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Prime Esperienze

La zia...........................................


di donna2
08.12.2013    |    11.310    |    24 9.9
"Lo sciabattio annunciava che era nel corridoi , di li a poco entro in camera, senza degnarmi di uno sguardo..."
7-12-13 La Zia Terrona…………………..
Mio padre è di origine siciliana, si è trasferito al nord per lavoro ed ha conosciuto mia madre, e con lei ha fatto me.. Al sud nella piana di Catania ha ancora il fratello sposato con Immacolata, Zia Imma per noi. L’ho sempre vista alle feste comandate quando venivano su a trovarci, o alle ferie quando noi scendevamo. Li mio padre ha ancora un cascinale lasciatogli dal nonno. Poi per ragioni di lavoro lo zio che fa l’autotrasportatore ha ingrandito l’azienda e mio padre si è unito all’azienda e nuovamente si trasferi al sud… Per me fu un dramma amici, amichette (a 15 anni ci comincia a..) la scuola.. ecc. ma neanche a parlarne, mia madre poi avrebbe fatto da segretaria nell’azienda cosi non si doveva assumere altro personale.
Fatto sta che ci trasferimmo alla fine dell’anno scolastico e mentre il casale del nonno fu messo in ristrutturazione abitammo per un bel pò dagli zii. Ci lasciarono due stanze al piano superiore del loro casolare, una per me ed una per i miei genitori, c’erano due bagni per cui di code non ce ne sarebbero state, mentre per la cucina sotto avremmo mangiato tutti assieme. Dopo poco scoprii che la mia camera era adiacente al bagno che usano in prevalenza gli zii e le loro figlie, due cuginone di 17 e 20 anni. Zio ha 53 anni e zia 50, una donna classica siciliana scura di capelli, con fisico corpulento, non grasso, tonico dal molto movimento che lei fa, tutto il giorno a pulire cucinare, lavare, curare orto e giardino … una vita frenetica molto attiva. Scoprii per caso in quel bagno ci andavano loro perche zi imma soleva canticchiare sempre anche quando va in bagno … e la curiosità è femmina .. ma io non lo sono … però la curiosità mi spinse ad ingegnarmi per vedere le cugine al bagno.. trovai uno specchio con il manico e ci aggiunsi un bastone per allungarlo ed il risultato.. mi capito di vedere la zi imma in bagno e la cosa mi colpi parecchio. Scoprii che andava in bagno per le sue funzioni dopo di che si sedeva sul bidet e se la lavava accuratamente, poi asciugatasi, ci calzava le mutande bianche e con un rasoio si radeva i peli, nerissimi, che le uscivano dal rigo delle mutande …..Per un ragazzo prossimo alla maturità.. era uno spettacolo …. Per tutto il periodo che rimanemmo in casa loro sfruttai quello specchio ogni volta che zi imma si recava in bagno, se potevo sgattaiolavo in camera, chiudendomi per sicurezza, e la spiavo, e speravo sempre che oltre a lavarsi si accarezzasse, a volte lo face con calma e lentamente lisciandosi il pelo con cura quasi volesse pettinarsi la fica, o come lo si chiama la sotto lo “sticchiu” Un mare di seghe mi feci causa quegli spettacoli.. il tempo passo e due anni dopo finalmente, per i miei, entrammo nella nostra casa che distava un chilometro dalla casa di zi imma. Durante il periodo in casa loro e dopo la zia, previo consenso dei miei, usava affidarmi dei lavoretti nell’orto, in casa o commissioni nel vicino paese, ed anche ora quando squillava il telefono era per una commissione o un lavoretto. La cosa iniziava a stancarmi anche per il fatto che alla soglia dei 18 anni volevo la mia indipendenza e libertà …. Prendere la patente al primo colpo fu per me un niente, ma ad avere la macchina …. Comunque la zi imma continuava a darmi incarichi .. ed arrivo il momento in cui mi ribellai e iniziai a scansare il lavoro. Ci fu il caso della tinteggiatura del casale dello zio, gli operai iniziarono ma poi lasciarono