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Gay & Bisex

( Gay ) slave, lustrascarpe e poggiapiedi Parte 11


di Bootsubmaster
13.03.2021    |    4.990    |    10 9.4
"Come entriamo c'è l'odore di chiuso della notte ma io sento chiaramente anche il suo odore..."
Continua la vita da slave di Michele che scopre il passato di Nicola e di come veniva usato da Mirco e Giuseppe. Ora che Nicola è tornato all' "ovile" come reagirà Giuseppe?
Cosa accadrà ora? Michele verrà messo da parte a favore di uno slave molto più esperto come Nicola? ....

Mi risvegliai la mattina con Nicola nel letto con me, è ancora vestito, lo guardo ancora addormentato e ripenso a come lui sia ben più slave di me, come sia totalmente sottomesso a Mirco e in un certo senso mi scopro ad invidiare il rapporto che ha avuto anche con Giuseppe.
Mio malgrado mi alzo e decido di fare una doccia. Avanzo lentamente per non svegliare nessuno.
Casa è silenziosa, ma noto che Giuseppe è rientrato di notte tardi, ha lasciato le sue scarpe bianche da tennis all'ingresso, quindi ora in casa ci siamo proprio tutti. Mentre mi chiedo cosa accadrà sotto la doccia ecco che dalla porta sento bussare proprio Giuseppe.
Giuseppe: - Esci da li Alfred mi serve il bagno.-
Io rispondo subito di si e mi muovo il più velocemente possibile ma quando apro la porta vedo l'impossibile.
Giuseppe sta pisciando nel corridoio e lo sta facendo in bocca di Nicola che è in ginocchio ai suoi piedi.
Giuseppe:- Alfred sei lento. Ma per fortuna Mirco mi ha avvisato del ritorno del figliol prodigo. Brava ,merda, brava ... Bevi tutto. Ti piaceva sempre tanto essere il mio cesso vero? E bevi allora. Bevi che ora continuiamo da dove abbiamo ripreso. Tu fermo li. Da bravo inginocchiati e guardati la scena.-
Io mi inginocchio e osservo mentre Nicola in silenzio senza far trasparire il disgusto beve avidamente l'urina di Giuseppe, io ne sento l'odore da qui e ammetto di esserne disgustato.
Giuseppe:- Vedi come beve Alfred? Questo stronzetto era scappato via da me ma pur di tornare da Mirco è pronto ad essere usato da me. Che ti credi che non mi avrebbe avvisato? Mi ha mandato un messaggio stanotte sai che mi ha scritto? Mi ha scritto il tuo porta zucchine è tornato.-
Giuseppe ride di gusto e nel farlo piscia un po' addosso a Nicola. Ma della pipì cade anche nel pavimento.
Giuseppe:- Mirco mi ha avvistato che ora sei il numero due ma per me resti un coglione. quindi ora COGLIONE ti inginocchi e lavi via con la tua lingua questo schifo in terra.-
Nicola sembra un automa, nemmeno risponde si butta in terra a quattro zampe ed inizia a leccare mentre Giuseppe si gode la scena.
Intanto si apre la porta.
Mirco appena sveglio, pantaloni di una tuta , scalzo, petto nudo spettinato.
E' un'opera d'arte anche così.
Mirco: La finiamo con questo casino?.-
Mirco mi si avvicina e poggia una mano sulla mia testa ed inizia ad accarezzarmi come si fa con un cane, non mi guarda ma io sono felice.
Mirco osserva Nicola ai piedi di Giuseppe che lecca il pavimento.
Mirco : -Minchia , nemmeno arrivato e già lo tratti così? Giù vacci piano.-
Giuseppe schiaccia la faccia di Nicola sul pavimento con un suo piede.
Giuseppe: - Questo stronzo se n'è scappato nel cuore della notte. Ora è tornato . Quindi mo paga tutto il tempo che mi ha lasciato senza schiavo.-
Giuseppe afferra Nicola per la cravatta e se lo porta in bagno chiudendo la porta .
Io resto in ginocchio in attesa.
Mirco: - Da bravo vieni in camera mia.-
Mirco mi precede e io lo seguo. Come entriamo c'è l'odore di chiuso della notte ma io sento chiaramente anche il suo odore.
Mirco apre la porta finestra e si avvicina al terrazzo mi prende e mi fa accomodare in ginocchio in terrazzo davanti a lui poi si prende il cazzo dalle mutande e senza troppe cerimonie me lo mette in bocca mentre sta affacciato al balcone.
Io inizio a succhiare il suo pene già duro da una erezione mattutina
con la mia lingua e la mia bocca faccio di tutto per dare piacere , le sue dimensioni sono sempre dure da gestire, infatti quando mi schiaccia contro il cornicione mi sento soffocare.
ma lui capendo la difficoltà al momento giusto mi da respiro.
Andiamo avanti per un bel po' e lui inizia anche a parlarmi.
