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Amore, nostro figlio sta crescendo!


di geppettino2003
05.06.2013    |    108.216    |    5 9.7
"Ed… Andrea le stava accanto con il viso estasiato..."
2 mesi fa
“Ma hai mai parlato con nostro figlio……”
“di cosa……”
“…sai è già qualche mese che si chiude sempre più spesso in bagno...e ci sta per ore intere…”
“sarà …..cresciuto”
“e con questo!.....”
“…. è legge di natura…. cominciano a svegliarsi gli ormoni…”
“…dai non scherzare …. Andrea è ancora un ragazzino…”
“non drammatizzare, a quasi 15 anni è naturale che comincia ad interessarsi anche di … altro!…..”
“…. a te sembra naturale …. ma sono io che trovo sempre più spesso la mattina le lenzuola macchiate…. … e poi come ti spieghi che ogni mattina…. è con quel suo affare sempre … teso…”
“ma insomma… dovresti essere contenta che il nostro ragazzo cresce e… la notte… aiuta la sua fantasia …. e come immagina di poter soddisfare la sua esigenza di maschietto di primo pelo!...”
“ma dai può fargli male…”
“amore mio di seghe non è mai morto nessuno….”

Credo si sia percepita la mia forte preoccupazione per mio figlio. Andrea è ancora un ragazzino poco più che quattordicenne ancora sbarbatello, un po’ impacciato, con un acne che visibilmente si è diffusa sul viso. Credo che abbia scoperto l’intimo piacere della masturbazione ed ho il forte dubbio che ne stia approfittando un po’ troppo. Il suo rendimento scolastico è calato visibilmente, i docenti mi hanno convocato per esternarmi qualche preoccupazione, nulla di particolare ma qualche avvisaglia comincia ad esserci. Lo trovano costantemente distratto e pensieroso e se continua così corre il rischio di rovinarsi l’estate. Il pomeriggio sempre a casa chiuso in camera sua, i libri, si aperti sulla scrivania, ma è palpabile una svogliatezza in tutti i suoi impegni. Le sua esuberanza diventa tangibile, invece, il pomeriggio quando mia cognata viene da noi con la scusa di un caffè e per chiacchierare del più e del meno. Abitiamo in una villetta in collina di tipo bifamiliare ed il nostro è uno splendido rapporto.
Elvira separata da un paio di mesi fortunatamente senza prole, ha accentuato le sue visite da noi alla ricerca di un po’ di conforto, alla fine è solo una parete che divide i rispettivi appartamenti ed i nostri portoncini restano costantemente aperti. Si sofferma un paio d’ore facendomi compagnia, alcune volte mi aiuta anche nella preparazione di pietanze prelibate dilettandosi in cucina, conosce i gusti di Gianni, mio marito, e fa di tutto per soddisfare i piaceri delle sue papille gustative.
Qualche volta ho anche approfittato della sua disponibilità per affidarle il bambino in mia assenza e lei, amorevole controlla i compiti, prepara la merenda e lo accudisce come una mamma.
Certo la separazione le ha procurato l’inevitabile depressione del dopo che, fortunatamente, in questo ultimo periodo comincia sopire, la vedo più carica e reattiva e son contenta che piano piano stia riacquistando fiducia in lei ed è diventata più ottimista.

Tornando al mio assillo, una madre percepisce al volo il naturale passaggio puberale del proprio figliolo, ma è il come ciò stia avvenendo che mi spinge ad attente riflessioni, mi sono convinta che il problema di Andrea, sia opportuno venga trattato da suo padre, d’altronde son cose tra uomini, così potrà scoprire quali siano i reali problemi di questa sua innaturale apatia.
Ritenevo, quindi, di trovare nel padre una buona spalla ma dai suoi ragionamenti mi sono resa conto, invece, che quasi giustifica con l’esuberanza adolescenziale i suoi attuali atteggiamenti.

Questo non mi è di conforto!….

6 settimane fa :
“…sai ….oggi Andrea è rimasto oltre un ora da tua sorella”
“…e allora”
“non c’era alcun motivo per farlo…non vorrei che mesi di astinenza la portassero a circuire nostro figlio…”
“….ma dai finiscila….”
“ma l’hai vista nell’ultimo periodo,….. si veste in maniera un pò scollacciata, sempre più scollata e provocante e poi mi è parso che stuzzichi costantemente il ragazzo … accavalla le gambe davanti a lui e, come succede ormai spesso, dopo qualche minuto Andrea sparisce nel bagno e ritorna ….con un viso più ….. disteso…”
“eh… eh… eh.. conosci la sua prorompenza di Elvira, si vede che lo stimola, e poi le prime esperienze si fanno quasi sempre con i parenti più stretti…”
“ … cosa c’è da ridere … sei sempre il solito porco…”
“… si ma se il ragazzo ci sta …. vuol dire che apprezza… ah…ah…ah…”
“SMETTILA!….non c’è nulla da ridire…. devi parlare con lui e, possibilmente… anche con lei…”
“e dirgli cosa…. e poi se è vero quello che dici si è trovata lo stalloncino in casa…. lei si diverte e…. nostro figlio cresce…facendo le sue prime… esperienze….”
“…. si e la scuola va a farsi benedire! ….”

Come posso avere supporto da mio marito se le sue considerazioni sono di così basso profilo, quasi quasi si compiace di un improbabile rapporto particolare tra zia e nipote. Latente un pensiero però si sta facendo strada nelle mie riflessioni, è credibile che, forse, qualche moina affettuosa, di quest’ultimo periodo, di Elvira possa aver suscitato qualche perversa immaginazione sulle prime esigenze sessuali di Andrea, ma non vorrei che la stronza lo provocasse apposta per chissà quale recondito vantaggio, è ancora così piccolo, i suoi pomeriggi sono pieni di giochi con la Play Station, …. e solo la sua presenza riesce a distoglierlo dalla consolle spingendolo… in lunghe pause nel bagno.

Sono ormai certa mio figlio ha cominciato a masturbarsi e lo fa in maniera bestiale…. sarà, come dice Gianni, per il proliferare degli ormoni adolescenziali, ma vorrei poter porre un freno a questi istinti carnali.

Si ma come!….

1 mese fa :

