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hai capito la mogliettina!!! 2


di robydany54
24.09.2019    |    21.225    |    8 9.4
"Travolta dalla lussuria incurante di qualsiasi pudore, si era dedicata a trastullarsi la clitoride agitando vivacemente con maestria le dita sotto gli..."
Visionando il filmato mi accorsi subito, sobbalzando dalla sedia , che le due furbacchione, non erano sole ma accompagnate da un uomo , supposi si trattasse , dato l’abbigliamento sportivo del loro istruttore di ginnastica nonché fisioterapista. Dirigendosi in camera da letto , con modi sicuri e professionali, dopo averle fatte denudare, lasciandole ignude solo con un esiguo telo di spugna che copriva poco o niente, le aveva invitate ad adagiarsi sul letto e tirando fuori dalla sua borsa di lavoro un flacone di liquido oleoso, cospargendo i loro corpi con il benefico unguento . Le femmine come due salamandre esposte al sole, si contorcevano sotto le sue abili mani, proferendo soddisfazione intervallata da soavi gridolini di assenso . Insomma zoccoleggiavano un pochino, approfittando della situazione maggioritaria . Con il passare del tempo le sue abili mani si erano fatte strada nei punti più intimi, interessando specificatamente le loro zone erogene, giungendo lentamente ma inesorabilmente a provocarle delle piacevoli e stimolanti contrazioni arrivando a coinvolgere le gonfie clitoridi incastonate come due diamanti da una intelaiatura composta solo da una soave ma folta peluria pubica nelle varie tonalità cromatiche : nero per Roberta e rossa per Barbara. Di colpo il giovane si era fermato per dedicarsi esclusivamente a soddisfare le voglie di Barbara, aiutandosi con un fallo artificiale dalle dimensioni esagerate . La troia se l’era fatto trafiggere tutto al suo interno non prima però di averlo per benino lubrificato con la saliva, prodigandosi con la carnosa lingua come se si trattasse di un cazzo vero in carne . Dopo averglielo introdotto nel profondo della vagina, facendolo aderire alle strette ed elastiche pareti carnose , stimolandola per benino, lo aveva estratto lentamente orientandosi dritto nello stretto pertugio poco distante, violando così la stretta cavità anale e spingendo il fallo nel profondo delle sue viscere, facendo inesorabilmente saltare ed urlare la femmina. La qualità del filmato in alta definizione, e la poca distanza dio una delle telecamere permetteva di carpire tutte le varie espressioni ed i vari rumori, provenienti dalla femmina stimolata . Concluso con il dildo, sfoderando il suo possente arnese , verso Roberta, se lo era fatto lubrificare per benino rendendolo intriso di colante e calda di saliva; a quel punto si pose al di sopra di Barbara posizionandola con la pancia sotto ed aiutandosi con la mano, divaricandole le gambe la penetrò da dietro facendole sprofondare tutto il possente attributo nella fica. Roberta da mera spettatrice ,postasi di fronte a loro accovacciata sulla capiente poltrona divaricando le cosce aveva offerto ai due amanti in piena azione , la visione privilegiata della sua fica spalancata e vogliosa . Travolta dalla lussuria incurante di qualsiasi pudore, si era dedicata a trastullarsi la clitoride agitando vivacemente con maestria le dita sotto gli occhi dei due che nel frattempo stavano dando il meglio di loro stessi in evidente stato di alterazione. Stufa di fare autoerotismo la mia mogliettina si era alzata dalla sedia per avvicinarsi al volto dell’amica invitandola a leccarla tutta nella sua intimità, già copiosamente bagnata Barbara senza perdere tempo pur subendo gli attacchi violenti ed incalzanti del maschio da dietro si era adoperata , per donare all’amica le giuste attenzioni e sfoderando la carnosa lingua roteandola tutta attorno,coinvolgendo inevitabilmente la vagina e le sue labbra adiacenti. Lentamente si era avventurata all’imbocco dell’ano ed allargandole le chiappe dopo averle sputato sopra si era accanita a martoriare bonariamente con la punta della lingua il piccolo pertugio anale facendolo lentamente ed immancabilmente dilatare. Subito era risalita per aspirare completamente schiusa tra le sue labbra la piccola protuberanza clitoridea cresciuta di volume per la forte eccitazione, trattandola al pari di un vero e proprio cazzo elargendogli un trattamento speciale del quale era maestra; una sorta di pompino facendo attenzione a non irritare mettendolo a nudo il punto più sensibile della clitoride. Vidi di lì a poco Roberta intenta in un godimento fuori misura agitando la testa e le gambe venne sulla faccia dell’amica spruzzandole tutto il suo piacere. Mi era già capitato di vederla squirtare ma sul volto di una donna mi era nuova. La venuta della femmina fu seguita dopo poco da quella del maschio che incurante di qualsivoglia precauzione le inondò la fica elargendole una copiosa ed abbondante sborrata. Con il cazzo ancora intriso di umori misti a sperma si diresse verso mia moglie la quale con dovizia sfoderando la lingua racimolò tutto il liquido deglutendolo avidamente. A quel punto i tre ridendo e scherzando si diressero in bagno ove a turno si svuotarono le vesciche. Finito di rinfrescarsi se ne tornarono in camera da letto dove fu la volta di Roberta. Non avendo ancora assaporato il cazzo del bel imbusto . Dopo essersi sdraiata di nuovo sul letto supina , il maschio l’aveva afferrata per le caviglie ed allargandole le cosce era rapidamente penetrato nella su vagina facendola fin da subito ansimare di piacere; Barbara come in un copione prestabilito si era disposta a gambe larghe sul volto dell’amica intenta a farsela leccare e baciare ; contemporaneamente si era abbracciata con il maschio , iniziando a baciarsi spasmodicamente. Il trenino era al completo ognuno traeva godimento dall’altro, evitai di vedere il finale non essendo più interessato . Avevo avuto quello che volevo però non ero soddisfatto dell’epilogo; avevo appreso in modo brusco che la mia mogliettina altri non era che una grossa troia . La cosa che più mi aveva ferito non era tanto il suo chiamiamolo tradimento ma il tenerlo nascosto e rendendolo triste e squallido, come se fosse una cosa brutta . Conoscendomi le sarebbe bastato parlare con me mettendomi al corrente delle sue voglie, io certo non avrei avuto nulla da ridire al contrario avrei positivamente avallato ogni suo desiderio stabilendo fin da subito un rapporto di piena complicità ; Questo mi mandava ai pazzi , però ripensando a quello che avevo visto, fui colto da una voglia spasmodica di scoparmela. Tornato a casa alzando gli occhi la vidi intenta ad annaffiare le piante sul balcone subito ebbi la visione incantevole del suo sinuoso corpicino che privo di slip visto dal basso appariva in tutto il suo splendore, gremito diaframmato solo dalla folta e scura peluria inguinale. Era consuetudine che una volta giunta in casa si mettesse in libertà indossando solo una magliettona senza niente sotto ; per questo era la gioia di tutti i condomini maschi dei piani bassi. Pur sapendo che dava spettacolo, non l’avevo mai informata divertendomi nel osservare i vari sguardi dei vicini allupati. Ero convinto che da quando eravamo arrivati noi il numero delle seghe era centuplicato. Varcato l’uscio lei mi si propose dinnanzi e d’impeto nel più totale silenzio alzò la magliettona mostrandomi tutte le sue grazie e la totale disponibilità ad esaudire ogni mia voglia sessuale. Decisamente non ero il solo ad aver avuto la pensata, pure lei era ansiosa di gettarsi a capofitto in una colossale scopata. In un battibaleno eravamo sul tavolo della cucina ,dopo averla adagiata al di sopra entrai in lei trovando tra le sue cosce un fiume in piena, così demmo inizio alle danze, non curanti della finestra spalancata, offrendo a tutti i vicini un filmino a luci rosse dal vivo . Tutti i miei rancori da maschio represso (che come dicevano le femministe negli slogan anni 70 “maschio represso masturbati nel cesso” di colpo svanirono come neve al sole, lei rappresentava proprio l’unico e grande amore della mia vita e nulla dico nulla mi avrebbe impedito di amarla e venerarla come una dea. Questa era la cruda realtà, oltre ad essere profondamente innamorato di mia moglie ero schiavo e soggiogato dalla sua fica , da me sempre considerata la prova vivente della grazia di Dio. Avevo voglia di aprirmi con lei e confidarle tutto quello che avevo fatto e scoperto. Nei giorni che seguirono la vita continuò come al solito, una sera come tante Barbara rimase a cena da noi e caso vuoi guardando al tv su di uno dei vari canali incappammo in un film erotico stranamente ben fatto credo dal tutolo la vita di Adele, una stupenda storia di amore tra due donne , con tutti i pro ed i contro, con delle scene esplicite da far invidia ad un porno film, insomma un gran bel film con un finale un tantino triste a mio avviso. Finita la programmazione iniziammo a dialogare del contenuto del film , si era finalmente prospettata una escamotage per parlare liberamente con loro . All’idea mi si era gonfiato il cazzo donandomi una erezioni pazzesca . Ero talmente teso che quasi balbettavo , giocandomela bene forse le avrei avute entrambe, la stessa sera nel mio letto ove avrei potuto ammirarle e partecipare attivamente e non come spettatore passivo ai loro sofisticati giochi saffici . Da subito prendendo spunto dal film mi schierai come sostenitore verso una relazione amorosa tra due donne. Le due guardandomi si esposero e senza tanti preamboli mi chiesero come mi sarei comportato di fronte ad una loro relazione amorosa. Oramai potevamo giocare carte scoperte e come al poker io tra le mani avevo un bel full. Non mi diedero neppure il tempo di rispondere che girandosi l’una verso l’altra con un ironico sorrisetto avvicinandosi lentamente bocca a bocca si baciarono appassionatamente. Pietrificato come se avessi incontrato la dea mitologica medusa , fui spronato dall’intervento di Barbara che desiderosa di assaporarmi mi ficcò la lingua in bocca offrendomi il suo meraviglioso e particolare aroma . Non mi era mai capitato di andare con una roscia l’idea che sotto le mutande vi fosse il pelo rosso, mi incuriosiva ed affascinava allo stesso momento . Ero fortemente impaziente di spegnere il fuoco che le aveva tra le cosce e fu così che togliendole gli slip ebbi la meravigliosa visione della sua fica pel di carota . Attratto come un coniglio dalla cibo, mi gettai tra le sue cosce con il preciso intento,al pari di un pompiere, per spegnere il fuoco divampato tra le cosce della bella roscetta . Non ci volle molto che mi trovai affiancato da Roberta a leccarle energicamente la fulva e saporita fica, grondante di caldi umori vaginali . Dopo averla fatta venire energicamente, facendole toccare il cielo con un dito , mi scostai dalle due per lasciarle amoreggiare tra di loro godendomi lo spettacolino in prima fila, mi mancava solo il pop corn .
Continuammo per tutta la notte cambiando posizioni e scambiandoci , creando sempre situazioni più intriganti e gradevoli Ero riuscito nel mio intento senza danni collaterali e soprattutto instaurando tra noi tre una armonia indescrivibile con la quale ancora dopo anni conviviamo felicemente tutti e tre sotto lo stesso tetto.
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