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L'amica e il proprio compagno


di voyeter
23.08.2011    |    10.584    |    0 8.9
"Il dolore distolse la mia attenzione dall'altra mano che molto velocemente mi si intrufolò sotto la gonna e sfiorandomi l'inguine subito cominciò a tastarmi il..."
Mi prese per un braccio e mi portò in camera
--Mi dici che cazzo succede ti sei bevuta il cervello?
-perchè che ho fatto?
-ti sembra di avere un abbigliamento normale, che vai a battere stasera?
-sono un po' sexy, ma può andare non ti pare?
-No, non mi pare, può andare per battere per la strada, può andare per una serata in casa con il proprio compagno, ma non per andare in discoteca, vuol dire che hai voglia di farti scopare!
-no no amore non è così ma che ti passa per il cervello!
-e allora come è?
Nel mentre parlavamo, anzi urlavamo, era arrivata la sua cara amica (Sara) che era appoggiata sullo stipite della porta a guardare il tutto. Sara è una ragazza carina, simpatica e bisex, che aveva un debole per Chiara e sulla quale aveva avuto sempre una certa ascendenza. Ora Sara stava una settimana a casa nostra perchè abitava all'estero e dopo 5 anni era tornata in Italia a trovare i parenti e i suoi amici, e faceva base da noi. avevo sempre desiderato vedere la mia compagna fare sesso con una donna e ogni volta che glielo proponevo mi mandava a quel paese, quindi se potevo appoggiavo sempre quello che diceva la sua amica e magari facevo un po' il credulone.
Sara aprì bocca e disse:
- mamma mia come rompi le palle che sarà mai è un abito corto, è normale
- No cazzo Sara, non è normale guarda qui il miniabito arriva a malapena a coprire le chiappe, se si piega le si vede una porzione del culo, se si mette a sedere le si vedono anche le tonsille, poi queste scarpe con questo tacco vertiginoso fanno accorciare ancora di più l'abito.
-forza passeggia fai vedere che effetto fai!!
passeggiò sculettando in modo vertiginoso e prendendosi gioco di me, sapeva benissimo che le mie incazzature per queste cose non erano mai troppo serie; comunque dopo questa vista decisi che non sarebbe uscita in questo modo.
-Che palle sei amore, lo sai mi piace farmi guardare, sono bella... e continuò a camminare sculettando ancor di più
Sara chiamò un attimo Chiara e le disse in un orecchio:
- perchè non lo fai calmare andandogli li vicino e spiegandogli dove andiamo stasera e cosa hai fatto oggi? secondo me cambia idea
-si, si potrebbe essere un ottima idea... e poi gli prometto che gli racconto per filo e per segno tutto quello che farò stasera
Chiara si avvicinò con passo e sguardo da porca, avvicinandosi cercò di aderire con tutto il suo corpo a quello mio e cercò di farmi sentire le tette sode e dure e il suo bacino. Si avvicinò al mio orecchio:
-Amore ora ti racconto quello che ho fatto oggi, perchè mi sono vestita così e ti dico pure un'altra cosa. dammi la mano
Prese la mia mano e se la portò fra le gambe e mi fece sentire che non aveva nemmeno le mutandine
-avevo avuto il dubbio... ma non pensavo che tu saresti arrivata fino a questo punto...
Chiara nel frattempo aveva continuato a tenere la sua mano sulla passera depilata e liscia, e se la muoveva in su e giù ma ora dopo questa successiva scoperta cominciavo veramente a preoccuparmi della fedeltà di lei, o quanto meno delle strane intenzione che avrebbe potuto avere quella sera; ma nel frattempo la mano continuava a stuzzicarle il clitoride e quello si bagnava e calamitava ancora di più la mano.
-Allora amore oggi sono uscita con Sara , ti prego non smettere ahhh.... e dopo tanti anni che non ci vedevamo abbiamo voluto stare un po' da sole. siamo andate al giardino, sai quello un po' fuori città
-si troia ho capito, quello dove mi hai fatto quel meraviglioso pompino tempo fa
-si esatto, mamma mia che cazzo duro che hai, sei eccitato o arrabbiato con me perchè esco come una puttana eh amore... sei eccitatato ti piace avere una troia come me eh
-tutte e due... dai continua a raccontarmi e a segarmi il cazzo forza porca
-allora, si dunque ci siamo fermate con il motorino l'ho messo sul cavalletto ho preso la coperta che avevo nel bauletto e ci siamo sdraiate sul prato, anzi ci siamo messe sotto un albero con lei appoggiata con la schiena al tronco e io appoggiata fra le sue gambe... amore ti si è indurito dell'altro il cazzo, cosa fai speri che mi sia fatta Sara eh?
