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Antologia di un tradimento the end


di robydany54
11.10.2013    |    13.341    |    3 9.3
"Decisi di contattare il greco per scambiare due chiacchiere con lui, per fare un bel regalo di compleanno a Patrizia, dato che mancavano ormai pochi giorni..."
Avevo percepito senza ombra di dubbio che Patrizia era pronta fisicamente per accogliere due cazzi. Forse le era già capitato ma questa volta era diverso ; si trattava di fare sesso davanti al suo attuale compagno di vita, concedendosi a lui e contemporaneamente ad una vecchia fiamma frutto di una scappatella in vacanza. L’idea di osservare la mia donna alle prese con un cazzo diverso dal mio mi mandava ai pazzi, più ci pensavo è più cresceva la voglia di materializzare tale proposito. Dovevo organizzare il tutto nel miglior modo possibile evitando ogni tipo di forzatura o di violenza sia fisica che psicologica. Decisi di contattare il greco per scambiare due chiacchiere con lui, per fare un bel regalo di compleanno a Patrizia, dato che mancavano ormai pochi giorni al lieto evento. Chiamai il ragazzo greco e ci incontrammo io e lui soli in un bar, dove gli esposi la mia proposta. Il giovane rimase un pochino confuso, ma l’idea di riavere Patrizia tra le sue braccia allontanò da lui ogni tipo di perplessità. Eravamo complici, entrambi pronti a soddisfare ogni capriccio o desiderio represso della bella Patrizia. Il gioco l’avrebbe condotto lei come attrice principale , noi ci saremmo limitati a soddisfare tutti i suoi capricci. Fondamentale per la corretta riuscita del piano, era tenere Patrizia all’oscuro di tutto, sarebbe stata lei decidere se accettare tale situazione o mandarci tutti e due a quel paese. Una decisione che spettava a lei; noi non potevamo che offrire le nostre attenzioni; toccava a lei decidere. Avevo da poco acquistato una casetta , 55 metri quadrati ben arredati in una graziosa località , a due passi dalla città. Decidemmo di passarci il fine settimana , portando con noi il ragazzo greco, un poco di compagnia non avrebbe guastato di certo . Patrizia (mangiando al foglia) ebbe un pochino da ridire ma subito si azzittì ed iniziò preparare le sacche per la partenza. Passammo a prendere il ragazzo di buon ora al suo albergo e subito dopo una ricca colazione in un bar, ci mettemmo in viaggio. Arrivati a destinazione, dopo aver aperto tutte le finestre e dato da mangiare ai gattini randagi sotto le nostre finestre, ci preparammo un bel pranzetto . Dopo il caffè ci accomodammo sul divano ed iniziammo a parlare del più e del meno. Secondo il mio punto di vista Patrizia, ragazza molto sveglia ,aveva già intuito a cosa si andava a parare. Decidemmo di riposare un pochino, io e Patrizia nella camera da letto ed il nostro amico nella camera degli ospiti, di fronte alla nostra. Patrizia dopo essersi lavata i denti , rientrò nella camera e senza chiudere completamente la porta iniziò spogliarsi, fino rimanere completamente nuda; a quel punto indossò una leggera vestaglietta trasparente che copriva poco o niente, rendendola ancora più sensuale. Eccitato più che mai , consapevole di essere visto dal giovane nella camera accanto , presi la donna ed iniziai a tastarla nelle parti intime. Lei si ritrasse, ricordandomi che in casa non eravamo soli. Sentivo lo sguardo del ragazzo nella stanza accanto, chiesi a Patrizia se voleva invitarlo tra di noi; senza replicare si tolse l’indumento e lentamente sculettando si avviò verso il bagno accusando un attacco di caldo. Chiamai il ragazzo ed entrambi ci recammo in bagno ove Patrizia ci aspettava tutta nuda sotto la doccia. Iniziammo entrambi a toccarle la fregna cercando di violare il suo bel buchetto. Ebbi la meglio le infilai due dita dentro . L’amico per non essere da meno stava forzando il suo culo, aprendole le due chiappette per profanare il suo bel buchetto. Lei dopo aver aperto l’acqua , ci aveva preso i cazzi in mano cimentandosi in una sega sincronizzata: la vedevo godere tutta bagnata mentre stringeva i due cazzi tra le mani . Non ci fece sborrare aveva altri progetti ; voleva godersi appieno la nuova esperienza senza farsi prendere dalla fretta. Senza staccare le mani dai nostri cazzi ,si mise in ginocchio ed uno alla volta assaporò i due cazzi nella bocca: prima uno e poi l’altro, infine tentò di prenderli entrambi, allargando a dismisura le sue labbra. Eravamo tutti e due con il cazzo nelle sue fauci, sarebbe stato bellissimo scaricarle una doppia razione di sborra, non fu così ; dopo essersi alzata, ci prese a se impugnando i nostri cazzi tra le mani e ci portò in camera da letto. Entrambi senza fiatare la seguivamo come due cagnolini. Arrivati al letto lei si sdraiò e tenendoci a distanza iniziò a toccarsi la clitoride agitandosi ed urlando di piacere. Dopo essere venuta, con urli e spasmi, uno alla volta ci volle dentro di se. Il greco fu il primo ad introdurre il cazzo dentro di lei; lo osservavo entrare e sparire fino al fondo della sua vagina e poco dopo ricomparire quasi a liberare la cappella. Tutto attorno al cazzo si era creata una schiumetta biancastra una sorta di pannetta chiara e gelatinosa, che aumentava ad ogni affondo aderendo alle pareti del cazzo strette tra le labbra della fica, come un anello. Non potendone più il ragazzo le sborrò dentro al fica gemendo come un animale. Nel preciso momento in cui il cazzo prese la luce, uscendo dall’oscurità della vagina , vidi un fiotto di sborra colare dalle cosce di Patrizia. Lui aveva finito ora toccava a me dare spettacolo. Feci sdraiare il ragazzo supino sul letto poi feci mettere Patrizia a cavalcioni su di lui con la fica ancora gocciolate in prossimità della su bocca. Senza esitare il ragazzo iniziò a pulirla tutta asportando con la lingua tutta lo sperma rimasto. Messo dietro con il cazzo al massimo splendore penetrai Patrizia e molto lentamente, facendole sentire tutto il mio cazzo arrivai fino a fine corsa sbattendole i coglioni tra le chiappe. Rimasi qualche istante dentro di lei, percependo tutte le contrazioni muscolari dovute alla stimolazione orale della clitoride ed al dolce su e giù provocato dalla mia prestazione. La sua fica era per il mio cazzo , un guanto, che lo calzava a menadito stringendolo in una morsa lussuriosa. Ansioso di scaricarle tutta la mia sborra iniziai a pompare ritmicamente fino allo svuotamento totale dei coglioni. Nel preciso istante che spruzzavo dentro tutto il mio sperma , lei all’unisono urlava di piacere per un nuovo orgasmo. Avevamo passato un bel pomeriggio. Dopo esserci ricomposti e vestiti ce ne uscimmo per una bella passeggiata. Mentre osservavamo le vetrine io mi contemplavo le due belle chiappette di Patrizia , non vedendo l’ora di tornare a casa per abusarne. Le prospettai la mia idea e le chiesi esplicitamente se le avesse fatto piacere averci tutti e due dentro di se, uno in culo l’altro in fica. Senza battere ciglio, mi rispose che non era più nella pelle solo all’idea di attuare tale proposito. Tornati casa dopo aver cenato Patrizia per accrescere il già elevatissimo desiderio, si cimentò in un balletto sensualissimo, alla fine del quale rimase come la mamma l’aveva fatta. Fece sdraiare il greco sul letto e dopo essersi introdotta il suo cazzo nella fica , mi incitò ad incularla. Mi prese con la mano il cazzo e dopo avermelo ben lubrificato con la sua saliva, allargandosi le chiappe mi esortò a prenderla. Il buco del culo era ben dilatato, stimolato dallo stantuffo che la stava penetrando senza tregua. Una folta peluria scura lo circondava esaltando il suo bel color carne. Entrai dentro di lei e percepii a stretto contatto lo sfregamento vaginale. Non era facile mantenerlo dentro tendeva a fuoriuscire . Riuscii ad introdurlo fino in fondo e senza esitare le annaffiai le viscere di sborra. Poco dopo concludeva pure il greco .
Un esperienza unica ed indimenticabile , abbiamo in futuro cercato di ricreare la stessa situazione,il tempo è passato, ci siamo sposati, abbiamo avuto figli, però purtroppo non ci è mai ricapitato. Chissà mai dire mai

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