la mia ex cameretta ed un bagno da tinteggiare, e, la zia mi chiese di farlo.. Ricorrendo al perentorio ordine di mio padre.. Tremendamente seccato mi recai da lei, e battibeccando cercai di rimandare … - O quante storie per due camere da pitturare, dai su fai il bravo, che poi la zia imma ti farà un bel regalo, o se hai qualcosa che preferisci la zia esaudirà ogni tuo desiderio- Si si dici cosi ma poi.. – Parola di Zia, tutto ciò che vorrai, ma ora inizia che senno si va alla lunga - e se ne va sciabattando come sempre, su quegli zoccoletti che mi fanno impazzire ..con quelle gambe tozze ma ancora toniche. Mal volentieri mi immergo nel lavoro … mentre dipingo la stanza zi imma va in bagno e ripete il copione che vidi molte volte sempre eccitandomi ma ora capivo cosa desideravo e volevo. In capo ad un giorno e mezzo finii il lavoro e pulito il tutto mi incamminai per uscire. Ero a mezza cucina che la zia mi chiama – Bel lavoro, sono contenta, ora dimmi cosa vuoi, come promesso – La guardo per un paio di minuti senza parlare, lei incalza – Su non facciamo notte dai – Non so come mi uscirono le parole dalla bocca – Una cosa c’è, zia …… vorrei vederti tutta nuda – Un gelo calo sulla cucina, la zia mi fissava rossa in viso poi alzo la mano lentamente, la paura di uno schiaffo mi paralizzava, poi senza dire niente con la mano alzata e con l’indice indico la porta. Muto mortificato e con la mente confusa mi girai ed uscii dalla cucina..
Bighellonai parecchi prima di rientrare in casa, inutile rimandare l’inevitabile.. Ma era già in casa, la quale, appena entrai, mi disse che la zia gli aveva telefonato dicendogli che avevo fatto un buon lavoro, ma mi avrebbe tirato le orecchie per gli asciugamani usati per pulire …. Tutto qui, non ci credevo, pa non era ancora arrivato, strano.. e qui che ti voglio … dal cortile arriva il rumore di un auto, una panda … cazzo
quella di zia.. ci siamo.. Scende solo mio padre, il quale mi chiama a forte voce, ci siamo ora le prendo.. macchè mi guarda e mi dice dagli una lavata, potrai usarla, con criterio ma sempre a disposizione della zia quando ne ha di bisogno.. … e chiaro..
Incredibile …………… dopo tutto mi da la macchina, ma sotto ci sarà qualcosa.. In effetti il giovedi e giorno di spese e ma prima di uscire per andare al lavoro con pa, mi dice che la zia l’ha chiamata per la macchina che deve fare la spesa. Mi aspetta per la mezza cosi posso mangiare da lei e poi andare a far la spesa.. Come da copione sono le 12 circa e sto per entrare nel viottolo che porta al casale … mi squilla il cellulare zi imma – Ciao, zitto ed ascolta, con la macchina entra da dietro, mettila nel box, poi sali da dentro, senza fare casino, vai in bagno, c’è una borsa con asciugamani ed accappatoio, bagno schiuma e profumo, fatti una bella doccia, non fare troppo disastro, poi sali in camera mia e metti sul letto, ma non fare casino chiaro - e stacca senza farmi parlare. Come un automa ubbidii e in capo a mezzora salivo su al piano primo ed entravo in camera della zia, nessuno, pero, come dettomi, mi sdraiai ed attesi. La sentivo canticchiare come al solito, l’aspirapolvere che viaggiava si spense. Lo sciabattio annunciava che era nel corridoi , di li a poco entro in camera, senza degnarmi di uno sguardo. Vestita col suo solito vestito a portafoglio chiuso in vita da una cinta, le ciabatte col tacco da 4/5 cm con la fascia che prendeva solo parzialmente il collo del piede lasciando liberi dita e caviglia, senza calze, il vestito conteneva il prosperose seno della zi imma e la parte centrale dei seni, bianca, contrastava con resto delle spalle colorite dal sole; con lo straccio toglieva la polvere dal comò abbassandosi la gravita attiro il seno a terra lasciandomi una generosa vista, di rimando dallo specchio, di quelle mammelle …, andò alla finestra. Spalancandola scosse lo straccio, poi la voce di Nilla, la vicina, - Ma non dovevi andare a far la spesa, ho sentito la macchina - - Si era mio nipote, me l’ha portata ora è andato al campetto in bici, ma aspetto che torni ci vado con lui dopo a fare spesa, ciao Ni - - Mii ma i cazzi sui non se li fa mai..