Racconti Erotici > tradimenti > "Sprazzi di voluttà"
tradimenti

"Sprazzi di voluttà"


di donna2
07.03.2023    |    821    |    3 8.2
"”Dapri la bocca, zoccola! Ti voglio sfondare anche la gola”..."
Sono una donna particolarmente esuberante in fatto di sesso. Ho un marito, un amante e, ciononostante, sono di continuo in cerca di maschi con cui poter chiavare.
Quindici anni fa, ero agli inizi della frequenza continua con B........( ometto nome/i per motivi che capirete), il mio amante, ma ero già molto libertina, cioè, se mi capitava a tiro l'occasione di prender cazzo, non ci rinunciavo.
Insomma ero già molto... navigata?, capisci a me.
Ero sposata e con mio marito F............, sebbene avessi da poco anche B........ come amante, bazzicavamo qui su A69, ma, a loro insaputa, avevo anche pubblicato un annuncio su "Morena sex".
L'annuncio era come singola e, più o meno, recitava così:
"Signora, stufa del menage familiare, cerca amici validi, ma molto porcelli per momenti di libidine da goderne in pomeriggi o mattinate. Mi aspetto sesso intenso, appagante e decisamente perverso".
Ricevetti all'incirca un centinaio di proposte; all'epoca bisognava fornire la mail e la mia casella era sempre piena; mi pervenivano richieste da tutta Italia, nonostante, in seguito avessi aggiunto regione e zona dove, in particolare, preferivo incontrare.
Fatto sta che feci diversi incontri, ma sempre a km di distanza da casa e, soprattutto, con la massima discrezione, sia nei confronti del "cornuto", ma anche in quelli di B...........
Quest'ultimo mi preoccupava poco, ma mio marito sì, e per questo motivo mi organizzavo sempre incontri di mattina o pomeriggio, quando, cioè, sapevo che era fuori per lavoro o impegnato e ad una certa distanza.
Dunque, fra i tanti, conobbi F.........., un 55enne, veneto di Padova, emigrato in Piemonte per lavoro: era un professore delle medie inferiori.
La prima volta che ci vedemmo fu esplicito e chiaro, come me del resto: ci vediamo solo per far sesso; cerco una donna molto troia a letto e aperta a tutto, a cui risposi cisi: "OK, anch'io voglio solo godere e far godere".
La prima volta mi sbatte' come una puttana: senza farsi problemi, mi sborrò in fica senza chiedermi se poteva, ed io sballai forte: gli feci un lago sul letto.
Non volle nessun recapito telefonico, gli era sufficiente la mail e mi disse che, quando voleva una vacca, mi avrebbe chiesto di presentarmi e mettermi a sua disposizione.

Per diverse volte, fu davvero molto porco e le mie squirtate sull'asciugamani erano frequenti, poi iniziò con troiate vere e proprie, che mi mandavano nel paridiso del sesso. Mi posizionava a "spondiletto" e mi inculava a secco: lui si lubrificava, me lo puntava e giù a farmi urlare, poi dentro/fuori, urlando che mi avrebbe spaccato il buco del culo con ferocia ed io a supplicarlo di farlo senza remore; insomma ero drogata dalla sua selvaggia voglia di chiavarmi.
Arrivò poi il giorno in cui la mail diceva:
"Domani pomeriggio, all'una da me; entra nel garage, troverai l'occorrente per vestirti, scarpe comprese, e così vestita, salirai su da me."
La porta era aperta, entrai in silenzio, andai in direzione della camera e nel letto trovai un singolo con un cazzo bello duro, che mi spara subito:
"Vieni, troia, che son già pronto: ho solo mezz'ora e voglio scoparti ed inculare subito".
Scioccata, ma anche elettrizzata, e con la fica già umida, salii sul letto e su suo ordine, mi impalai sul cazzo, cavalcando al suon di:
"Dai, dacci dentro, troia, sbattitelo tutto dentro; che vacca che sei!... ecc..." Questo monologo continuò per un bel po', poi:
"Scendi, troia, e girati" mi mise supina con un cuscino sotto la pancia, mi aprì le chiappe, tirando bene in modo da metter in evidenza il buco del culo.
"Cazzo, che buco .... te lo sfondo, troia, voglio che non ti si richiuda più".
Me lo puntò e spinse in modo da farmi veder le stelle, ed io a far scena, ad urlare e dire "no, che fai?" (ovvio che lui già sapeva che ero ben aperta).
Dieci minuti di pompaggio bestiale, finché mi si scarica nel culo; mi si appoggia sopra col corpo e mi sussurra alle orecchie:
"Madonna mia, che donna calda che sei! Ha ragione F........... a dire che sei calda e, quando ti va, sei la troia giusta per divertirsi alla grande. Grazie, ora vi lascio e spero che ci sarà una prossima volta, sempre che vuoi".
Mi lascia cosi, si riveste e se ne va.
Odo un po' di trambusto, una porta che si chiude, poi un cazzo duro che penetra nel buco ormai provato, sfatto e pieno di sborra e, per circa venti minuti, ma forse più, F........... mi tortura l'ano, sinché si scarica pure lui. Poi mi accompagna in bagno e mi fa accucciare per veder la sborra che fuoriesce, mentre si sega; arriva una seconda volta e mi sborra in bocca, intimando:
"Bevi, puttana"...

Da quella volta e, sempre nella massima discrezione, mi fece trovare diverse volte il toro che mi avrebbe sbattuto, prima l'uno e poi l'altro, o assieme, mi usarono senza limiti, lasciandomi con la fica dolorante ed il culo che bruciava, a causa del reiterato uso.
Poi venne la volta che a quel copione si aggiunse una benda appesa alla maniglia della porta dove sarei dovuta entrare, con un biglietto.
"Indossala, entra ed aspetta".
Eseguo e me la metto in maniera da non vedere: mi piace ubbidire e lo faccio stando ben attenta a non cadere. Entro e chiudo, ma, a quel punto, due mani mi prendono e mi infilano anche un cappuccio, con buco per bocca e naso:
"Così è sicuro che non vedi - sento dire - Respiri, vero? Se non sei a tuo agio, dillo!"
Faccio cenno di sì con la testa, la voce non la riconosco, mi parrebbe... ma rinuncio ad indagare: tanto è inutile. Mi accompagna verso l'ignoto.
Cammino guidata, poi sento il letto, mi sdraio, sento delle mani su di me, più d'una, più di quattro, dire quante con precisione è impossibile; poi la sequela di cazzi in bocca, in fica, in culo, con contorno di frasi oscene nei miei confronti ed epiteti da bar, senza limiti.
”Dapri la bocca, zoccola! Ti voglio sfondare anche la gola”.
Sento che mi penetra a fondo in gola, mentre un altro già mi sta infilando un grosso cazzo in figa. Mi sfondano insieme e mi sembra che le altre mani, che sento esplorare ogni centimetro del mio corpo, siano alla ricerca di altri buchi da riempire. Il cazzo in gola si sfila, mi fanno distendere e, poi, vengo sodomizzata con un affondo durissimo che mi fa urlare dal dolore.

”Aahhiia... piano, che me lo spacchi!”
Sì, è vero che sono sfondata anche nel culo, ma lui ha spinto quel randello con tanta veemenza, che ho sentito lo sfintere tendersi e poi cedere di colpo. Mi scopano e si fanno succhiare, mentre altri cazzi mi si piazzano in mano per esser segati e tenuti ben duri. Godo ed urlo, mentre essi si alternano dentro di me e, poi, quando penso di esser quasi al punto di sentirli sborrare, mi ritrovo distesa su di uno che mi sta infilando il culo da sotto e, poi, non capisco lo strano movimento che fa uno che si posiziona fra le mie gambe e poi se ne aggiunge un altro, mentre il primo quasi si distende. Il perché lo scopro, e ne resto quasi impaurita, quando in due mi infilano i loro cazzi davanti.
“No... Cazzuumm… così mi slargate tutta la figaaa”!!
E' quanto cerco di urlare, ma notevolmente impedita da un cazzo in gola, uno nel culo e due in figa. Più riempita di così, penso proprio non sia possibile. Mi sento oltremodo vacca. Dopo un attimo di terrore, inizio a godere e squirto in abbondanza, al punto che uno ci scherza su:
“Accidenti, questa vacca sta pisciando”.
Mi scopano senza ritegno. Godo ed urlo il mio piacere, poi, non ancora soddisfatti, mi rigirano e mi sento penetrare da una doppia nel culo. Tremo ancora, mentre due cazzi mi sfondano il buco del culo. In tutto questo sto godendo come una pazza, letteralmente in preda ad un delirio.
Subisco una infinità di doppie, anche in bocca, e vengo inondata da sborra a fiumi, sia dentro i miei buchi che in bocca, sino a cessare del tutto.
Dopo di che, silenzio. Sono sfatta, distrutta, e sto sul letto con le gambe molli, tremanti, la fica pulsa con la sborra che sgorga e cola sul lenzuolo; sotto le chiappe sento umido, per non dire bagnato, per le tante squirtate fatte; il buco del culo palpita furiosamente, mentre lo sfintere, che ormai non controllo più, emette continuamente calda sborra.
Quando mi viene tolto il cappuccio, fradicio di sudore e sborra, compresa la benda, ci metto un po' a riabituarmi alla luce. Vedo solo lui, F.........., il mio porco, sublime padrone del mio corpo e della mia testa.

"Buon pomeriggio, troia; ho sborrato già due volte ed ora ho voglia di sborrarti in bocca, poi dovrai ritirarti perché è tardi".
Sono le 17:00, wow: alle 18:00 arrivano i figli, tra sega e bocca, in cinque minuti gli estraggo l'ultima crema calda, poi mi vesto e, cosi come sono, senza cioè lavarmi, perché mi eccita esser piena e lorda di sborra, rientro a casa. E pensare che il cornuto è all'oscuro di tutto.
Tutto questo continuò per circa due anni, con intervalli di parecchi giorni trascorsi solo con lui, o con coppie o con uscite in car-sex nei parchi, a far la puttana.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per "Sprazzi di voluttà":

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni