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Gay & Bisex

Incontro in Ufficio ( Parte 2)


di LuigiGb
14.11.2023    |    9.573    |    16 9.7
"Mentre diceva questo mi accarezzava il sedere con la mano libera, e massaggiandomi le natiche..."
Sobbalzai quando sentii la sensazione di qualcosa che mi strisciava sul viso.
Sollevai la testa dal pavimento, mi guardai intorno e tutto mi tornò in mente.
Come avevo succhiato ed ero stato scopato da Jake quella notte, come avevo sperimentato uno dei più grandi orgasmi della mia vita.
Guardai l'orologio erano le 3:30.
Iniziai ad alzarmi lentamente, ma il mio corpo era pesante, stanco per lo sforzo dell'esperienza, sentendomi ancora come se fossi esausto, come se avessi bisogno di più sonno e riposo per riprendermi dall'esperienza da quel cazzone nero.
Mi sollevai da terra con le braccia, e mi misi a quattro zampe, riposandomi così un minuto.
Il mio culo era coperto di sperma secco o quasi.
Dovetti bilanciarmi per alzarmi perché i pantaloni e la biancheria intima erano ancora intorno alle caviglie, tenute a posto dalle scarpe.
Mi alzai in piedi con difficoltà, barcollando come un ubriaco, instabile.
Mi aveva fottuto a morte!
Iniziai ad abbassarmi la maglietta e ad alzare i pantaloni.
Erano tutti sporchi, con un misto di sperma, sudore e polvere, ma ormai non dovevo fare più niente, dovevo solo vestirmi e tornare a casa il prima possibile.
Arrivai a casa, feci la doccia e inviai un'e-mail a lavoro dicendo che non mi sentivo bene e prendevo un giorno di malattia.
Mi coricai a letto e mi addormentai di sasso.
Il giorno dopo mi svegliai verso le due del pomeriggio.
Il mio sedere pulsava ancora, ma non per il dolore o il disagio, ma per l'eccitazione.
Avevo sognato quel cazzo tutta la notte.
Quella non fu l'unica notte, per diversi giorni sognai che venivo scopato da Jake, dovevo alzarmi e masturbarmi per riuscire a dormire.
Continuavo a pensare a quella notte e all'enorme membro che mi scopava il culo fino in fondo e mi faceva venire come mai prima d'ora.
Quel pensiero era così tanto persistente che decisi di provare a rincontrare Jake.
Era l'unica cosa a cui potevo fare per soddisfare questa strana nuova fame.
Volevo che mi scopasse di nuovo!
Iniziai a cercare Jake a lavoro ma senza successo, sembrava volatizzato.
Mi arrivò la voce che era dovuto tornare in America per conto dell'ufficio e che sarebbe tornato a giorni.
Per due settimane di fila feci sempre tardi a lavoro nella speranza d'incontrarlo ma senza fortuna.
Dopo l'ennesimo tentativo, ero diretto a casa, quando sentii una mano coprirmi la bocca e il mio braccio tirarsi indietro dietro di me.
Il mio cuore ebbe un sussulto.
Era tornato!
Avvicinò il suo viso al mio e mi sussurrò all'orecchio "Mi stavi cercando?"
Feci cenno di si.
"Vuoi il mio cazzone?" Chiese Jake.
Feci cenno di si di nuovo.
Mentre diceva questo mi accarezzava il sedere con la mano libera, e massaggiandomi le natiche.
"Lo vuoi succhiare?" mi chiese all'orecchio.
Ancora una volta feci lo stesso cenno.
Il mio cuore batteva forte per l'eccitazione della scena e al pensiero di poter assaggiare di nuovo il suo enorme cazzo e le sue palle.
Lasciò andare la mia bocca e mi spinse le spalle verso il basso.
Mi inginocchiai iniziai a baciargli il pacco da sopra i pantaloni, che già stava diventando duro.
Gli slacciai i pantaloni e glieli abbassai fino alle ginocchia e il suo enorme cazzo nero e pulsante saltò fuori davanti alla mia faccia.
Cominciai a leccare e baciare la cappella.
Gli leccai le palle, le avvolsi con la lingua e inalai il profumo di quel membro nel profondo dei miei polmoni.
Il suo cazzo aveva un sapore così buono, lo succhiavo avidamente, velocemente emettendo rumori di risucchio.
"Ti sono mancato?"
Lasciai uscire il suo cazzo dalla bocca per un secondo, lo guardai nell'oscurità e risposi: "Sì!"
Ripresi a succhiare, raddoppiando i miei sforzi per soddisfarlo con la bocca.
Mi tenevo alle sue cosce mentre dondolavo la testa avanti e indietro e sbavavo sul suo enorme membro.
Potevo sentirlo respirare profondamente e gemere.
L'ho succhiato furiosamente finché non mi afferrò la testa e cominciò a scoparmi la bocca come una fica, le sue palle dondolavano e mi schiaffeggiavano il mento a ogni spinta finché non esplose nella mia bocca e in gola.
Iniziai a deglutire disperatamente, spruzzi dopo spruzzi di sperma caldo i quali inondarono la bocca e tutto quello che potevo fare era deglutire.
Alla fine ha smise di venire e tirò fuori il suo cazzo dalla mia bocca, lo baciai, lo leccai e massaggiai.
Non riuscivo a staccare le mani o la bocca da quel palo.
"Ti piace davvero così tanto?" Chiese Jake.
Annuii, continuando a leccargli, a pompare il cazzo e a massaggiargli le palle.
"Sei contento ora??"
Con sua sorpresa, scossi la testa. "Non volevi succhiarmi il cazzo?
Cosa vuoi allora?" Mi girai a quattro zampe e gli mostrai il culo.
Lui rise.
"Puttana, vuoi che ti scopi il culo?"
Ho annuito di nuovo.
"Ok, Troia. Ti scoperò il culo finché non potrai camminare...ma non qui. Devi venire a casa mia dove posso scoparti bene".
Cominciò a infilarsi il membro nei pantaloni e a chiudere la cerniera.
"Se vuoi farti scopare, devi venire con me. Avrai tutto il cazzo che riuscirai a maneggiare"
Se volevo farmi scopare dovevo andare con lui.
La mia brama per il suo arnese era alta, il mio buchetto stava già pulsando e increspandosi perché il suo cazzo lo penetrasse.
"Luigi?, vieni o cosa?", affermò mentre cominciava a girarsi e camminare nel corridoio.
Saltai in piedi e iniziai a seguirlo.
Raggiungemmo la sua macchina e ci avviammo verso casa sua.
Jake fermò l'auto
"Eccoci qua, Forza, andiamo!"
E si avviò a scendere dall'auto.
Lo seguii nel buio più totale mentre ci avviciniamo a casa.
Aprì la porta e accese le luci, sia interne che esterne.
"Togliti i vestiti cagna" ordinò mentre riponeva le chiavi in ​​un cassetto.
Mentre cominciai a spogliarmi mi disse di andare in camera da letto e farmi una doccia: "Lavati bene... Ti voglio bella e pulita".
Sotto la doccia, mentre mi lavavo pensavo a quello che stavo facendo, ero duro come una roccia e non potevo fare a meno di avere un'erezione permanente.
Fatta la doccia e mi asciugai e raggiunsi Jake in soggiorno nudo e ancora duro.
Lo vidi seduto sul divano a guardare porno e sfoggiando un'enorme erezione.
La vista del suo enorme cazzo duro mi fece contrarre e increspare la mia rosetta e il suono e la vista del porno mi riempirono la testa di gemiti.
Indugiai davanti alla TV, la scena era estremamente eccitanti, nel film c'era un ragazzo bianco che veniva scopato da un gruppo di ragazzi neri, sinceramente lo invidiavo un pò.
"Vieni qui e cavalcami il cazzo Luigi" Mi avvicinai al divano e notai che il suo cazzo luccicava di lubrificante.
Mi posizionai a cavalcioni sulle sue cosce di fronte a lui e posizionai il mio sedere sul suo palo duro.
Mi ha afferrò i capezzoli e iniziò a pizzicarli.
Gemetti di piacere mentre iniziavo a far scivolare il culo sul suo cazzo duro.
Continuava a giocare con i miei capezzoli mentre infilavo il suo cazzo più in profondità nel mio retto.
La mia bocca si aprì in un silenzioso gemito di piacere alla sensazione del suo enorme cazzo nero che scivola oltre il mio sfintere e penetrava nel mio corpo fino a toccare il fondo delle mie viscere.
L'avevo preso tutto nel culo e cominciai a muovere i fianchi avanti e indietro e su e giù, scopandomi con il suo cazzo.
Più godevo, più velocemente andavo su e giù e mi scopavo sul suo palo nero.
Continuò a pizzicarmi e a stuzzicare i miei capezzoli, poi, afferrò il mio sedere e strinse forte le mie natiche.
Iniziai a gemere come un matto, lasciandomi andare sessualmente e divertendomi come mai prima d'ora.
Diavolo, nessuno poteva sentirci qui, e nessuna mano a tapparmi la bocca.
"Ohhhhhhh cazzo! Dio.... Adoro il tuo cazzo nel culo!!"
Mi stavo comportando come una vera puttana, una totale troia.
Praticamente saltavo su e giù sul suo palo duro e scopandomi fino in fondo.
Lui mi guardava con un sorriso ironico e continuava a giocare con i miei capezzoli e a lasciarmi scopare.
"Oh merda...sto per venire! Sto per venire!" Dissi senza fiato quando realizzai che non potevo più resistere e iniziai a tremare per le contrazioni che emanavano dal mio culo, dalle palle e dal cazzo.
Esplosi sul petto e sullo stomaco di Jake, nonostante avevo finito lo sperma, il mio culetto continuava a contrarsi e a tremare per l'eccitazione ed è stato uno dei migliori orgasmi che avessi mai sperimentato.
Nonostante venissi come un matto, mantenni il ritmo scopandomi con il suo palo.
"Forza pulisci tutto non la voglio addosso a me!" Ordinò Jake.
Senza smettere di saltare sopra di lui cercavo qualcosa per pulire il mio sperma ma non trovavo niente.
"Forza da brava pulisci con la lingua" Disse con tono autoritario.
Così sfilai il suo palo che era dentro di me e mi diedi da fare per ripulirlo dal mio sperma.
Montai di nuovo sopra di lui e cominciai a scoparmi di nuovo con il suo cazzone.
Notai che respirava più forte e sapevo che si stava preparando a venire.
Lui mi afferrò le cosce e mi tirò giù sul suo enorme cazzo ed emise un forte e lungo, "Ahhhhhhhhhhh!", mentre sentivo il suo cazzo sgorgare spruzzi di sperma caldo nel profondo del mio retto.
Crollai supra di lui e rimasi così per un po', riprendendo fiato per la potente scopata e per l'enorme orgasmo che avevo provato.
"Cazzo... Luigi....È stata una bella cavalcata. Hai un bel culo profondo."Disse con il fiatone.
"Cazzo sì!" dissi senza fiato.
Mentre lentamente mi sollevavo dal suo enorme cazzo che non era ancora del tutto floscio, sentii lo sperma iniziare a gocciolare fuori dal mio culo e lungo le mie gambe.
Mentre andavo di nuovo verso la doccia, pensavo a quello che avevo fatto, a come mi stavo lasciando andare senza freni coma mai prima d'ora, decisione che mi aveva lasciato completamente soddisfatto sessualmente!
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