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Prima la figlia, poi la madre, infine entrambe – Parte III


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
25.03.2021    |    16.809    |    10 9.1
"Ne vuoi ancora?” Claudio adorava sentire la lingua e le dita di Carla che lo stimolavano analmente e ancor più gli piaceva il fallo che Marisa usava così bene..."
Quel giorno sarebbe poi arrivato.
Intanto, nelle settimane e nei mesi successivi Claudio riuscì a trovare il modo di gestire la doppia relazione con madre e figlia.
Durante la settimana era spesso ospite ed amante di Marisa, sempre indossando le calze di nylon come da sua richiesta. Poi, il fine settimana quando rientrava dalle trasferte Carla, se la scopava come se niente fosse senza mai lasciare trapelare nulla della tresca con la madre.
Con entrambe faceva del gran sesso, sempre alla ricerca di nuovi giochi per il piacere reciproco.
Era impegnato su due fronti ed alla lunga cominciava ad accusare un po’ di stanchezza, e cominciava a pensare se raccontare tutto a Carla per coinvolgerla in un possibile ménage à trois.

Così, la situazione andò avanti su questi binari finché un giorno si verificò l’imprevisto.
Era un giovedì, Claudio era da Marisa, Carla non sarebbe rientrata che il giorno dopo, come al solito.
Erano nel bel mezzo dell’amplesso: dopo essere stata scopata, ora era Marisa a sodomizzare Claudio con lo strap-on; oramai era un’inversione di ruoli divenuta abituale che ad entrambi piaceva assai, come indossare reggicalze e calze di nylon.
“Dai Claudio... sei la mia puledra... ti piace prenderlo nel culo, eh?”
“Oh sì Marisa... adoro farmi inculare da te!... Continua pure, oramai mi hai sfondato!”

In quel momento, sulla porta si materializzò Carla!
Non si erano accorti di lei, presi dalla libidine e avendo la musica di sottofondo non l’avevano sentita entrare.
La ragazza rimase un attimo in silenzio ad osservare la scena a bocca aperta, incredula e sbigottita. Poi le uscì un grido:
“Mamma! Claudio! Ma cosa fate? Siete impazziti!?... Come potete scopare tra voi? E in questo modo?... Mamma, proprio tu con il mio uomo?... E tu Claudio che ti fai inculare da una sessantenne? ... Non posso crederci... Da quanto va avanti questa storia mentre io non ci sono?... Vergognatevi!”
E scoppiò in lacrime, singhiozzando.
Claudio, in evidente imbarazzo, cercò di minimizzare tentando di dire:
“Amore!... Non è come sembra... ti posso spiegare...” Ma neanche lui sapeva come giustificarsi.
La più tranquilla era Marisa che, ancora con lo strap-on in posizione, disse:
“Oh quante storie, Carla!... E’ solo una scopata, non te lo sto mica rubando il tuo moroso... Lui ti ama tanto, sai? E ama solo te... Ma anche tua mamma vuole divertirsi ogni tanto e lui è così disponibile con me... Il sesso non ha età e poi rimane tutto in famiglia... ti vogliamo bene entrambi, quindi non c’è niente di male!... Anzi, se vuoi partecipare anche tu, così ci divertiamo tutti insieme...”
A quelle parole Carla rimase ancor più allibita.
“Mamma, ma cosa dici?... Come puoi pensare una cosa simile? Non ti rendi conto di quello che stai facendo?... Ti stai comportando da troia!... Sei proprio fuori di testa... io me ne vado!”
E uscì dalla stanza piangendo, andando a chiudersi in camera sua.

Claudio aveva subito il contraccolpo mentale della situazione createsi ed il suo uccello si era ammosciato. Si sfilò lo strap-on e disse a Marisa:
“Mi dispiace che Carla l’abbia presa così. Però prima o poi poteva succedere. Vuoi che provo a parlargli? Intanto direi di fermarci...”
“Oh, non preoccuparti, vedrai che le passerà presto... E’ una ragazza intelligente e di mentalità aperta e capirà la situazione... Io invece vorrei continuare lo stesso... adesso ci penso io al tuo cazzo!”
Così dicendo glielo prese in bocca per un lento e prolungato pompino rigenerante, tenendogli contemporaneamente due dita in culo.

Intanto, in camera sua Carla si era stesa sul letto, aveva smesso di piangere e, pur ancora turbata, stava cercando di realizzare e comprendere razionalmente quello che stava accadendo.
Di primo acchito, tra sé e sé lanciò degli improperi a madre e fidanzato per aver tradito il suo amore e la sua buona fede in quel modo. Ma subito dopo pensò che Marisa era sempre stata una donna estroversa e disinvolta ma senza alcuna cattiveria e in fondo c’era da capirla se avesse ancora voglia di fare sesso; anzi ogni tanto le aveva anche raccontato qualche sua avventura occasionale con dei bei maschioni ed anche con donne.
Ma se i due si stavano dando da fare così tanto, lei non poteva rimanere in disparte a reggere il moccolo e non voleva sentirsi fuori dai giochi.
Anzi, nel subconscio l’immagine della madre che stava scopando con il suo uomo la stava stimolando e si ritrovò con la fighetta bagnata, cominciando di riflesso a massaggiarla. E la sua fantasia prese subito a correre, facendole venire pensieri indecenti di giochi a tre e continuando a masturbarsi in modo ancor più energico.
Alla fine della sua riflessione interiore, superò l’inquietudine ed accettò l’idea che poteva anzi doveva partecipare anche lei al divertimento collettivo.
Così, si spogliò rapidamente, indossò solo un completino sexy trasparente e ritornò nella stanza della madre, la quale era sempre alle prese con l’uccello di Claudio che si stava lentamente riprendendo. Li osservò un attimo ed esclamò:
“Mamma! Claudio! Ho compreso la situazione e vi perdono!... Ma non voglio essere da meno!... Mi avete provocato, e allora voglio anch’io la mia parte!... Su, fatemi posto!”
Claudio rimase stupito nel vedere la sua ragazza seminuda e sentirla parlare così, ma la sua determinazione ebbe l’effetto di fargli aumentare l’erezione. E Marisa disse:
“Oh bene, figlia mia!... Sono contenta che hai capito!... Dai, vieni anche tu, che in tre ci si diverte di più!”

Così, Carla si mise sul letto accanto a loro, osservando la madre che stava continuando a succhiare il cazzo del suo fidanzato, al che disse:
“Claudio, adesso ti facciamo un pompino a due bocche!”
Si chinò su quel membro eretto iniziò a leccarlo da un lato, mentre la madre faceva lo stesso dall’altro. Le lingue delle due donne si incontrarono sulla punta del glande e Marisa diresse la propria sulla bocca della figlia che la accolse volentieri tra le labbra.
Quindi Carla si diresse sulla cappella turgida, ingoiandola tutta prima di passare a succhiarla delicatamente. Poi, contenta di aver riassaggiato quel cazzo che le mancava da una settimana, lo passò alla madre dicendo:
“Ecco mamma, adesso ce lo scambiamo... un po’ per uno!”
E così Marisa riprese a ciucciarlo con gusto, per poi alternarsi a succhiare a vicenda quel bastone di carne, ognuna sotto lo sguardo benevolo dell’altra, per la gioia di Claudio che si stava godendo quel momento con madre e figlia che condividevano il suo scettro.
Poi Carla scese con la lingua sul perineo e quindi sull’ano, rimasto piuttosto dilatato dall’uso dello strap-on di poco prima. Il culo maschile aperto la attirava molto; gli fece un prolungato e profondo rimming, infilandogli due dita.
“Mmm... amore, mamma ti ha aperto il culo proprio bene, eh!?... Ne vuoi ancora?”
Claudio adorava sentire la lingua e le dita di Carla che lo stimolavano analmente e ancor più gli piaceva il fallo che Marisa usava così bene.
“Oh sì Carla... mi piacerebbe che Marisa continuasse con lo strap-on, ma voglio anche te!”

Così Claudio si rimise in posizione disteso, tenendo le gambe larghe e sollevate; Marisa si rimise prontamente la cintura fallica e si diresse senza indugio nel pertugio.
Entrò in un sol colpo, tanto era già aperto e lubrificato. A quella penetrazione il cazzo ebbe un sussulto e divenne ancor più duro.
Carla lo stringeva con le mani, tra un risucchio e l’altro. Guardava con ammirazione il fallo materno che sodomizzava il suo compagno, chiedendosi chi di loro due fosse più porco. Ma lei non voleva essere sopravanzata e sapeva già cosa fare.
Ogni tanto Marisa lo estraeva e lo porgeva alla figlia che lo succhiava con piacere, gustando quel sapore di culo che tanto le piaceva.
Poi, Carla passò all’azione. Prese al volo un po’ di lubrificante dal tubetto che era sul letto, quindi si spostò mettendosi a cavalcioni su Claudio, dandogli la schiena, tenendogli l’uccello con una mano e dirigendoselo sul buchino posteriore. Sentiva la cappella appoggiata sul suo sfintere e quindi si lasciò andare di peso sul quel cazzo che entrò senza troppe difficoltà fino in fondo.
Lei con un sospiro disse:
“Oh sì... tutto in culo in un colpo solo... Claudio, ti piace? Mia madre ti sta inculando e tu inculi me!”
“Care mie... così è stupendo!... Dai, continuate! Forza Marisa, continua a scoparmi!... E tu Carla, cavalcami sul cazzo!”
La ragazza non aveva bisogno di farselo dire; aveva già preso a muoversi con il bacino su e giù appoggiandosi con le ginocchia sul letto. Essendo rivolta verso la madre, la vedeva impegnata a fottere con forza il culo del suo uomo sotto di lei. Le due erano sempre più vicine; Carla strinse con le mani le tette di Marisa, dicendole:
“Oh mamma... hai dei capezzoli stupendi, così duri!... Li voglio leccare!” e quindi iniziò a stringerli con le dita ed a succhiarli delicatamente.
“Mmm... sì Carla... ciucciameli bene come quando da piccola ne prendevi il latte...”
Poi, Marisa si fermò un attimo, sollevò il viso della figlia e la baciò amorevolmente, andando a cercare la sua lingua, intrecciandola con la propria. Le due continuarono a baciarsi lungamente con Carla che si stava masturbando il clitoride; poi Claudio le scosse dal torpore dando dei forti colpi da sotto nel culo della sua ragazza.
Carla si separò dalle labbra materne, ma le rivolse uno sguardo ammiccante e malizioso diretto verso lo strap-on. Marisa le sorrise, capendo le sue intenzioni provocatorie.
Così Carla si alzò leggermente, si girò verso Claudio e quindi si sfilò il cazzo dal culo per infilarselo nella figa bagnata.
“Dai Claudio... adesso ti scopo anche da davanti!... E’ da una settimana che la mia fighetta ha bisogno di un cazzo!... E adesso prendo sempre la pillola, quindi vienimi pure dentro...”
Continuò così per qualche minuto, mentre Claudio era in estasi e sempre più preso da quella doppia stimolazione che gli dava il cazzo immerso nella vagina di Carla ed il culo che cedeva sotto i colpi di Marisa.

Poi Carla si chinò per baciare lungamente Claudio e così facendo mise in bella mostra il suo delizioso culetto con il buchino aperto dalla sodomizzazione di poco prima, che Marisa da dietro guardò con ammirazione:
“Figlia mia, che bel culo che hai!...... Adesso ci penso io!... Mi è venuta una voglia di assaggiarlo...”
Così dicendo, Marisa estrasse senza troppi riguardi il fallo dall’ano di Claudio e lo diresse in quello della figlia.
“Mamma! Cosa stai facendo?” chiese Carla sorpresa, ma non più tanto.
“Oh Carla, dopo quello di Claudio voglio provare anche il tuo culo!... E’ così invitante...”
Marisa oramai usava quel membro artificiale come fosse vero e le piaceva avere un ruolo da attiva.
Quindi introdusse la punta dell’attrezzo in quell’orifizio, trovandolo elastico e non certo stretto.
“Mmm... Carla, vedo che il tuo culo è proprio ben aperto... Ne sono passati parecchi di cazzi qui...”
“Ehm... in effetti sì... cazzi, dildo, plug... del resto me lo hai insegnato tu come trarre piacere dal sesso anale... Ora, dai!... Inculami, mentre scopo Claudio... vi voglio sentire tutti e due dentro di me!”
A quelle parole, Marisa ebbe una scossa: sua figlia si stava dimostrando porca e troia proprio come lei, e questo la eccitava parecchio. Così prese a montarla da dietro con veemenza, mentre Carla cavalcava Claudio. Il quale in quella situazione era al massimo dell’eccitazione, con il cazzo sempre più fremente avvolto in quella vagina calda e colante di piacere.
Carla presa a sandwich tra i due stava raggiungendo l’apice del piacere; poche volte aveva sperimentato la doppia penetrazione ed era eccitata come non mai.
“Sì...sì... è stupendo prendere due cazzi così... dai, scopatemi forte che tra poco vengo...” disse languidamente con un sospiro.
Anche Claudio era oramai arrivato al limite; prima la stimolazione anale ora la scopata a smorzacandela lo spinsero al punto di non ritorno. Sentiva l’impulso crescente salire nel suo uccello, finché disse concitato:
“Mmm... sto per venire... sììì... vengooo.... Carla, ti riempio di sborra!” ed una intensa e copiosa eiaculazione inondò la vagina della ragazza. La quale arrivò anch’essa all’orgasmo pressoché all’unisono:
“Sì amore... la sento... la tua sborra dentro di me... è stupendo... mamma, inculami forte che adesso godo anch’io... sììì.... sììì...” e mentre si sfregava concitata il clitoride il suo corpo fu scosso da un forte fremito ed un fiume di umori sgorgarono dalla sua vagina, mischiandosi allo sperma.
Carla si accasciò su Claudio, il quale la abbracciò baciandola teneramente, sussurrandole:
“Allora, bambina, ti è piaciuto questo gioco a tre?”
“Oh sì, caro... ho goduto tantissimo... “ poi rivolta alla madre aggiunse: “Mamma, avevi ragione, in tre ci si diverte di più e si possono realizzare nuove fantasie...”
Marisa le sorrise compiaciuta, estrasse il fallo dal culo della figlia e le rispose:
“Tesoro di mamma... sono contenta che ti sia piaciuto... vedrai che potremo fare ancora tante altre belle cose insieme... anzi, continuiamo subito... dai girati!”
Carla si girò senza capire cosa volesse fare la madre. Marisa la ammirò un attimo, nella sua giovanile bellezza trasfigurata dall’intenso orgasmo e disse:
“Carla, a vederti dopo che hai goduto sei ancora più bella ed attraente, anche per una madre... Adesso voglio leccare la tua fighetta e succhiare il nettare che la riempie...”

Così Marisa si diresse verso l’inguine della figlia, affondando il viso in quella vagina fradicia e così succulenta. Iniziò a leccarla con lunghe e profonde passate di lingua prima sulle labbra poi sul clitoride turgido. Quindi, passò a lappare tutto il liquido che stava fuoriuscendo in abbondanza, tanta sborra ed effluvi vaginali in un cocktail delizioso che Marisa gustò avidamente.
“Mmm... buonissima la tua figa e tutto quello che contiene... la leccherei per ore...”
“Oh sì mamma... come lecchi bene... dai continua, puliscimela tutta...”
Di fronte a quella scena, con la madre che stava leccando la figa sborrata alla figlia, Claudio si risvegliò immediatamente dal torpore post-venuta e prese a menarsi il cazzo che stava già riprendendo vigore.
“Marisa...Carla... siete stupende a vedervi così...madre e figlia che si dedicano l’una all’altra...”
Dopo aver terminato la prolungata attività leccatoria, Marisa si rialzò ed andò a cercare la bocca della figlia, infilandole la lingua ancora intrisa dei suoi succhi e baciandola intensamente:
“Ecco, Carla... ti passo un po’ del tuo delizioso sapore...”
La ragazza attorcigliò a sua volta la lingua intorno a quella materna e le disse:
“Sì mamma... è un sapore davvero buono... adesso voglio sentire il tuo sapore e ricambiare il favore...”
Così dicendo fece stendere Marisa a gambe aperte ed a sua volta si diresse verso la vulva materna, prendendo a leccarla intensamente. Si accorse subito che si stava sempre più inumidendo ed era assai aperta. Allora le infilò due dita iniziando ad esplorarla sempre più in profondità.
“Mamma... hai proprio una passerona larga e bagnata... chissà quanti cazzi sono passati di qui...”
“Oh sì cara... tanti cazzi e non solo... dai, continua che poi ti faccio fare un giochino... e non dimenticare l’altro buchino...”
Finora Carla, pur avendo avuto esperienze saffiche, non aveva mai lontanamente pensato che un giorno si sarebbe messa a leccare le intimità della madre, ma ora in quella situazione che si era creata le pareva una cosa spontanea tra femmine in calore per il reciproco piacere e senza morbosità.
Così, alternava le passate di lingua tra figa e culo, infilandole anche le dita in entrambi i pertugi, cosa che Marisa gradiva assai.
“Mmm... sì... che bello sentire la tua lingua e le tue dita dentro di me... dai continua... “
Poi rivolta a Claudio disse: “E tu cosa aspetti a darmi un po’ di cazzo in bocca?”
Lui eseguì prontamente; si avvicinò a Marisa che gli afferrò l’uccello ed iniziò a sbocchinarlo.
Intanto, Carla prese lo strap-on rimasto sul letto, ne separò la cintura dal fallo che, essendo già ben lubrificato e scorrevole dopo gli usi precedenti, infilò gradualmente nell’ano materno fino a che entrò tutto.
“Che bello sentirlo su per il culo... Oggi lo abbiamo usato proprio tutti, eh...”

Poi, mentre Carla continuava a succhiarle il clitoride tenendole due dita dentro, Marisa le disse:
“Sei proprio brava a dedicarti alla mia figa... adesso vorrei che mi facessi un servizio completo...
Carla, vuoi infilarmi tutte le dita dentro?”
La ragazza guardò la madre un po’ stupita, ma oramai anche lei era presa dall’eccitazione e le avrebbe fatto tutto quello che chiedeva.
“Sì certo mamma... con piacere!”
Così, infilò un dito dopo l’altro in quella vulva sempre più bagnata ed accogliente, che li accolse senza alcuna difficoltà. Ora aveva tutte le dita dentro fino alle nocche e presa dall’impeto disse:
“Mamma, le dita sono tutte dentro... vuoi che vado avanti?”
Marisa, con il cazzo di Claudio in bocca, non poteva resistere a quella proposta oscena e rispose con un fil di voce:
“Sììì... certo figlia mia... infilami tutta la mano, fammi un fisting completo!... Rientra in questa figa che ti ha generato!... Dai!”
Avuto il via libera, Carla continuò a muovere e ruotare la mano nell’antro materno fino a che entrò tutta fino al polso. Sentiva la vulva pulsare intorno alla sua mano, che continuava a muovere delicatamente avanti e indietro. Ad ogni movimento, sentiva l’intimità della madre fremere e colare sempre di più di piacere.
“Oh sì, figlia mia... sei tutta dentro di me... è stupendo farmi possedere così da te... un dildo in culo e la mano in figa... dai sfondami tutta!”
Carla continuò a muovere in modo sincronizzato il dildo e la mano separati da una sottile parete, e contemporaneamente le succhiava il clitoride, mordicchiandolo delicatamente.
Marisa era all’apice del piacere, stava avendo orgasmi ripetuti, colando di piacere.

