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Gay & Bisex

( Gay ) slave, lustrascarpe e poggiapiedi Parte 8


di Bootsubmaster
02.03.2021    |    4.150    |    9 9.8
"- Io alle parole di Giuseppe mi sono accorto di tremare e con tutto il mio impegno dico: Grazie Padrone , ha ragione per un inferiore come me è la norma..."
Mentre Michele come slave ha trovato la sua dimensione in casa con Mirco e Giuseppe ecco che il tutto viene compromesso dalla presenza di Nicola che ha scoperto il rapporto padrone/Slave con Mirco.

La notte sotto il letto di Giuseppe immobilizzato e bendato era stata orribile, raramente avevo dormito durante la notte. Non potendo vedere l'ora non saprò mai quando mi addormentai nonostante il freddo i dolori e l'impossibilità di muovermi.
La mattina mi svegliò Giuseppe che si alzava dal letto e passò un eternità prima che mi afferrasse per i piedi e mi tirasse fuori dal letto. Senza parlare mi liberò e io rimasi immobile a guardarmi i segni sui polsi e nelle caviglie, lo scotch si era arrotolato su se stesso diventando come una corda e aveva segnato la mia pelle di rosso. Di certo dovevo avere segni anche in viso.
Giuseppe: -Vedi schiavo questo è quello che meriti. Tu esisti per essere trattato così , da inferiore, da stupido. Ricorda per me tu sei una cosa Alfred e se soffri per i miei capricci non me ne frega un cazzo. Ora visto che sei un verme inginocchiati e ringraziami per questa splendida notte.-
Io alle parole di Giuseppe mi sono accorto di tremare e con tutto il mio impegno dico:
Grazie Padrone , ha ragione per un inferiore come me è la norma essere trattato così, grazie per farlo Padrone.-
Giuseppe inizia ad applaudire.
Giuseppe:- Si cazzo, bravo Alfred finalmente inizi a parlare e rivolgerti nel modo corretto. continua così e ti permetterò di diventare mio. Ora levati dalle palle non posso stare tutto il tempo a pensare a te.-
Io : -Padrone desidera che le prepari il caffè?.-
Giuseppe: -No Alfred! me lo sono fatto da solo e credimi è stato fantastico rilassarmi in cucina mentre tu come un coglione stavi immobile e legato sotto il mio letto. sarà sempre così, tu vieni dopo di tutto perché sei uno schifo di essere umano. Anzi tu sei un subumano inferiore.-
Io: Si Padrone, ha ragione allora vado.-
Mi inginocchio e bacio i piedi del padrone. Lui mi guarda e si limita ad ignorarmi.
Giuseppe : Sparisci mi stai stancando.-
Io sparisco dalla sua vista.
Ero così stanco e con un mal di testa e dolore ad una gamba che invece di fare qualunque cosa mi buttai in camera mia, chiusi le persiane e mi misi a dormire.
Mi svegliai dopo pranzo e stavo decisamente bene, c'era silenzio in casa, dovevo esser solo. così finalmente trovai il coraggio di guardare i messaggi nel cellulare, ma solo dopo aver risposto ai messaggi di amici e famigliari decisi di guardare quelli di Nicola. Mi sentivo battere il cuore in gola ed ero stranamente agitato e disgustato di me stesso.
Avrei dovuto cancellarli senza nemmeno leggerli eppure dentro di me sapevo che dovevo leggerli.

Ciao schiavo sono il tuo PADRONE Nicola

Si schiavo ho trovato un modo per ottenere il tuo numero, tu salverai questo sul tuo cellulare come P. N. ovvero Padrone Nicola hahaha.

Anzi no lo salverai come P N IS M ovvero Padrone Nicola Io Schiavo Merda ..Così solo nel leggere un mio messaggio ripensi a cosa sei. Uno Schiavo di Merda.

Questo weekend non ci saranno nemmeno il tuo Padrone ne il coinquilino a casa tua. Quindi di sicuro non verrai usato dal divino Mirco che tanto veneri e per questo motivo Merda tu che sei uno schiavo verrai da me e sarai il mio schiavo per due giorni. Non ti scomodare a portare cambio d'abiti. Tranquillo non sarà piacevole ma ti renderà uno schiavo migliore.

Arriverai alle 19 esatte di sabato. Questo è il mio indirizzo, XXXXXX , tu fatti aprire e sali le scale io abito all'ultimo piano e come vedrai c'è solo una porta. tu arriverai, ti spoglierai, metterai i tuoi vestiti in una borsa e mi aspetterai steso a terra a pancia in su. Il mio zerbino ideale. verrai calpestato da me non voglio sentire lamentele o piagnistei o sarà molto peggio.
Ah si troverai sotto lo zerbino una sorpresa.

Schiavo se stai pensando di non venire, ricordati che potrei dire al tuo amato Padrone Mirco, il perfetto bronzo di Riace di sto cazzo che ti sei fatto sverginare da me, se lo conosco un po' ti sbatterebbe fuori di casa in un attimo. Credimi verresti sfrattato "istant" e verresti a piangere sotto casa mia affinché io ti prenda come schiavo.

Potrei farti mio subito conosco bene Mirco. Ma farli questo dispetto ed usarti di nascosto da lui mi piace troppo. Godo a sapere di sporcare e rovinare qualcosa di suo hahaha e tu sei così merda e schiavo da sapere che non puoi opporti a me . Io mi son preso il tuo culo, io sono il tuo vero Padrone. Ma lasciamoli credere il contrario o tu lo prederai per sempre.

Non rispondere ai messaggi fatti solo trovare come ho ordinato se non sarai li chiamerò immediatamente Mirco e gli racconterò tutto. Quindi se non vieni prepara le valigie.

Sono basito. Ho letto e riletto i messaggi. Nicola è così disgustosamente sicuro di se che non pensa nemmeno un attimo che potrei scappare via volentieri da tutto e tutti. con l'ultimo messaggio poi mi impedisce di replicare con scuse o altro è un fottuto ultimatum. Certo che sa essere peggio di Giuseppe. Certo che odia proprio Mirco, non ho idea di cosa sia successo tra loro, ma l'unica cosa che so e che sono sicuro è che non voglio perdere Mirco. Accetterò questa ennesima umiliazione e farò come dice, magari si stancherà presto di questo gioco. Penso tra me e me.
L' indomani come scritto da Nicola vengo a sapere da Mirco e Giuseppe che non ci saranno. Così la mattina la passo in facoltà e facendo un po' di calcoli tra mezzi e metropolitana capisco quanto dovrei metterci. Stranamente sono molto agitato e spaventato così arrivo davanti al palazzo un' ora prima. Alle 18 è già buio e io mi siedo in una panchina non lontana da questo palazzo che fa angolo vicino ad un piccolo albero con grandi alberi. Sembra che nessuno ci si sieda in questo parchetto e dopo un po' capisco il motivo, tutte le foglie in terra marcendo nell'umidità fanno un forte odore veramente sgradevole. Non sono di certo un esperto di odori ma nella mia mente questo odore mi ricorda proprio lo sperma di Nicola che avevo leccato via dalle sue scarpe. Ed ecco manifestarsi un erezione e io mi sento veramente disgustoso e ripenso all'opinione che Giuseppe e Nicola hanno di me, vergognandomene credo che in fondo abbiano ragione a disprezzarmi. Sono schiavo delle umiliazioni ,servizievole all' inverosimile, amo le attenzioni di Mirco ma poi mi sciolgo per i maltrattamenti di Nicola e Giuseppe. Se sarà cattivo con me oggi me lo merito proprio.
Controllo l'orologio. Manca poco decido di correre di corsa al portone, suono un campanello a caso e stranamente mi aprono senza nemmeno dire chi è. Prima sorpresa l'ascensore non funziona e mi tocca farmi otto piani a piedi ma all' ottavo vedo 4 porte e la scale sale ancora. Procedo, altre due rampe di scale ed ecco un pianerottolo con un unica porta. Sono arrivato e noto subito il rigonfiamento sotto il tappetino sollevo e trovo manette e un bigliettino:

Ciao schiavo di merda, spogliati e mettiti le manette, resterai nudo a pancia in su con le manette ai polsi sopra il tuo viso. Quando arriverò non potrai guardare. Io entrerò in casa ma tu resterai così fino al mio ordine.

