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Prime Esperienze

13. Valentina (3° Parte)


di trombamico74
01.10.2020    |    12.526    |    3 9.9
"Tutto avveniva in maniera naturale e quando Erica sdraiandosi sotto Fabrizio lo prese in bocca iniziando a succhiare, per Valentina fu scontato dedicarsi al..."
Ma la passione quel pomeriggio era ancora lontana dal sopirsi e i loro corpi accaldati e umidi erano li a reclamare altro piacere, ancora e ancora.
Erica, mai sazia, malgrado il sederino dolorante, era pronta a riprendere la cavalcata, Fabrizio anche se già una prima volta aveva esploso, aveva ancora il colpo in canna e il fucile pronto, quanto a Valentina, di solito riservata e schiva, veniva tradita dai suoi umori che gocciolando sulle sue cosce, mostravano quanto fosse la sua voglia e il desiderio di godere.

Alle labbra e alle lingue, presto si aggiunsero le mani, Erica mentre con una mano segava Fabrizio con l’altra titillava il clitoride di Valentina, che in risposta giocava con la sua ostrica e con il sedere di Fabrizio che per non far torto a nessuna accarezzava il sedere di entrambe.

Sentendo il suo sesso pulsante e il clitoride di Valentina sempre più duro, pieno del godimento che ancora non aveva potuto liberare, Erica decise che era il momento di fare godere la sua amica, per cui staccandosi dagli altri, prendendo Valentina per le braccia, la invitò a sdraiarsi su uno dei lettini, per potersi dedicare al suo corpo desideroso di attenzioni.
Anche Fabrizio la seguì e mentre lei sistemata in mezzo alle sue gambe si dedicò alla sua ostrica gocciolante, Fabrizio alternò le attenzioni dividendosi tra la sua bocca e le tettine, passando per il collo, aiutandosi con le mani che partendo dalla pancia risalivano per poi tornare giù.

Valentina travolta dal piacere ansimava e gemeva come non mai, al punto che lì all’aperto rischiavano che qualcuno la potesse sentire.

“Fabri, tesoro, prima che ci senta tutto il vicinato, perché non dai qualcosa di grosso da succhiare al mio Amore”

Fabrizio compreso il messaggio di Erica si alzò in piedi e scavalcando il lettino si posizionò con il cazzo davanti alla bocca di Valentina, che senza farselo dire due volte prese a spompinarlo avidamente tenendolo con una mano, mentre l’altra sapientemente la fece scivolare tra le natiche di Fabrizio premendo con un dito contro il suo buchetto ancora vergine.

Fabrizio avrebbe voluto liberarsi da quel dito troppo curioso, ma la mano che arpionava il suo cazzo e il fantastico pompino che stava ricevendo lo fecero desistere da ogni tentativo di spostarsi.
Erica, nel frattempo, che beveva e succhiava ogni goccia di piacere che usciva dall’ostrica dell’amica, osservando le dita che attentavano al sedere di Fabrizio, volendo pareggiare il conto, ne fece entrare prima uno e poi un secondo nel sedere di Valentina, iniziando a scoparla lentamente per poi pian piano accelerare.

“AHHHHHHH, OHHHHHHHH, OHHHH MIOOO DIOOO”


Improvvisamente Valentina alzò le gambe di scatto due, tre volte ed emise un lungo gemito soffocato, per poi spingersi in avanti con la parte superiore del corpo come se stesse facendo gli addominali contraendoli al massimo, finendo per ingoiare il membro di Fabrizio fino in fondo, dato che lui tenendole la testa le impediva di potersi liberare.
Ma al contempo, quei movimenti involontari, aumentarono la pressione sul polpastrello che insisteva contro il buchino di Fabrizio, che finì per far scivolare il dito tutto dentro, interrompendo definitivamente quel poco di verginità che il sedere di Fabrizio vantava fino a quel momento.

“Ahhhhhhhhh Pianoo non è mai entrato nessuno lìì”

Fabrizio accompagnando con dei gemiti il godimento di Valentina, se mai ce ne fosse stato bisogno, con quella frase ancora di più infiammò le fighe bagnate delle sue amanti, che ormai zuppe finirono di rilasciare tutto il loro piacere.
Due fiotti lattiginosi dal centro della cavità arrivarono sulla lingua di Erica, che leccando avidamente evitò scrupolosamente di ingoiare, decisa a condividerli Valentina in un modo che mai prima di quel momento aveva mai pensato.

“Fabri, se ti metti a carponi ho la pomata giusta per far guarire il tuo sederino deflorato”

Fabrizio avrebbe voluto protestare, ma ancora una volta due schiaffetti sul suo sedere accompagnati da una carezza che Erica sapientemente fece accompagnare alle sue parole, lo fecero ubbidire senza nessuna obbiezione e messosi a carponi con le ginocchia su un cuscino e le braccia poggiate al bordo di un lettino, attese Erica che posizionata dietro di lui, lasciando colare ciò che aveva in bocca sul suo buchetto iniziò un sapiente gioco di lingua che ne massaggiava ogni piega.

Valentina raggiungendo l’amica portando una mano sul cazzo di Fabrizio ancora intriso della sua saliva e una mano sulla patatina dell’amica, mettendo dentro due dita, iniziò a masturbarli entrambi aumentando ancora di più il loro godimento.
Le dita dentro Erica completamente aperta e bagnata, da due velocemente diventarono tre, scivolando risucchiate da un piacere non ancora sodisfatto, che Valentina percepiva ogni volta che indietreggiava per uscire.

Era la prima volta che si trovavano lì in quella situazione, eppure sembrava che lo avessero fatto mille volte a dimostrazione che i loro tre corpi avevano creato un incastro di godimento perfetto, in cui nessuno era protagonista, ma tutti attori alla stessa maniera.
Valentina che finalmente si sentiva parte integrante del gioco e non più ai margini, aveva cancellato ogni brutto pensiero e malgrado in un’altra situazione pensando alla sua verginità si sarebbe fatta prendere da mille paure e incertezze, in quel momento era completamente libera da ogni ragionamento e da ogni soggezione.

Tutto avveniva in maniera naturale e quando Erica sdraiandosi sotto Fabrizio lo prese in bocca iniziando a succhiare, per Valentina fu scontato dedicarsi al buchetto di lui usando la lingua e le dita ancora intrise degli umori dell’amica.
Mentre Fabrizio inebriato dal pompino che stava ricevendo mugolava il suo piacere non ci volle molto perché prima un dito e poi un secondo iniziassero a fare dentro e fuori dal suo buchetto ormai aperto e dilatato, portandolo ad abbandonare ogni pudore e ogni riservo.

“Amore la tua amica mi sta scopando il sedere, promettimi che dopo mi permetterai di ricambiarla con lo stesso trattamento”

Erica che continuava a spompinare aspettando che Fabrizio le riempisse la bocca di tutto il suo seme caldo, sentendo quella frase ebbe un sussulto e staccatasi e lasciato il suo gelato preferito, mentre rispondeva a Fabrizio sapendo che Valentina avrebbe comunque ascoltato, alzandole il sedere a carponi, si andò a posizionare dietro all’amica.

“Certo Amore mio, sto già andando a prepararlo perché tu lo possa riempire fino in fondo”

Valentina sentendo quella frase, mentre continuava a dedicarsi al buchetto non più timido, si mise in posizione per agevolare l’amica nei suoi intenti, lasciando che Erica iniziasse un sapiente gioco di mani e di lingua che dalla sua rosellina correvano fino alla sua figa gocciolante.
Non ci volle molto perché le tre dita facendo dentro fuori dalla rosellina annunciassero che era pronta ed Erica a quel punto decise di comunicare che era arrivato il momento.

“Amore, il sederino di Valentina ti sta aspettando, ma trattalo con tutto l’amore che gli darei io, con tutto l’amore che usi con me.”

Valentina si mise al posto di Fabrizio con le braccia poggiate per sorreggersi sul lettino, Fabrizio in piedi si posizionò dietro di lei ed Erica prendendo il cazzo tra le mani dopo aver lasciato colare un po’ di saliva lo puntò sulla rosellina accompagnandolo man mano che scivolava dentro.
Iniziò un su e giù accompagnato da un concerto di gemiti che Valentina non riusciva a trattenere, ancora una volta rischiavano che qualcuno li sentisse, per cui Erica volendo tappare la bocca dell’amica dovette lasciare la visione di quel fantastico bastone di carne che affondava ad ogni colpo successivo e correre ai ripari.

Sapendo quanto Valentina adorasse leccargliela si sdraiò a terra su dei cuscini perché Valentina potesse montarle sopra in un bellissimo sessantanove, mentre Fabrizio atteso giusto il tempo che le due iniziassero un bellissimo gioco di lingue tornando dentro il sedere di Valentina riprese a cavalcare.
Adesso, malgrado fosse tutto più ovattato dato che Valentina intenta a succhiare il clitoride, attutiva i suoi gemiti, erano in tre a gemere in un concerto a tre voci che scandendo le bordate reciproche di piacere, finiva per aumentare ancora di più l’eccitazione.

(Fabrizio) “Ahhhhhhhhhhhh Vengoooooo”
(Erica) “Siiii Anchiooooo Amoreeee”
(Valentina) “Mmmmmmm anchiooooo, ma quanto ne avevviiiiiii”

Come un bravo direttore d’orchestra, Erica, osservando il cazzo di Fabrizio pulsare, al momento giusto si era attaccata al clitoride di Valentina succhiandolo forte e lasciato andare il suo godimento che tratteneva già da qualche minuto, facendo in modo che i suoi amori venissero all’unisono insieme a lei.

Valentina ancora una volta le aveva riempito la bocca della sua venuta, ma anche lei aveva avuto la sua dose, sentendo la lingua impregnata degli umori di Erica e il sedere pieno dalle bordate che Fabrizio le aveva liberato dentro.

Quando finalmente Fabrizio uscì da dentro di lei, Erica si preoccupò di ripulire la rosellina del suo contenuto, per evitare che finendo altrove potesse creare qualche rischio non desiderato; finito, fu la volta del membro di Fabrizio che le due amiche sapientemente ripulirono, di ogni traccia di sperma rimasto.

“Io vi Amooo, siete i miei amori”

Erica, tornata in modalità romantica li guardava con gli occhi lucidi di emozione, provando ad accennare un’espressione di bimbetta commossa ed emozionata, ma Valentina e Fabrizio guardando il suo corpo nudo con i capezzoli ancora duri, il suo sesso umido e gonfio e le labbra che sapevano di sperma, vedendo quell’espressione che cozzava con tutto il resto, finirono per scoppiare in una sonora risata di complicità, che come se si fossero messi d’accordo accompagnarono con delle frasi in risposta a ciò che aveva detto.

“Noi no!!! Ti sopportiamo solo perché sei brava a succhiare”

E mentre Erica tentava di fare l’imbronciata, avvicinarono le loro labbra, per poterla baciare.
Un lungo bacio a tre completò quel pomeriggio, fino a quando non fu il momento di rivestirsi per evitare che l’improvviso arrivo dei genitori di Erica li potesse sorprendere li completamente nudi.

Fabrizio andò via per primo, mentre Erica e Valentina si dedicarono un’ultima doccia insieme per potersi risistemare
Mentre in camera, si asciugavano, ripensando alla loro prima volta durante la doccia, sorrisero e si scambiarono un bacio.

Ancora avevano tanto da scoprire, ma sicuramente non erano più le ragazzine imbarazzate e inesperte.

La spazzola complice delle loro prime scorribande, tornata a oziare sul comodino, adesso forse sarebbe stata soppiantata per sempre.
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