Anche Claudio nel vedere la scena aveva il cazzo durissimo e gli venne un’idea perversa.
“Marisa, hai già un fallo ed una mano dentro di te. Che ne dici di prendere anche un cazzo?”
“Cosa vuoi dire Claudio?”
“Che la tua figa è abbastanza sfondata da infilarci anche il mio cazzo!”
Lei rimase un attimo in silenzio, nella sua lunga carriera non aveva mai sperimentato una penetrazione di quel tipo. Le aumentò l’eccitazione e, senza esitazione, disse:
“Oh sì, Claudio... che bella idea!.... Dai, infilami il cazzo anche tu e scopami!.... Sono la vostra troia e fatemi tutto quello che volete!”
Claudio scambiò uno sguardo di intesa con Carla, che si fermò un attimo per consentì a lui di mettersi in posizione. Mise la cappella sulla vagina sopra la mano di Carla e cominciò a spingere gradualmente, cercando spazio in quell’antro già occupato. Finché centimetro dopo centimetro la sua poderosa asta entrò per quasi tutta la lunghezza. Sentiva il cazzo stretto tra le pareti vaginali e la mano sottostante di Carla.
Marisa era in preda ad un parossismo erotico. Ansimava e gemeva, dicendo frasi sconnesse:
“Sì... vi sento dentro di me... sono una gran troia sfondata... Dai Carla, fai una sega al cazzo di Claudio dentro la mia figa!”
Così Carla mosse le dita per andare a cingere il membro di Claudio che, contemporaneamente, lo stava muovendo avanti e indietro a mo’ di scopata.
Dato che il fallo era ben piantato nel culo di Marisa, Carla avendo una mano libera pensò bene di andare a cercare anche il culo di Claudio sopra di lei, infilandogli due dita.
In tal modo, lui era doppiamente stimolato e continuò a scopare come possibile quella figa così tanto piena.
Marisa era sempre più smaniosa e riuscì solo a dire:
“Claudio, voglio la tua sborra!... Godiamo insieme!”
Carla, per farli godere insieme, ebbe l’intuizione di estrarre il dildo dal culo di Marisa ed infilarlo repentinamente in quello di Claudio e contemporaneamente gli strinse il cazzo con le dita.
Lui a seguito di quel duplice impulso sentì come una scossa, e dopo qualche altro colpo proruppe in una violenta sborrata, inondando la vagina di Marisa e la mano di Carla che la occupava.
Così, anche Marisa arrivò all’orgasmo, con un grido liberatorio:
“Sììì... vengooo.... sto godendo!.... Oh è stupendo sentirsi così piena... Grazie cari, ho avuto un orgasmo come non mai...”
Carla era compiaciuta di aver fatto godere così tanto la madre ed estrasse delicatamente la mano ricoperta di sperma e di succhi vaginali, lasciando la vulva assai dilatata che ammirò soddisfatta per il lavoro fatto. Quindi, si guardò un attimo la mano e poi se la leccò con gusto.

“Mmm... mamma, che buono il sapore della tua figa con la sborra di Claudio!... Ma è ancora così aperta... posso infilarci qualcos’altro?”
“Tutto quello che vuoi, amore della mamma...”
Così la ragazza si mise davanti a lei, allungò la gamba per appoggiare il piede sulla vagina e quindi iniziò a spingerlo con una certa decisione all’interno. Entrò senza troppe difficoltà fin quasi al tallone. Marisa rimase sorpresa:
“Oh!... Non mi era mai capitato di farmi penetrare con il piede!... E’ una sensazione particolare e molto eccitante... Dai continua Carla, fammelo sentire bene il tuo piedino nella figa...”
“Sai mamma, a me piace tanto fare dei giochini con i piedi... Adesso lo muovo ancora un po’ dentro di te per impregnarlo bene dei tuoi succhi e dello sperma che ancora c’è... poi vedrai...”
Dopo qualche minuto di quell’esercizio, Carla estrasse il piede e lo rivolse a Claudio dicendo:
“Caro, fai vedere a mamma come mi lecchi il piedino?”
“Certo amore... adoro leccarti le tue estremità...” Così prese quel delizioso piedino e se lo infilò tutto in bocca, gustando il sapore della vagina di Marisa, dove era stato poco prima, che lo permeava.

Dopo questa fantasia finale, tutti e tre si ritrovarono distesi sul letto e stretti in un unico abbraccio, esausti ed appagati da quell’esperienza di giochi a tre. Marisa disse:
“Ragazzi, oggi ci siamo divertiti tanto ed abbiamo goduto insieme... se vorrete io sarò sempre disponibile per voi. Ma Carla, voglio essere trasparente con te: posso continuare a scopare con Claudio quando tu sei in trasferta?”
La figlia la guardò affettuosamente e rispose:
“Certo che puoi mamma, è tutto tuo... So che è in buone mani... e poi, come dici tu, resta tutto in famiglia!... Vorrà dire quando torno nel fine settimana mi rifarò con gli interessi su tutti e due...”
E aggiunse: “Claudio, preparati perché adesso dovrai farci godere sempre tutte e due!”
A quella frase, Claudio sorrise compiaciuto ma un po’ preoccupato: ora aveva due donne così focose a sua disposizione ma sarebbe riuscito a continuare a soddisfarle entrambe?


III – FINE


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.

P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti per nuove storie, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
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