03-Cena

Dallo squillo passa una manciata di secondi, che sembrano un’eternità. La porta si apre e spunto il mio capo carpentieri. Mi sorride e dice:


Entro in un ordinatissimo, quasi asettico, ambiente. Tutto al suo posto, i pizzi ricamanti cercano di valorizzare cornici con foto ricordo di matrimoni antichi. Il profumo della cena tenta di invadere gli ambienti saturi di falsi profumi di lavanda. I mobili ereditati da nonne del sud danno il tocco finale al mio disagio.

Arrivo in cucina, dove trova la signora intenta ai fornelli. E con voce allegra dice;
"Buona sera Giulio; la doccia ti ha rigenerato? Vieni! Accomodati qui che è pronto"

La guardo urca è in ghingheri. Gonna nera a pieghe svolazzanti lunga. Camicetta bianca, poco abbottonata che lascia intravedere due sode tette che dolcemente si adagiano nel reggiseno nero in pizzo. Urca è in ghingheri.
Nel mezzo della cucina fa bella mostra una tavola di legno, coperta da una tovaglia a quadretti bianchi-verdi. Una zuppiera fumante di minestrone con basilico. Mi fanno accomodare capotavola in mezzo a loro.
Lei "Buona sera Giulio; la doccia ti ha rigenerato? Vieni! Accomodati qui che è pronto"
Ringraziando e accetto. Il mio sguardo si posa, voglioso, su due tette che stanno per uscire dal nero reggiseno.
Lui, riempiti i bicchieri di buona Barbera, dice:
"Un brindisi alla dea Fortuna che ha deciso di farti arrivare a casa nostra!!!"

E giù altro bicchiere che va a raggiungere quelli già bevuti in cantiere nel pomeriggio. Speriamo di reggere bene sta valanga di buon vino?
Si inizia a mangiare ed in allegria si chiacchiera di varie argomenti, senza mai un riferimento al nostro primo incontro sexy. Tra minestrone, bistecche al sangue e buon vino la serata si sviluppa serenamente.

Finita la cena la Lei spedisce noi maschietti in salotto, in attesa del caffè.
Un salottino ben arredato con divano in panno chiaro, posizionato strategicamente per vedere comodamente il gran schermo piatto della TV. Lui si accomoda nell’angolo. Io mi siedo nell’altro e iniziamo a parlare dell’argomento che ci coinvolge: il lavoro in cantiere!

Dopo alcuni minuti spunta Lei, con un vassoietto; troppo piccolo per contenere zuccheriera e tazzine fumanti di caffè. Finalmente un caffè. Speriamo che metta un po’ di ordine nel mio stomaco. Strano non mi sento girare la testa. Che sia vino genuino quello che ho bevuto?

Dopo il “rito” del caffè arriva il grappino. Urca e chi resiste? Finalmente lei abbandona la cucina ed allegramente si siede in mezzo a noi. Chiedendo?

In effetti, la Tv era accesa ma a nessuno interessava.Il lui lascia il telecomando e lei gironzola tra i vari canali, non trovando nulla di interessante. Nel muoversi le sue gambe sfiorano le mie. Un calore si irradia da quel punto e mi percorre tutto, come una scarica elettrica.

Che devo fare? Decido che se vogliono saranno lui o lei ad iniziare il gioco. D parte mia ho già l’amichetto in allerta. Non ho intimo e si sente libero di far ciò che vuole.

Lei cinguettando continua a guardare e scartare le varie offerte alla TV. Il contatto delle gambe aumenta la pressione. Il calore aumenta. Giacomino si ridesta ed annusa odore di figa nei paraggi.
Il lui, parlando male dei programmi TV, con indifferenza appoggia una mano sulla gamba di lei. La stringe sulla coscia soda. Wow. Altro che TV!
Guardandomi negli occhi Lei mi chiede?
Lei ”Non c’è nulla di interessante!! Che dici mettiamo un film”
Io ”Direi che è l’unica soluzione….anche se sono stanchino!”
Lui ”Non vorrai andare a nanna dobbiamo festeggiare il tuo arrivo”

Mentre parla alza letamante la gonna. Spunta una gamba ricoperta da una calza nera a disegnini. Intrigante. Lei si gira verso di me e guardandomi negli occhi si avvicina e dolcemente appoggia le labbra sulle mie. Un bacino delicato e pieno di promesse per i vicinissimi e intriganti. Si scosta un attimo e aspetta. Lì a 2 cm dalle mie labbra. Alcuni secondi per assaporare la situazione. Poi pianto la mia bacca sulla sua e inizia una furente danza tra le lingue. L’abbraccio e sento i suoi caldi seni che morbidamente adagiarsi su di me.

