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Una bellissima vacanza al mare con sorpresa: La storia di Isabel e della sua amica Paula – Il cambio di città e nuove esperienze di sesso. Cap. 2 P


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
10.02.2022    |    1.827    |    9 8.8
"Le sue tette, sballottavano su e giù davanti al viso di Carmen che le fermò con le mani e tornò a succhiarle con abilità e avidità crescente mentre fece segno..."
….continuazione


Isabel riprese a raccontare:


Tornammo in camera, eravamo tutti molto soddisfatti, Carmen, Carlos e Pedro ci fecero nuovamente i complimenti per come eravamo riuscite a far fronte ad un pomeriggio di così intenso sesso ed essere riuscite ad appagare le voglie di tutti prendendo cazzi a ripetizione come se fossimo delle troie navigate.
In particolare, Carmen ci disse che se fossimo andate un giorno a Barcellona, ci avrebbe volentieri ospitate per farci vedere quella bellissima città e, magari, se ci avesse fatto piacere, avrebbe potuto organizzare una festa con qualche sua amica o qualche coppia, così avremmo potuto fare altre esperienze del tutto nuove.
Le dicemmo che avevamo già deciso di andare via di casa dopo la fine della scuola e magari, andare a vivere in una grande città.
Certo avremmo avuto il problema, non secondario di trovare una lavoro e una casa, ma eravamo fiduciose di riuscirci. .
Quando, più tardi, salutati i nuovi amici fummo sulla strada di ritorno verso casa, in auto Miguel ci lodò per quanto eravamo state brave e che era stato un pomeriggio esaltante per tutti, e poi ci disse. “Io mi sono molto affezionato a voi, vi considero delle care amiche e, visto che avete detto che avreste voglia di cominciare una vostra nuova vita lontano delle mura domestiche, avrei una proposta che potrebbe interessarvi e che potrebbe consentirci di vederci e anche giocare, non più in fugaci pomeriggi, ma per tutto il tempo che vorremo sia durante il giorno ma, anche per notti intere.
Se vi va, ho un appartamentino molto grazioso che vorrei darvi per viverci e portarvi tutte le vostre cose e tenerle finalmente a portata di mano. Ovviamente non vi chiedo assolutamente nulla sia per l'affitto che per le altre spese. Se vorrete continuerò, con piacere, a regalarvi tutto quello che vi piace. L'unica cosa che posso chiedervi è la vostra amicizia e, ogni tanto, la disponibilità a fare sesso oltre che con me anche, qualche volta con altre persone, come abbiamo già fatto in passato e oggi. Che ne dite? “
Rispose Paula “ A me piacerebbe molto e penso che anche Isabel sia dello stesso parere. Dovremo solo affrontare grossi ostacoli prima di poter andare a vivere insieme e poi, nella stessa stessa cittadina dove abitiamo non è affatto facile, per le ragioni che capirai sicuramente.”
“Capisco bene le vostre perplessità.” rispose Miguel e aggiunse sorridendo “ Ma l'appartamento non è qui bensì a Barcellona! Pensate, una splendida metropoli e, poi, potrete sempre fare affidamento su Carmen per qualsiasi cosa, sapete che si è molto affezionata a voi. Pensateci, comunque, e poi mi direte qual è la vostra decisione.”
“Barcellona? Che meraviglia!” esclamai anche perché ero felice di poter rivedere Carmen e imparare da lei tutto quello che era nei miei desideri”.

“Siete state davvero fortunate a ricevere la proposta di Miguel per la casa e a incontrare Carmen” disse Lorenzo e aggiunse “Non è facile trovare persone così ben disposte ma devo dire che tu e Paula, per come me l'hai descritta, siete davvero speciali e non è difficile volervi bene. E anch'io sono stato fortunato ad incontrarti e ne ho la conferma che sei davvero una persona speciale”
“Tesoro, sei sempre così dolce con me e anche per questo ti amo. Vedrai che quando conoscerai Paula avrai, in quel momento, certezza che siamo davvero uguali in molti aspetti. Adesso aspetta che ti racconti il seguito della nostra storia che, sono sicura, continuerà anche con te”


Caso volle che, poco più di tre mesi dopo, un giorno mia zia scoprì, nascosto in cantina, tutto quello che avevamo comprato per andare quella volta in discoteca e dove cominciò tutto e che, molto stupidamente, non avevamo portato a casa di Miguel .
Mi chiese se fossero di qualche troietta che me la dava e molte altre cose davvero brutte.
Era davvero incazzata, farfugliai qualcosa, ma lei continuò nell'interrogatorio.
