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Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 7: Trio con trans – Parte I


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
18.04.2022    |    2.129    |    0 9.6
"Direi per almeno un’ora e mezza..."
Per accontentare il suo primo cliente, Angelica organizza un incontro a tre con la trans Lorena.
Sottogeneri: trio, trans.
* * * * *

Dopo la prima settimana della sua nuova attività di escort attività nell’appartamento di Riccione, la domenica Angelica si prese un giorno di riposo per rientrare a casa e riabbracciare i figli, Leonardo e Michele.
Arrivò verso mezzogiorno, e i due ragazzi stavano già preparando il pranzo per lei.
“Ciao ragazzi, eccomi di ritorno!”
“Mamma!... Oh, bentornata!... Ci sei mancata tanto!” dissero i figli all’unisono.
“Anche voi, ragazzi...non sapete quanto!”
Così madre e figli si abbracciarono strettamente e si baciarono a lungo, in un momento di intimità e di sincero amore.
Una volta sistemate le sue cose e fatta una doccia rinfrescante, Angelica si mise un vestito succinto e sedette a tavola per il pranzo con i figli, i quali erano curiosi di sapere delle sua nuova esperienza da escort, e le chiesero:
“Allora mamma, come è andata questa prima settimana?”
“Oh ragazzi, davvero molto bene!... Oltre ogni aspettativa... Ho incontrato bella gente, mi sono divertita, ho avuto tanti orgasmi e devo dire... ho guadagnato bene, molto più del previsto!... Pensate, oltre novemila euro... novemila!... Sono davvero contenta... faccio un’attività per la quale sono.... direi molto portata... mi piace... e sono anche ben remunerata... proprio il lavoro ideale!”
I figli si guardarono un attimo e quindi Leonardo disse:
“Mamma, siamo davvero contenti per te!... Sai, in questi giorni ti abbiamo pensato spesso, tu lì da sola... Comunque, ti sosteniamo nelle tue scelte e se avrai bisogno di qualcosa siamo sempre pronti per te!”
“Grazie per il pensiero e il vostro sostegno ragazzi... anch’io vi ho pensato spesso... e so di poter contare sempre su di voi!”
“Ma quando potremo venire a trovarti?... Siamo curiosi di vedere la location e come lavori...” chiese ancora Leonardo.
“Spero presto, ragazzi... E’ che al momento sono molto impegnata e se venite vorrei potermi dedicare a voi con calma, per una serata tutta nostra...”
Quindi Michele aggiunse:
“Adesso come pensi di continuare e di organizzarti?”
“Beh, ho appena cominciato ma ho già tante richieste... Per le prossime settimane di luglio, farò avanti e indietro: la mattina qui in ufficio per il lavoro... diciamo normale, e poi quando esco alle 14.. vado direttamente a Riccione per gli appuntamenti del pomeriggio e sera; poi riparto da lì la mattina presto e così via... Sarà un po’ impegnativo ma penso di farcela....Poi in agosto l’azienda sarà chiusa per ferie per tre settimane e quindi mi potrò dedicare a tempo pieno a ciò che mi piace veramente...”
“Vedo che hai già un bel programma...”
“Sì, ma non è tutto... dopo le ferie ho già pensato di chiedere all’azienda un periodo di aspettativa il più lungo possibile.... così posso concentrarmi su questa nuova attività e pensare anche a fare dei tour... qualcuno di altre zone me lo ha già chiesto...”
“Hai proprio pensato a tutto!...Hai le idee chiare...”
“Eh sì... ho una prospettiva di carriera nel settore solo di qualche anno e devo massimizzare le cose... Ah, se avessi cominciato prima...”
“Mamma, con la tua carica erotica, il tuo fisico e sensuale come sei, la tua carriera non durerà solo qualche anno, ma ben di più... e noi siamo orgogliosi di avere come madre una donna eccezionale come te... anche se un po’ gelosi di doverla condividere con altri...”
“Oh ragazzi... grazie ancora delle vostre parole... mi fate commuovere... Ma sapete cosa vi dico?...
Anche se in questi giorni ho fatto tanto sesso, adesso ho una gran voglia di fare l’amore sul serio... con voi!” esclamò alla fine Angelica, sbottonandosi il vestito sotto il quale ovviamente non aveva nulla.
I due ragazzi scambiarono uno sguardo d’intesa e dissero:
“Mamma... anche noi non vedevamo l’ora di poter nuovamente fare l’amore con te, come abbiamo fatto finora!”
“Bene, ragazzi!... Dato che abbiamo finito di mangiare, adesso andiamo in camera e andremo avanti ad oltranza!”

Così’, madre e figli passarono il pomeriggio a letto. Angelica si concesse totalmente a suoi ragazzi
dedicandosi specialmente a quei giochi erotici che con i normali clienti in quei giorni non aveva potuto fare, come la doppia penetrazione nella quale i suoi figli erano bravissimi e la facevano godere intensamente. Poi Angelica espresse il suo desiderio:
“Leonardo! Michele!...Voglio che mi riempiate ben bene!... Voglio sentire la vostra calda sborra fluire in me in ogni buco!”
I ragazzi accontentarono Angelica come si deve, procurandole vari orgasmi e le servirono ognuno un doppio shot per un creampie con farcitura completa.

Al termine di quel pomeriggio di sesso e amore, Angelica e i suoi figli si addormentarono abbracciati, appagati e felici di essersi ritrovati sempre più uniti.


Il giorno dopo, lunedì, al mattino Angelica si recò in azienda per il suo normale lavoro d’ufficio, ma si rese subito conto che oramai non era più quella l’attività principale a cui dedicarsi. Era distratta, ogni tanto controllava i messaggi che le arrivavano sullo smartphone dedicato, e pensava che la sua vera vocazione fosse ben altro.
Poi, appena uscita alle 14.00 prese la macchina e si recò di buon passo a Riccione, per essere pronta per gli appuntamenti del pomeriggio.

In quella seconda settimana della sua vita da escort, tornò da lei Mauro, il suo primo cliente [come raccontato nei capitoli 4-5, N.d.A.] e divenuto subito il più assiduo ed a cui quindi ci teneva molto.
Al termine dell’incontro, in cui fecero nuovamente di tutto di più, durante la conversazione finale Mauro, a cui aveva rivelato il suo vero nome e le sue relazioni in famiglia, le chiese:
“Angelica, dato che con te mi trovo così bene e posso dar sfogo alle mie fantasie, come ti avevo accennato l’altra volta ne avrei una da realizzare: un incontro a tre con te e una trans!... Ne conosci qualcuna che sia disponibile?... Io ne conosco alcune ma non so se lo farebbe anche con una donna e sarebbe più complicato farla venire qui... e poi è molto meglio che tra di voi vi conosciate e magari aver già fatto cose simili insieme...”
Angelica si aspettava che lui le riproponesse quella richiesta, che peraltro stimolava molto anche a lei, e quindi rispose:
“Eh, Mauro... sei proprio preso da questa fantasia... Comunque, certo che ne conosco... ci ho già pensato... appena possibile verifico alcune cose con lei, quando può essere disponibile e ti farò sapere per fissare un appuntamento... potrebbe essere già la prossima settimana o la successiva...”
“Oh grazie, Angelica... sei sempre così disponibile... bene, fammi pure sapere che combiniamo l’incontro... sono già eccitato all’idea!”
Angelica lo congedò con un bacio caloroso, sapendo che sarebbe presto tornato.
Per questo incontro a tre aveva già in mente di parlare con Lorena, la fidanzata-trans del figlio Michele, con la quale aveva condiviso tanti giochi erotici, sin da quel primo incontro [raccontato nel cap. 8 della serie “Angelica e i suoi figli”, N.d.A.] in cui lei stessa spinse il figlio a portarla da quella sua amica-trans, e da cui nacquero tante cose, compreso il fidanzamento dei due ragazzi.

Così, qualche giorno dopo, quando che era rientrata a casa in paese, Angelica si recò nel laboratorio di analisi dove Lorena lavorava come biologa, per il periodico esame di controllo MST che aveva preso l’abitudine di fare con regolarità.
Al termine del test, dall’esito negativo, Angelica disse sottovoce alla ragazza:
“Lorena, dovrei chiederti una cosa... per la mia attività... ma non qui... Puoi uscire che andiamo a prendere qualcosa al bar qui vicino?”
“Sì certo Angelica, con piacere... Dammi dieci minuti che finisco alcune cose qui e arrivo!”
Angelica le sorrise e guardò con ammirazione quella dolce creatura femminile: tanto era seria e professionale sul lavoro, quanto porcellina e aperta a tutte le esperienze erotiche. Per lei provava un affetto particolare, e non solo perché era la fidanzata del figlio.
Poco dopo si ritrovarono in un tavolino esterno del bar, dove potevano parlare tranquillamente senza altre persone vicino., Angelica aveva come obiettivo di coinvolgere proprio Lorena, sicura che le sarebbe piaciuto e contando sulla sua disponibilità, ma pensò di prenderla più alla lontana:
Così, mentre prendevano un caffè le disse:
“Cara Lorena, come sai ho cominciato da poco la mia nuova attività di escort... e devo dire che sta andando molto bene e sono molto soddisfatta... poi ti racconto qualcosa di più dettagliato... Intanto vorrei chiederti questo: un cliente abituale mi ha chiesto di fare un incontro a tre con una trans, idea che a me stimola parecchio... Allora, ti chiedo: hai qualche amica che lavora nel settore che potrebbe essere disponibile?”

Lorena la guardò un attimo per nulla sorpresa, anzi a quelle parole le brillarono gli occhi; prese la mano di Angelica e le sussurrò:
“Angelica, tu mi hai accolta come una persona di famiglia... io ti adoro e non solo perché sei la madre del mio ragazzo... Di amiche trans che lavorano nel settore ne avrei... ma per te e con te io farei di tutto, anche se non ho mai fatto quel mestiere... quindi... vengo io!... Anche a me stimola molto l’idea di fare sesso a tre con te... come abbiamo già fatto in molte altre occasioni!”
Angelica rimase sorpresa dall’entusiasmo con cui la ragazza si rese disponibile e le disse:
“Oh, Lorena!... Grazie per la tua disponibilità... sono molto contenta che tu voglia condividere con me questa esperienza... Mi sei molto cara!” e la baciò affettuosamente sulla guancia.
Lorena ricambiò con un furtivo bacio sulla bocca e accarezzandole la coscia con la mano, fin sotto la gonna.
“Lory, ma che fai!... Siamo in pubblico!”
“Angie, scusa ma con te farei l’amore subito... anche qui!” disse Lorena ricomponendosi, e aggiunse:
“Ma questo cliente che incontreremo, com’è?”
“Oh, proprio un bel tipo!... Si chiama Mauro, un bell’uomo sui cinquant’anni, cortese, rispettoso e generoso... proprio un gentiluomo ma molto porcellino e pronto a tutte le fantasie...direi il cliente ideale per una escort... adesso ti racconto...”
Così Angelica le raccontò di cosa avevano combinato, facendole anche vedere alcuni dei selfie che aveva scattato; dopodiché la ragazza disse:
“Bene... ne parli così bene che sono proprio curiosa di conoscerlo e divertirci in tre... quando sarà l’incontro?”
“Penso una sera della settimana entrante... lo avviso che il threesome che tanto desidera è possibile... ti faccio sapere appena ho la sua conferma... Grazie ancora Lorena! Ti voglio bene!... Un’ultima cosa: per ora non dire nulla di questa cosa a Michele... ha accettato l’idea che sua madre ora faccia la escort ma non so se vorrebbe che la sua ragazza fosse coinvolta.. .Glielo diremo al momento opportuno...”
“Certo Angie... per ora resta tra te e me!”
Le due si baciarono nuovamente per poi salutarsi, dato che Lorena doveva tornare al lavoro.

Il giorno stesso, Angelica inviò un messaggio a Mauro per avvisarlo che l’incontro a tre con la trans era possibile e di contattarla per stabilire l’appuntamento, e le aggiunse alcune fotine di Lorena, pur senza che si vedesse il viso. Poco dopo l’uomo la chiamò, tutto contento:
“Ciao Angelica, ti ringrazio molto per rendere possibile questo incontro!... Questa trans Lorena è bellissima... ma non ho mai visto suoi annunci in zona, non è di qui?”
“No, lei non è una professionista... è... ehm... un’amica di famiglia con la quale abbiamo condiviso tante esperienze... vedrai, ti piacerà!”
“Oh, ne sono sicuro!... Non vedo l’ora di conoscerla e fare dei bei giochi a tre!... Che ne dici se ci vediamo giovedì sera alle 21.00... direi per almeno un’ora e mezza...”
“Per giovedì sera va bene... l’ho segnato... saremo tutte per te... preparati perché dovrai soddisfarci entrambe ed entrambe ci dedicheremo a te come si deve!”
E con questa frase sibillina di Angelica, che lasciava presagire scenari fuori dall’ordinario, i due si salutarono.
Angelica avvisò subito Lorena del giorno e ora dell’appuntamento, la quale confermò la sua disponibilità.

Arrivò così la sera dell’appuntamento. Lorena arrivò a Riccione poco dopo le 19.00, così lei e Angelica ebbero modo di fare uno spuntino e di prepararsi per l’occasione.
Prima, Angelica le mostrò l’appartamento e Lorena ne rimase colpita, soprattutto la camera degli incontri con l’espositore a parete ove era esposta tutta la collezione di sex-toys e gadget vari.
“Oh Angie, vedo che ti sei sistemata bene, proprio un bel posticino... Ma questo strano espositore cos’è?”
“Eh, come vedi è la mia “cazziera” con tutti gli strumenti e gli accessori utili per ogni necessità... dopo ne proviamo qualcuno...”

Dopo la doccia e l’abituale clistere per avere i culetti puliti e pronti all’uso, le due si misero in tenuta da battaglia: Angelica con un completo di ridottissima lingerie sexy, Lorena con un sexy-vestitino che avevano comprato durante la vacanza a Parigi, che in realtà di vestito aveva poco essendo solo una parte superiore trasparente aperta lasciando esposti i seni ed un accenno di perizoma filiforme, da cui fuoriusciva il suo membro maschile già con una discreta erezione.
A vederla così, in tutto il suo splendore, Lorena era proprio una gran bella creatura: molto femminile, 28 anni, alta, snella, capelli biondi di lunghezza media, occhi verdi, due belle tette di una 3a misura piena, e un culetto rotondo pressoché perfetto. E Angelica sapeva bene quale altra sorpresa nascondeva sotto.
“Uaooo Lory, sei stupenda!... Ti salterei addosso per prendere subito il tuo stupendo cazzo... ma dobbiamo aspettare ancora qualche minuto... lui di solito è sempre di una puntualità svizzera...”
“Grazie Angie, anche tu sei bellissima... “
“Piuttosto... mettiamoci i nostri plug anali... a lui piacciono e anch’io come sai lo adoro!”
“Certo... l’ho già messo... da quando me lo hai fatto provare lo uso spesso...”

All’ora stabilità, Angelica ricevette la chiamata di Mauro che era al cancello, puntuale spaccando il minuto. Aperto il portone, si trovò di fronte quelle due provocanti creature. Rimase un attimo in ammirazione e disse:
“Sono senza parole... siete magnifiche...una visione stupenda!”
Quindi, fece il suo abituale baciamano prima alla padrona di casa poi alla nuova venuta, alla quale aggiunse:
“Piacere Lorena, sono Mauro... sono felice di conoscerti... sei magnifica!... Angelica mi ha parlato di te e sono già affascinato...Sei così giovane, non vorrei che la differenza di età per te sia un problema...”
“Piacere mio, Mauro... sei molto cortese... un vero cavaliere, come mi ha detto Angelica... e non ti preoccupare, mi piacciono gli uomini maturi ed esperti...”
Angelica offrì all’ospite l’abituale drink di benvenuto, durante il quale parlarono un po’, specie Mauro e Lorena che cercarono di conoscersi reciprocamente.
“E cos’altro ti ha detto Angelica?” chiese l’uomo alla trans.
“Beh, che sei anche un bel porcellino e che oltre alle milf ti piacciono anche le trans...”
“Oh, sì certo!... Le belle trans femminili come te!... Ne ho conosciute diverse... da alcune sono rimasto colpito... ad esempio, un paio di anni fa ho incontrato anche due sorelle trans che mi hanno posseduto in tutti i modi...”
Lorena e Angelica si guardarono negli occhi e cercarono di capire meglio:
“Ah, però!.... proprio un bel porco... e com’erano queste due trans?”
“Veramente belle!... More, alte, ben dotate...sono brasiliane ma stanno in Francia... erano di passaggio a Rimini... e si chiamavano...”
“Non mi dire che si chiamavano Miriana e Jessica, vero?” completò la frase Lorena.
“Sì, esatto!... Ma come fai a saperlo?... Le conosci?”
“Oh, sì!...Sono delle mie care amiche e con Angelica le abbiamo incontrate recentemente a Parigi, in occasione della nostra vacanza... e ne abbiamo combinate delle belle tutte insieme!”
[L’incontro di Angelica e Lorena con le due sorelle-trans è raccontato nei capitoli 16 e 19-21 della serie “Angelica e i suoi figli”, N.d.A.]
“Ma guarda!... Come è piccolo il mondo!... Adesso non vedo l’ora di fare giochi altrettanto porcellini con una donna e una trans stupende come voi!”

Dopo queste chiacchiere iniziali Angelica, impaziente di cominciare, intervenne dicendo:
“Bene!... Adesso che voi due vi siete conosciuti, che ne dite di andare in camera e dare il via al divertimento?... Io ho una certa voglia che vorrei soddisfare...”
“Oh sì, certo!... Scusami se mi sono dilungato a parlare... ma anche questo fa parte del piacere di incontrare persone come voi!”

Giunti in camera, le due fecero spogliare Mauro e lo misero a sedere sul letto. Lorena si posizionò in piedi davanti a lui, il quale le sfilò il completino, ammirando e tastando le belle tette con i capezzoli scuri e duri, per poi passare subito al notevole uccello della trans che spuntava già bello in erezione dal mini-perizoma.
“Ti piace il mio jou-jou, Mauro?... Lo vuoi assaggiare?”
“Oh sì, è stupendo!” e lo prese subito in bocca. Lo succhiò dapprima lentamente, quasi come per studiarlo, per poi affondarlo fino in fondo, con risucchi decisi. Discese con la lingua lungo tutta l’asta, fino allo scroto di cui prese in bocca anche i testicoli gonfi.
Si vedeva che era abituato a spompinare cazzi di quel genere e Lorena se ne accorse, apprezzando il lavoro di bocca che stava ricevendo.
Intanto anche Angelica non era rimasta con le mani in mano, ma, accovacciata davanti a lui, si era a sua volta dedicata all’uccello di Mauro, per un pompino iniziale sapendo che lui avrebbe gradito.
In effetti, Mauro era già ai massimi, con il cazzo di Lorena in bocca e il suo nelle fauci di Angelica.

Dopo quel primo assaggio, Angelica e Lorena si stesero sul letto di fianco a lui. Mauro le accarezzò dolcemente entrambe, baciando prima l’una poi l’altra e indeciso con quale delle due proseguire. Ci pensò Angelica a fugare il dubbio: si mise sopra di lui a 69, mettendogli letteralmente la figa in faccia e dicendogli, con tono perentorio:
“Dai, ora leccamela per bene mentre io e Lorena ti facciamo un bel pompino a due bocche!”
Lui fu ben lieto di lasciarle fare; mentre si dedicava a leccare la vagina bagnata di Angelica, affondando la lingua fin dove poteva e ciucciando il clitoride, sentiva le due bocche che si erano impossessate del suo uccello, con le due lingue che scorrevano parallelamente lungo tutta l’asta per poi ritrovarsi sulla cappella che veniva leccata, insalivata e succhiata prima da una bocca per poi passare nell’altra. Un lavoro del genere, così accurato e con una tale dedizione, gli era capitato solo quando aveva incontrato madre e figlia che lavoravano insieme [come raccontato nella storia “Fare di necessità virtù”, N.d.A.].
Mentre era impegnata oralmente, Angelica sentiva le piacevoli lappate vaginali di Mauro, al quale disse: “Se vuoi, toglimi pure il plug e leccami anche il culo!”
Mauro eseguì prontamente, quell’ano aperto, caldo e profumato era una delizia da cui era irresistibilmente attratto. Dopo averlo insalivato, vi infilò anche due dita e il pollice nella vagina; sapeva che quella digitazione piaceva tanto anche ad Angelica che infatti iniziò quasi subito a colare e disse:
“Oh sì!.... Lo sai che così non resisto... Dai, continua, birichino...”
Intanto, Lorena si era messa davanti a lui e la sua lingua era scesa dall’uccello alle palle per poi arrivare all’area anale; fece sollevare le gambe a Mauro in modo che potesse dedicarsi a leccargli il culo come si deve. Sapeva da Angelica che lo avrebbe trovato depilato e pulito e vi inserì tranquillamente la lingua in profondità. Si accorse che non era affatto stretto e quindi sostituì la lingua con due dita per esplorare quella cavità che presto avrebbe riempito con altro strumento.
Mauro era già in estasi: leccava e sditalinava Angelica che lo stava sbocchinando, mentre a sua volta si ritrovava lingua e dita della trans nel proprio culo.

