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Il papà del mio ragazzo (3 parte)


di Colee
30.12.2013    |    34.117    |    0 9.1
"Di certo l'esperienza vissuta nell'ultimo mese era stata qualcosa di sconvolgente, ma allo stesso tempo unica e indimenticabile! Sentirsi completamente..."
Di certo l'esperienza vissuta nell'ultimo mese era stata qualcosa di sconvolgente, ma allo stesso tempo unica e indimenticabile!
Sentirsi completamente dominata da dei tori da monta, avere la complicità del ragazzo che frequenti, era più di quanto avessi mai sperato di ottenere dalla mia relazione.



Passai una settimana fantasticando su quanto successo prima a casa di Antonio con suo padre e poi nella casa in spiaggia, dove suo padre sempre come protagonista mi aveva montato per la seconda volta...

Intenta a depilarmi la passera dopo circa una settimana di astinenza.
Avevo preferito non infilarci neppure un mignolo in attesa che Antonio, suo padre o un qualsiasi altro montone mi avesse chiamata.
Bastavano i soli ricordi, i pensieri a farmi bagnare la figa!
Così mentre passavo il pomeriggio arrivò la tanto desiderata chiamata di Antonio.

Antonio mi avvisa sarebbe passato a prendermi per l'ora di cena, che sapeva di quanto successo con suo zio e dovevamo andare da loro per "chiarirci".



Quando mi ero ritrovata in situazioni simili in passato, l'attesa era accompagnata da continui stati di eccitazione con la mia passera perennemente umida, ma quella circostanza mi tramutai in un vero fiume fra le cosce.

Arrivati a casa di Marco (zio di Antonio)notai la presenza di sei uomini.

I presenti in casa erano Antonio, suo padre (Fabio), Suo zio (Marco), suo cugino gay (Luca) e altri due ragazzi mai visti prima .

Mi soffermai incuriosita sui nuovi conoscenti robusti, ma molto eccitanti, davano l'impressione di essere anche loro dei veri cazzoni.
Antonio iniziò a parlare di quanto successo nelle settimane precedenti, sicuramente per rompere il ghiaccio!
Le espressioni di tutti escluso Luca iniziarono a essere eccitate e morbose verso di me, scrutando ogni angolo del mio corpo.
Antonio parlò anche di suo cugino riferendosi a lui come, "il mio cuginetto delicato a cui piace fare la cagnetta", passandogli dietro e appoggiando il suo pacco sul viso di Luca.
Il quale seppure separato dai pantaloni deve aver sentito l'enorme cazzone di suo cugino maggiore, tanto da socchiudere gli occhi per andare a strusciare la bocca sul pacco ancora bello chiuso nelle mutande del cugino.

Antonio: " Si cagnetta è tutto vostro!".

La pazienza non è una delle virtù di Antonio;

Tirò fuori il cazzo alla vista di tutti i presenti, si aiutò con la sua mano destra sul capo di Luca, infilando in un colpo solo il suo uccello nella bocca del cugino.
Tutti si sedettero e iniziarono a strusciarsi la mano sul cavallo che sotto le braghe mostrava un rigonfiamento.

Direttamente collegato al rigonfiamento di questi "uccelloni", i loro rispettivi sguardi li paragonavo a quelli di maiali assetati di figa.
Pronti a infilarsi nel primo buco umido che fosse capitato a tiro!
Per l'appunto mi ero recata volutamente li con solo un vestitino di seta rosso, niente reggiseno e niente mutandine o perizoma.
Seduta di proposito di fronte a tutti loro allargai le game dando la possibilità di osservare la mia fighetta.
Fabio e suo fratello si avvicinarono a me, il primo si chinò e prese a leccarmi la figa, l'altro tirando fuori l'uccello e salendo sui manici del divanetto, arrivava col suo cazzone alla mia bocca, decidendo quindi d'immergersi dall'altro verso il basso.

Dall'altra parte c'erano Antonio e i suoi amici che a scopavano Luca, ansimando e facendolo godere.
Antonio sputò sul buchetto del cugino, mentre gli altri due infilarono assieme i loro cazzi nella bocca del ragazzo, che se da un lato sembrava docile e indifeso per il suo viso angelico, dall'altra si dimostrava come la volta precedente una autentica cagnetta desiderosa e vogliosa.
I due amici di Antonio lo incitavano a succhiare, con la mano spingevano la sua testa verso i cazzoni che sbattevano le palle sul suo viso del ragazzo a ogni colpo!
Antonio dal canto suo prese a montarlo come una autentica cagnetta dopo aver sputato sul suo buchetto rasato, lasciando che dalla sua bocca venissero fuori gemiti di goduria misti a quelli del dolore e piacere.

Fabio e Marco iniziate le danze proseguono prima infilandomi i loro cazzoni in bocca, prendendo esempio dai ragazzi.
Sentivo nella stanza un misto di gemiti femminili e di ansimi maschili che godevano arrapati come maiali,e di tanto in tanto i ragazzi e i due fratelli ammiccano per complimentarsi per le prestazioni.

Fabio" su fratellino apriamola per bene!"

Marco non se lo lasciò ripetere, si posizionò sotto di me infilando il suo cazzone nella mia figa.

Sentivo ogni singolo centimetro di questo cazzo grosso e pulsante, mi muovevo col bacino lasciando i miei seni ballare mentre cavalcavo e venivo penetrata piacevolmente.


Fabio fece cenno ad Antonio, dopo esser venuto copiosamente nel culetto liscio del cugino ansimante;

Si ripulì e si diresse verso di me...Stessa cosa che fece uno dei ragazzi che aveva inondato la bocca di Luca con getti copiosi e densi di sborra.
L'ultimo restò li dicendo ad Antonio che si era letteralmente innamorato del modo di fare da cagnetta del cugino e che aveva voglia di aprirlo per bene e inondarlo del tutto.
Sotto i mugugni di Antonio e degli altri quel bestione riprese a sfondare l'esile ragazzo che dal canto suo gemeva e ansimava di piacere.
Io mi ritrovai quindi il cazzone di Fabio nella figa, al quale si aggiunse quello di Antonio che da seduto, si scontrava col pisello dello zio nella mia figa facendomi raggiungere l'orgasmo.

Raggiunto il mio primo orgasmo i due non ebbero intenzione di uscire, anzi strusciavo le dita sui miei capezzoli portandomi ad avere voglia e desiderio dei loro cazzi.
L'amico di Antonio poggiò il suo bel cazzone d'avanti al mio viso e prese a sbattere la sua cappella sulle mie labbra.
Antonio mi sussurrò di succhiare, spingendo il mio capo con la mano destra, verso quel cazzo che sembrava un palo!

In un solo colpo arrivò direttamente con le sue palle nella mia bocca, come se fosse la figa di una vacca.
Restava Antonio che si sdraiò sulla mia schiena, lasciando al figlio lo spazio per restarmi in figa e dopo aver sputato sulla sua mano assieme al fratello e al figlio, sparse tutta la saliva raccolta di getto sul mio buco;
Infilò il suo cazzo con un colpo secco, provocandomi un piacere immenso e permettendo alla mia bocca la possibilità di ansimare di nonostante un altro cazzone mi stesse già scopando anche li.

Passati diversi minuti Luca era ormai ricoperto di sperma sul viso, sul culo e sulla schiena, mentre il gorilla che si era ripromesso di aprirlo per bene si spingeva in un ultimo sforzo di piacere per inondarlo definitivamente nel culetto, il quale prese a gocciolare e lasciando scivolare fra le cosce quell'ultimo schizzo. Entrambi esausti restarono a osservarci sul divano, il bestione esausto ma sempre col cazzo duro appoggiato fra le chiappe di Luca.

Gli altri quattro trovato un modo ideale per fottermi continuavano e dividermi generosamente fra i loro cazzi.
Ripetutamente mi sbattevano alternandosi e venendo nella mia bocca, nel mio culetto e nella mia figa.
L'ultima sborrate di questi stalloni avvenne contemporaneamente riempendomi come un cannolo!

Nel fottermi i loro cazzi sfiorandosi aumentarono la loro eccitazione!
Eccitazione di uomini assetati di figa!

Presero quindi a sborrare tutti e quattro contemporaneamente, urlando e riempiendomi di sborra calda in ogni mio buco, ormai stracolmo di sborra.

Infine le loro frasi spinte:
Uomini:"Prendila tutta", "bevila troia!"

Accompagnarono le loro grosse mani, che presero a stendere tutta la sborra ormai riunita, sul mio copro ricoprendo ogni singolo centimetro dello stesso.


Mi addormentai li assieme a tutti loro ormai ricoperta di sborra, ovunque e altrettanto loro che avvinghiandosi con me ripetutamente, finirono ricoperti e bagnati della sborra eiaculata dai loro uccelli e degli altri.


Risvegliata mi trovai sul divano completamente riempita.

Luca si avvicinò a me nella stessa condizione ed entrambi in difficoltà nel camminare ci dirigemmo compiaciuti verso il bagno, consci di essere i soli a godere di tanti bei cazzoni...
Gli altri uomini nudi e ricoperti di sborra e di umori restarono li, dividendosi delle birre, compiacendosi l'un l'altro delle prestazioni e delle urla di godimento da tori.

(fatti e nomi inventati. Fine della serie)
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