Sono Basito dalla cura che questo ragazzo mette per umiliarmi, guardo le manette con diffidenza, mai messe nemmeno per gioco.
Infine vedo l'ora e mi spoglio, per fortuna la luce del pianerottolo si è spenta subito, ho messo i vestiti nella busta di plastica, mi sono sdraiato e infino ho messo le manette, si in effetti la posizione non è scomoda mail tappetino sulla schiena mi pizzica da morire.
Poi improvvisamente sento l'ascensore (quindi funziona) si apre sento salire le stesse ultime due rampe che ho fatto io . i passi arrivano fino al pianerottolo. La luce non viene accesa, la mia tensione è alle stelle.
E poi lo sento una scarpa poggiarsi sul mio petto, io immediatamente irrigidisco gli addominali ed ecco che arriva il secondo piede, lentamente, senza fretta.
Non so come riesca a stare in equilibrio sopra di me ma c'è. Se è Nicola è completamente sopra di me. Passano alcuni secondi e il mio corpo è una corda di violino, lo trovo pesantissimo. Poi un fastidio incredibile, inizia a pulirsi le suole delle scarpe come fossi uno zerbino, di sicuro si tiene appoggiato alla porta, il fastidio, il peso e poi il dolore.
Una sensazione di pressione incredibile , la scarpa sinistra sfrega su un mio capezzolo e mi sento morire dal dolore e tremo tutto. Sopra di me sembrano accorgersene e con dovuta attenzione subisco più volte lo sfregamento del capezzolo e io ogni volta tremo e vibro. Poi sento l'altra scarpe andare sul mio pene che per fortuna a causa della paura è moscio e sento che viene schiacciato ma non c'è dolore, solo paura bruciante.
Infine i piedi ben bene piantati sopra di me si fermano mentre sento la serratura della porta scattare e finalmente il peso svanire da me , l'uomo è entrato in casa.
come da bigliettino non mi muovo.
Dopo un certo tempo sento la sua voce, la sua voce che tanto odio ma che appena sento mi fa trasalire di un insano piacere.
Nicola: - Merda prendi la tua busta di stracci con i denti ed entra in ginocchio nella dimora del tuo nuovo vero unico padrone.-
Nella mia testa penso un sacco di cose brutte da dirgli ma senza fiatare obbedisco, e come mi alzo sento una sensazione stranissima alla schiena che si stacca dal tappetino.
Infine eccomi qui ammanettato in ginocchio davanti Nicola seduto davanti a me che mi guarda soddisfatto.
Oggi noto ai piedi scarpe simili alle altre, sono stivaletti marroni scuro ma con dei disegni fatti a puntini nel cuoio, ha pantaloni eleganti neri, una cintura nera con fibbia di metallo lucente, una camicia bianca con una cravatta marrone scurissima, noto un grosso orologio dorato al polso e un anello nero all'anulare della mano destra che stringe in mano una sigaretta spenta. i capelli sono impeccabili, cortissimi ai lati ma leggermente più alti sopra di sicuro usa la cera, la barba nera e fitta è un po' più lunga questa volta e i suoi occhi cattivi sono sempre nerissimi e penetranti.
Nicola sa che lo sto guardando.
Nicola: -Dimmi schiavo sono bello?.-
Io: - Si padrone, sei molto bello?.-
Nicola:- Più di Mirco?.- Detto questo inizia a ridere da solo, di certo non si aspetta una risposta perché subito mi dice :
:- Su quel tavolo c'è un accendino e un posacenere vai a prenderli schiavo.-
Io mi muovo ma lui mi blocca.
Nicola: - Ti ho detto di alzarti? Ti ho detto di lasciar cadere la busta della tua merda di vestiario?.-
Io tentenno lui scatta in piedi e mi raggiunge mi afferra la testa e mi impone di guardarlo e poi mi assesta un ceffone clamoroso e io cado a terra dalla botta e dalla sorpresa. Questo ha fatto male.
Nicola: - Vedi, schiavo? Tu sbagli e io mi innervosisco! Non farmi più arrabbiare! Recupera la tua busta e vai fino al tavolo camminando sulle tue ginocchia.-
