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Gay & Bisex

Pagina del diario di una checca gay omofila.


di doriana
06.01.2023    |    319    |    2 8.7
"Ci siamo subito baciati di lingua in bocca..."
Venerdì, 06/01/23
H. 10:55
Dodicesimo giorno della mia condizione di essere gay omosessuale.
Ieri sera è arrivato puntuale Marco, culattone e trav, già con sotto indumenti ed intimo da figa. Si, caro diario, è stata una vera e fantastica serata da finocchi sorelline poiché anch'io indossavo mutandine, reggiseno e calze autoreggenti sotto. Sopra un carinissimo abitino bordò a tinta unita. Ai piedi un paio di sandali beige, tacco 10 cm da signora per bene. Truccata viso ed occhi e rossetto rosso tenue alle labbra. Profumo pour femme, braccialetti ed orecchini. Caro diario, ero proprio una gran gnocca, una bella ed elegante signora. Ci siamo subito baciati di lingua in bocca. L'ho messo a suo agio, quindi si è tolto gli indumenti maschili che nascondevano quelli femminili, mostrando così il suo intimo da donna. Un body nero lucido, sotto reggiseno anch'esso nero e perizoma decorato con colori tra il rosa, il bianco ed il fucsia. Naturalmente non potevano mancare le calze autoreggenti nere. Ci siamo di nuovo baciati cercandoci reciprocamente il pisello che ci siamo afferrati avidamente. Poi, tenendoci per il pisello entrambi, ci siamo portati un camera da letto. Io mi sono spogliata nuda tenendo solo le autoreggenti, lei ha slacciato i gancini del body tenendo il perizoma scostato. Ci siamo buttati di slancio sul lettone, ci siamo abbracciati ed avvinghiati, io sopra, lei sotto, godendoci il contatto erotico dei nostri corpi e della nostra pelle, bocca a bocca, pisello a pisello. Ci siamo scaravoltati per metterci in posizione da 69 ed abbiamo dato inizio alle danze. Ci siamo leccati cazzo, coglioni e buco del culo con una foga e carica erotica da farmi sballare. Leccargli e limonargli il buco del culo poi era di una goduria inebriante. Ad un certo punto ho preso l'iniziativa, mi sono tolta dal 69 e gli ho postato la figa sul cazzo. Me lo sono ficcato tutto dentro ed ho iniziato a cavalcarlo. Obbiettivamente ha un cazzetto piuttosto piccolo però ben duro. Come una forsennata Walkiria, cavalcavo e cavalcavo in estasi orgastica finché mi sono lasciata andare in un orgasmo da urlo. Non contenta, mi sono stesa supina, ho alzato in alto gambe e cosce ben aperte ed ho sussurrato alla mia amante “prendimi, montami, possiedimi” La mia torella mi si è buttata sopra, mi ha infilato il cazzetto in figa ed ha cominciato a montarmi con vigore e traporto. Che fantastica situazione emozionante, mi sentivo una vacca da monta. Si, la vacca montata senza alcun ritegno dal suo toro. Stupendo e stupendi gli orgasmi che ho avuto, due, tre, ho perso il conto. La cara sorellina, ad un certo punto era esausta, si è scostata e si è accasciata sul letto senza, però, essere non ancora venuta. Allora le ho proposto un bocchino con ingoio, un po' stupita mi ha chiesto se sarei stata davvero disposta a farmi sborrare in bocca. Ho ovviamente annuito. Lei ha ribadito che per sborrare doveva menarselo da sola, io dovevo leccargli le palle e mi avrebbe avvisata quando era sul punto di venire per mettere così la bocca aperta di fronte alla cappella. Così è stato ed un caldo getto di delizioso e saporito latte caldo mi ha riempito la bocca. Saporito, gustoso, me lo sono ingoiato tutto poi con la lingua ho raccolto i rimasugli di sborra sulla cappella. Esperienza favolosa, caro diario, di quelle che ti fanno percepire a fondo la totale e completa omosessualità in quell'esaltante connubio di mascolinità e femminilità, di cazzo e di figa, di essere finocchio col cazzo e di essere donna con la figa. Simbiosi perfetta che guiderà il resto della mia vita. Caro diario, annuncio con piacere il motto: “Viva la bellezza estetica del corpo di uomo maschio, virile coi suoi attributi dalla forma di una magnificenza classica così come han saputo ben esprimere gli scultori greci antichi. Esattamente la bellezza sublime che rifulge dall'immagine del corpo maschile. La perfezione Divina. Viva dunque l'esaltante ed appagante amore omosessuale. Innalzo un inno gioioso a tutti i gay del pianeta che sanno vivere appagati dall'amore omofilo universale.”
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