- chiuse parzialmente le persiane e tiro la tenda.. poi con lo scopone inizia a passarlo sul pavimento, sino ad arrivare ad un metro dal letto, e qui si accovaccio allargando le gambe, manovrando il manico affinchè passasse sotto il letto, la visione delle mutande bianche tra lo spacco del vestito ……………mi eccitò pazzescamente. Per alcuni minuti rimase cosi, poi alzandosi – E le mie vecchie ginocchia non ce la fanno più a stare china – Si avvicina al letto sistema il manico che non cada, si sfila una ciabatta e alza la gamba posando il piede sul letto allargando il vestito – Allora è cosi che volevi vedere la zi imma, o vuoi di più? – Con lentezza si slaccia la cinta lasciandola cadere a terra ora il vestito lascia fuoriuscire il suo corpo, uno spettacolo, per me, lentamente lo sfila e lo lascia cadere, non ha il reggiseno, le mammelle, una 4° seppi poi, scendevano ma erano ancora voluminose e sembravano sode, il capezzolo grosso quanto un dito, l’aureola nerissima un netto contrasto col biancore del resto del seno, che non esponeva mai al sole, le mutande lasciavano trapelare una una leggera protuberanza della pancia che monopolizzo i miei occhi un corpo robusto ricco procace, con una intensa carica erotica dettata dall’età e dal molto movimento fatto in casa.. La zia si stringeva le tette con voluttà, poi inizio a stringersi i capezzoli con forza strizzandoli forte e torcendoli aumentando la mia libidine … Avevo la faccia vicino al bordo del letto e lei mise il piede accanto al mio viso. L’odore del piede misto all’odore del cuoio della ciabatta mi colpirono il naso, ed istintivamente con la lingua iniziai a leccagli le dita del piede, accarezzando con la mano prima la caviglia poi il polpaccio, sentendo la pelle liscia appena depilata. Zi imma mi lascio leccare il piede per un po’, poi si sfilo le mutande. Una foresta liscia nera pelosa molto pelosa , per poco non mi sborrai addosso dall’eccitazione. Sali sul letto e con lke ginocchia mi venne a cavalcioni sulla faccia, mettendomela li a pochi centimetri. – Allora e cosi che volevi vedere la zia? Cosi va meglio? O forse vuoi mettere la lingua li in mezzo? – muto osservavo lo spettacolo, un mare di peli a contorno di una conchiglia rossa, con due labbra pendule scure ed un pisellino, si un clitoride che era grosso quanto la punta del dito mignolo. – Dai licca datti da fare, vulivi u sticchiu a zia? E a ora licca licca …- Ubbidire..ma certo, iniziai a leccare come un forsennato – Piano piano, licca piano ca punta da lingua, su un gillettu, piano piano – ubbidii e la sentii fremere, un qualcosa di liquido scese nella mia bocca, mandai giù il suo umore, lei roteando i fianchi mi spalmava il suo umidume su tutta la faccia, facendo colare dal buco della fica le sua goduta mi lavava la faccia, poi venne più avanti e mi mise il buco del culo a portata di lingua, mi fermai aspettando…- Licca nipute licca –
Con la punta della lingua inizia a leccarle il buco del culo penetrandolo di quel che la lingua mi permetteva, la zia allora si allargo con decisione le chiappe mettendomelo più a portata di lingua e mentre l’affondavo in quel buco nero le scappo un – huuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu - ……….Il leccarla per parecchi minuti per me fu un piacere, sin che lei si leva decisa e, sedendosi sul bordo, mi intima di scendere e da in piedi levarmi l’accappatoio. Ubbidisco senza fiatare.. Il cazzo è già “ A pali i vigna” zi imma mi fa cenno di avvicinarmi, con la destra me lo prende decisa e prova la consistenza, con la sinistra mi accarezza le palle delicatamente,
poi si avvicina con le labbra lo annusa - Bene pulito, sa solo di cazzo come piace a me, bravo – Poi con le labbra avvolge la cappella, e piano piano inizia ad ingollarlo tutto, arrivando sino alla radice, nel tornare indietro aspira come un idrovora, ripete l’operazione diverse volte, facendomelo indurire come il marmo, mentre con l’altra mano mi accarezza le palle arrivando sino al culo lisciandomi il solco delle chiappe. Sto quasi per venire, la zia se ne accorge e con decisione smette la pompa, con indice e pollice mi stringe la base del cazzo e con il pollice dell’altra preme sul foro della cappella, ricacciando indietro la monta che mi stava salendo, un paio di minuti cosi e riprendo il ritmo. Zi imma stendendosi sulla schiena ed allargando le gambe a dismisura mi invita a leccarla ancora, cosa che non mi faccio ripetere, la lingua vola veloce dal grilletto al buco della fica, ogni tanto succhio il piccolo cazzetto della zia, e dopo poco rantolando mi blocca la testa godendomi in faccia. Mentre si riprende mi attira a se e mettendomi la lingua in bocca inizia una voluttuosa limonata, intanto il cazzo sdruscia contro la fica, lei con la mano lo guida ….. con le ginocchia mi cinge la schiena e spingendo su il bacino se lo fa entrare tutto in fica, mugolando di piacere mentre mi limona si assapora la durezza del cazzo giovane … - Dai ora futti, fa l’ommo, futti a zia – Neanche a ripetermelo mi do da fare avanti ed indietro, come ho visto fare nei filmini porno, tirandolo fuori e ricacciandolo dentro sbattendo le palle contro le gambe della zia, le succhio le tette con forza mentre lei se le strizza furiosamente … Le morsico la pancia, mi fa impazzire quella pancetta leggermente rilassata che ondeggia mentre la monto come un forsennato nel mio cervello un unico pensiero “ Minchia quanto mi arrapa la zia, minchia quanto e troia… “ Poi la zia alza le gambe al soffitto e cingendole con le mani se le porta al seno offrendomi una vista pazzesca, fica e culo oscenamente aperti e questo mi ingrifa maggiormente … dalla fica una schiuma bianca cola densa sino al lenzuolo, con voce roca mi dice che ha già goduto quattro volte, ma vuole continuare sino a che ce la potrà fare, mi tuffo in quel buco violentemente arrivando a toccarle il collo dell’utero, - MMMMMmmmmmmmmmmm mi sfunni fighiu, dai dai dai – mi incita zi imma. Mentre lo scopo con furia, il vedere quel buco nero li poco distante , leggermente aperto con quel liquido bianco che ballava dentro mi diede una carica … tiro fuori il cazzo dalla fica e con decisione lo punto al buco del culo e spingo senza rifletterci su …Causa la foga, causa la mia posizione di favore e l’impossibilità di zia di muoversi, il cazzo entra quasi tutto dentro …. Zi imma caccia un urlo, mentre mi blocca i fianchi con le braccia, fermandomi in quella posizione, col cazzo quasi tutto dentro, per un lungo minuto il viso di zia rimane bianco, il respiro corto e veloce, poi riprende colore, lei ora respira nuovamente regolare, e sento il cazzo affondare ancora di più nel suo culo, sin che sento le palle sbattere sulla sua schiena. Piangendo mi bacia come se fossimo fidanzati roteando la lingua nella mia bocca – Si ora muoviti dai fottimi il culo, dai, fotti il culo di zia - Inizio lentamente a retrocedere e rientrare .. cosi per un bel po’ sino a che uscendo rientro nelle fica ancora un paio di bordate e spingendo sino in fondo gli produco la mia sborrata dentro, zia mi stringe a se con forza contraendo la fica per spremermi tutto il succo….