Mi chiese anche se sapevo che poteva capitare di metterla incinta.
Alla fine non ce la feci più e le dissi: “No zia sono mie, io non sono come pensavi. Sono gay, mi attirano molto i ragazzi e anche tutto quello che è femminile.
Ho provato mille volte a convincermi che non sono così ma non sono stato capace di resistere alla mia vera natura né ci riuscirò mai.
So che ti sto dando un immenso dolore ma veramente non posso e non voglio tradire me stessa”.
Lei barcollò per un attimo e gli occhi le si riempirono di lacrime. Per molti giorni non mi parlò ma, alla fine mi disse che il suo amore per me era grande e che mi preferiva gay e femmina piuttosto che perdermi per sempre “Perciò ti aiuterò senza alcuna riserva” concluse.
La gioia che provai fu immensa, finalmente non avrei più avuto la necessità di mentire.
Mi chiese se avevo già un ragazzo. Le risposi di sì, che l'amavo molto e, alla sua domanda se lo conoscevo feci il nome di quello che poi sarebbe diventata Paula.
Quando, tempo dopo, seppi da Paula, che aveva anche lei confessato a sua madre la sua vera natura e che mi amava, sentii la necessità di non lasciarla da sola in quel momento così difficile, perciò presi il coraggio a due mani e comunicai a mia zia la mia volontà di andare a vivere da sola.
L'unica condizione che mi pose, fu che andassi a vivere e/o a studiare in altra città dove avrei potuto fare quello che volevo
Finiti gli studi, espressi il desiderio di studiare per diventare una make up artist e, quando Paula fece la stessa cosa con i suoi genitori, decidemmo di accettare la proposta di Miguel e, quando glielo dicemmo, fu davvero molto contento.
Il successivo mese di Ottobre, ci trasferimmo a Barcellona nella casa che Miguel ci aveva dato.
Era un appartamento molto carino e, soprattutto, non lontano dal Centro.
Cominciammo subito a cercare un lavoro, purtroppo non era affatto facile ma, per noi era essenziale perché volevamo essere indipendenti in tutto e per tutto.
Qualche giorno dopo, telefonammo a Carmen per chiederle consiglio e, magari aiuto.
Fu felicissima di sentirci e di sapere del nostro trasferimento nella sua stessa città e ci invitò subito a casa sua.
“Che gioia rivedervi e di sapere che vi siete trasferite qui! Sono molto affezionata a voi, mi ricordate come ero alla vostra età, esattamente come voi piena di speranze e con il sogno di diventare una vera femmina ma con qualcosa in più. Il mio sogno si è avverato e sono sicura che anche per voi, determinate come siete, si avvererà. Potrete sempre contare su di me che sarò sempre come la vostra sorella maggiore”.
La casa era molto bella e elegantemente arredata e lei era sempre splendida, ben vestita, di classe e sensuale come sempre.
Le raccontammo che avevamo cercato lavoro, anche solo per la sera o anche fino a tardi perché avevamo intenzione di iscriverci ad un corso che durava fino al pomeriggio, per diventare, io una make up artist e Paula una stilista di moda, ma non avevamo trovato, almeno fino a quel momento nulla
“Lo so bene che, purtroppo, non è affatto facile trovare lavoro, di questi tempi” ci disse e aggiunse
“Però una soluzione potrei averla, se vi interessa, ovviamente”
“Certo che ci interessa, siamo disposte a fare qualsiasi lavoro, vogliamo essere assolutamente indipendenti e non vogliamo che nessuno, a cominciare da mia zia e dai genitori di Paula, ci aiuti economicamente” risposi e poi chiesi “Hai già un idea di che tipo di lavoro potrebbe trattarsi? Noi siamo disposte a tutto, come ti ho detto.”
“Un'idea ce l'ho già, mi basta solo telefonare ad una mia amica e chiederglielo. Non so se però possa essere quello che cercate”
Paula le disse “ Carissima Carmen, come ha detto Isabel siamo disposte a qualsiasi cosa pur di raggiungere gli obiettivi che ci ci siamo fissate. L'hai detto tu stessa che siamo due ragazze determinate e che nulla ci spaventa pur di raggiungere quello che desideriamo e credo che lo avrai constatato quel bellissimo pomeriggio che abbiamo trascorso con te, Carlos e Pedro a casa di Miguel.” e accennò ad un sorriso che diceva più delle parole.
