Racconti Erotici > Lui & Lei > Continua l'evasione dalla prigione Covid
Lui & Lei

Continua l'evasione dalla prigione Covid


di Membro VIP di Annunci69.it pierpatty6151
11.01.2021    |    4.581    |    1 9.8
"Una violenta scarica di vibrazioni mi corre in tutto il corpo..."
Premessa: Questo racconto è il proseguimento della prima parte di “Evado dalla prigione Covid”, per cui consiglierei di leggerlo prima di questo. Comunque buona lettura.

$$$

Il freddo ci sveglia, il camino è quasi spento, lo guarda infreddolita, è rannicchia nell’accappatoio.
Corro a ravvivare le braci con nuovi ceppi di legna.

Mi guarda sorride ed esclama:
“Grazie… ma adesso vieni qui, tocca a te…”.
Non aspetta risposte, fa scivolare dalle spalle l’accappatoio. I suoi turgidi capezzoli puntano la stoffa. L’accappatoio scivola ancora rivelando i suoi seni ansiosi di baci. Il suo seminudo pancino respira lentamente, aspettando carezze. Le cosce serrano il tesoro. Mi guarda, sorride provocandomi si offre.

La mia voce mi sorprende dicendo:
“Scusami e se puoi, capiscimi. Sei dolcissima. Ti desidero. Voglio fare l’amore. Sei dolcemente femmina, ma non posso rovinare questo tuo momento, che tale deve restare”.

Lei, sorpresa, risistema l’accappatoio. Sorseggia il Whisky. Si rattrista. Rimugina.
“Anna ti voglio, ma non posso rovinarti questo tuo splendido momento!”

Sembriamo una coppia convivente e innamorata, mentre siamo solo due emeriti estranei che casualmente hanno fatto sesso orale.

Mi guarda, sta cercando di rendersi conto che accade, spunta una lacrima. Con dolcezza la tengo appoggiata alla mia spalla, le accarezzo i capelli, e il viso.

A mente fredda, mi darei dell’imbecille furioso. Sono abbracciato a una vogliosa donna, che m’inebria col suo profumo di femmina in calore. Forse è un momento più del sesso e meno dell’amore?

Quasi per caso, appoggia la mano sulla mia gamba, iniziando ad accarezzarla lentamente.
Caspita, cambia tattica, e non considera le mie parole.

Le carezze scivolano verso l’alto, trovano l’orlo dell’accappatoio, lo spostano. La manina s’intrufola, si ferma, aspetta, nessuna reazione. Mi godo l’intrigante situazione.
Quasi per caso raggiunge il Mio in attesa. Da sopra i boxer lo sfiora, lo conosce, lo saluta, lo strizza.

Io aspetto, continuando ad accarezzarle dolcemente il viso.
La birichina fredda manina s’infila sotto l’ultima barriera dii leggera stoffa, faticando libera il mio duro amichetto.
Con movimenti rapidi slaccia e allarga l’accappatoio, i boxer scivolano a metà coscia. Lo afferra come temesse che scappi. Lo guarda, fa fiorire la turgida cappella. Ha conquistato ciò che voleva, sottolineandolo con un: “Non male questo giocattolone”.

Scrutandomi gli occhi sorride da vincitrice, e cercando le mie sensazioni, capendo di essere la padrona della situazione, continua ad accarezzare il suo turgido trofeo.
Ormai nudo sono completamente alla sua mercé. Io non posso e non voglio contrastarla e sopporto con piacere le sue dolci torture.
Lentamente avvicina le carnose labbra alle mie, forza dolcemente e la sua lingua s’impossessa della mia bocca, cerca e si arrotola sulla mia lingua. Mi manca il respiro. I corpi avvinghiati vibrano.

I minuti scorrono senza tempo.
La sua lingua si scioglie e scende lentamente, raggiungendo un mio capezzolo, lo mordicchia, lo succhia. I fremiti dilagano, verso il turgido imprigionato nella sua mano, che continua a salire e scendere con estrema lentezza. Donandomi uno sconosciuto miscuglio di dolore e piacere.