-dai continua a raccontare maiala e non fermarti
-ok ok allora appoggiate così abbiamo cominciato a raccontarci di tutto quello che abbiamo fatto nei 5 anni che non ci siamo viste
Nel frattempo Chiara smise un secondo di segarmi e guardandomi negli occhi si lecco la mano
- così scorre meglio, poi amore non ti preoccupare ti finisco con la bocca non voglio perdere nemmeno una gocciolina
- mammamia, ma come sei troia oggi che ti è successo amore.
-zitto zitto e ascoltami. allora eravamo lì al giardino e mentre parlavamo Sara non faceva altro che spingere di più il suo pube sulla mia schiena e io sentivo sempre più chiaramente la sua passerina poggiarmi sulla schiena, e questa cosa mi metteva a disagio, ma non potevo spostarmi... poi Sara ha cominciato a parlare delle sue avventure sessuali con uomini, donne e sinceramente mentre raccontava di come era stata scopata o come aveva fatto un pompino un po' mi sono eccitata infatti a un certo punto mi disse
-Chiara ti sei eccitata,
-un po' non sono mica di legno -
-fammi vedere le mutandine
-non dire stupidaggini, qui ci possono anche vedere
-dai fammele vedere
-nnnoooooo dai
Mi poso una mano in modo molto delicato sul seno e mi fece notare che avevo i capezzoli duri
-ti ricordi cosa ti dissi 5 anni fa quando ci salutammo? che la prossima volta che ti avrei visto ti avrei avuta e adesso ho tutta questa intenzione
-dai non fare la cretina Sara, non sono lesbica mi piace il cazzo, solo ed esclusivamente il cazzo
Lei però non toglieva la mano e continuava a trastullarmi il capezzolo attraverso il tessuto della maglietta . Le tolsi così la mano in modo un po' brusco ma lei di tutta risposta me la rimisi e mi strizzo il capezzolo fino a farmi urlare dal male e a impietrirmi dal dolore.
Con voce ferma ma autoritaria mi disse
-Amore tu sei mia, io ti voglio e ti avrò, e lo so che anche tu vuoi provare questa esperienza e sono sicura che il tuo caro amoruccio non vorrebbe altro che vederti fare la porca con me, lo vedo come ci guarda quando siamo insieme quando scherziamo e ci baciamo per scherzo
-no non voglio ti prego lasciami stare
-non ti lascio proprio stare - e di tutta risposta mi strizzò un'altra volta il capezzolo facendomi urlare.
Il dolore distolse la mia attenzione dall'altra mano che molto velocemente mi si intrufolò sotto la gonna e sfiorandomi l'inguine subito cominciò a tastarmi il clitoride
-ti prego leva la mano , lasciami stare non voglio fare questo , ma lei incurante delle mie proteste continuava a trastullarmi il capezzolo e a massaggiarmi il clitoride e nello stesso tempo a baciarmi il collo, l'orecchio e a dirmi che mi aveva sempre desiderato e che la notte nel suo letto si toccava pensando a me.
-Il lavoro che stava facendo non fu vano chiaramente mi stavo cominciando ad eccitare inoltre le parole riguardo al mio compagno che avrebbe voluto vedermi erano verissime e questo mi fece passare l'eventuale senso di colpa che avevo comunque dovevo combattere con la mia natura etero o perlomeno pensavo fosse totalmente così.
-Ti prego lasciami non posso ora, non voglio levami le mani di dosso...
-ti piace vero, lo sento da come pulsa la tua fica e da come si bagna, oggi la mia ossessione è finalmente esaudita e questa settimana ti farò godere in tutti i modi e in tutti i posti possibili ed inimmaginabili.

Il racconto andava avanti e continuavo a segare il cazzo del mio amore e lui era veramente al limite del resistere, e mi diceva dai continua a raccontarmi mi stai facendo impazzire dai continua ma sentivo che era al limite infatti tempo altri 30 secondi mi venne tutto in mano bagnandomi tutta.
Amore allora smetto di raccontarti, se sei venuto
Non ci pensare un attimo e mi fece inginocchiare.