… Oggi mia cognata era euforica per il suo primo invito a cena, dopo la separazione, fattele da uno spasimante, è venuta da me per mostrarmi la gonna acquistata … di finissima pelle…
“… quella che ti avevo detto che piaceva tanto a me…”
“.. si quella …che a tuo dire mi fasciava il corpo in maniera stratosferica. L’ha comprata lei e dopo che si è fatta ammirare con il nuovo capo ha voluto che la misurassi anch'io. Civettuola mi ha suggerito di indossarla con un perizoma per rendere ancora più seducente la mia figura senza che il bordo dello slip potesse trasparire dalla morbida pelle... e lei… con particolare entusiasmo mi ha mostrato un capo acquistato per l'occasione in pizzo nero tutto traforato, veramente un bel capo di lingerie…. senza alcun pudore mi ha sfilato la gonna, ha preteso che mi liberassi dello slip restando praticamente nuda e… indossassi il sottilissimo capo, avendo cura di sistemare l’esile filino tra le chiappe. Avevi ragione mi stava di incanto. Non ti nascondo che mi sono pavoneggiata davanti allo specchio, rigirandomi continuamente sorridendo, sul bel culetto che ho ancora a 42 anni, poi ha voluto che indossassi il reggiseno a balconcino coordinato, che a mala pena conteneva la mia quarta misura, commentando, divertita che sono ancora una bella gnocca, il tutto senza rendersi conto che …Andrea era davanti la porta a seguire la scena, tutto rosso in viso …”
“ … e mi pare abbastanza chiaro… mica capita tutti i giorni di vedere due ….. gran belle …tardone seminude …”
“ scemo!… lei, resasi conto della sua presenza ha cominciato a sfotticchiarlo senza alcun ritegno e pudore praticamente lo stava provocando …chiedendogli se con quel capo la sua mammina stava bene…”
“… immagino …”
“…il suo sguardo era quasi assente, come se il corpo fosse lì ma la mente chissà dove. Lei si è avvicinata con le mani sul seno sbattendogli quasi in bocca i capezzoli che sfacciatamente fuoriuscivano dalla procace scollatura della sua magliettina….”
“… e tu?…”
“…mi sono coperta e subito ho redarguito tua sorella, facendole notare che Andrea è ancora un ragazzo … e che certi atteggiamenti è meglio non tenerli in sua presenza…”
“.. e la sua risposta quale è stata? …”
“..si è scusata …., facendomi notare che Andrea è come un figlio anche per lei e che molte volte ha convissuto con le sue nudità….”
“ lo vedi! … quindi di cosa ti preoccupi…”
“ COME! era chiara la protuberanza che dallo stretto jeans si notava... Andrea era in enorme difficoltà …. gli occhi lucidi incollati sulle mammelle libere ed il coso in tensione …”
“vorrai dire … pistolone … eh… eh… eh… ”
“sempre il solito cretino!… comunque la sua ultima considerazione -vieni andiamo di la e facciamo rivestire tua madre - è una vera e propria confessione….”
"diciamo che Elvira gli avrà raffreddato i bollenti spiriti…io credo sia Andrea che si stia proprio divertendo con mia sorella”
“….ma stai parlando di tua sorella!"
“………e che vuoi che le dica che deve coprirsi di più… altrimenti il ragazzino se lo consuma a pugnette!… ”
"vedi che ho ragione devi parlare con tua sorella, ed anche subito … lei deve smetterla…di provocarlo… ”
“…ma che dici… non sai che è naturale che le donne di famiglia possano essere la prima fantasie dei ragazzi …lo è stato per me e lo sarà sempre… ”
“MA CHE DICI!…quando ragioni così ti manderei a quel paese….”
“si ma devi renderti conto che è cosi…. come posso biasimarlo se da ragazzo anch’io ho tirato i miei più bei rasponi spiando mia madre. Mi faceva impazzire il suo culo, non perdevo occasione per incollare i miei occhi alle sue natiche e poi …… ogni occasione era buona per chiudermi in bagno a menare a strafottere … e credo pure che mia madre se ne fosse accorta ma mai ha detto niente….ed io non avevo la fortuna di una zietta bella e …disponibile”
"Ti conosco come un porco ma non pensavo che avessi così radicato il DNA della perversione…ora secondo te basta una coscia per suscitare sporche fantasie?"
"se è una bella coscia certamente incentiva particolari fantasie, che ne puoi sapere tu della fantasia di un adolescente che si trova tra due gran belle gnocche"
“…allora pensi che anche su di me mio figlio materializza qualche pensiero diciamo particolare… allora mi devo cominciare a preoccupare? "
"Questo non lo so ma è sicuramente possibile……! Anche se i tuoi atteggiamenti sono naturali … vai a capire cosa passa per la mente di un ragazzo alla vista di un piccolo scorcio di coscia, di bel culo o di due morbide mammelle che gli ciondolano …. innocenti davanti agli occhi…e poi … tu e mia sorella qualche impudico pensiero… lo meritate "
“…BASTA…TU SEI SOLO SCEMO!”
“Perchè non hai un gran bel culo!… amore mio … devi solo capire che si cresce e... poi il contatto fisico con una donna, anche se è zia e non solo, a questa età, è sempre comunque uno stimolo, per cui….”
"SMETTILA!!!"
Gianni vorrebbe, adesso, convincermi che, forse, anche qualche mio naturale atteggiamento, le mie normalissime libertà in casa, possano scatenare fantasie erotiche del mio bambino… IMPOSSIBILE!

Una cosa è certa devo in ogni caso accertarmi se le mie perplessità su mia cognata hanno fondamento e, nel caso affermativo, devo trovare una soluzione per porre il giusto freno!….anche se devo confessare a me stessa che mi è parsa chiara la sensazione che l'atteggiamento di Elvira fosse parte di una sua strategia costruita ad arte per consentire ad Andrea di avere l'opportunità di spiarmi.
Ma di questo mio dubbio non ho ritenuto rendere partecipe il padre!

3 settimane fa:

“…perché sei incazzata… E’ successo qualcosa?…”
“…tuo figlio ....... oggi con Elvira ……”
“…che ha fatto?…”
“………girato di spalle…… armeggiava con le mani sulla patta….. dei pantaloni……”
“NO! NON MI DIRE!…..”
“e invece si …ero uscita per fare la spesa, ma a metà strada sono tornata perché avevo dimenticato il portafoglio…. li ho beccati in cucina….qui proprio dove ora siamo noi… ”
“ …e allora…..”
“Elvira, forse sentendo qualche mio rumore era impacciata, seduta sulla sedia con un dito a raccogliere qualcosa dalla bocca ….. ed… Andrea le stava accanto con il viso estasiato... a terra delle macchie chiare! …”
“…e tu!…”
“niente… ho fatto finta di non rendermi conto di nulla … per questo sono arrabbiata …. avrei dovuto fare una scenata…. ma ho ritenuto non fosse il caso … ne volevo parlare prima con te!…per cui sono andata via senza farmi notare……..Cosa pensi sia successo?.....”
“ma è chiaro…. l’avrà spompinato…”
“DAI! NON ESSERE VOLGARE!”
“…ma dico non puoi lasciare stare… nostro figlio sta facendo le sue prime esperienze ed è naturale che certe cose accadano… è una fortuna se succedono in casa…. ti immagini fuori… quanti problemi…. Staremo ora a parlare di chissà cosa…!”
“…e allora non vuoi fare niente?…”
"NO!"
“ allora ci parlo io con Andrea e poi affronto tua sorella… ”
“…. senti sta storia, credo ti stia preoccupando oltre il normale,… lascia stare Andrea… e non badare a tua cognata…”

Non ci sta niente da fare mio marito non intende in alcun modo aiutarmi in questo problema, sarà naturale, come dice lui, ma mi fa imbestialire il comportamento di Elvira. Se ha bisogno di essere sbattuta da qualcuno, che se lo vada a cercare altrove e lasci in pace il mio ragazzo. Ed anche lui, caspita, deve studiare, ancora un mese di scuola per quale motivo deve rischiare qualche debito formativo e rovinarsi l’estate.
Però devo essere sincera Andrea è veramente cresciuto! Ho notato il notevole rigonfiamento tra le sue gambe, doveva avere il pisellino ancora in tiro. Vuoi vedere che quando sono andata via Elvira ci avrà dato ancora completando ciò che avevo interrotto…..

Questa situazione mi sta coinvolgendo oltre il normale non riesco più a capire cosa io possa fare da madre, se non prendere atto che, almeno intimamente, Andrea non è più un bambino, con quel bigolo che si ritrova, Elvira starà compensando la sua attuale forzata mancanza di sesso, e mio figlio sta gioendo delle sue prime esperienze sessuali.

Non voglio essere considerata bigotta ma vedo il mio bambino ancora piccolo e mia cognata sempre più affamata di sesso mi indispone!…..

2 settimane fa :