Provo a muovermi cercando i suoi seni.
“E no! Ragazzo stai fermo e godi come voglio io”
Bloccato! Ritorno a sopportare le sue torture.

Seguendo immaginari sentieri con la punta della lingua gironzola sulla mia pancia, avvicinandosi sempre più al Prigioniero dolorante, per poi risalire velocemente.

Questo gioco mi fa impazzire, promettendo tanto e concretando poco.

Lei lo sa, sorride felice, sentendomi a completa disposizione dei suoi giochini. Sa che può e vuole dirigere il suo e il mio erotico piacere.

Finalmente la sua lingua scende diretta puntando sul Mio, lo raggiunge, lo sfiora, scende lentamente fino in fondo, e risale per abbracciare con le labbra l’indolenzita cappella, la aspira dentro la calda bocca. Tutto dentro, si ferma, se lo gode.

Una violenta scarica di vibrazioni mi corre in tutto il corpo. Mai provato nulla di simile, mentre lei mugola.
Le afferro i capelli, e vorrei sveltire la situazione, ma lei si libera e con voce mielosa, e decisa:
“E no! Te l'ho già detto! Sei mio! Hai detto che il momento è solo Mio, e così deve essere. Stai fermo, Ti farò impazzire”!

Le lascio libera la testa. Lei si sfila l’accappatoio, mi sdraia sul divanetto, a pancia sopra. Si Stende su di me, a mo’ d copertina. Il Mio si mette tra le sue gambe all’altezza del suo bagnato Paradiso. Le grandi calde labbra sbrodolano su di Lui. Lei mi bacia. Le lingue si arrotolano. Le mani cercano e accarezzano ogni dove. I suoi capezzoli vogliono bucarmi.
Si alza sulle ginocchia, si sposta in posizione, il Mio svetta in mezzo alle sue cosce, lo afferra, lo sposta, cerca, si abbassa, le sue grandi labbra scendono e si allargano sfiorando la mia cappella. Che vuol entrare in paradiso. E invece NO!

Inizia un’altra tortura. Lei si accarezza la patata con la mia cappella, scivolando avanti e indietro con calma, assaporando il calore e la mia voglia mescolata alla sua. Arriva al bottoncino, se lo sditalina.

Il mio godimento si esalta nella tortura di non poter entrare.
Finalmente con lentezza esasperante scende e mi fa entrare nel suo super bagnato antro.

Lo fa entrare tutto, Lo ferma tutto dentro di lei assaporandolo e facendomela conoscere. Risale e lo fa rientrare velocemente. E inizia a sbattersi con un ritmo variabile, fermarsi quando il mio godimento sta per raggiungere il culmine, riprendendo i movimenti quando sa di poter proseguire.
Quando decide di essere totalmente appagata dal piacere si lascia andare al suo godimento. Aumenta il ritmo avanti indietro, sbatte la testa, occhi chiusi, unghie piantate nella mia pelle, urli di piacere, ed esplode nell’estasi del godimento totale. Io seguo a ruota, godo che mi fa male.

Lei ferma, con me tutto dentro, urlando accoglie tutto il mio nettare. Mi abbraccia, mi bacia con mille piccoli bacini in faccia. Si spiattella sfinita su di me ancora più frastornato di lei.

Non saprò mai, se quello che ho vissuto è stato un’esplosione di sesso o un momento di puro amore, ma che importanza ha, di certo so che lo ricorderò come un episodio irrazionalmente speciale.

Non so quanto sono rimasto dentro i nostri umori, sentendo il suo peso, il suo calore, la sua morbida pelle, ma purtroppo il tramonto è arrivato. Un ultimo appassionato bacio e svanì giù per le scale.

La calda doccia mi accoglie, mi accarezza la pelle, mi fa sognare le insperate emozioni regalatami da un’anonima sessantenne vicina di casa.

$$$

Le settimane trascorrono veloci, impegnate nei preparativi di queste non tradizionali feste di fine anno.
Vuoi per orari differenti, o per corse nei negozi per rendere il Natale ancora Natale, non ho più rivisto Anna, mentre ho incrociato un paio di volte il suo coinquilino. Soliti anonimi saluti, e ognuno per la sua strada.
Finalmente ho messo alle spalle il più anonimo e triste Natale della mia vita. Delle festività di fine anno rimane solo da superare il capodanno. Poi ricominceremo con un nuovo anno. Non ho neanche la voglia di sperare in un anno migliore, ma il tempo non si ferma, e comunque andrà solo domani scopriremo che accadrà.

E ora vi racconto cosa mi è accaduto in una gelida sera tra Natale e Capodanno.

$$$

In tempo per la chiusura del coprifuoco, sono rientrato a casa, reduce dal canonico e noioso, ma inevitabile, incontro con colleghi per gli auguri di un buon anno, naturalmente innaffiati da abbondanti brindisi, rigorosamente alcolici.

Nell’androne del palazzo, mi trovo davanti Anna.
Brillo com’ero, l’avrei abbracciata, baciata, e scopata lì sulle scale.
Purtroppo, o fortunatamente, mi accorgo in tempo dell’arrivo del suo coinquilino.

Veloce accantonamento del proposito. Con faccia tosta e lingua impastata, iniziano scambi di saluti, e battute della serie com’è andato il Natale: Tutto bene. Che palle questi DPCM: speriamo che finiscano presto. Che fate di bello a Capodanno: non abbiamo ancora organizzato nulla.

S’instaura una specie di cordiale chiacchierata, più per far passare il tempo che per sapere i fatti altrui. E’ evidente che nessuno vuol andare a casa, ma non si ha neanche la confidenza per suggerire come finire la serata. Io un’idea me la sarei fatta, ma aspetto gli eventi.

Continuano i sorrisi di circostanza e le mie poco furtive occhiate al decolté di Anna si sprecano.

E’ il coinquilino a sbilanciarsi, invitandomi a bere qualcosina da loro, per fare quattro chiacchiere e conoscerci meglio, d'altronde siamo vicini di casa.

Se sapesse la bella conoscenza, ho e che rifarei con Anna non sarebbe così euforico. O forse ha capito tutto e ha suoi progetti per la serata?

Anna s’illumina e sottoscrive l’invito, ed io non posso deluderli, accetto l’invito informandoli che poso rimanere poco perché domani lavoro.

In pochi minuti siamo seduti al tavolo della loro cucina-salotto. Con orgoglio Giovanni apre una fresca bottiglia di moscato delle sue zone. I bicchieri si riempiono e parte il primo brindisi, alla nostra conoscenza a futura amicizia.

Se l’amicizia sarà come dico io, sarà lunga e goduriosa.

Anna, scusandosi, spacchetta e taglia un panettone già iniziato. Nessun problema ci sono canditi e uvetta, come piace a me. E’ dolce e morbido come le sue tette.
Più la bottiglia si svuota, più i discorsi si sciolgono, senza sfiorare i nostri segreti personali o interpersonali.
Tutta via Giovanni, con la sua sensibilità, intuisce una certa sintonia tra me e Anna. E ha ragione, ci piacciamo, e se fossimo soli, non perderemmo tempo con il moscato, il panettone, e chiacchiere varie.

Giovanni, apre la seconda bottiglia di moscato, riempie i bicchieri e rivolto a me esordisce serio:
“Scusa se sono diretto. A te Anna piace molto?”.

Cazzio, e ora che rispondo? Che faccio? Prendo tempo e sorseggio il moscato cercando la risposta nel bicchiere.

Mi salva Anna:
“Giovanni… ti prego non è il caso… Ti ho già confessato d’aver fatto sesso con lui e che mi è piaciuto molto. Non è il caso di fare il geloso?”.
“Anna la mia non è gelosia! Anzi! Mi spiace d’essere il terzo incomodo. Sai come sono e cosa mi piace. Ho capito benissimo che stasera avete voglia di fare sesso. Io sono di troppo”.

Io rimango sbalordito.
Anna si alza, abbraccia Giovanni e lo bacia sulla guancia.
Io fermo, svuoto il bicchiere. Li guardo scoprendo l’insospettabile affetto e rispetto che c’è tra loro.