Mirco:- Numero due è inaffidabile, non ti fidare mai di lui, ora sarà buono come un agnellino ma col tempo cercherà di farti fuori. Ti ho dato il potere di controllarlo usalo bene.-
Io lo guardo mentre mi sorride debolmente e mi schiaccia il suo corpo contro il mio , e il suo grande pene si fa strada nella mia gola sempre di più , lo sento sbattere sulle tonsille e oltre, il conato di vomito mi sorprende e stavolta Mirco non retrocede anzi mi afferra la testa e spinge.
Mirco: -Resisti ... Da bravo.. Ingoia.. Resisti!.-
Cerco di resistere, mi sento andare a fuoco, sento le lacrime scendermi sulle guance, vorrei resistere di più ma sono veramente al limite e disperatamente cerco di recuperare aria.
Infine Mirco cede e mi lascia spazio.
Mirco :- Imparerai a superare i tuoi limiti. In fondo guardati è passato nemmeno un mese e sei qui in terrazzo a farmi un pompino in pieno giorno senza timore di essere visto.-
Mirco mi accarezza come solo lui sa fare.
Mirco:- Bravo.! Continua. -
Squilla il suo cellulare come niente lui mi sfila in cazzo dalla bocca e mi ordina di andare a prenderlo, io glielo porto e senza dire nulla mi rimetto in ginocchio a fare il mio dovere.
Mirco passerà l'intera telefonata in terrazzo con me che succhio e qualche volta come per giocare mi infilerà il suo lungo attrezzo di carne con forza giusto per allenarmi.
Io lo guardo dalla posizione che mi compete e lo trovo bellissimo.
infine verrà , stavolta senza guardarmi ma chiudendo gli occhi.
Io ora riesco a rimanere più rilassato mentre accade, stavolta il suo carico di sperma si è depositato tutto in bocca e posso sentire tutto il suo aroma.
Ormai penso che sia delizioso. E me ne stupisco.
Anche se è venuto io continuo delicatamente per ripulire tutto e quando ritengo di aver fatto un buon lavoro mi fermo.
Mirco senza guardarmi mi mette un piede su una coscia (sono inginocchiato) e appoggia una mano sulla mia testa. resterà così ancora qualche minuto mentre chiude la chiamata. Le sue carezze occasionali sono brividi di piacere.
Credo che sia la prima volta che lo servo di mattina presto e scopo che la mattina ci mette molto più tempo a venire con mio piacere.
Mirco entra in casa e mi fa cenno di seguirlo inizia a vestirsi e io lo aiuto e come di consueto arrivato alle scarpe usa la mia testa come poggiapiedi mentre lega i legacci.
Dalla mia posizione noto che sono pulite grazie al trattamento di Nicola e un po' me ne rammarico.
Mirco:- Mentre vado in bagno preparami un caffè.-
Mirco esce dalla camera e va in bagno , io lo sento ridere mentre richiude la porta dietro di se. Senza esitare mi avvicino da Giuseppe e chiedo se gradisce il caffè lui mi risponde dicendomi di muovermi e non fare domande del cazzo.
Non capisco dove sia Nicola.
Porto il caffè a Giuseppe che si è vestito da solo nel frattempo. E' seduto in poltrona e come gli passo la tazzina mi dice:
- Da bravo Alfred quando il padrone prende il caffè gli inutili come te come minimo devono farmi da poggiapiedi.-
Subito mi inginocchio e lui con estremo piacere e solita mancanza di delicatezza mi piazza ii suoi pedi e le sue gambe sopra.
Lo trovo pesante e ripenso alla resistenza di Nicola a sostenere l'intero peso di Mirco.
Giuseppe: - Ora che il coglione è tornato a casa non pensare che non mi divertirò con te Alfred. Stai tranquillo che continuerò a dimostrarti come tu sia un essere inferiore e io un Dio. Dillo merda io sono un Dio e tu uno schiavo inferiore.-
Io: Si Padrone , Lei è un Dio mentre io uno schiavo inferiore.-
Giuseppe: -Ci puoi contare schiavo. Ora porta via sta cazzo di tazzina e poi riordina la stanza e dopo lava il corridoio, li coglione lecca bene ma non pulirà mai bene come un panno col detersivo.-
Io annuisco e prendo la tazzina. Trovo in cucina Mirco che prende il caffè e mi sorride.
Sembra proprio di buon umore. Poi si dirige in camera di Giuseppe.
Mirco: - Quanto tempo lo vuoi tenere così?-
Giuseppe: - Almeno un giorno, devo fargliela pagare, sai che lo schifoso scapperà di nuovo vero?-
Mirco:- Stavolta no, con numero uno intorno sarà geloso da morire... farà di tutto per essere solo lui.-
Giuseppe: Tanto lui non decide un cazzo, coglione era, coglione è rimasto. Non fargli togliere quei vestiti di merda. Lo tengo qui una settimana mentre lo uso e lo rimando a casa in metropolitana, così, deve puzzare di piscio e sperma e vergognarsi di esistere Sto coglione inutile.-
Mirco sembra divertito.
Mirco :- Va bene. Trattamento speciale?.-
Giuseppe:- Se mi viene voglia si , ma con questo come facciamo?.-
Io sto riordinando la camera di Giuseppe e fino ad ora entrambi mi hanno ignorato, ma solo fino a questo momento.
Mirco :- Lui deve imparare tutto, non avere fretta. Magari assiste.-
Giuseppe:- Di sicuro gli verrà il cazzetto duro, ma ci penso io, mi faccio venire in mente qualcosa.-
Mirco sorride .
Mirco:- Io esco avvisami se ci sono novità, che ora dobbiamo avvisarci per non portare gente a casa . Mica vogliamo che scoprano tutto.-
Giuseppe ride.
Giuseppe: -Il coglione se lo meriterebbe di essere visto da tutti i vostri colleghi . -
Mirco ride di nuovo e va via.
Io continuo con le pulizie e infine mi dirigo per pulire il corridoio, per farlo mi serve secchio e mocio che sono in bagno.
Come entro trovo Nicola in ginocchio legato con la cintura di un accappatoio al Water, noto anche che ha la bocca piena e capisco che è un calzino di Giuseppe , ma osservando bene noto un altra cosa, sono macchie inconfondibili , sul suo viso , tra barba corta e capelli si è incrostato dello sperma e credo anche del dentifricio. Giuseppe non solo gli ha pisciato addosso e l'la legato al water deve anche esserli venuto in faccia mentre io mi occupavo dello scettro di carne di Mirco in terrazzo e non contento deve averli sputato addosso il risciacquo di quando si lava i denti.
I nostri sguardi si incrociano e capisco subito che il trattamento di Giuseppe gli brucia, per la prima volta lo riconosco, è risentito e si sente veramente umiliato.
Credo che l'odio che prova per Giuseppe sia grande quanto la sua devozione per Mirco.
Con Mirco vedevo uno schiavo felice ora vedo una bestia arrabbiata e ferita.
Senza pensarci troppo evito di dire nulla, prendo ciò che devo prendere e inizio a pulire il corridoio.
Nel mentre appena sto finendo Giuseppe passa per il corridoio indifferente al mio lavoro, ai piedi le sue scarpe da tennis bianche.
Giuseppe mi prende il mocio dalle mani e va in bagno.
Giuseppe:- Seguimi Alfred.-
Io lo seguo e lo vedo piazzarsi davanti al cesso a pisciare, schizzi vanno su Nicola e noto che a volte lo fa apposta.
Poi si rimette il pene dentro i jeans mi lancia il mocio e mentre si lava le mani i dice:
Giuseppe: - Alfred quello scarto di essere umano inizia a farmi più schifo del solito , ripuliscilo un po' ma solo la faccia. Si usa il mocio. -
Giuseppe è spietato, io avanzo lentamente e con più delicatezza che posso cerco di pulire il viso di Nicola.
Giuseppe: - Che cazzo fai Alfred? Da bravo più energia!.-
Io provo a mettere un po' di forza in più ma veramente poca.
Giuseppe: -Dai qua.-
Pensavo lo pulisse lui ma invece si sbarazza del mocio e invece afferra lo scopettone del water, lo immerge nel cesso e me lo da.
Giuseppe: -Usa questo. E' molto più adatto per il coglione. -
Io esito ma Giuseppe mi afferra la mano e con la sua mi fa spazzolare la faccia e i capelli di Nicola. Nicola stavolta cede e mostra un viso disgustato.
Giuseppe è esaltato. Io sono veramente a disagio.
Infine Giuseppe gli toglie la calza dalla bocca e la lancia a me.
Giuseppe: - Poi questa la lavi tu. -
Giuseppe sembra ispirato prende lo scopettone del water e gli mette il manico in bocca.
Giuseppe:- E ora Merda , Pulisci il cesso dove io ho pisciato! Da bravo.-
Nicola con difficoltà stringendo i denti cerca di pulire il water , mentre Giuseppe ride insultandolo.
Pensavi che tutto tornasse normale? credevi che bastasse strisciare ai piedi di Mirco vero? Invece se vuoi il suo cazzo come una volta ti becchi me. E stavolta ci godrò molto di più a umiliarti. E prova ad andare a piangere da Mirco come l'ultima volta, vedrai se te ne penti. Coglione.-
Detto questo Giuseppe gli toglie lo spazzolone dalla bocca , riprende la calza umida dalla sua saliva e gliela lancia contro.
Giuseppe mi dice di seguirlo e io seguo. Sono confuso perché non capisco se Giuseppe si stia divertendo o sia veramente arrabbiato con Nicola.
Arrivato in camera Giuseppe si siede in poltrona e mi ordina di mettermi a fare da poggiapiedi. Mi ignorerà per lungo tempo mentre si mette a lavorare al pc portatile.

Fine parte 11



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