- ora mi fai riprendere vigore al cazzo con la tua bocca tanto sono così eccitato che ci metto un secondo a tornare in tiro e appena è pronto te lo infilo dentro e te continui a raccontarmi il tutto...
ok ok -; fu cosi' che dopo poco che lui era venuto mi fece inginocchiare e cominciai a succhiare ben bene e infatti il cazzo era nuovamente pronto, mi fece alzare mi mise a sedere sulla scrivania e piano piano me lo fece sentire tutto dentro fino alla gola, duro duro e mi disse
-continua troia a raccontare ora io ti scopo lentamente e te parli e mi fai sapere che razza di troia mi ritrovo per casa
-ok amore ma vai lentamente altrimenti perdo la testa e non riesco a raccontare... dai su e giu lentamente fammelo sentire tutto dentro ben bene ahhhh
- ahhhh quindi dove eravamo arrivati? ah si, che mi aveva infilato la mano nelle mutandine e che sentiva pulsare la mia passerina, amore se mi spingi così comincio a venire a raffica ahh ahh
-Ok Chiara -disse Sara- sarai la mia amante, la mia donna, la mia porca - e il dito si era infilato nella fessura e stava andando su e giu.
- Dai apri di più le gambe maialina, che ti faccio venire in due secondi, sembri anche piuttosto calda proprio come ti immaginavo, allora rispondi troietta sarai mia ? Si sarò tutta tua questa settimana sarò tutta tua dai continua stò per venire ahhh ahhhhh il dito aumenta dai più veloce sto venendo
Fu così che ebbi il primo orgasmo, lì sotto l'albero con le gambe oscenamente aperte e le mutandine spostate di lato, con la passerina tutta al vento
-non penserai mica sia già finito dolcezza... adesso ti giri e ti metti a leccarmi la fica e muoviti dai
Come un automa mi girai e mi piegai andando ad assaporare per la prima volta il sapore di una fica e come appoggiai la lingua un gemito di lei mi scosse e mi meravigliò, mi senti presa per i capelli e schiacciata contro il suo pube ordinandomi di leccare più che potevo. Cominciai a leccare lentamente nonostante i suoi incitamenti ad accelerare e ad approfondire con la lingua.
-Chiara sei una puttana lecchi troppo bene , mi fai venire troppo velocemente ti innondo tutta la bocca forza lecca dai di più dai ahhh vai ah che goduta ahhh ahhhhh ahh ahh ah
Ci divertiremo bellezza io e te sta settimana ricordatelo sarai mia e farai quello che voglio
-Ora non esageriamo dai
E arrivò un'altra strizzata di capezzolo e Chiara che si piego dal dolore
-Allora non ci siamo capite - urlando - tu sei mia!! Allora??
-Ok ok non mi fare male però , adesso ero un po' impaurita
Risalimmo sul motorino e partimmo alla volta di casa, il tragitto non fece altro che toccarmi e sgrillettarmi la fica nonostane le mie proteste e la vergogna di essere viste dalla gente, ma nonostante questo riuscì a farmi venire un'altra volta... avevo paura dell' ascendenza che aveva su di me. Tornate a casa ci lavammo poi cenammo, poi Sara volle aprire il mio armadio e scelse l'abbigliamento per la serata per andare in un locale per lesbiche, dove come mi disse prima di farmi vedere l'abbigliamento; voleva vantarsi di avere una fica come me accanto.
-Sara, scusami anche per rispetto del mio compagno non posso vestirmi così assolutamente no!!
-Indossalo subito o ti devo venire li a pizzicarti il capezzolo, come disse ciò senti una fitta al seno e fui quasi obbligata a vestirmi come mi aveva ordinat , questo miniabito super corto e niente mutandine e reggiseno, scarpe con il tacco... e ora eccomi qui che mi stai pompando come un pazzo e mi hai gia fatto venire tre volte e non ce la faccio più.in attesa anche di una tua decisione se posso uscire così o no... ma sai per andare dove e perchè mi sono vestita così.

Dopo che me lo disse cambiai idea; certo che poteva uscire così per andare in quel locale di lesbiche: - sarà dura tenertele alla larga ma a me la cosa eccita, se sei pronta te per me va bene - e nel mentre finivo la frase le innondai la fica.
Sara aveva visto tutto e si era violentemente masturbata in silenzio, mi girai con il cazzo tutto gocciolante e con la paura negli occhi di Chiara che chiedessi a Sara di succhiarmi il cazzo per ripulirmelo; era già sul piede di guerra ma si calmò subito appena vide che la presi per i capelli e la portai verso di lei, e facendole una carezza le dissi:
- puliscile la fica ben bene, vedrai la farai contenta ma ricordati che lei è mia!
Chiara era ancora con le gambe aperte e nonostante fosse venuta gia diverse volte come Sara le appoggio la lingua e cominciò a leccare la mia sborra e i succhi di Chiara cominciò ad urlare di nuovo dalla goduria e per l'ennesima volta ebbe un orgasmo devastante.
-Ragazze potete andare adesso vi aspetto in piedi per sapere come è andata la serata - mi avvicinai a Chiara e la baciai dicendole che era una donna eccezionale.
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