Lui la sospinge dolcemente verso di me. Lei mi abbraccia, regalandomi un sessuale bacio, arrotolando la sua lingua con la mia.
Giovanni ci guarda e capisco che è contento per Anna, la quale si scioglie da me prendendoci entrambi per mano e ordinandoci:
“Venite con me”

Ci guida verso la sua camera.

Intuisco che vuol fare, ma rimango sbalordito.

Lei si siede sul letto, ci guarda come una pantera osserva e pregusta le sue prede. Io guardo Lui e lui guarda me. Entrambi sappiamo che finiremo a far sesso, ma come e con chi nessuno lo sa.

“Dai su che aspettate a spogliarvi? Vi voglio nudi su di me”.

Sarò sbronzo, ma non la capisco. Ci vuole su di lei, ma Giovanni non è gay, e che ci fa nudo su di lei.

Giovanni inizia a spogliarsi. Io timidamente lo imito.
“E no così non mi piace. Vi dovete spogliare a vicenda”.

Cassio ecco dove vuol arrivare. Avere a disposizione due uomini che fanno sesso, tra loro?
Lui si avvicina, lo guardo dubbioso, mi toglie la camicia, subisco immobile, mi accarezza il petto.
Lo imito. Via la sua camicia appare il petto completamente depilato. Timidamente accarezzo i suoi pettorali, non male.

“Dai continuate, fatevi vedere!”
La sua gonna si è arrotolata, le gambe si sono allargate, lasciando vedere le autoreggenti brunite e la mutandina in pizzo color carne, la mano sotto la leggera stoffa si muove ritmicamente.

E mo’ che faccio? Le salto addosso. Ho il cazzo durissimo.
Lui continua ad accarezzarmi, forse attendendo una mia approvazione per proseguire. Decide ancora Lei togliendosi le mutandine offrendo la patata completamente aperta e violentata nel suo intimo dalle dita che spariscono dentro di Lei.

Lui abbandona le carezze, raggiunge la cintura, la slaccia, apre la cerniera e i pantaloni cadono per terra. I gonfi boxer non celano la mia eccitazione.
S’inginocchia come se fosse davanti a un totem pagano. Accarezza i boxer seguendo le forme del cazzo, con gli occhi mi chiede l’autorizzazione a proseguire.
Anna continuando ad accarezzarsi, aspettando l’evolversi della situazione.

Non si torna più indietro.

Abbasso i boxer, e salta fuori il Mio, che sparisce all’istante nella bocca di Giovanni. Lo sento risucchiare tutto, sembra che lo voglia staccare. Fa quasi male, ma che bocca favolosa.
Anna osservandoci mugola di piacere, con tutte le dita nella fica spalancata.

Perdo l’equilibrio, cado, nella risata dei due. I pantaloni e i boxer sono a mezza gamba, il cazzo è fuoriuscito violentemente dalla bocca di Giovanni. Il quale preoccupato si rituffa sul Mio, lo bacia, lo verifica, lo lecca e conferma che non ha subito danni, anzi è meglio di prima.
Anche Anna arriva a verificare gli eventuali danni, e “rubandolo” a Giovanni lo bacia e lo lecca vogliosa.
Con gli occhi chiusi, subisco e mi godo le loro voglie.

Non so come ci sono arrivato, ma sono sotto la gonna di Anna, che con la sua bagnatissima fica sta impregnandomi tutta la faccia con i suoi succhi vaginali. In un casuale meraviglioso sessantanove multiplo. Caspiterina, due lingue stanno seviziando il mio cazzo. Quale magnifico e irrealizzabile godimento sto provando.

Sto per godere. Lo urlo. Si fermano. Si rialzano. Mi spogliano del tutto. Sono in loro balia. E la cosa mi piace un casino.

Mi ritrovo sdraiato sul letto, al fianco Anna tutta nuda, e Giovanni e con il pistolotto duro in bella vista.
E che bel pistolotto, di tutto rispetto.

Anna accorgendosi della mia approvazione, mi sfotte con uno scanzonato:
“Non morde! Dai prova a baciarlo. E’ buono dai leccalo.”

