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Lui & Lei

lieti ricordi


di robydany54
26.08.2019    |    8.778    |    4 8.3
"Ero al settimo cielo sedevo al tavolo con le due donne che avevano per rappresentato tutto quello che dalla vita potevo desiderare..."
Tutto era iniziato in un meraviglioso e tiepido pomeriggio primaverile; approfittando della assenza di mia moglie, in viaggio per lavoro, annoiato di stare in casa, mi ero deciso ad uscire per fare un serie di foto per la città. . Fotografando qua e la , dopo circa un oretta decisi di sedermi ad un caffè di una delle piazze più belle del mondo “Piazza Navona”, godendomi oltre la meravigliosa chiesa di Santa Agnese e la fontana dei fiumi adiacente, il passaggio delle persone ed i vari saltimbanchi e funamboli che popolano la piazza in qualsiasi ora del giorno e della notte ; casualmente tra la folla proprio vicino la fontana dei fiumi notai una bella donna dall'aspetto familiare: altri non era che Simonetta una mia vecchia fiamma con la quale avevo avuto una bella ed intensa storia d'amore giovanile al tempo del liceo (vedi racconto Correva l'anno 1972). Non era assolutamente cambiata,era sempre la mia bambolina come la chiamavo ai vecchi tempi . Determinato, con il cuore in gola, questa volta , la chiamai per nome agitando le braccia, certo in cuor mio di non essermi sbagliato, subito lei si voltò e fissandomi intensamente con circospezione, per alcuni secondi , sobbalzando con meraviglia , mi salutò energicamente scandendo con decisione il mio nome; dopo tanti anni si era ricordata. Subito la invitai a sedersi al tavolino, per prendere qualcosa . Fu una vera e propria rimpatriata iniziammo assieme a ricordare i tempi andati , le nostre passeggiate in centro, le tappe nei vari bar e con nostalgia ricordammo i pomeriggi invernali trascorsi nella mitica caffetteria liberty “Latour” in via Cola di Rienzo chiusa nel 1977 ed oggi rimpiazzato da uno dei tanti asettici negozi alla moda. La guardavo rapito mentre un brivido mi colpiva lungo la schiena, facendomi rivivere paradisiache sensazioni oramai accantonate da anni, ma mai dimenticate, i ricordi del passato mi riaffioravano alla mente, regalandomi momenti di intensa felicità, misti a malinconia . Lei parlando concitatamente, mi disse di essersi sposata poco dopo la nostra separazione , con un ragazzo che la corteggiava insistentemente da sempre e di aver avuto con lui dei bambini, oramai grandi addirittura sposati con figli:aggiunse che da quasi un anno si era separata ed era rimasta sola ; arrossendo con il capo chino , ammise che il suo unico rimpianto in tutti questi anni , non era stato altro che la interruzione della nostra relazione, aggiungendo ,che io avevo rappresentato in assoluto il suo unico grande amore e dopo di me non aveva mai più amato nessuno con tale intensità. Profondamente intristito della confessione ma nello stesso tempo gratificato nell'apprendere i suoi sentimenti,ammutolendo non seppi più cosa dire e per alcuni istanti si creò il gelo tra di noi . Subito mi ripresi rivangando alcuni bei momenti passati assieme. La guardavo bellissima,ai miei occhi, forse un pochino appesantita dal passare del tempo ma decisamente ancora innamorata di me. Continuammo freneticamente a parlare cercando in qualche modo di recuperare tutto il tempo perduto. Presi dai nostri colloqui, nella spasmodica intenzione di sintetizzare tutta una vita in pochi minuti, ritrovammo come per magia la vecchia intesa , come se non fosse passato neppure un giorno dalla fine della nostra meravigliosa storia d'amore . Seria in volto dopo avermi guardato intensamente negli occhi , al corrente dell'assenza di mia moglie, mi chiese espressamente di portarla a casa mia per continuare la discussione più serenamente e suggellare l'incontro forse predestinato, con qualcosa di speciale. A cosa andasse a parare lo avevo intuito ,la conoscevo molto bene in fin dei conti assieme ne avevamo passate di storie intense e piacevoli, a volte oltrepassando i limiti della decenza . Senza tanti preamboli o ipocrisie la cosa che più premeva al momento ad entrambi era unirsi lussuriosamente per riassaporare i momenti felici i passati assieme , rispolverando i vecchi piaceri seppelliti ormai da anni ma sempre presenti e vivi nei nostri cuori . Ironia della sorte , la portai nella stessa casa e nello stesso quartiere dove da ragazzi ci eravamo rincontrati e dove durante le assenze di mia madre avevamo scoperto ed approfondito i piaceri proibiti del sesso, buttandoci a capofitto in intense ed articolate scopate dilettandoci fino a sfinirci. Giunti a destinazione, lei si volle fermare al bar dove tanti anni prima ci eravamo rincontrati, stabilendo un primo contatto tra noi. Vedendola fortemente ed emotivamente turbata la presi per i fianchi e dopo averla girata verso di me, stringendola teneramente sfiorando le sue labbra la baciai , riassaporando le le sue fragranze, cosa che non poco stimolò maggiormente il desiderio di averla . Varcato l'uscio, optammo per una bella doccia assieme, come ai vecchi tempi ; ci capitava spesso e volentieri di metterci assieme sotto la doccia ed amoreggiare . L'osservavo sottecchi, quasi in imbarazzo mentre lentamente si denudava con una sorta di pudore, appoggiando i vari indumenti alla rinfusa, dove capitava. Di lì a poco eravamo completamente nudi ,sotto lo scroscio dell'acqua,tastandoci e baciandoci con bramosia. Dopo esserci rinfrescati,le feci indossare un telo di spugna e delle ciabattine di mia moglie e subito ci proiettammo nella camera da letto dove lei maliziosamente fece cadere il telo al suolo offrendosi ai miei occhi in tutto il suo splendore, lasciandomi letteralmente a bocca aperta. Euforico più che mai in evidente stato di eccitazione , dopo averla presa in braccio, l'adagiai sul letto e senza farla neppure fiatare mi diressi tra le sue cosce per assaporare il profumo della sua splendida e pelosa fica, desiderosa più che mai delle mie attenzioni. Al contatto fisico ,sobbalzò lanciando un urlo di approvazione ed iniziò a carezzarmi teneramente il capo con le mani, giocherellando con i miei ricci come faceva da ragazza . Degustavo estasiato ,il suo inebriante sapore agitando voluttuosamente la lingua tutta attorno alla sua gonfia e carnosa clitoride, preoccupandomi tenacemente di donarle il massimo della delizia. Non ci mise molto a venirmi sulle labbra agitandosi tutta come una ossessa. Con slancio felino al pari una tigre affamata, la vidi appropriarsi della sua preda ingurgitando voracemente il cazzo ansioso di essere sollazzato . Ne era passata di acqua sotto i ponti da quel primo pompino in auto di tanti anni fa, slinguettava e succhiava egregiamente portandomi lentamente con intensità inaudita a prepararmi per una ricca e poderosa sborrata. Seppur desideroso della sua fica, ad un passo dal penetrarla ,sentendola in forte disagio,quasi contraria , con immensa fatica mi frenai , convinto di farle piacere, una sorta di rispetto per lei ed i suoi sentimenti : in fin dei conti era la prima volta che ci vedevamo dopo decenni , forse sarebbe stato più intelligente e diciamolo sensato, centellinare il