“E' vero, l'avevo capito subito. Per questo mi son sentita di parlarvi di questo lavoro. Ci sarebbe la possibilità di farvi prendere da una mia amica a lavorare nel suo locale. Non credo ci sia alcuna difficoltà da parte sua. Siete belle e sexy, avete fascino e siete determinate. Penso che vi adorerà subito. Adesso la chiamo e gliene parlo”
Si recò in un'altra camera per telefonare alla sua amica. Eravamo molto eccitate al pensiero che, forse, saremmo andate a lavorare e che avremmo anche potuto frequentare i corsi senza alcun problema. Sembrava la soluzione adatta a quella che avevamo cercato di trovare. Carmen era una buona amica, la nostra sorella maggiore come si era lei stessa definita.
Tornò dopo una decina di minuti e sembrava raggiante.
“Ragazze, è fatta!” esclamò battendo velocemente le mani come fanno le bambine quando sono contente e sorridendo anche con gli occhi.
Poi aggiunse “La mia amica, dopo che le ho parlato di voi. Mi ha detto che sarà felice di conoscervi e sicuramente vi prenderà.”
“Wow!” esclamammo all'unisono io e Paula “Sei una grande, Carmen. Ti vogliamo molto bene e ti saremo per sempre riconoscenti.”
“Anch'io vi voglio molto bene e l'ho fatta volentieri questa telefonata. Adesso vi spiego che tipo di lavoro è e soprattutto che sarete ben pagate e, spesso, se vi andrà guadagnerete anche molto di più.”
Eravamo felici, avremmo risolto tutti i nostri problemi, anzi probabilmente, non ne avremmo neanche più avuti.
“Dunque” esordì Carmen “E' un club/privè riservato, però, solo a persone di un certo livello sociale e, soprattutto, con ottime disponibilità di denaro. Ci sono già quattro ragazze che ci lavorano e sono tutte contentissime”
“Ma in che cosa consisterebbe il lavoro? Faremmo le bariste oppure le cameriere o , che so, le ragazze immagine, le cubiste?” chiese Paula con grande eccitazione.
“Se necessario anche le bariste ma, il vostro lavoro sarà soprattutto quello di servire i soci ai tavoli. Vi vestirete molto sexy, dovrete essere sorridenti e gentili. Potrebbe anche capitare, e spesso capita, che qualche socio o socia o coppia, vi chiedano di sedervi ai loro tavoli. Lo potrete assolutamente fare ma dovrete essere sempre simpatiche, spiritose e conversare amabilmente e, se chiesto, ballare insieme a loro. Ovviamente, non potrete bere alcolici ma accettare solo una coppa dello champagne che sicuramente ordineranno.” rispose Carmen e poi aggiunse “ Altra cosa importante niente sesso all'interno del locale. Però potrebbe capitare che vi invitino, o da sole o insieme, a casa loro e, in questo caso sarete voi a decidere se accettare o meno. Per quello che ne so, alla fine della serata o nottata che passerete in loro compagnia, vi faranno un regalo in denaro, tanto denaro ma sarà una cosa solo tra voi e loro”.
“Perfetto, sarà un piacere fare un lavoro così, ci divertiremo a chiacchierare con persone simpatiche bevendo, però, poco champagne e, se ci andrà, li seguiremo e, magari, ci divertiremo anche molto” dissi io.
Anche Paula, si dichiarò d'accordo, e così le dicemmo che eravamo prontissime ad iniziare. Qualche giorno dopo, ci presentammo al colloquio con Almudena, l'amica di Carmen.
Ci accolse con grande affetto, ci scrutò da capo a piedi e poi disse “Siete davvero belle, molto sexy e di classe. Carmen mi ha parlato molto bene di voi, siete proprio le ragazze che cercavo. Nel mio locale già lavorano altre ragazze ma sono donne genetiche ma adesso, invece, poiché molti soci e socie sono fortemente attratte dal mondo trav e trans, ho pensato di dare risposta ai loro desideri. Per questo ho appena assunto due bellissime trans di classe e, con voi, finalmente, avranno il meglio che possano trovare.”
“Grazie Almudena, siamo felici per questa opportunità che ci sta dando, Carmen ci ha già spiegato dettagliatamente in cosa consiste il nostro compito lavorativo e, le garantiamo che saremo ineccepibili sotto il profilo della correttezza nell'espletamento dei nostri compiti” le precisò Paula.
E Almudena precisò “Ne sono molto contenta, Carmen è davvero esperta riguardo al lavoro anche perché ha lavorato anche lei per qualche anno nel mio locale. Sotto il profilo economico, avrete uno stipendio fisso di buon livello e una provvigione sulle ordinazioni di champagne e/o qualsiasi altra cosa. Tengo, comunque, a precisare che tutto quello che farete, al di fuori del vostro impegno lavorativo, è un aspetto che non mi deve riguardare, perché tutta la parte del locale dedicata agli incontri, diciamo intimi, è riservata esclusivamente ai soci. Potrà sempre capitare, tuttavia, che un socio oppure una coppia di soci o ancora una socia single abbiano voglia di approfondire la vostra conoscenza e vi inviteranno a casa loro o un motel/albergo, sarete libere di accettare ma mai fare sesso nel locale”
“Stanne certa che faremo così. “ rispose Paula.
Quando tornammo a trovare Carmen, le raccontammo come era andata con Almudena e che avremmo presto iniziato a lavorare.
Lei ci rispose che era già al corrente di tutto perché Almudena le aveva telefonato appena eravamo andate via e, poi aggiunse “Era molto contenta di voi, mi ha ringraziata di avervi segnalate e
convinta che sarete molto apprezzate e richieste dai soci che amano il genere trav e trans.”
“Siamo entusiaste per avere avuto questa possibilità, speriamo di esserne all'altezza. Per quanto riguarda la possibilità di essere invitate a casa di qualche socio/socia, purtroppo, dobbiamo dirti che, mentre con i soli maschi abbiamo più esperienze, con le coppie e le singole ne abbiamo davvero molto meno ma siamo decise a diventare esperte anche con loro. Ti saremo eternamente grate per quello che hai fatto per noi.” dissi io.
Carmen ci rispose “Grazie, siete davvero care. Non preoccupatevi più di tanto, comunque, perché, se volete iniziare oggi stesso a fare esperienza, ho già in mente qualcosa per voi.”
“Davvero?” chiese Paula e poi rivolta a me” Che ne dici, vogliamo cogliere la palla al volo.?
“Assolutamente d'accordo!” risposi con un grande sorriso sulle labbra.
“Perfetto!” esclamò Carmen e poi aggiunse”Ho una coppia molto amica che è sempre in cerca di sesso con trav e trans. La chiamo subito, vedrete che arriveranno nel giro di un'ora. Sono due persone molto care e simpatiche. Lei è una gran bella donna, 40 anni, bel fisico e con un culo che è un vero spettacolo. Quando comincia a carburare, non la ferma più nessuno. Lui è è un bell'uomo sulla cinquantina molto ben portati, è davvero dotato e soprattutto molto resistente. Ama vedere la sua donna scopata a lungo e in tutti i buchi e partecipa anche lui attivamente. Li conosco molto bene perché spesso giochiamo assieme e lei ha già provato più volte i cazzi di Carlos e Pedro e sapete bene, per esperienza diretta quanto siano fuori norma. Se, poi, vi piacesse di più giocare con una sola donna, posso chiamare una mia carissima amica e potremmo giocare anche tutte e tre con lei. Che ne dite?”
Risposi io “Carissima Carmen, ci piacerebbe giocare sia con la coppia che con la sola tua amica. Certo, se partecipi anche tu, sarà davvero ancora più bello ed entusiasmante.”
Carmen rispose, con un pizzico di malizia “Facciamo così, chiamo la mia amica per stasera e, se ve la sentite, invito la coppia per domani pomeriggio. Vi stuzzica quest'idea?”
“Assolutamente sì!” dicemmo all'unisono, eccitate dalla proposta.
Carmen era veramente un grandissima amica e da lei avremmo potuto imparare tantissime cose.
Poi aggiunse “Se vi va, chiamo un taxi che vi porti a casa, vi mettete in tiro, poi, quando siete pronte, mi chiamate e vi faccio venire a prendere.”
Le capacità organizzative di Carmen erano davvero grandissime, la adoravamo e volevamo diventare uguali a lei.
Cogliemmo l'occasione al volo e le chiedemmo come potevamo diventare come lei, affascinante creatura, straordinariamente femmina con quel qualcosa in più che la differenziava dalle donne genetiche e, soprattutto, così disinvolta.