Finito di svuotarmi scivolo fuori….. Zi imma mi scosta e mi fa scendere dal letto, lei sempre seduta sul bordo mi prende il cazzo in bocca e come una macchina mungitrice inizia un trattamento rigenerative. Coi piedi mi allarga le gambe e inizia ad accarezzarmi le palle arrivando al solco del culo..mentre mi godo la mungitura,, si cola dalla saliva in mano.. strisciandomi le palle arriva dietro ed insinua la mano nelle chiappe, sento la punta di un dito toccarmi l’ano, stranamente la cosa non mi da fastidio, anzi le facilito l’opera piegando leggermente le ginocchia. Zia sempre col cazzo in bocca mi guarda e sorride poi con decisione mi infila il dito tutto nel culo, cerco di ritrarmi ma i denti di zia stringono la cappella e mi intima a bocca piena - Fermo, vedrai che ora la cosa ti piacerà e ti verrà ancora più duro di prima, fidati – La lasciai fare, in fondo alla sua età ne saprà più di me.. Di fatti prese a toccarmi la prostata e dopo alcune pressioni il cazzo rispose positivamente … nuovamente a pali i vigna …. E forse più duro di prima.. Zia continuò il trattamento mungitura e ditalino al culo per un bel po’ poi sicura della mia rinnovata turgidità si tolse e mettendosi a sponda di letto, con la mano si umetto il buco del culo con la sua saliva, poi con entrambe si dilata il più possibile l’ano rosso dalla precedente inculata – Dai nipute fottimi nel culo, spaccammello bene , dai sfonda a zia – Buttai un cuscino a terra … gli entrai nel culo con una violenza tale che lei urlo nuovamente – Ooooooooooooooooooooossssiiii cosi sfondaaaaaammmmmelooooooo – Invogliato da quella richiesta lamentosa entrai ed uscii ancora più furiosamente presi ad allargarla con le mani affinche il cazzo entrasse sempre con violenza senza incontrare ostacoli, lunghi minuti di andi/rivieni mentre la zia affondava il viso nelle lenzuola soffocando le grida ormai di godimento mentre la schiuma del suo piacere usciva ed entrava dal foro ormai blu per la violenta inculata sino a che sentii arrivare il mio orgasmo … aumentai a bestia il ritmo cercando di penetrarla più forte possibile, quasi a volerle fare più male possibile, sino a che l’esplosione della voglia ebbe il soppravvento , con un ultimo colpo deciso e violento affondai il più
possibile nel suo sfintere scaricando tutta la mia seconda carica di sborra calda, viscida, tanta……. Stetti fermo spingendo il più possibile sino a che le pulsazione che fanno fuoriuscire la sborra cessarono poi scivolai sul letto esausto…
Zi ma perché prima piangevi, le chiedo ansimando – Vedi voi uomini siciliani le vostre mogli le trattate bene, mentre tutte le altre sono bottane, esclusa la mamma, io volevo farmi fare il culo da zio, ma lui mi ha sempre detto che una brava moglie non deve fare le cose da buttanazza. Prima mi sono messa cosi apposta sperando che ………….. e non mi sono sbagliata, ora sono contenta mi hai rotto il culo, si sono contenta almeno a 55 anni posso dire di non avere più niente di sano. Ma ora vai fatti la doccia e riprendi la macchina e vai, la spesa l’ho fatta stamani, a non lasciare sporco sotto. - Dopo di che si gira lentamente dandomi le spalle si raggomitola come volesse dormire, in silenzio scendo. Sono quasi 5 minuti che sono in macchina viaggiando, contento, verso la città che mi squilla il cellurare … zi imma…. Si zia dimmi – Ciao senti volevo solo ricordarti che la prossima settimana mi occorre di nuovo la spesa….senza obbligo, sai la zia e vecchiarella ed ha bisogno …….. lo zio è fuori per lavoro….. comunque avviso tua madre che verrai da me per le commissioni, eh a zia lo fai sto piacere? – Ma certo zi or
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