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Io, mia moglie ed il mio più caro amico


di Zindo
31.08.2023    |    23.505    |    20 8.6
"Indovinate chi fu l'ignaro vincitore delle selezioni erotiche fatte da me e Simonetta? Esatto! Il mio amico Andrea che tanto piace anche a Simonetta di..."
Io e Andrea siamo amici fin dalle elementari e, come suol dirsi, siamo amici per la pelle.
Apparentemente andiamo da sempre d'accordo come fratelli, in realtà siamo stati sempre in competizione tra noi, uniti solo per fare fronte unico contro altri.
L'aspetto più interessante di Andrea è quello di essere un figo che non solo non si rende conto del suo fascino ma che si adopera in tutti i modi per migliorarsi ed arrivare, secondo il suo metro di giudizio, ad essere classificato “accettabile”, ignorando di essere già al livello “invidiabile”.
Effettivamente non è altissimo, ma è comunque di statura media tendente all'alto, di corporatura non è un maciste ma nel suo piccolo ha un armonioso sviluppo muscolare.
Ecco, sì, il suo fascino non risiede in uno o più particolari ma nell'armonia delle proporzioni delle sue forme fisiche. Lui, non rendendosene conto, dedica molte ore del suo tempo allo sport ed alla palestra, proprio per migliorarsi esteticamente. Infatti pensa di non essere alto come qualcuno, di non avere i muscoli di qualche altro, di non avere l'agilità di altri ancora ed ignora che piace molto a molti perché non eccelle in nulla ma contestualmente in nulla è carente.
Non soddisfatto del suo fisico ha sempre fatto di tutto per piacere almeno di carattere, allenando anche la mente per cercare di piacere con i suoi modi di fare, di esprimersi, di sapersi adeguare alle circostanze esternando quando e dove servono una o più caratteristiche di quelle che possiede: ovvero galanteria, simpatia, cultura, ironia, sobrietà, spregiudicatezza, ecc, evitando di arrivare contemporaneamente due aspetti inconciliabili tra loro per non essere ridicolo

Io non ho mai avuto la sua abitudine alla autovalutazione, accettandomi per come sono senza mai chiedermi se piaccio o disgusto, se attraggo o meno, però sono sempre stato in competizione con lui, fin da ragazzino, avendo quasi sempre la meglio io.

Ai tempi della scuola studiavamo insieme ma io prendevo voti più alti dei suoi; da giovincelli cercavamo di fare colpo sulle stesse ragazze, quasi sempre io avevo più successo di lui. Dopo gli studi abbiamo partecipato allo stesso concorso. L'ho fregato ancora! Lo abbiamo superato entrambi ma io classificandomi meglio di lui in graduatoria.

Il caso ha voluto che anche Simonetta piacesse ad entrambi, forse più a lui che a me inizialmente, ed anche per una unica donna entrammo quasi naturalmente in competizione e … disgraziatamente per Andrea io di Simonetta mi innamorai davvero tanto che l'ho sposata.

Tra noi due non c'erano mai stati segreti o argomenti tabù prima di Simonetta. Su lei invece non siamo stati sinceri come tutte le altre volte, o meglio di lei non abbiamo parlato liberamente. Io per esempio ho sempre avuto paura a chiedergli se anche lui amava Simonetta, ed a domandargli se fisicamente la desiderava, forse perché sapevo già la risposta e non volevo metterlo in imbarazzo costringendolo o a mentire o ad ammettere che anche lui amava e desiderava mia moglie.

Il fatto che non si sia sposato e che ha stretto un forte legame d'amicizia anche con Simonetta oltre che con me sono elementi tali da rendere superfluo porgli domande specifiche: si capisce, anche se ho sempre finto di non capirlo.

Non le ho poste a lui le domande, ma fingendo di scherzare, le ho poste a Simonetta. Non ci siamo sposati per rispetto di una tradizione ma per la grande intesa che era nata tra noi a tutto campo. Io e lei abbiamo parlato tra noi sempre di tutto liberamente, senza nasconderci neanche i nostri desideri più scabrosi.
Per esempio nei nostri colloqui intimi abbiamo molte volte giocato anche di fantasia, spingendoci anche oltre i normali limiti, come per esempio il passare in esame persone note o conoscenti e scegliere dieci persone a testa, cinque personaggi e cinque conoscenti, con le quali avremmo potuto anche tradirci, sempre con la sola immaginazione inizialmente.
Il gioco è durato un certo periodo, ci eccitava. Abbiamo modificato le regole col passare del tempo. La iniziale rosa dei venti candidati (dieci scelti da me e dieci da lei) la riducemmo a sei soltanto scegliendo quelle persone, uomini o donne, personaggi famosi o persone conosciute concretamente, con le quali avremmo potuto in teoria anche vivere una esperienza in comune, sia io che Simonetta. I sei divennero prima quattro poi due e alla fine restò un unico soggetto.

Indovinate chi fu l'ignaro vincitore delle selezioni erotiche fatte da me e Simonetta?
Esatto! Il mio amico Andrea che tanto piace anche a Simonetta di carattere e di fisico.