“…Ancora sveglia …. è quasi l’una … io ho fatto tardi ….sai quella cena di lavoro… ma tu….”
“…oggi, tuo figlio è rimasto a letto sino alle 11,00, voleva prepararsi per quella sua ultima interrogazione, ho dovuto chiamarlo più volte fino a quando, sono entrata nella sua stanza e repentina ho aperto le imposte, subito mi sono accorta dello stato di grazia, che chiaro faceva capolino da sotto il lenzuolo… ho voluto approfittarne dicendogli: - MA SEI SEMPRE IN TENSIONE!… mentre uscivo dalla stanza tornando in cucina per preparargli la colazione…”
“…. ancora sta storia…”
“…raggiuntami in cucina, ho notato il suo sguardo assente, sembrava imbambolato, ma pochi minuti sono passati per rendermi conto che fissava intensamente il mio seno…. gli occhi lucidi, … e subito dopo accertare che aveva l’uccello ancora più in tiro … … sembrava volergli scoppiare tra le gambe…”
“… se eri con lo scamiciato di stamattina solo un cieco poteva restare indenne…”
“… ma tenti sempre di giustificare… in fondo io sono tua moglie e lui è nostro figlio….”
“vuoi sapere come la penso….con il tuo bel culo e le magnifiche tette anche tu stai facendo impazzire il nostro povero ragazzo….”
“MA SMETTILA!!!..”
“….amore mio figurati se cerco di giustificare il comportamento di Andrea…. ma non posso che comprendere il suo atteggiamento…. sta crescendo ed è normale che lavori di fantasia…. Il tuo corpo ancora tonico, la sensualità che traspare in ogni tuo atteggiamento….. la provocazione di mia sorella... solo un finocchio rinuncerebbe al piacere del contatto fisico di due gran belle gnocche…”
“…. si ma sentirsi gli occhi di tuo figlio sul culo, dover stare attenta a qualsiasi movimento mi infastidisce, per cui l’ho lasciato solo a fare colazione… qualche minuto dopo l’ho visto gironzolare per casa con il coso in tiro che, pur mascherato in qualche modo era un chiaro segnale che era eccitato come un maiale….gli ho lanciato una occhiata velenosa… e lui se ne andato da tua sorella…chissà a far cosa! ”
“… ma ti sei proprio fissata …. non ti sembra sia il caso di smetterla….”
“sei tu… invece che dovresti fare qualcosa….”
“… comunque, passato un paio di minuti, consapevole della gaffe fatta, l’ho raggiunto e di nascosto li ho beccati nel bagno di Elvira, lei era affaccendata alla lavatrice Andrea si pavoneggiava davanti mostrandole piuttosto compiaciuto il rigonfiamento che traspariva netto dalla tuta ….”
“e mia sorella…….”
“… accovacciata per come era le mostrava tutti i seni che quasi debordavano dalla vestaglia….con gli occhi di Andrea stampati su di esse…”
“… e che hai fatto?….”
“….ho… ho visto Elvira, sorridere sorniona, trafficare sul laccio della tuta, abbassare di colpo i pantaloni e scoprire il pisellino di nostro figlio…. tutto scappellato con la punta di un rosso che mi ha fatto preoccupare…. Sarà ragazzo ma ha veramente un bel muscolo teso, grosso…e come era duro…”
“ah…ah..ah..… ti avevo detto, Andrea sta crescendo…. ”
“… Elvira… che puttana… per niente sorpresa, di tanta grazia, piano, a mani congiunte ha cominciato ad accarezzare il pisello di nostro figlio, ……poi se lo è passato sul viso, …..prima sulle guance e …. poi sulle labbra…ed infine sul seno, era completamente rapita… da tanta grazia….”
“…ed Andrea ?…”
“… estasiato ….. con una sfacciataggine assurda, si godeva le carezze….accompagnandole con piccoli gemiti di piacere…”
“eh…eh..eh.. tutto suo padre... vero?…”
“… ma vaffanc…..”
“….. insomma Andrea era eccitato e duro ed Elvira, giocando anche di lingua, lo stava martoriando…”
“… martoriando?… caso mai gli stava facendo una magnifica spagnola…”
“ sei pure volgare…. sta di fatto che sono bastati soli pochi colpi di lingua sulla cappella ben stretta tra il seno ed è riuscita a farlo godere, gioendo di schizzi di sperma sul viso e sul seno ….e poi …. si è messo tutto il cazzo in bocca, toccandosi pure la fica, la troia, mentre gemeva ad occhi chiusi …e leccava… leccava avida…. con Andrea che le accarezzava i capelli sporchi di ….sborra….e gemeva….”
“… ma hai fatto qualcosa….”
“…. Niente!!!”

Una cosa, ho dovuto, omettere di raccontare a Gianni, la considerazione di Elvira appena visto Andrea nel suo stato di massima eccitazione: - TUA MADRE TI HA ECCITATO ANCORA VERO?… MENO MALE CHE C’È LA TUA ZIETTA… lei ti manda in tiro ed io ne approfitto uno di questi giorni devo proprio ringraziarla" - raggelata, stupita ho seguito assente quanto stava accadendo, senza avere alcuna capacità reattiva, mia cognata leccava assatanata, ed Andrea gemeva compiaciuto, in pochi minuti si è consumato il fedifrago misfatto, sono scappata mentre mio figlio incrociava la lingua a quella di sua zia sconvolta dalla libidine. Tornata a casa scioccata ho aspettato il ritorno di Andrea che visibilmente soddisfatto si è chiuso in bagno per una doccia.
Mi sto convincendo che, forse, qualche mio naturale atteggiamento può aver dato impulso alle sue fantasie di un ragazzino di primo pelo, ma non capisco cosa… eppure stamattina ero normale, molte volte Andrea mi ha visto con quello scamiciato…
La cosa più preoccupante è, invece, ammettere che mi manca il coraggio di prendere atto che da un paio di giorni, senza alcuna apparente ragione, poso gli occhi costantemente sul suo intimo fardello cercando di scoprire quando si eccita e di quanto repentina sia la crescita del suo uccello …….