piacere, dosare le emozioni : una porta aperta un varco per potersi rivedere. Assecondai i suoi voleri e la feci continuare imperterrita fino alla fine, elargiendole una copiosa dose di sperma da inghiottire . Distesi sul letto felici ed appagati iniziammo a parlare dei bei tempi e mentre lei si fumava una sigaretta, aveva ancora il brutto vizio che le avevo attaccato io la invitai a visitare la casa e tutti gli oggetti a me cari. Dopo essersi alzata, guardandosi attorno ,girando tutta nuda sculettante vide ed apprezzò le numerose foto di mia moglie nelle varie pose sia vestita che nuda , restando colpita dalla sua bellezza e dalla sua fotogenia e complimentandosi con me per il suo aspetto fisico . Dopo esserci rivestiti decisi di riaccompagnarla a casa ma questa volta con la moto come ai vecchi tempi ; non più con la vecchia Gilera 124 5V ma una Triumph Trident completamente restaurata; fatalità proprio la moto che piaceva ad entrambi ed ammiravamo negli anni 70' . Ripetendo la medesima situazione accaduta anni prima come da rituale , inforcammo sulla moto e ci avviammo verso casa sua . Non abitava più nel vecchio quartiere, si era trasferita nei pressi di San Giovanni, una traversa di Via Appia. Me ne tornai a casa con una vena di nostalgia , avevo riassaporato una parte della mia vita passata ed avevo appreso mio malgrado che lei non aveva mai smesso di amarmi . Giorni dopo la rincontrai e nuovamente ci rintanammo a casa mia per continuare quello che avevamo iniziato questa volta non avrei accettato scuse avevo voglia di averla e non avrei assolutamente desistito dall'idea di scoparmela, di riassaporare la sua fantastica fica e godere appieno del suo corpo invitante . Alla mia esplicita richiesta non fece nessun tipo di opposizione asserendo di desiderarlo pure lei spasmodicamente al punto che la sera stessa dopo il nostro incontro, si era talmente eccitata al punto di masturbarsi, ripensando a quello che era avvenuto,raggiungendo brevemente l'orgasmo . Dopo esserci sdraiarti supini sul letto mi volle subito dentro di lei ed allargando le cosce mi invitò ad entrare. Afferrandole i candidi piedini dopo averli baciati meticolosamente , la penetrai senza indugio fondendomi in un tutt'uno con lei. Finalmente ci eravamo ricongiunti erano passati svariati anni ma la sensazione fu terribilmente emozionante ed intrigante . Come ai tempi che furono ci unimmo intensamente nelle più svariate posizioni. Ero profondamente dentro di lei e la sentivo ansimare ed esultare incitandomi a prenderla sempre più forte facendole sentire il cazzo in tutta la sua potenza. Ad un certo punto dovetti tapparle la bocca onde evitare di dare spettacolo al vicinato. Insaziabile pretendeva ed apprezzava ogni variante al tema senza assolutamente replicare non opponendosi a nessuna richiesta da parte mia. In un breve lasso di tempo la presi nella fica , nel culo ed infine me lo feci leccare fino a sborrarle sul volto. Il tempo di riprendersi e subito dopo un buon caffè ricominciammo le danze, ancora più agguerriti di prima . Dovevamo riprenderci il tempo perduto che ci era stato sottratto dalla sorte avversa e dalle inevitabili vicissitudini della vita. Era arrivato il momento di riavere quello che avevamo perso aggiungendoci pure gli interessi. Ci adagiammo nuovamente sul letto e dopo averla messa alla pecorina approfittai nuovamente di lei entrando energicamente e profondamente,non ponendomi alcun tipo problema, giunto al momento fatidico, non trattenendomi la inondai con una copiosa sborrata, facendola praticamente trasecolare dal piacere.
Nei giorni che seguirono ci rivedemmo spesso rivivevamo come due ragazzi la nostra stagione amororosa . ; la cosa durò fino al rientro di Roberta mia moglie. Dato il mio carattere estroverso decisi di forzare la mano organizzando un incontro a tre : una cenetta con mia moglie e la mia amante, non male come situazione. Mi accontentavo per il momento di farle incontrare non pensando addirittura, aborrendo ogni tipo di conseguenza sia positiva che negativa. Era un atto dovuto ad entrambe, i grandi amori della mia vita . Ne parlai con Roberta , che entusiasta accettò senza alcun problema, ignara della tresca che si era creata tra di noi ed estremamente felice di conoscere una mia amica, di vecchia data. Le portai ad un ristorantino poco distante da casa con una cucina strepitosa ,tra le varie pietanze, proponevano una pasta, detta al cartoccio( chitarre all'uovo in un sughetto ricco di frutti di mare e crostacei) un piatto da fare invidia a qualsiasi posto di mare proposto al centro di Roma. Ero al settimo cielo sedevo al tavolo con le due donne che avevano per rappresentato tutto quello che dalla vita potevo desiderare. Data l'ora tarda, Roberta decise di invitarla a restare a dormire da noi, episodio ricorrente dato le dimensioni del nostrto appartamento . Simonetta fu subito entusiasta della splendida idea ed accettò con piacere. La notte era ancora giovane ed accompagnati da una leggera brezza primaverile ci mettemmo in macchina e dopo aver aperto la cappotta iniziammo il nostro girovagare per le vie della città, ammirando tutti i suoi fantastici scorci. Givogammo tutta la notte assaporando i piaceri e le gioe di stare assieme serenamente. Da subito mi accorsi del meraviglioso rapporto che sui era instaurato tra le due donne, si comportavano come se si fossero conosciute da sempre. All'albeggiare stanchi ma felici ce ne tornammo a casa per concederci un meritato riposo. Esausti ci sdraiammo tutti e tre senza neppure spogliarci nello stesso letto e da subito fummo avvolti tra le braccia di Morfeo . Fui svegliato di soprassalto dal freddo e dalla luce del giorno . Le due femmine dormivano ancora alla grande, una abbracciata all'altra cercando calore. Più le osservavo e più le desideravo. Nella mia mente contorta, le vedevo amoreggiare sotto i miei occhi bramosi manifestando il recondito ed esplicito desiderio di partecipare ai loro comizi amorosi. Mentre preparavo la colazione una alla volta si alzarono e si ficcarono nel bagno per rifocillarsi e lavarsi. Con mia immensa sorpresa me le vidi entrambe nel corridoio in camicia da notte gironzolarmi attorno, desiderose di una buona tazza di caffè appena fatto . Avevo imbandito la tavola e spostandomi le feci accomodare. Roberta al loro risveglio aveva provveduto a fornire alla nostra ospite una sua camicia da notte che la rendeva ancora più bella ed attraente. Stravolto da cotanta bellezza nell'ammirare le due donne discinte, al mio cospetto, non potei fare ameno che complimentarmi ,con apprezzamenti espliciti sulle loro fattezze. Completamente a loro agio non curanti della mia presenza si districavano per la casa mettendo ben in vista le loro fattezze, coperte si fa per dire , solo dalla leggera camicetta semi sbottonata . Preso dalla foga e dall'aria dannunziana che si respirava tra le mura domestiche, proposi alle due di unirsi a me per una colossale doccia , dato che l'ampiezza del piatto ci avrebbe accolti tutti e tre comodamente, lasciandoci liberi nei movimenti. Le due dopo essersi sbirciate tra di loro mi guardarono sottecchi e dopo una breve riflessione, con un gesto d'intesa, tolti gli esigui indumenti, si si diressero entrambe nude verso il bagno, invitandomi tacitamente a seguirle offrendomi la visione lungo iul corridoio dei loro bei culetti tondi e torniti. Con il cuore in gola agitatissimo, non me lo feci dire due volte e subito le seguii . Entrambe inclini a determinate relazioni non si posero problemi nell'abbandonarsi sotto i miei occhio ad coinvolgimento sia emotivo che fisico, iniziando fin da subito a elargirsi delicate attenzioni intime. Le osservavo nel succedersi degli avvenimenti apprezzando le loro innate doti.



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