Sento delle mani, non femminili, che mi accarezzano la testa. Mentre una mano femminile si intrufola sotto la maglia cercando di oltrepassare l’elastico dei pantaloni. Ci riesce e selvaggiamente si impossessano del mio cazzo che velocemente si è preparato all’evento. Lui gioisce e trasmette la sua gioia a tutto il mi corpo. Una goduria unica.

Dopo un tempo quasi infinito, lei si scosta, si inginocchia davanti a me e libera il mio Giacomino da ogni indumento. Lui allegramente svetta libero verso la sua aguzzina che lo guarda soppesandolo dolcemente con delicate manine. I suoi polpastrelli percorrono tutta l’asta e giocherellano con la testa per poi ridiscendere giù nelle grosse noccioline che aspettano frementi ricevono la loro parte.
Mi stravacco sul divano lasciando scorrere le goduriose sensazioni che lei mi regala. Non una parola. Finalmente sento un qualcosa di morbido, di caldo, di umido che si impossessa della mia cappella. La sento succhiare come se volesse staccarla e portarla via. Poi quella dolce bocca si fa immerge tutta dal mio cazzo. Che gradisce molto. Mi sta facendo un violento e godurioso pompino. Con tutta la voglia che solo con lunga aspettativa si può fare.

In un attimo di chiarezza; Vedo il lui che lì vicino a noi a cazzo nudo si sega assaporando tutta la “troiaggine” della sua donna. Un complice sorriso e poi mi rituffo a pieno nelle sensazioni che la sua bocca mi regala. La sua lingua ora scende lentamente e va a giocherellare con le palline. Wow. Fantastico. Sto per venire. Lei lo capisce a violentemente riconquistata la cima. Succhia e si accarezza la patata da sopra i vestiti. Mi guarda e si gode anche la mia faccia stravolta. Fiera del suo lavoro.
Il cazzo mi vibra violentemente nella sua bocca, che felice riceve volenti schizzi dolci-salati, a suo premio. Continua a succhiare fino a quasi farmi male. Senza lasciare una goccia. Tutto il regalo lo prende in bocca lo assaggia lo gradisce le piace. E’ visibilmente felice e orgogliosa. Io stravolto si rilascio andare sul divano. Senza una parola. Sono superflue.

Lei si rialza e trionfane guarda il suo trionfo su di me e poi sorride complice al suo uomo che approva. Volano via gonna e tanga. Rimane con solo le calze autoreggenti nere. Capisco che dopo avermi distrutto vuole vincere la battaglia anche con il suo uomo. Che tutto nudo e a cazzo duro aspetta l’inizio della battaglia.
Lui si alza e vorrebbe scopare alla pecorina. Lei non accetta. Vuole essere l’assoluta protagonista della serata. Spinge l’uomo sul divano e con decisione si impala sull’asta in un solo colpo. Emettendo un gridolino di goduria-vittoria. Sente arrivare il suo cazzo in fondo alla figa allagata. Lo cavalca come una cavallerizza e la sua faccia si stravolge dal godimento. Pochi minuti e sente il suo uomo godere e riempirla del dolce premio di vittoria. Lei continua per pochissimo poi con un grido di guerriera vincitrice gode. Scuotendo il corpo violentemente. E ancora gode.
Si accasci sul suo uomo e con un dolce bacio gli dice Grazie. Si abbracciano e sono ancora una dentro l’altra e il loro amore vero impregna la stanza.

Mi risveglio a notte fonda ancora sul divano. La televisione continua a pubblicizzare. Ci sono tutti e tre addormentati, loro dolcemente abbracciati lì seminudi e serenamente soddisfatti di esserci ritrovati.

ps. un vostro commento sarà graditissimo