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Lui & Lei

TRAV moglie e marito non mettere il ...


di FantasticaMoana
02.09.2021    |    1.168    |    19 9.9
"All’ ennesimo orgasmo di Pamela, misi io lei a pecora, a vendicarmi e a indirizzare il cazzone del marito nella figa della festeggiata; io mi posizionai..."

Deve essere bello avere una persona che legge i tuoi desideri intimi e li realizza, perché ti ama e ti desidera come il primo giorno che ti ha conosciuta.
Pamela voleva festeggiare il primo anno di anniversario con suo marito Paolo e pur essendo una coppia molto aperta, quest’ ultimo non gli aveva confessato il suo desiderio di possedere una trav, che lei aveva scoperto sbirciando sul suo cell di nascosto.
Pamela era molto bella seppur alta solo sul metro e sessantacinque, bionda con un seno importante, abbondante e ben fatto, delle gambe toniche e un bel fondo schiena che faceva venire molti torcicollo ai maschi che la ammiravano.
Indossava sempre tacchi vertiginosi e pantaloni aderenti che ne tornivano il fisico, aveva un carattere solare ed estroverso e degli occhi verde smeraldo da ipnotizzarti.
Paolo era di qualche anno più giovane di lei, meccanico nell’ officina del padre e dedito nel tempo libero al crossfit, fisico scolpito e duro come l’ adamantio, moro, alto e uno sguardo penetrante da lasciarti incinta, molto virile e con un sorriso magnetico.
Nel passato avevo avuto incontri con uomini molto facoltosi, porno attori, palestrati da podio, bellissimi modelli, superdotati equini ma essere un regalo per un anniversario mi mancava; forse il fatto che le proposte che ricevo erano assai banali o venivano da morti di figa mi stuzzicò l’ idea e fece accettare l’ invito di Pamela, che debbo dire mi lusingo’ non poco.
“Ciao, complimenti per il fisico, ti ammiro e mi piaci molto vorrei ti unissi a me per fare un regalo a mio marito, voglio lasciarlo a bocca aperta e sorprenderlo, lo amo molto e so che questa cosa ci unirebbe ancora di più, ti prego non dirmi di no!”.
Già questo sarebbe bastato a farmi dire di sì ma visto i molti profili fake chiesi una verifica che Pamela senza limiti e perdite di tempo accettò.
Mi inviò foto sue e video di lei da sola e col marito; rimasi a bocca aperta e dire che ne avevo di esperienza ma vedere una coppia tanto bella fisicamente e con una tale passione era fino ad allora solo possibile al cinema.
Paolo era una macchina da guerra, uno stallone infaticabile, un Rocco Siffredi primi film, non solo aveva un corpo scolpito ma anche un cazzo che ti lasciava sconvolta per lunghezza e capacità di venuta, una banca del seme e anche dopo essere venuto continuava il martellamento sessuale.
Pamela sensuale ed erotica, una dea del sesso, aperta ad ogni pratica BDSM e che sapeva come istigare la furia sessuale del marito sempre affamato e a tratti violento, seppur in maniera controllata.
Messami d’ accordo con Pamela organizzammo la sorpresa.
Paolo rientrò in casa dopo essere stato in palestra le solite 2 ore e baciata appassionatamente la moglie già pensava di possederla lì in salone, Pamela abile nello smorzare l’ eccitazione del marito gli disse di andare in camera da letto che di lì a poco sarebbe salita pure lei, “Sdraiati sul letto e chiudi gli occhi”, lui rispose ”Lo sai che dopo ti castigo, non mi sono scopato nessuna in palestra perche stasera volevo essere tutto tuo”, “Sali e non aprire gli occhi mi raccomando”.
“Sbrigati non resisto più” urlò lui salendo frettolosamente le scale della villa…
Pamela venne da me che ero rimasta in cucina senza farmi vedere, mi disse: “Sei favolosa, dammi qualche minuto che bendo e lego Paolo e poi sali ma non parlare mi raccomando”.
Aspettai qualche minuto come mi aveva detto Pamela e salii togliendomi i tacchi, me li rimisi solo una volta entrata in camera stando comunque attenta a non fare rumore.
Paolo bendato e legato al letto pancia in su era forse il ragazzo più bello e magnetico che avessi mai visto e quella sua anaconda fra le gambe mi faceva sgocciolare il clitoride al solo pensiero di poterla avere dentro di me.
Pamela leccava e mordicchiava i capezzoli di Paolo, mentre con le mani tormentava Il corpo stratosferico e divino di suo marito alternando la cera di una candela e il ghiaccio.
Le sue unghie feline graffiavano il festeggiato dandogli una mistura di dolore e piacere.
Io era lì in silenzio religioso e mistico e ammiravo l’ arte di Pamela nell’ accendere il desiderio di Paolo, lo stava fomentando e attizzando in maniera fantastica, di lì a poco si sarebbe risvegliata la bestia troppo tempo tenuta legata e che si vedeva scalpitare.
Pamela scansandosi dal corpo del marito mi fece un cenno di avvicinarmi al letto, non prima di aver detto nell’ orecchio di Paolo: “Ecco il mio regalo per te, buon anniversario”.
Pamela scendendo dal letto mi venne incontro e mi baciò profondamente, poi aggiunse sotto voce: “divertiamoci”.
Salii sul letto e iniziai con una mano a masturbare la spaventosa anaconda di Paolo mentre con la mia lingua non potei non gustare quel corpo così virile e maschio, non risparmiai un solo millimetro di carne.
Perfino i piedi erano un piatto invitante e da assaporare, così possenti e venosi.
Paolo tirava sempre di più le fasce che lo tenevano legate anche perché era troppo allupato e curioso di vedere, non gli bastavano più profumi, odori, rumori.
Pamela mi fece un altro cenno e senza slegare il marito mi fece sedere su quella mazza stratosferica che sentii entrare dentro e arrivarmi dritta allo stomaco.
La figa fradicia per l’eccitazione sbrodolo’ i miei umori su quel cazzo meraviglioso e li Paolo non resistette più e strattonando la seta si liberò, mi prese per i fianchi e iniziò a violentarmi e martoriarmi la figa che risbrodolo’ nuovamente facendo infoiare il maschio alfa oltre l’ inverosimile.
Pamela stava su una poltrona a godersi lo spettacolo a gambe aperte e sgrillettandosi la figa, estasiata e contenta di avermi scelta come regalo.
Dopo essere venuta Pamela ci raggiunse sul letto e offrì la sua figa alla bocca di Paolo per fargli gustare i suoi sapori appena sbocciati.
L’ abile bocca di Paolo iniziò a fare l’ amore con quel frutto succoso penetrandola profondamente e lasciandola più volte senza fiato, lei si dimenava cercando di allontanarsi mentre lui la tratteneva a sé, dimostrandole la sua natura di dominatore assoluto, le urla di godimento di Pamela e il vigore incessante del cazzo esagerato di Paolo mi fecero nuovamente godere e anche il maschio alfa godette inondandomi con la sua fertile sborra.
Mi sfilai la lancia di carne che mi aveva sconquassato le viscere e mi sembrò un tempo lunghissimo, il suo liquido mi colo’ tutto sulle gambe e non potei resistere dall’ assaggiarlo, dolcissimo, fruttato e cremoso.
Pamela doveva vendicarsi della trattenuta avvenuta poco fa del marito così assieme a me, ci dedicammo a lesbicare sulla cappellona pulsante del gigantesco totem; 4 mani e 2 lingue si dividevano e spartivano quel metro di cazzo.
Paolo godeva e si contorceva di piacere e piegandosi verso il suo cazzo aggiunse una terza lingua a succhiare e gustare la sborra che ancora colava e usciva.
Pamela mi fece mettere a pecorina e mi liberò della gabbietta di castità, Paolo mi montò dopo aver sputato sul suo cazzo e mi rinfilo’ il suo palo in figa, mi sembrò un attimo interminabile e che fosse quasi possibile vederlo uscire dalla bocca.
Inizio’ un terremotante andirivieni che mi stava provocando orgasmi a go go anche perché Pamela messasi sotto di me a 69 mi stava sparando un pompino favoloso, non solo riusciva a prendere tutto in gola ma con la lingua mi stuzzicava le palle.
Paolo godeva nel fare soffrire la malcapitata di turno, sfilando e infilando la sua metrata di cazzo, la figa veniva fistata aprendosi come un fiore a Primavera e devastata dal suo bombardamento possente.
Le mie gambe cedettero e quasi svenni dal piacere, Pamela mi fece mettere allora sdraiata di schiena e gambe al petto disse al marito di continuare la monta, Paolo ancora bendato riprese come se la fatica non appartenesse al suo mondo.
Stavolta ero io a leccare la figa della moglie e a gustarmi le sue squirtate.
All’ ennesimo orgasmo di Pamela, misi io lei a pecora, a vendicarmi e a indirizzare il cazzone del marito nella figa della festeggiata; io mi posizionai sotto i coglioni di Paolo e iniziai ad alternare ciucciate alle grosse palle e a slinguacciargli il bucio del culo.
Paolo mostrò il suo punto debole e capendo che di lì a breve avrebbe schizzato iniziò una monta furiosa con Pamela che urlava e squirtava mostruosamente ed io che fra massaggi ai coglioni e succhiate al bucio del culo stavo godendo come non mai.
Quando Paolo venne schizzò talmente violentemente che la sborra fuoriuscì dalla figa di Pamela e me la ritrovai tutta in faccia facendomi venire.
Pamela distrutta dall’ ennesimo potente orgasmo si sedette a smorzacandela sulla mia bocca offrendomi l’ immensa colata di nettare che ancora fuoriusciva incensante dalla sua figa e tolta la benda a Paolo, si chinarono su di me ripulendo e mangiando del mio seme finendo con un lungo e sentito bacio e dichiarandosi nuovamente amore.






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