Ci disse “ Carissime Isabel e Paula, per arrivare ad essere una vera trans ho dovuto fare, come vi avevo detto a casa di Miguel quel pomeriggio esaltante che abbiamo passato. E' stato un percorso che è durato quasi tre anni e, che per certi versi, continua ancora. Quando avevo la vostra età ed ero ancora semplicemente “un'aspirante trav” volevo con tutta me stessa diventare una donna, o meglio, una trans. Poiché, lavorando nel locale di Almudena, avevo raggranellato un bel po' di soldi, mi sono rivolta, allora, ad un centro specializzato che mi ha seguita lungo tutto il percorso. Ho preso per molto tempo ormoni femminili che, poco alla volta hanno cominciato a modellarmi il fisico, le gambe, le cosce e i fianchi che hanno assunto le sinuosità caratteristiche delle donne genetiche, anche il seno ha cominciato a formarsi nel corso dei mesi. Ho successivamente voluto sottopormi a due interventi, uno al volto per aumentare le labbra e renderle più sensuali e al contorno degli occhi per rendermi come mi potete vedere, l'altro al pene al fine di ingrandirlo alle dimensioni che avete già conosciuto e allo scroto per aumentarne la quantità di liquido seminale e la potenza del getto. Se siete disposte a fare anche voi questo percorso, vi potrò indicare il Centro al quale io mi sono rivolta e vi seguirò in tutte la fasi del percorso e sono sicura che al termine sarete delle bellissime trans con un bellissimo cazzo che, vi consiglio, non meno di 22/23 cm e molto largo perché queste dimensioni fanno impazzire sia le donne ma anche tanti maschi, molti di più di quello che potreste immaginare.”
“Saremo felici di poter fare lo stesso percorso e di sottoporci a qualsiasi trattamento necessario pur di diventare bella come te. Appena saremo in grado di poter affrontare economicamente l'impegno, lavorando con passione e intensità, sicuramente seguiremo le tue indicazioni.” rispose Paula.
“Sono certa che diventerete due splendide trans e, statene certe, faranno a gara per avervi per una sera o per una notte intera.” concluse Carmen dandoci una carezza sulle guance alla quale noi rispondemmo con un bacio.
Tornammo a casa con il taxi, ci vestimmo di tutto punto e poi ritornammo, sempre in taxi, da Carmen.
Quando arrivammo, la sua amica era seduta sul divano, Carmen fece le presentazioni di rito.
Era una splendida bionda, alta, gambe molto tornite che venivano risaltate da una gonna corta nera e dalle calze a rete. Ai piedi scarpe, ovviamente con tacco 15 a spillo e una camicetta bianca un po' aperta che metteva lasciava capire che avesse un grosso seno con i capezzoli che spingevano il tessuto.
Quando si alzò in piedi per venire a darci il bacio di benvenuto, era addirittura una strafiga incredibile e con un culo splendido, molto pronunciato e rotondo che non poteva passare inosservato anche se avesse indossato un soprabito,
Carmen, come sempre bellissima, sfoggiava una chemise di pizzo nera a metà coscia, di un tessuto leggerissimo e trasparente attraverso il quale si vedevano il reggicalze rosso scuro agganciato a calze nere velatissime e il seno nudo che maliziosamente era scoperto quel tanto da far arrapare chiunque.
Ana, questo era il nome dell'amica bionda, ci venne vicino, ci baciò sulle guance e poi ci prese per mano, si volse verso Carmen e le disse “Sono proprio due bellissime fanciulle. Avevi assolutamente ragione e sono contenta che tu mi abbia invitata. Che dici, andiamo di là? E voi ragazze, che ne dite di andare a giocare? “
“Ne abbiamo una grandissima voglia” risposi io.
Mano nella mano, entrammo nella camera, Carmen davanti a noi ci precedeva di un passo.
Ana, si fermò davanti al letto, si chinò verso Paula e la baciò con passione, poi fece lo stesso con me, sentii la sua lingua entrare, prima con la punta e dopo interamente nella mia bocca e le lingue iniziarono ad intrecciarsi avidamente.
Cominciò, quindi, a togliersi la camicetta e spuntò quello che avevamo subito intuito: uno strabordante seno con capezzoli rosa scuro e due larghe aureole più chiare, leggermente abbassato ma straordinariamente sensuale.
Io mi tolsi il minidress che mi copriva solo fino a poco più giù dell'inguine e restai col tanga rosso con il filo ben chiuso nelle mie natiche e con il reggiseno trasparente senza ferretti in tinta, sotto al quale si vedevano i capezzoli del seno di silicone.
Anche Paula si tolse la camicetta e la microgonna e restò col solo tanga di pizzo nero e il reggiseno dello stesso colore e con i capezzoli di silicone ben visibili.
Ana, si tolse infine con grazia la gonna, le cosce, come detto, erano molto ben tornite molto sode e slanciate come quelle di Carmen e, insieme al prosperoso seno, le davano una carica sexy incredibile mentre lo sguardo lasciava intendere che era sicuramente una arrapata mangiacazzi di prim'ordine
Poi si avvicinò a Carmen, che si era già tolta la chemise rivelando il suo magnifico corpo, le toccò il cazzo che era ancora coperto dal perizoma
Carmen, con due dita delle mani si abbassò il tanga e ne uscì un uccello che, in posizione di riposo, si allungava di parecchio tra le gambe.