Sarà la sbronza, o la curiosità, non so, fatto sta che accenno un timido “si” con la testa. Dubbioso le domando con voce impastata:
“Che dovrei fare?”
“Questo”. Risponde Anna facendo sparire il cazzo dentro la bocca. Giovanni mugola approvando la cosa.

Pochi secondi e il cazzo rispunta, sembra che a entrambi piaccia la mia indecisione. Lei con delicatezza mi spinge verso quella rossa grossa cappella che aspetta vogliosa la mia lingua.
Avvicinandomi a quella torre di carne sento l’odore acre di cazzo voglioso.
Con la lingua lo sfioro, temendo il cattivo gusto che non c’è, e non c’è neanche la repulsione, anzi.
Schiudo le labbra e lo lascio entrare lentamente. Un “hai” mi avvisa che sto usando i denti, rimedio tenendolo solo con le labbra.
Giovanni mugola. Anna mi incita a farlo entrare tutto, ma è grosso e lungo e un conato lo getta fuori. Tossico più volte. Mentre i due m’incitano a riprovare. Acconsento e mi accontento riprendendolo tra le labbra, lo esploro con la lingua. Provo a farlo entrare lentamente, ma non tutto.

In fondo quel calore, quella durezza morbida, quel sapere d’avere un cazzo in bocca, quell’essere osservato e incitato da una donna mi piace un casino.
A mandarmi “fuori di testa” ci pensa Giovanni che con molta esperienza prende il Mio in bocca e lo trastulla appassionatamente.
Anna si intrufola, pretendendo la sua parte, sposta la bocca del rivale. Mi ritrovo con due bocche fameliche che se lo contendono, facendomi impazzire di piacere.
Cassio sto facendo un bocchino, mentre un uomo e una donna godono nel farmi una pompa in contemporanea. Mai avrei pensato di godere in questo modo. Sto per venire. Se ne accorgono, e veloci lasciano il lauto pranzo.

“lo voglio dentro!” urla Anna, mentre si mette alla pecorina. Offrendoci sia la sua sbrodolosa e sia il suo buchino lucido.
“Scopala” mi ordina il mio compare.

Non aspettavo altro. Entro lentamente nella sbrodolosa. Sono tutto dentro il suo calore. Mi fermo per sentirla e farmi riconoscere. Inizio un lento avanti e indietro, cercando di ritardare il più possibile il godimento finale.
Lei mugola incitandomi a scoparla velocemente e profondamente.

Non mi sono reso conto che anche le mie aperte chiappe hanno scoperto il mio buchino, lasciandolo in bella vista. Tuttavia se n’è accorto Giovanni che messosi dietro di me, dirige la sua cappella verso il mio bottoncino. Lo raggiunge. Non spinge, si limita ad accarezzarlo. Sento il su calore. Mi piace, tranquillizzatomi, continuo l’avanti indietro nella patata di Anna. Una lenta scopata con la variante che ritornando trovo e sento il calore dell’intruso che mi eccita il buchino.

Che dire. E’ meraviglioso. E al diavolo le dicerie varie.

Con non poca difficoltà ci siamo sincronizzati. Stiamo mugolando, ci stiamo incitando, e purtroppo uno dietro l’altro veniamo urlando del pazzesco godimento.
Anna si accascia, con me sopra e dentro di lei, mentre Giovanni si scusa di essermi vento sul buchino.

Dopo un tempo che sembra infinito, ci svincoliamo e ci riabbracciamo felici per il godimento che abbiamo ricevuto e donato.

L’alba mi sorprende ancora abbracciato in mezzo a corpi che ho goduto.
Avrei voglia di riprendere i “discorsi” ma il lavoro mi aspetta. M’infilo i vestiti lasciandoli dormire, se lo meritano, sono una bella coppia, forse un po’ atipica ma favolosamente veri.

Volo su per le scale. Doccia veloce, e m’infilo di corsa nel poco traffico. E volo in ufficio dove mi aspettano scartoffie, progetti e colleghe finte, alcune sono anche della serie “ti provoco, ma non l’avrai mai”, contente loro contenti tutti, da par mia lo sono.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Continua l'evasione dalla prigione Covid:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni