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Il seno esagerato di Daniela M.


di apinna77
07.01.2019    |    21.873    |    1 8.4
"Mi eccitava pensare a quanto si bagnasse al pensiero delle mie eiaculazioni..."
Vi racconto una storia parzialmente vera, che ho volutamente fatto in modo che accadesse.
Daniela è da 15 anni la donna di un mio amico, Cesco. Hanno 10 anni di differenza e non hanno mai voluto, per scelta di lui, avere dei figli.
All'alba dei 50 anni Daniela non è una donna particolarmente bella (come il sottoscritto del resto), 1,65 in carne e piuttosto terra terra, non avendo studiato e vissuto gran parte della sua vita in campagna.
Come avrete dedotto dal titolo ha però un seno grandioso, una bella sesta che svetta su quel fisico minuto.
Negli ultimi mesi ha forse raggiunto una certa consapevolezza di ciò e ha cominciato a sfoderare camicette strettissime, sbottonate fino al limite della legalità e costumi con reggiseni a triangolo che lasciano intravedere tutte le sue forme. Ho pertanto iniziato a sbirciare con regolarità il suo profilo instagram per godermi delle ricche seghe sulle sue pubblicazioni.
Per darvi un'idea, persino 5 minuti prima di iniziare il racconto mi sono masturbato su una sua foto a Cuba dove indossava un costume rosso scuro. Era decisamente piccolo, ma soprattutto trasparente. Si vede che era stata da poco in acqua, le sue areole si potevano ricalcare. Meraviglia!!
In una delle mie seghe mattuttine, su una foto di 3 anni prima dove si era slacciata il reggiseno per nascondere le tette con le mani, ho incautamente messo un mi piace nel tentativo di ingrandirla. Ho pensato di rimuoverlo, ma volevo lo venisse a sapere. Mi eccitava pensare a quanto si bagnasse al pensiero delle mie eiaculazioni.
Venti giorni fa mi succede di nuovo, stavolta su una sua foto in cui indossava una maglietta strettissima, che evidenziava un altrettanto stretto reggipetto in pizzo. Adorabile, ma mi ha fatto beccare.
A quel punto mi scrive su what'sup dicendo di smetterla che altrimenti Cesco se ne sarebbe accorto. Imbarazzato oltremisura, gioco di attacco e le chiedo di vederla perché per scusarmi le avrei rivelato un tradimento di Cesco (cosa non vera ma mi serviva un pretesto per vederla). Ci diamo appuntamento al centro commerciale "le nxxxxxe" per un caffè.
Un paio di giorni dopo ci incontriamo e tolto quel pizzico di residuo imbarazzo inizio a farla incazzare con una storia inventata di tradimento del suo fidanzato.
Le monta la collera e qui si apre uno scenario a cui non avevo pensato. Per non essere sminuita da mio racconto, fa' altrettanto e mi descrive i suoi tradimenti con alcuni colleghi di ufficio di cui non aveva mai parlato con nessuno prima (sarà vero poi?). Lì viene fuori l'idea.
La fermo e le dico che non era vero quello che le avevo raccontato. Ma le dico anche che invece io credo a tutto quello che mi ha detto e che ora deve comprare il mio silenzio....
Si incazza tantissimo, come prevedibile, e devo tranquillizzarla 5 minuti prima di poter conferire in maniera civile.
La rassicuro che non voglio e non penso ad un rapporto sessuale. Voglio solo mi segua nel bagno del bar del centro commerciale.
Insistendo un poco la convinco e con un po' di attenzione ci chiudiamo nel bagno degli uomini. Quel giorno indossava un body scollatissimo, con reggiseno in nero di pizzo a vista.
Mentre le chiedevo di appoggiarsi al muro capi' subito che cosa avevo in mente.
Senza togliere lo sguardo da quelle pere enormi, mi abbassai pantaloni e mutande alle caviglie, sfoderando un cazzo durissimo, rosso dalla voglia.
Comincia a farmi una sega con movimenti molto lunghi, descrivendole i dettagli delle sue foto su cui le mie sborrate trovavano sfogo. Dapprima falsamente imbarazzata, vedo che comincia ad incuriosirsi ed eccitarsi. Era sorpresa da come mi ricordassi certi dettagli, per cui comprese la mia perversione per il suo seno. Ne era onorata, questa era la verità. Tant'è che si tolse il body e rimase in reggiseno per accelerare il mio piacere. Ma fece di più, scostando una coppa e mostrandomi un seno, enorme, con un'areola violacea ed un capezzolo duro che puntava verso di me. A quella vista schizzai libero, spruzzando sperma senza controllo sul pavimento del bagno.
Non pensavo di arrivare a tanto...ma non l'avrei fatta uscire così. Mi avvivinai a lei, ma non voleva e si mise ad urlare. Dovetti metterle la mano sinistra sulla bocca per farla tacere, mentre con l'altra le cominciai a sbottonare la patta del jeans. Si dimenava, ma non lo voleva realmente. Le abbassai i jeans a metà coscia, a sufficienza per vedere le autoreggenti nere. Mi era tornata una verga durissima. Incuneai la mano destra nelle sue mutandine, per infilare il dito medio e l'indice nella sua fica. Pelosa e completamente bagnata.
La sditalavo con movimenti così lunghi e profondi che ci misi meno di 1 minuto per farla eiaculare come una fontanella.
Estraendo la mano, profumata come un fiore, gliela posi vicono al naso. E succhiandole l'orecchio destro, le ricordai con un sussurro..ora ci sono gli assaggi...e si mise in ginocchio a leccarlo.
@Daniela: lo so che lo vuoi anche tu..e sai chi sono..




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