Ana si accovacciò sui talloni e glielo prese in bocca interamente ma, nel giro di una manciata di secondi lo sentì crescere il lunghezza e larghezza talmente tanto che dovette ritrarsi per non venirne soffocata.
Dovette, così, tornare indietro per un bel po' prima di arrivare alla cappella ma subito con un unico movimento del capo, lo ingoiò quasi per intero e con il secondo affondo le arrivò alla base ed iniziò ad andare avanti e indietro con cupidigia, poi, con la mano ci fece segno di avvicinarci.
Lo facemmo e tutte e tre, ci mettemmo in circolo attorno a lei.
Appena mi ebbe a portata di bocca, passò subito al mio cazzo e, in un attimo lo fece sparire nella sua cavità orale iniziando un pompino fantastico che mi mandò immediatamente in estasi.
Ci sapeva ben fare, sentivo la sua lingua scorrere lungo la mia asta per poi risalire alla cappella. Andò avanti per qualche minuto, poi fece lo stesso con Paula che sentii gemere di piacere più volte sotto il martellante pompino che le stava facendo mentre teneva, con una mano il mio bastone e con l'altra quello, ben più grosso, di Carmen.
Succhiava a turno tutte e tre, una serie di ingoiate a testa e il rumore prodotto dal risucchio si propagò per tutta la stanza.
Era talmente forte la fonte di piacere che ne traevamo che avevamo timore di sborrare troppo presto.
Ana, come se l'avesse intuito, si alzò in piedi e poi si stese sul letto a gambe aperte dicendoci “Adesso fatemi godere con la lingua. Ne ho una voglia immensa, sono due giorni che non ho un orgasmo come si deve”
Le si avvicinò per prima Paula, si abbassò davanti alla sponda del letto, poi avvicinò la testa vicino alla sua figa e iniziò a leccarla tutta, a partire dall'orifizio vaginale che leccò partendo dalla parte esterna e poi infilando la lingua fin dentro per passare poi al clitoride.
Ana riempiva la stanza di continui mugolii di piacere, e ogni volta che Carmen le infilava tutta la lingua nell'orifizio, dava un colpo di bacino in alto fremendo tutta.
Quando poi ritornando al clitoride, lo titillava con veloci colpi della punta della lingua e, soprattutto, quando glielo succhiava forte con le labbra visto che era piuttosto sporgente, i suoi gemiti diventavano grida di piacere.
Dopo toccò a me fare la stessa cosa. Aveva un sapore buono ed era profumata, continuai a leccargliela per almeno un quarto d'ora avendo osservato attentamente come faceva Carmen.
Per la prima volta in vita mia, assaporai il gusto della figa, la mia lingua penetrava per tutta la sua lunghezza nel suo orifizio vaginale, la facevo andare dentro e fuori e quando le stavo dentro, la “scopavo” con la lingua assaporandone i suoi umori vaginali.
Non riuscivo più a staccarmene, le grida di Ana mi eccitavano sempre di più.
Stetti a lungo a leccarmela dentro poi passai anch'io al clitoride, lo succhiai avidamente mentre le infilavo nell'orifizio vaginale, prima due dita, poi tre e, infine, l'intero palmo della mano.
Ana aumentò i suoi gemiti di piacere e mi disse con voce roca e affannata “Brava, sei bravissima. Adesso fai entrare tutta la mano. Lo feci, la mano entrò fino al polso e cominciai forsennatamente a strofinare le pareti interne della vagina con le dita.
Ad un tratto, mi scostò la testa e la mano e, battendo furiosamente le gambe, squirtò.
Un fiume di squirting le uscì a lunghi getti e per almeno una mezza dozzina di volte mentre urlava di piacere e noi le succhiavamo i capezzoli.
Quando i getti finirono, a terra vicino al letto c'era un mare di latte di figa.
Ana si girò verso il fondo del letto e, guardando, con occhi spiritati Carmen le disse”Vieni amore, adesso tocca a te, fammi godere ancora”
Carmen le si avvicinò, lei spalancò completamente le gambe, Carmen le puntò il cazzo davanti al buco già bagnatissimo ed entrò violentemente in lei scopandola fino alle palle con velocità crescente mentre i loro seni si schiacciavano e le lingue si intrecciavano in profondi e continui baci appassionati.
Ana si dimenava sotto i continui assalti di Carmen tirandola forte a sé e strizzandole i capezzoli e succhiandoli subito dopo con voracità mentre gridava tutta la sua goduria “Ahhh...Siete straordinarie, mi state facendo impazzire di piacere...ahhh, due bocche che mi succhiano i capezzoli e un cazzo enorme che mi sta spaccando la figa...è bellissimo... ahhhh.”
Dopo poco più di dieci minuti, squirtò nuovamente almeno un altro mezzo litro di liquido inzuppando il cazzo di Carmen che continuò lo stesso a scoparla con ancora più vigore provocando un rumore simile a quello di una ventosa dentro l'acqua stagnante di un lavandino otturato.
Quando tutto il latte di figa smise di uscire e lei di urlare tutta la sua lussuria, si fermò solo un minuto, poi chiese a Carmen di stendersi sul letto e le salì sopra facendo sparire, in un decimo di secondo, nella sua figa tutto il magnifico cazzo di oltre 23 cm.
Iniziò allora a salire e scendere sempre più velocemente.
Le sue tette, sballottavano su e giù davanti al viso di Carmen che le fermò con le mani e tornò a succhiarle con abilità e avidità crescente mentre fece segno a noi di avvicinarci e quasi gridando, ci ordinò di scopare il culo di Ana a turno.
Fui io la prima, mi misi dietro di lei con il cazzo che mi era diventato durissimo, le bagnai con le dita piene di saliva il suo splendido buchetto e poi la penetrai con un colpo deciso del bacino.
Ebbe un sussulto, emise un gemito assordante di piacere, si abbassò su Carmen e cominciò a baciarla profondamente.
“Si inculatemi...spaccatemi il culo...ahhh...sto impazzendo di piacere ….Isabel hai un cazzo magnifico, grosso e duro come la pietra.....adesso vai velocemente e fallo entrare tutto...ahhh”
Io e Carmen, subito prendemmo il ritmo e mentre io tornavo indietro fino a tenere fuori solo la cappella, lei le infliggeva degli affondi fino alle palle e viceversa. Eravamo proprio brave mentre sentivamo, e non solo con le orecchie, che Ana continuava a godere bagnando a ripetizione tutto il bastone e le palle di Carmen .
“Siete bravissime, un cazzo che mi incula e l'altro nella figa... adoro la doppia penetrazione...ahhh...adesso tocca a te Paula...fammi sentire anche il tuo bel cazzo nelle mie viscere...fai presto....ahhhh...sto godendo a ripetizione...non riesco più a fermarmi...dai Paula...”
Ana, che ormai totalmente preda della lussuria più sfrenata, continuò “Dai... cazzo... Paula, cosa aspetti a muoverti.... penetrami anche tu...ho voglia di provare a prenderne due come nei film porno...voglio essere ancora più troia di quanto non lo sia già!”
Paula, si posizionò dietro Ana standole quasi a cavalcioni in piedi sul letto, abbassò il bacino e puntò il suo cazzo davanti al buchetto già occupato dal mio uccello.
Lo spostai con le dita il verso il basso restandole sempre nel culo e, finalmente, Paula la penetrò con un colpo secco. Sentii il mio cazzo strusciato da quello di Paula che, con nemmeno tanto sforzo, stava entrando nelle viscere di Ana.
Prendemmo il ritmo e quasi subito aumentammo la velocità sincronizzando i movimenti.
Ana tirò indietro il capo per il dolore, ed io mi fermai ma lei mi gridò “Scopami forte Isabel, e fallo anche tu Paula...vi imploro... rompetemi il culo con i vostri splendidi cazzi, chiavatemi con forza!...ahhhh, è stupendo...due cazzi belli grossi nel mio culo, sfondatelo senza pietà...ahhhhh...sono riempita in tutti i buchi...è meraviglioso. Sono la vostra vacca....la vostra troia ...se volete....ahhh....godo....potrete venire da me anche tutti i giorni....a scoparmi tutto il giorno....sono una cagna in calore...non ne ho mai abbastanza.....ahhhh... sono una porca ninfomane...vi darò tutto quello che vorrete”
Il respiro le diventò affannoso e le grida soffocate dalla libidine e dagli intensi e continui orgasmi, ma volle continuare.
“Si...si...ancora più forte...mi state facendo impazzire di piacere. ..continuate...fatemeli sentire tutti e due....Isabel...più veloce....ed anche tu...Paula scopa ancora...penetrami fino alla...palle...cazzo....è una sensazione meravigliosa...continuate a spaccarmi il culo...forza, siete grandiose....ahhhhhh ...me lo state squarciando...che meraviglia.”
Poi, ci disse con voce quasi animalesca” Adesso ne voglio provare due in figa e uno in culo” Si alzò facendo sfilare i nostri cazzi dalle sue viscere, si girò dando la schiena a Carmen e si impalò sul suo cazzo che entrò subito con molta facilità.
Poi si stese addosso a Carmen poggiando le mani sul letto, aprì le cosce, noi le tenemmo le gambe divaricate ed io la penetrai in figa, dietro di me Paula si abbassò quel tanto per puntarle il suo cazzo e la penetrò anche lei nella figa.
Io che stavo nella parte più bassa sentii chiaramente il cazzo di Carmen che si muoveva nel culo di Ana mentre noi due la scopavamo davanti. “Ahhhhhh...mi avete rie..mpita tutta....è una sensazione che non potete neanche immaginare...è ...è troppo bello...ahhh....sto impazzendo …..è un piacere...immenso...non....ho....mai....go...goduto tanto in tutta la mia vita.”
Facemmo appena in tempo ad uscire che Ana, squirtò ancora una volta. Una fontana di latte di figa uscì violentemente e continuò diverse volte, gli spruzzi sembravano come quelli di una fontana e arrivarono anche a quasi a un metro di distanza.
Era una scena straordinaria che solo le donne con quella elevatissima capacità di raggiungere organismi così violenti riescono a fare.
Poi all'improvviso ci disse di uscire tutte e tre dai suoi buchi e, barcollando leggermente, scese dal letto, si accovacciò sui tacchi e ci ordinò di metterci in piedi davanti a lei.
Si fiondò subito sul cazzo di Carmen, lo ingoiò in un attimo ed iniziò un pompino a gola profondissima con avidità e ingordigia e senza le mani che erano afferrate ai nostri cazzi e che segava con velocità.
Carmen, che aveva resistito fino a quel momento scopandole il culo e la figa per oltre un'ora, non riusci più a trattenersi e le sborrò un primo fiotto in gola.
Ana per un attimo sembrò soffocare, poi deglutì tutto lo schizzo di sperma giusto in tempo per riceverne altri due, uno sulla lingua che prontamente tirò indietro per deglutire la sborra tra una serie ininterrotta di mugolii di piacere, il secondo nuovamente oltre la gola perché Carmen era entrata con tutta la sua lunghezza.
Ana però non si fermò e continuò il pompino fino a ricevere il quarto schizzo ripulendo, infine tutta l'asta e la cappella dallo sperma che era rimasto.
Passò immediatamente a Paula, ingoiò anche il suo cazzo e ripetendo quello che aveva fatto a Carmen, fu capace di far sborrare Paula per ben quattro volte di seguito, bevendo tutto fino all'ultima goccia e leccandole la cappella fino a quando non uscì più nulla.
Passò, infine, a me.
Me lo ingoiò tutto, restava fuori solo il sacco scrotale. Sentii la sua bocca calda della sborra delle prime due e la lingua che si strofinava sulla mia asta forsennatamente e che ogni tanto si soffermava a leccarmi le palle pur avendo tutto il mio cazzo dentro fino ad oltre la gola.
Anch'io, infine, non riuscii più a trattenermi sotto quel martellamento e sborrai copiosamente in continuazione forse per 5/6 volte e ad ogni getto Ana ingoiò e proseguì per il secondo fiotto, poi per il terzo e poi ancora per il quarto direttamente in gola, infine gli ultimi due li volle direttamente in figa.

Lorenzo la interruppe giusto un attimo “Non pensavo che potessero esserci donne così infoiate, sapevo già di donne ninfomani ma Ana le batte proprio tutte. Soddisfare tre cazzi a ripetizione e prendendoli in tutti i buchi e squirtare all'inverosimile e ingoiare litri di sborra è una cosa sbalorditiva”
“Amore mio te l'ho detto, con te voglio fare tutto ciò che ti piacerà fare, un giorno sicuramente chiamerò Ana e ce la scoperemo entrambi per un giorno o una notte intera in tutti i modi e le posizioni e i buchi che vorrà e stai sicura che non ne lascerà uno solo orfano di cazzo. Ti svuoterà anche il midollo ma sono sicura che tu la farai squirtare alla grande insieme a me.”

Fu un pomeriggio indimenticabile, Ana aveva dato il meglio di sé e della sua porcaggine, non si era risparmiata su niente, era un vero vulcano di sesso e sensualità ma soprattutto era una super ninfomane che avrebbe potuto con grande capacità farsi un plotone intero di soldati senza alcun problema.
Restammo tutte senza forze, ci stringemmo abbracciate l'una all'altra sul letto e ci assopimmo stremate da tanto sesso sfrenato mentre io e Paula eravamo felici di aver fatto una nuova esperienza nell'arte del sesso.
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