Da quando nel nostro gioco di fantasia lo abbiamo eletto, a sua insaputa, nostro comune partner ideale, con la fantasia Andrea è entrato molte notti nei nostri rapporti intimi coniugali.

Lui non lo sa ma io e Simonetta molte volte lo abbiano immaginato con noi in ruoli diversi. Sempre con la fantasia, siamo stati io e lui distesi fianco a fianco sul letto, lasciandoci fare pompini da Simonetta, oppure ci siamo scopati Simonetta uno davanti ed uno di dietro, o -ancora - con lei china per fare un pompino a lui ed io che mi scopavo mia moglie a pecoroni.
Quante volte io e Simonetta abbiamo trombato infilandole il pene in un orifizio del suo corpo e qualcos'altro, a volte il pollice, a volte anche un oggetto adeguato, in un altro “accesso” perché lei potesse meglio immedesimarsi nell'essere posseduta contemporaneamente da me e da Andrea.
Io non ero affatto geloso, al contrario queste fantasie mi eccitavano ulteriormente.
Mi eccitavano cosi tanto che queste fantasie le ho coltivate anche da solo, durante le ore di lavoro, con mia moglie assente ed Andrea a vista, perché lavoriamo nello stesso luogo.
Me lo sono immaginato nudo sul corpo di mia moglie, impegnato a cavalcarla con ritmi variabili, dai blandi movimenti di bacino alle forsennate raffiche di spinte audaci, oppure seminascosto dietro una tenda o una anta della porta per spiarci e vedere me e Simonetta fare all'amore parlando di lui.
Qualche volta ero o così attratto dalla bella presenza di Andrea o molto trasportato dalle fantasie di Simonetta da essere andato vicino al desiderio di mettere al corrente anche Andrea dei pensieri miei e di mia moglie su di lui con l'intima speranza che mi dicesse che erano desideri realizzabili e così le fantasie crescevano i desideri scabrosi pure e, beh sì, lo ammetto: è stato bello finché tutto è stato immaginato.

Poi succedono cose imprevedibili, le circostanze cambiano, le situazioni sfuggono di mano e così succede che oggi, non con la fantasia ma realmente, Andrea sorregge per le spalle mia moglie e l'accompagna dentro casa nostra. Le chiede “Vuoi che resti con te?”
Lei dice di sì e lo invita a chiudere la porta anche con una mandata di chiave.
Loro non sanno che io li vedo e li sento. Pensano di essere soli.
Andrea siede sul divano, accanto a Simonetta, le accarezza i capelli, le sorride con una espressione strana, oserei dire da “turbato”.
Simonetta fa anche di più, appoggia il suo capo alla spalla di Andrea ed una sua mano sulla coscia di lui ed esplicitamente gli dice “Sono contenta di stare qui da sola con te”
“Forse qualcuno mi ha visto entrare e penserà male”
“Non me ne frega niente di nessuno - dice Simonetta che sfacciatamente afferra anche le mani di Andrea tra le sue, aggiungendo – non vorrei nessun altro vicino a me in questo momento, solo te” e stringe forte le mani del mio amico.
Vorrei mostrarmi e chiederle se dice il vero, se non desidererebbe me e non lui o almeno anche me e non solo lui, ma mi precede dicendo, senza che io domandi nulla “Anche mio marito sarebbe contento di questa nostra relazione che sta nascendo giorno dopo giorno. Ne sono certa.”
Andrea porta le quattro mani, aggrappate tra loro a formare una specie di unico “mazzo”, alla sua bocca e bacia prima le dita di Simonetta e poi, riabbassando le braccia, spinge il collo in avanti, le sue labbra si posano su quelle di Simonetta. Vedo le loro lingue cercarsi rincorrendosi da un cavo orale all'altro, le mani divincolarsi dal groviglio. Le braccia di Simonetta si aggrappano al collo di Andrea, le mani di Andrea vanno una tra le cosce di mia moglie e l'altra tra i suoi seni.
Lei si lascia andare all'indietro per allungarsi sul divano, tirandosi sopra Andrea sempre più infervorato ed intraprendente.
Si baciano, si abbracciano, con le mani frugano dentro i vestiti, i corpi si intrecciano.
Io osservo muto e contentissimo di gustarmi lo spettacolo che offrono alla mia vista. Loro non sanno della mia presenza, ma non mi ignorano del tutto, per un attimo parlano anche di me, quando Simonetta propone. “Andiamo sul letto, stiamo più comodi”
“Sul letto? No, dai...per rispetto a tuo marito”
“Sapessi quante volte mio marito mi ha detto che ti avrebbe voluto con me su quel letto, e non ultimamente quando ormai era certo di non guarire, ma quando stavamo in ottima salute tutti.”

No, queste confidenze non dovrebbe fargliele, ma Simonetta è così, sincera sempre con chi ama.
Mi giro verso l'entità che mi sta aspettando da molto tempo e dico: “Andiamo, quello che desideravo ormai è avvenuto. Posso seguirti”
L'entità, spazientita, mi dice “Era ora. Ti sto aspettando da mesi, lo sai che domani sonno otto mesi che sei morto?”
Otto mesi...è ora che anche la parte incorporea di me lasci questa casa ormai.
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