quando lui è partito per Pisa. All’università si è innamorato di Valentina, una collega di studi che è diventata poi sua moglie. Sebbene gli anni siano passati veloci, perdendosi come petali di un fiore in un giorno di vento, la nostra amicizia non è mai venuta meno e, sebbene abbiamo litigato non so più quante volte, siamo sempre riusciti a risolvere i nostri disaccordi. Tuttavia, nonostante la nostra profonda amicizia, non fu facile per lui farmi quella proposta. La fece mentre pedalavamo verso San Vito Lo Capo, come facevamo quasi ogni domenica mattina, e la prese piuttosto alla lontana, con un: “Da quando ci conosciamo?” Arrivò al nocciolo della questione che eravamo già alle porte di San Vito. Ero sbigottito, il mio amico di una vita, mi proponeva di passare una notte di sesso con lui e sua moglie. Gli chiesi se lei fosse d’accordo. Domanda stupida, me ne rendo conto, ma in quel momento avevo la mente in fumo. Mi rispose di sì, ovvio; avevano scelto me perché preferivano farlo con un amico di cui si fidavano piuttosto che con uno sconosciuto.
-“Non sarà stato facile affrontare l’argomento suppongo.” Chiesi. Mi rispose di no, che non era stato facile affatto e che la prima volta che ne aveva parlato, lei le aveva chiesto con sguardo stupito se stesse dicendo sul serio. Lui svicolò dicendole che stava soltanto provocandola e lasciò cadere la cosa. Un paio di giorni dopo, mentre facevano sesso, lei gli chiese se davvero fosse un gioco quello che le aveva detto due giorni prima. Andrea capì subito che Valentina ci aveva fantasticato. Adesso occorreva la frase giusta per non rovinare tutto. Le disse che non avrebbe mai fatto nulla senza che lei lo volesse e che però non era un gioco. Lei allora gli chiese se davvero gli sarebbe piaciuto se fosse stata “presa” da un altro uomo e lui rispose con uno squillante sì. Da quel momento la strada fu tutta in discesa e finì quando pronunciarono il mio nome.

Quella sera suonai alla loro porta che avevo il fiato corto e una bottiglia di buon vino in mano. Mi aprì Andrea e ci accomodammo in salotto. Dopo dieci minuti di chiacchiere entrò nella stanza Valentina. Indossava un abito molto corto, con una scollatura profonda che le attraversava il petto e stivali neri che si fermavano sopra le ginocchia. Il profumo che aveva addosso si spanse per tutta la stanza.
“Ti siedi con noi?” – disse Andrea.
“Con piacere” – disse Valentina e prese posto tra noi due. Parlammo un po’. L’imbarazzo era evidente e nessuno di noi tre riusciva a fare la prima mossa. Valentina allora, per riscaldare l’atmosfera, tirò un po’ su la gonna, facendo finta di nulla, e le sue gambe fecero bella mostra di sé. Andrea posò una mano sulla gamba di sua moglie.
“Ti invito a fare come me” – mi disse: – “è una bella sensazione.”
Lei sorrise e, stavolta, senza fingere, tirò ancora più su la gonna, lasciando intravedere le mutandine. L'atmosfera adesso era riscaldata e l'aria intorno a noi era carica di eccitazione. Appoggiai timidamente una mano sulla coscia di Valentina e l’accarezzai.
“Mostrati un po’ di più, amore” – disse Andrea.
Valentina, allora, si alzò, prese il bordo della gonna e lo sollevò, dimenandosi un poco per sfilarsi il vestito da sopra la testa. Lo gettò di lato, rimanendo in reggiseno, perizoma, calze e stivali. Una Dea!
Il suo sguardo era da sballo e, insieme al suo corpo meravigliosamente burroso, ci aveva fatto schizzare in alto il testosterone. Io mi misi in ginocchio davanti a lei, le sfilai lentamente il perizoma e iniziai a baciarle la sua gemma in mezzo alle gambe. Andrea le tolse il reggiseno e iniziò a succhiarle i capezzoli. Con una mano lei gli sbottonò la patta, tirò fuori il suo cazzo e lo segò.
A un tratto, Valentina, come se fosse entrata in una sorta di trance sessuale, fece una cosa che mai avrei pensato, spostò la mia testa in direzione del cazzo di Andrea.
“Apri la bocca” – mi disse.
Avevo già più volte fatto dei pompini in passato ma, naturalmente, loro non sapevano nulla. Forse è vero che le donne hanno un sesto senso. Ero a pochi centimetri dal cazzo di Andrea. Aprii la bocca e lo infilai dentro. Lui era sorpreso quanto me. La sua cappella calda, la durezza del suo cazzo mi eccitarono molto. Leccai la cappella, poi tutto il pene, poi i testicoli e ricominciai. Andrea gemeva come se fosse tormentato da mille diavoli. Sua moglie, nel frattempo, guardava divertita e a me piaceva essere guardato da lei mentre spompinavo un uomo.
“Tocca a me, adesso,” – disse lei. Si distese sul divano e allargò le cosce. La sua vulva si aprì come una rosa. Andrea mi diede un colpo alla spalla, come per dire, vai. Io mi sdraiai sopra di lei e la penetrai. Sentii le unghia di lei che affondavano nella mia schiena. Piccoli mugolii le uscivano dalla bocca. A un certo punto, Valentina fece cenno ad Andrea di avvicinarsi, cosa che lui fece e lei gli sussurrò all’orecchio:
“Ti piace? Dimmi che ti piace vedermi scopata.”
“Mi piace vederti scopare con altri, è bellissimo, amore” – rispose Andrea. Si baciarono e compresi quanta complicità c’era nel loro rapporto.
Dopo un po’ ci spostammo in camera da letto. Mentre io e Andrea ci buttammo sul letto, Valentina si sedette su una poltrona. Le sue cosce corpose inguainate in seducenti calze a rete nere penzolavano languidamente da un bracciolo della poltrona. Prese una sigaretta dal cassetto di un comò vicino alla poltrona, la picchiettò sul fondo e la mise in bocca, una sigaretta extrafine tipicamente femminile. Accese la sigaretta e inspirò una lunga boccata, soffiando lentamente il fumo dalla bocca. In quel momento, avrei voluto ululare come un licantropo per il piacere di vederla:
"Andrea" – disse, - "dovresti ricambiare2. Andrea non se lo fece ripetere. Afferrò il mio cazzo e lo infilò in bocca. Era bellissimo guardare Valentina che, a sua volta, guardava suo marito che mi faceva un pompino sopra candide lenzuola. Questo evidentemente le fece effetto perché iniziò a toccarsi. Tirò la testa all’indietro, si leccò le labbra e ansimò.
"Ti piace guardarmi?" – mi disse.
Sì, risposi. I suoi umori le avevano reso il sesso luccicante mentre le sue dita si muovevano agilmente dentro di lei. Era una sofferenza guardarla mentre si masturbava.. Improvvisamente mi staccai da Andrea e mi inginocchiai davanti a lei. Valentina ficcò le sue dita impregnate dei suoi umori dentro la mia bocca. Le leccai avidamente, poi lei prese con le mani la mia testa e la ficcò dentro le sue gambe. Sentivo il suo profumo di donna, il suo odore mi inebriava. le baciai i bordi della vulva, poi le succhiai le piccole labbra e poi ancora inizia lunghe leccate. Adoravo il suo sapore. Con la punta della lingua iniziai a stimolarle il clitoride ma solo per poco. lei stava per venire e mi fermò:
"Non ancora" - disse. Dal cassetto da dove aveva preso le sigarette tirò fuori un tubetto di gel. E con quella voce maliziosa mi disse:
"Spalma questo gel trasparente sullo sfintere di Andrea e penetralo. E poi voglio che lui penetri te. Io starò qui a godermi lo spettacolo.”

Ubbidimmo, cari lettori, ubbidimmo e posso dire che quella serata rimarrà per sempre nella mia mente e e nel mio cuore.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Quando la realtà supera la fantasia:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni