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Gay & Bisex

( Gay ) slave, lustrascarpe e poggiapiedi Parte 3


di Bootsubmaster
17.02.2021    |    5.481    |    12 9.4
"Lui continua a lamentarsi della cosa , lo vedo sedersi nella sedia dietro la scrivania e cercare di alzare le spalle facendo delle smorfie per il dolore..."
Le vicende raccontate vengono romanzate e alcuni dettagli come i nomi sono di fantasia ... Ma in linea di massima tutto è fedele a come accadde. Ovviamente le tempistiche all'inizio sono ben dilatate nel tempo e piccoli episodi di intermezzo sono lasciati perdere.
Tuttavia questo episodio in se è molto utile per capire cosa accadrà successivamente, non faccio un unico racconto perché non voglio renderlo troppo lungo.

Dopo quanto era accaduto con Mirco la situazione in casa aveva preso una piega bizzarra, Mirco era diventato molto più socievole con me e spesso si chiacchierava e si scherzava, si andava a fare colazione al bar insieme o fare la spesa, era molto presente con me e in certi momenti mi veniva da pensare a lui come un fratello maggiore che faceva di tutto per aiutarmi. Giuseppe invece era meno presente in casa e le varie volte che lo vedevo non alludeva minimamente a come mi avesse umiliato e usato.
Per quanto possa sembrare strano io ero al settimo cielo per quanto avevo sperimentato con entrambi e se l'avvicinamento di Mirco mi inebriava, ammetto che la distanza di Giuseppe mi dispiaceva.
Nonostante la complicità con Mirco nemmeno lui accennava mai a quanto successo in camera sua o mi parlava del video. A mente fredda poi l'idea che esistesse un video simile in mano sua mi aveva terrorizzato, ma poi visto i suoi modi gentili non ci pensai più in termini di pericolo, tutt'altro, spesso quando ero solo mi riguardavo il video e sapendo che se l'era conservato anche lui mi chiedevo se qualche volta lo riguardasse .
Per Mirco arrivò un periodo di studi difficile, doveva preparare un esame difficile quindi era spesso a casa a studiare, il numero di ragazze che venivano a trovarlo era ridottissimo, ma aimè non passava nemmeno più tempo con me.
Un giorno mentre ero intento a spazzare il corridoio di casa sentì Mirco lamentarsi.
Mirco: -Non ce la faccio piiiiu!!!.-
Io bussai alla sua camera e come mi disse di entrare entrai.
Io: Hei! tutto bene? Ti va un caffè? fai una pausa, stai impazzendo dietro sto studio.-
Mirco è seduto alla scrivania che è posizionata in un angolo in modo che lui abbia dietro una libreria ad angolo, in questo modo nella parete opposta aveva davanti una finestra con il piccolo terrazzo.
Entrando a guardarlo ovviamente mi dava la sensazione di un boss nel suo ufficio. Notai subito che aveva ancora la maglia a maniche lunghe del pigiama con solo tre bottoni aperti verso il collo, era spettinato e cosa rara aveva una leggera barba sul viso che lo rendeva più spigoloso del solito.
Mirco- No niente caffè per me, ne ho bevuti troppi , inoltre a stare tutto sto tempo seduto al computer mi sta venendo mal di schiena.-
Mirco si stira davanti a me , con i due schermi davanti vedo appena la sua faccia e il collo.
Io un po' deluso (poi perché?) faccio per andarmene ma poi il lampo di genio, gli chiedo se vuole che passi la scopa.
Lui ci pensa su un attimo e mi fa cenno di si. Io felice di rendermi utile inizio a spazzare , poi tra una cosa e l'altra gli rifaccio il letto e gli piego la roba e noto con piacere che lui mi lascia fare.
Quando finisco mi appresto ad andarmene ma lui mi chiede se gli faccio da pubblico mentre ripete, io dico che non ne capisco nulla di quelle cose ma lui mi dice che gli serve solo qualcuno che lo ascolti, così io alla fine mi siedo nel letto li vicino e inizio ad ascoltare lui che parla, in alcuni momenti si alza e gira per la stanza mentre ripete, io noto che ha un paio di jeans ed ha solo calze bianchissime ai piedi, inutile dire che il suo pacco è sempre li bello evidente e io mi scopro a chiedermi cosa fare per riuscire a creare di nuovo qualche situazione piccante con lui. MI sono affezionato a lui e sono terrorizzato dall'idea di rovinare il nostro rapporto, così passo il tempo a sperare che sia lui a prendere iniziativa e ad usarmi.
Improvvisamente suona il suo cellulare e risponde, inizia a parlare mentre io resto li fermo sul letto, parla di tutto e di più e capisco chiaramente che è la sua ragazza. Intuisco che lei gli chiede se è solo a casa e lui le dice chiaramente di si. Poi inizia a lamentarsi del mal di schiena e chiede alla ragazza di venire a farli un massaggio ma la risposta sembra essere negativa con tanto di spiegazione. Lui continua a lamentarsi della cosa , lo vedo sedersi nella sedia dietro la scrivania e cercare di alzare le spalle facendo delle smorfie per il dolore .
Io a quel punto decido di agire, senza spiegare nulla vado, mi infilo come un gatto dietro di lui tra sedia e libreria, poggio le mani sulle sue spalle (lo schienale per fortuna non è troppo alto) e inizio a massaggiarlo. Lui non solo mi lascia fare ma coprendo il cellulare con una mano mima con la bocca la frase : - Cazzo si bravo. -
Ed ecco che la mia natura di slave prende il sopravvento , mi rendo conto di darli piacere e letteralmente esplodo, dare un qualsiasi piacere a una persona che veneri è come un orgasmo continuo, così inizio ad impegnarmi, massaggio con cura spalle collo e avanbraccio , lui si passa il cellulare da una mano all'altra per agevolarmi. Passa un bel po' di tempo , lui chiacchiera, io massaggio e soprattutto di tanto in tanto mi fa capire che gli piace quello che sto facendo, poi mi fa segno di ok e io capisco che devo smetterla, faccio per spostarmi e lui allora fa due cose: per prima cosa mi afferra ad un braccio e poi si sposta con la sedia di lato indicandomi con la testa di andare sotto la scrivania. Con il braccio trattenuto mi indirizza e mi spinge verso il basso. Io in automatico finisco sotto la scrivania, lui mi da il tempo di mettermi bene poi si riavvicina con la sedia e io praticamente sono in trappola.
Mi rendo conto che questa scrivania è alta e spaziosa e chiusa tutta su i tre lati come quelle da ufficio ma comunque io sono un po' scomodo, smetto di pensarci quando vedo che lui ancora intento a parlare al cellulare con una mano sta aprendo i pantaloni. alcuni attimi, vedo le mutande nere, ancora alcuni movimenti agili della sua mano libera e la vedo stringere il suo cazzo che è già relativamente in tiro. Io lo guardo e lui di rimando mi fa un occhiolino.
Avvicina ancora di più la sedia alla scrivania e io mi ritrovo tra le sue gambe vicinissimo al suo cazzo, un po' in difficoltà mi sporgo in avanti ma lui ritrae il suo cazzone , io guardo in alto e vedo che mi indica i suoi occhi. Capisco al volo. Vuole che succhi guardandolo negli occhi.
Inizio a succhiare, ma è difficilissimo riuscire a guardarlo, poi è la mia seconda volta e stavolta complice la posizione mi sembro veramente goffo, e ho il terrore di deluderlo ma vedo che lui con gli occhi rivolti verso l'alto mi fa capire di godere e io allora inizio ad impegnarmi e a lasciarmi andare. Stavolta ho le mani in terra per mantenermi quindi la posizione mi impone di usare moltissimo i muscoli del collo che sento bruciarmi quasi da subito. Come faccio qualcosa di diverso lo sento ridere, e questo mi eccita ancora di più. Intanto lui parla, parla, mentre io continuo a succhiare e leccare, in uno slancio di entusiasmo cerco di leccarli le palle ma lui subito mi rimette sul cazzo e mi spinge per farlo andare a fondo.
Poi sento il portone di casa aprirsi sia io che lui ci irrigidiamo un attimo. Non possiamo sbagliare è Giuseppe.
Giuseppe: - Ohhh, c'è qualcuno? -
Sento i suoi passi dirigersi verso questa camera , certo la porta è aperta e deve aver sentito Mirco parlare al telefono.
Di sicuro si deve essere affacciato alla sua stanza perché dice:
-Hola sei solo ?-
Mirco vedo che gli fa segno di si e sorride, credo che sia per me quel sorriso.
Mirco allora interrompe la chiamata con la ragazza liquidandola con semplicità:
-Amore , è arrivato Giuseppe che mi deve chiedere qualcosa, ti richiamo dopo ok? Si . Ok. Ciao ciao ciao.-
Io mi fermo immediatamente e mi nascondo più in fondo sotto la scrivania.
Mirco: -Finalmente, che fine avevi fatto?-
Giuseppe- Son dalla mia ragazza stiamo preparando l'esame insieme e lei ha casa vuota le coinquiline non ci sono.-
Mirco - Capisco stando li da lei non ci disturbiamo a vicenda, perfetto. Hai fatto bene.-
Giuseppe- E il nostro maggiordomo dove è? La camera è vuota.-
Mirco: - Non ho idea di dove sia, stavo studiando.-
In quel momento mi poggia un piede sul ginocchio in segno di complicità e io sono quasi tentato di riattaccarmi al suo cazzo, sapere che Giuseppe mi ritiene il loro maggiordomo mi ha eccitato da morire come il fatto he lui non sappia che sono li sotto.
Giuseppe:- Comunque non è scappato, vedrai che ci divertiamo con lui, si vede proprio che gli piace, oh ha proposito , ma tu i piatti li stai lavando? E il bagno?-
Mirco risponde di no scatenando la risata di Giuseppe
Giuseppe: -Nemmeno io , questo ci pulisce tutta casa e non fa una piega, è perfetto. Ma a te non ti viene voglia di umiliarlo di più? Cazzo io uno come lui lo vorrei trovare a casa quando rientro in ginocchio pronto a servirmi. -
Giuseppe ride di gusto e io mi sento avvampare, vedo che il cazzo di Mirco è ancora in tiro e nonostante la situazione stranamente non accenna a ritirarlo nelle mutande.
Mirco: -Non esagerare con lui, è piccolino starà appena imparando a capire cosa gli piace.-
Io non resisto dopo una frase simile mi riattacco lentamente al suo cazzo, tanto dalla posizione dove è con tutti quegli schermi se non si avvicina Giuseppe non mi vedrà mai.
Mirco è il re dell'autocontrollo, io mi riattacco al suo cazzo ma lui rimane impassibile , Abbassa solo un attimo lo sguardo per accertarsi che io lo stia guardando.
Giuseppe:- Tu gli hai fatto fare altro?.-
Mirco. -No mi ha solo riordinato la stanza stamattina.-
Giuseppe - Cazzo non ci ho pensato posso continuare a farglielo fare , però dai ...mi devo inventare qualcosa per umiliarlo bene, è un cazzo di inferiore, sono sicuro che sarà contento di servirmi. Ma secondo te è gay?.-
Mirco: -Ha importanza?.-
Giuseppe:- In effetti no, voglio solo renderlo il mio schiavo , te l'ho detto, quando l'ho messo a quattro zampe e l'ho usato come poggiapiedi non ha battuto ciglio, non era mai successo, cazzo dove lo trovi uno così.-
Mirco sorride.
Giuseppe:- Cazzo la prossima volta gliele faccio pulire con la lingua le scarpe oppure gli faccio usare il suo spazzolino da denti per pulirle. Credimi vedrai che lo uso anche come zerbino come entro in casa ... Lo devo umiliare in tutti i modi uno così. Non mi ero mai fatto pulire le scarpe da qualcuno e devo essere sincero mi è piaciuto. E poi è proprio bravo, lo fa anche bene. Cazzo è proprio uno spasso, voglio trasformarlo nel mio schiavo in tutto e per tutto .-
Mirco ancora una volta lo avvisa:
-Basta che non esageri, non farlo scappare via come l'altro.-
Giuseppe ride di gusto.
-Ma ti ricordi che faccia aveva quando abbiamo riaperto l'armadio ? Poveraccio tu lo vedi ancora vero?-
Mirco: -Certo che lo vedo segue tutti i miei corsi.-
Giuseppe ride ancora.
-Ma un giorno ti posso dare un regalo per lui? Una nuova bella zucchina-
Mirco ride -Dagliela tu, stasera passano diversi miei colleghi per una pizza e c'è anche lui.-
Giuseppe:- Cazzo peccato, non ci sono, dopo tutto quello che gli ho fatto volevo vedere se aveva il coraggio di guardarmi in faccia. Sfigato di merda-
Non ho idea di chi stiano parlando, ma di sicuro in passato devono essersi divertiti entrambi con il coinquilino che aveva la mia camera.
Giuseppe ora sembra aver fretta, chiude il discorso di punto in bianco e saluta Mirco.
Giuseppe:- Saluta il nostro schiavo quando lo vedi che presto mi diverto con lui.-
Mirco:- Vai viaa, devo studiare!.-
Mirco lo saluta e Giovanni chiude la porta.
Io alzo lo sguardo verso Mirco e sorrido, lui è serio e quasi mi spavento.
Mirco: -Quando ti uso non devi ridere e perché ti sei fermato?-
Con una mano mi prende la testa e la tira vero il cazzo io senza battere ciglio riprendo a succhiare.
Restiamo così in silenzio, io succhio mentre lui ha ripreso a studiare.
Passa un po' prima che gli torni il cazzo di marmo. Ma finalmente succede.
Entrambi sentiamo il portone di casa chiudersi di sicuro Giuseppe è riandato via.
Mirco torna indietro con la sedia così io ho più spazio, lui si rilassa maggiormente ma con una mano mi afferra i capelli e inizia a scoparmi la bocca con più energia. Non dice una parola e per me è impossibile guardarlo negli occhi, ho di nuovo le lacrime e lui spinge sempre più in fondo ma quando io fatico troppo lui molla la presa.
Mirco- Non ti fermare, fino a che non vengo tu non hai finito.-
Allora mi rimetto il cazzo in bocca e provo a succhiare.
Mirco: -Mani dietro la schiena.-
Obbedisco.
Mirco: -Usa la lingua e attento ai denti.-
Io mi impegno maggiormente e sento il suo grande cazzo vibrare devo pure spostarmi perché dalla mia posizione fa resistenza ora. Con la posizione più comoda do il mio meglio e sento Mirco fare piccoli respiri colmi di piacere, io sto sudando ma sentirlo così per me è un estasi e ancora più eccitato mi spingo bene il suo cazzo in gola.
Poi dal nulla Mirco mi toglie il cazzo dalla bocca mi afferra al collo e mi spinge giù. io finisco tipo in ginocchio e lui tra faccia e collo mi piazza un piede , con la coda dell'occhio vedo che si sta segando.
Più si sega veloce più schiaccia con il piede, lo sento chiaro attraverso la spugna della calza, di nuovo il suo odore misto a quello del sapone, per quanto strana come situazione non nego di essere eccitato. Riesco a vederlo di sfuggita ha gli occhi chiusi deve mancare poco.
Poi come un esperto giocatore di calcio mi toglie il piede da sopra e lo infila tra il pavimento e la mia faccia e poi con forza mi ritira su come se stesse palleggiando. Non so come ma si è pure alzato in piedi.
Stavolta mi afferra la faccia con una mano e mi copre occhi e fronte.
Mirco: - Apri la bocca ma non ingoiare.-
io obbedisco e poco dopo mi arrivano diversi schizzi densi e caldi direttamente in bocca. La sua mano mi sta schiacciando letteralmente la faccia ma io resisto.
Mirco : Non ingoiare, tieni la bocca aperta.-
Mi toglie la mano di dosso e vedo che mi sta scattando una foto.
Poi si avvicina a me mi sovrasta completamente io lo guardo con la bocca aperta piena del suo sperma e lui mi fissa con quegli occhi fiammeggianti. poi con mio stupore mi dice:
Mirco: -Non muoverti-
E cosa che mai avrei pensato mi sputa in bocca. con un certo ritmo mi sputa in bocca: una , due, tre volte.
si prende tutto il tempo che serve per riavere la saliva e poi mi centra sempre.
Poi mi mette una mano vicino alla guancia e mi accarezza con il dorso.
Mirco -Chiudi la bocca.-
Io obbedisco, pensavo che avrei vomitato ma guardarlo così mi ha eccitato ancora di più e non ho nessuna difficolta a tenere quei gusti e quella densità in bocca.
Lui come la volta precedente mi lascia li e se ne va in bagno io per non sbagliare resto così in ginocchio dietro la scrivania con la bocca chiusa ma piena di lui.
Lo sento rientrare in camera si è seduto nel letto.
Mirco: - Vieni qui!.-
Io mi giro e subito mi chiede se ho ingoiato, io faccio cenno di no.
Mirco sorride : Bravo! ora vieni qui. No non alzarti cammina a quattro zampe.-
Superata la scrivania mi metto a quattro zampe e avanzo verso di lui.
Come arrivo esattamente davanti a lui mi dice.
Mirco: - Inginocchiati, i palmi delle mani devono toccare terra e una guancia deve toccare terra.-
Ragiono un attimo ed eseguo, poi lui con una mano mi posiziona meglio. Infine ecco che fa l'impensabile mi poggia una scarpa sulla faccia e ci infila il piede, poi inizia a stingere i legacci.
Pazzesco nemmeno pensavo che si potesse umiliare così una persona, sta usando la mia testa come poggiapiedi mentre si mette le scarpe e io mi sento terribilmente umiliato, utile ed eccitato.
Finito con una scarpa passa all'altra, stessa procedura. poi si alza in piedi.
Sentire il suo peso e la suola sulla mia pelle è stato incredibile e nuovo per me. Ma capisco che non è finita.
Mirco mi passa una sua cintura nera e mi dice di mettergliela, io mi rimetto in ginocchio davanti a lui ed eseguo l'ordine mentre lui si toglie la maglia del pigiama e si mette una camicia.
Mirco: Ora puoi inghiottire!.-
Lo faccio immediatamente.
Mirco: E adesso puoi ringraziarmi come l'altra volta.-
Mentre lui si abbottona la camicia io in ginocchio gli bacio le scarpe che ha ai piedi. e continuo a farlo fino a che lui non mi dice di fermarmi.
Mirco: -Basta così. Ora guardami.-
Io alzo lo sguardo e lo vedo torreggiare su di me e ancora penso che sia bellissimo e che tutto quello che mi fa è perfetto.
Mirco: - Ora io esco, tu pulisci tutta casa per bene, soprattutto la cucina, devono venire dei miei colleghi non so ancora quanti saremo.-
- Va bene! - Rispondo io .
Lui come solo lui sa fare mi accarezza la guancia e sorride senza perdere il suo sguardo autoritario poi Mirco si affaccia alla finestra e dice :
- Resta in ginocchio fino a che non senti il portone che si chiude, poi mettiti al lavoro. Sta per piovere, spera che lo faccia, se sei fortunato stasera ti diverti.-

Continua....



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