Io trattengo le lacrime pensando di aver commesso un grave errore ad essere li, ma senza dargli soddisfazione di cedimento eseguo e torno da lui con accendino e posacenere.
Nicola:- Sei stupido ma almeno impari. Ora schiavo accendi la sigaretta del Padrone.-
Io eseguo ma lui nota le mani tremolanti unite dalle manette una mano tiene il posacenere l'altra l'accendino lui mi guardo e di scatto le afferra.
Nicola: - Hai paura schiavo?.-
Io: - Un po'.
Nicola mi sorride con tutta la sua cattiveria. Fa cenno di assestarmi un altro mal rovescio e io mi irrigidisco chiudendo gli occhi, ma il colpo non arriva.
Nicola mi dice di aprire gli occhi e io eseguo ma ecco arrivare un altro schiaffo.
Lui ride.
Schiocca le dita continuamente, io le guardo e vedo che indica in terra vicino a lui io allora mi avvicino e mi rimetto in ginocchio davanti a lui.
solo con il dito di una mano indica più giù e io capisco arrivo con la testa sino al pavimento.
Immancabile la sua scarpa cala sulla mia testa schiacciandomi a terra.
Nicola: Ora ascoltami bene schiavo. Tu passerai qui due giorni e non farai altro che pulire e riordinare, stirerai le mie camicie e luciderai tutte le mie numerose scarpe, mi servirai in tutto e per tutto e sarai perfetto. Poi quando io ne avrò voglia ti userò anche per svuotarmi le palle e tu dovrai ringraziarmi sempre per tutto. Per due giorni tu sei il mio schiavo felice di essere qui e ogni cosa che faccio tu sei felice e mi dai ragione capito ? Hai capito schiavo?.-
Io : Si padrone. Grazie.-
Improvvisamente mi sento afferrare Nicola con la sigaretta in bocca mi fissa mentre mi mette la cintura al collo come se fosse un collare, fatto questo mi ributta a terra tenendo la cintura come un collare. Ecco tornare il suo piede su di me e del tutto inaspettato un forte schiaffo alla natica destra il tutto mentre mi tira il collo con la cintura/collare.
Il bruciore al sedere è immediato e lui ride.
Senza darmi tempo di capire cosa succede o se sto sbagliando qualcosa mentre mi schiaccia sotto un piede e mentre mi tira a se con la cintura il mio culo subisce una pioggia di schiaffi sonori perfetti e dolorosissimi passa da una natica all'altra e alterna sfregamenti simili a carezze molto grezze, il mio sedere è letteralmente in fiamme.
Nicola: - Ecco ora è perfetto. Baciami il piede e ringraziami per questa meraviglia tu non puoi vedere ma è perfettamente fluorescente.-
Io dolorante inizio a baciare la scarpa che mi si para davanti alla faccia mentre sento bene il tacco dell' altra andare bene a fondo sul mio culo.
Come una posa da cacciatore trionfante , mentre gli bacio una scarpa tiene l'altra sul mio culo e si gode la scena.
Nicola:- Ecco cosa sei schiavo. Il mio giocattolo io con te ci faccio tutto quello che mi va.- un calcetto al sedere mi fa capire che devo rispondere .
Io: Si padrone grazie per torturarmi e farmi soffrire così di certo me lo merito. Grazie è doloroso ma per lei sono pronto a tutto Padrone.-
Nicola:- Bene bene bene puoi lasciar cadere la busta ora.-!
E a me non sembra vero.
Nicola si risiede ma prima si versa del vino rosso in un bicchiere, spegne la sigaretta nel posacenere e me lo strappa dalle mani. Poi schiocca le dita e dice:
Nicola: -Schiavo mettiti qui davanti e fammi da tavolino ovviamente non osare muoverti.-
Subito dopo aver preso la posizione sento posarsi sulla mia schiena il posacenere, sigarette e accendino e infine il bicchiere.
Nicola.- Se lo rovesci passerai un inferno.-
Io non riesco nemmeno a parlare sono concentrato tutto sulla mia schiena quando mi accorgo che mi sta mettendo le gambe sul collo il peso è enorme e temo di vacillare ma a quanto pare resisto senza far danni.