Il suo uccello era già in piena erezione e se le due continuavano così rischiava già di venire.
Allora disse:
“Ragazze, mi avete eccitato ai massimi... ora vorrei scoparvi!”
“Ma certo caro... anch’io ho voglia di cazzo!... E qui ce ne sono due!” rispose prontamente Angelica, che si spostò, mettendosi distesa sul letto a gambe larghe, offrendo la sua passera calda e bagnatissima al membro di Mauro che in un attimo fu dentro di lei, iniziando subito a pompare con forza. Angelica lo accolse sospirando con un: “Oh!.... Sììì... Dai, scopami...”
Lorena guardò la scena un po’ perplessa e sussurrò ad Angelica:
“Ma lo prendi così al naturale?”
“Non ti preoccupare Lorena... con lui sono tranquilla... si controlla spesso, come noi... vero Mauro?”
“Oh sì certo!... Ho fatto il test ieri... poi ve lo faccio vedere... adesso... mmm... sono un po’ impegnato...”
Così rassicurata e capita la situazione per il prosieguo, Lorena si menò un po’ l’uccello e mentre Mauro era intento a scopare di buona lena Angelica, le si avvicinò offrendole il suo retaggio maschile in bocca.
“Mmm....sì, Lorena... te lo mangerei il tuo cazzo da quanto mi piace...” disse Angelica ingoiandolo fino in gola per un deep throat completo.
Dopo averla a lungo scopata, Mauro estrasse il cazzo dalla figa bagnata di Angelica, che aveva già avuto un principio di squirt. Lorena lo guardò con ammirazione, in effetti era un membro di rispettabili dimensioni, leggermente ricurvo, con una grossa cappella e di diametro consistente. La trans si chinò per leccarlo e succhiarlo, gustandolo a fondo intriso com’era del dolce sapore dei succhi vaginali di Angelica, poi disse:
“Mauro, se Angelica lo consente, vorrei provare anch’io questo bell’uccello...”

Lui guardò Angelica quasi per chiedere il suo consenso; lei prontamente rispose:
“Ma certo, cara... E’ ora che prendi anche tu la tua dose di cazzo!” quindi rivolta all’uomo aggiunse:
“Poi, Mauro, finché vuoi essere attivo sfogati adesso, perché dopo saremo noi a divertirci con il tuo culo!”
A quella velata minaccia, lui non si preoccupò più di tanto perché in fondo era quello che voleva da due partner di quel livello, mentre Lorena sorrise compiaciuta mettendosi in posizione, distesa e a gambe levate, per ricevere la visita di Mauro.
“Mi togli il plug e mi lecchi un po’ prima di farmelo sentire dentro?” disse la trans con tono quasi di supplica.
Lui non se lo fece ripetere; adorava giocare con i culi ancor prima di penetrarli. Così sfilò delicatamente il cuneo anale, che era solo un po’ più piccolo di quelli che usava Angelica, vide che era ben pulito e quindi lo leccò per qualche attimo per poi passare al buchino. L’ano di Lorena era davvero splendido: una rosellina anale, glabra e parzialmente schiusa, che pareva un fiore delicato da cogliere. Leccò lungamente quel buchino insalivandolo abbondantemente, per poi infilarci due dita; si accorse che pareva meno dilatato di quello di Angelica.
La perfida Angelica era impaziente di vedere il momento culminante dell’ingresso dell’uccello in quel caldo nido. Versò lei stessa un po’ di gel sulla cappella e disse all’uomo:
“Cosa aspetti a sbatterglielo nel culo? Non vedi che non aspetta altro?”


7 - CONTINUA DI SEGUITO CON LA PARTE II


Nota: pur se i vari episodi della presente serie riguardano contenuti rientranti in generi diversi, sono inseriti tutti nella sezione “Lui & Lei” avendo una continuity seriale e per una più agevole sequenza di lettura.


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.






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