Il bicchiere sparisce e le gambe conquistano la mia schiena.
Nicola:- Bravo verme! diventerai un buono schiavo o meglio un buon mobile.- E ride di gusto.
Squilla il suo telefono e lui risponde e con i sui piedi su di me inizia a parlare al cellulare mentre di tanto in tanto sorseggia vino. Questo uomo si ama proprio sembra che sia eternamente in posa per un servizio fotografico, continua ad essere sempre ricercato nelle pose e nei modi. Anche le gambe su di me non scommetterei che lo fanno stare comodo ma di certo gode a conficcarmi un tacco di scarpa in un fianco avverto i suoi affondi di tanto in tanto che mi fanno sussultare.
Poi mentre parla sento schioccare le dita mentre mi toglie le gambe da dosso, io lo osservo mentre mi rimetto in ginocchio e noto che la mano che schioccava le dita ora indica il suo pacco.
avvicino le mani ma lui mi immobilizza e mentre tiene il cellulare tra spalla e orecchio mi afferra e con una piccola chiave apre le manette. Sono libero. altro schiocco e mi indica a terra e io eseguo mani in terra e testa al pavimento.
Immediatamente le sue scarpe vanno sulle mie mani, ed ecco che sento di nuovo schioccare alzo lo sguardo e vedo che con una mano si tiene il pene moscio in una mano, mentre ancora parla al cellulare. Nicola mi guarda libera il suo pene schiocca ancora e me lo indica. Io lentamente mi avvicino fino a prenderlo in bocca e delicatamente inizio a succhiare.
Nicola è in piedi, le mie mani sotto le sue suola, e il suo pene dentro la mia bocca che man mano diventa duro. non sono le misure di Mirco o Giuseppe ma è di certo un gran cazzo con il vantaggio che riesco ad ingoiarlo tutto.
La posizione tuttavia è tremenda con le mani ancorate al pavimento sotto il suo peso è una vera sfida fisica riuscire a succhiare con attenzione perché le dita iniziano a fare male.
E come se lui lo sapesse inizia a schiacciare, il dolore mi piega e il pene già duro mi sfugge dalla bocca , lui schiocca le dita e senza guardare so già cosa devo fare recupero la sua mazza di carne nella mia bocca e soffro in silenzio per le mani martoriate dalle suola credo appena ondulate ma per questo ancora più fastidiose.
Dura molto la telefonata, e anche il mio pompino ma finalmente lui riattacca e posa il cellulare. io commetto l'errore di fermarmi per guardarlo e lui subito mi riprende:
Giuseppe: -Ti ho detto di fermarti?-
Neanche il tempo di rispondere che con entrambe le mani mi afferra la testa e inizia a scoparmi la bocca con violenza il tutto si complica perché con la foga punta i piedi e le mie mani soffrono. Mette così forza nello scoparmi che si sentono chiari i suoni di soffocamento e di fatica , pura i piedi si spostano dalle mani per tenere l'equilibrio ma dura per poco , subito le ripesta con fermezza.
Ormai continuo ad avere conati di vomito e credo che la salivazione stia sfuggendo di mano ma lui non si ferma, accelera e continua e continua, infine ecco che mi esplode in bocca e io mio malgrado sento il suo membro pulsare e addirittura anche se in fondo alla gola riesco quasi a contare il numero di schizzi che riversa me con un evidente verso di piacere.
Mentre le sue dita affondano nel mio cranio lui spinge bene in fondo
Nicola: - Si da bravo, bevi tutto , bevi tutto !.-
Non potrei fare altrimenti praticamente mi è finito in gola da subito, il che mi ha salvato da sentire troppo i suo gusto ma passando dall'olfatto di nuovo lo associo a quell'odore di foglie che stanno marcendo nel parco.
Finalmente mi sfila il suo scettro di carne dalla bocca, è ancora ritto e lucido grazie alla mia saliva. Nicola mi sorride e mi assesta due schiaffi che cerco di evitare ma questo non fa che divertirlo e una pioggia di schiaffi mi arriva alla testa con tanto di avvertimento:
Nicola:- Giù le mani o ti faccio veramente male.-
Ed ecco l'ennesimo schiaffo ma per la pria volta penso che si sia contenuto e io ne sono felice.
Nicola mi ordina di seguirlo in bagno che è incredibilmente ampio rispetto al resto della casa.
Davanti a me si lava le mani poi si gira con il cazzo moscio e mi dice:
- Questo lo pulisci tu con la tua bocca avanti schiavo renditi utile.-
E così faccio, abituato con Mirco mentre ho il suo pene in bocca lo osservo e incredibilmente lo vedo guardarsi allo specchio mentre io in ginocchio continuo a succhiare. Si guarda e si piace, guarda me, mi poggia una mano in testa e si riguarda, si sorride, fa la faccia cattiva, tira anche su il braccio per mostrare i muscoli e io mi spavento a vedere quei bicipiti guizzare sotto la camicia bianca minacciando di romperla.
Capisco che in effetti nudo non l'ho ancora visto ma intuisco che il suo corpo meno compatto di quello di Mirco è di certo più rifinito, Praticamente Nicola è un fascio di muscoli e nervi sotto uno strato di pelle.
Ammetto in quel momento di riconoscerli una bellezza tutta sua: La bocca piccola ma ben disegnata tra le labbra con quello inferiore deliziosamente più marcato, sopracciglia precise , infinite ciglia nere e il suo profilo tipicamente greco dove naso e fronte di profilo scorrono su un unica linea.
E' l'ultima persona al mondo che dovrei stimare ma mi trovo vergognosamente ad apprezzarlo proprio perché essendo più basso e meno grosso di Giuseppe e Mirco di certo è molto più curato in ogni dettaglio, come se volesse sopperire a ciò che la natura non gli ha dato.
Nicola si è accorto che lo sto fissando e mi lancia contro in faccia un asciugamano
Nicola: - Asciuga bene Schiavo succhiacazzi.-
Io eseguo e come mi allontano lui si richiude nervosamente la patta dei pantaloni.
Io per non sbagliare mi metto in ginocchio faccia a terra.
Lui sembra uscire dal bagno senza dirmi niente , poi torna indietro ma mi ignora, e sento che si mette a fare pipì.
Quando ha finito mi chiama.
Nicola:- Schiavo guarda qui , gocce sul mio cesso, è inammissibile se le lascio li si seccano e fanno macchie , avanti schiavo da bravo, umiliati per me, striscia fino a qui e leccale via.-
Io: Si padrone , grazie Padrone.-
Inizio a rispondere in modo meccanico, merito anche di Giuseppe.
E con mio grande disgusto di nuovo sperimento l'amaro e salato gusto dell'urina. lo trovo disgustoso e piagnucolo.
Nicola: -Cosa frigni? Ne vuoi altro?-
Ed ecco la mano di Nicola spingere la mia testa dentro il water, lui ride passano dei momenti e poi fa scendere lo sciacquone.
Nicola: - Sei fortunato l'avevo fatta tutta.-
Io ho solo schizzi di acqua in faccia e nei capelli ma capisco che mi sia andata bene.
Nicola torna nella sala che è in se ingresso, salotto e cucina. Si risiede nella sua poltrona e uno schiocco e un geto mi fanno capire che mi devo inginocchiare ai suoi piedi.
Nicola mi afferra le mani e stavolta mi mette le manette dietro la schiena, così facendo mi spinge di nuovo in ginocchio con la testa in terra davanti a lui.
Soddisfatto si risiede davanti a me.
Nicola: Si caro il mio schiavo noi due ci divertiremo proprio!.-


Per evitare di essere eccessivamente lungo divido l'episodio 8 in due il prossimo sarà 8 bis. Quel Diavolo di Nicola si è divertito parecchio e io non voglio dimenticarmi di nulla. Intanto sempre e comunque grazie a tutti voi che siete splendidi e meravigliosi Master e slave che mi seguite. Grazie, grazie, grazie i vostri incoraggiamenti sono meravigliosi vi amo tutti.






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