Si è fatto tardi ed è meglio dormirci sopra, domattina sicuramente sarò più tranquilla per cominciare a capire qualcosa. Spengo la luce ma non riesco a prendere sonno, mi rigiro, una strana agitazione ed i miei pensieri mi tengono sveglia, anche Gianni è sveglio, sento l’esigenza di stringermi a lui, quanto sta accadendo in questi giorni mi ha un po’ frastornata ed ho bisogno di un po’ di conforto, mi accuccio dandogli la schiena, il calore della sua pelle mi tranquillizza e mi da protezione, la luce spenta concilia il mio torpore.
Pochi minuti per rendermi conto che la sua insonnia è, invece, governata da una strana, ma corposa eccitazione, chiaro sento il suo duro muscolo insinuarsi tra le gambe, è più massiccio del solito, così come più insistente del normale sono le sue mani sul mio seno a devastarmi i capezzoli, il fiato sul collo mi procura un sottile piacere, ed è totale la mia accondiscendenza a subire le sue intriganti avances. Contraggo, provocatoriamente i glutei e mi abbandono completamente alla forza del suo uccello che intanto sfrega insistentemente sulla fica….. che si sta inumidendo di caldi umori!
Qualche secondo e mi trovo posseduta freneticamente con il suo uccello che mi penetra senza alcuna resistenza, agevolato dalla lubrificazione delle mie intime labbra, la nostra eccitazione cresce in maniera repentina, partecipo attivamente spingendomi su di lui, fino a quando, in preda ad una fortissima eccitazione, mi sollevo sul letto e mi posiziono sul durissimo cazzo avviando una cavalcata selvaggia sul suo corpo. Uno splendido cazzo entra ed esce dalla mia intimità procurandomi un piacere sublime, le sue mani seviziano i miei duri capezzoli, mentre le mie esplorano la mia fica alla ricerca della clitoride impazzita di piacere. Respiro profondamente, ad ogni colpo, strizzando in gola il gemito che, naturale, si sprigiona ad ogni sussulto, pesto sul suo uccello come mai avevo fatto, un piacere assurdo che si decuplica quando, Gianni, ansimando, mi inonda di un caldo liquido che, riscaldandomi tutto il corpo, fa godere subito anche me!!!!

Adesso è un unico pensiero, perverso, che si sta facendo strada dentro di me. L'ultima esperienza sessuale di Andrea raccontata a Gianni lo ha stimolato al punto di procurandogli una carica erotica diversa dal solito. Il suo attacco di stanotte è stato fortemente intrigante e coinvolgente al punto che ho goduto pienamente e con tutto il mio corpo! ……….

1 settimana fa

Sono ormai giorni che convivo con un chiodo fisso. Ormai è lampante, Andrea si eccita fantasticando sul mio corpo e sfoga il suo maschio istinto con la sorella di mio marito. Non mi capacito come ciò sia possibile, i miei atteggiamenti, assolutamente naturali, non hanno mai travalicato i limiti della decenza, mai alcuna insana provocazione ha sfiorato la mia mente, il mio bambino è ancora piccolo per certe cose. Ma quello che è successo quella sera è stato veramente morboso! Gianni, nel riscoprire una nuova morbosa sessualità, mi ha regalato una emozione veramente eccitante. Certo ha contribuito il mio racconto forse qualche particolare piccante lo ha stimolato, ma ha anche invogliato me visto come ero bagnata!...Nei miei racconti mi accorgo di aggiungere una componente di trasporto personale, come se se rivivendo quelle scene ci fosse da parte mia una componente di empatia.

Che atroci dubbi. La situazione è perversa ma altamente stuzzicante!

“Amore mio…. oggi stavo sciacquando nei panni nella vasca e mi sono accorta che Andrea passeggiava ripetutamente, passando e spassando davanti alla porta, senza nessuna apparente ragione ….ho avuto la netta sensazione mi stesse, volutamente, spiando… più volte lo guardato senza però riuscire a dire niente…”
“…cosa ha combinato stavolta?…”
“… lui niente…. il mio sguardo, come ormai ripetutamente mi sta accadendo si è soffermato sulla sua zona intima… come al solito il suo uccello era duro…. lo ostentava, senza alcun pudore, come a volermelo offrire in chissà quale morbosa fantasia….”
“ … non è adesso che ti stai mettendo in testa chissà cosa?…”
“…non so cosa mi ha preso, ma una vampata di calore inesorabile, infida, dal punto più intimo delle gambe mi è risalita al cervello sconvolgendomi la mente, ho tentato di scacciarlo ma per quanto tentassi di pensare ad altro la fica, contraendosi continuamente, lasciava scorrere tra le gambe lenti i miei caldi umori. Con noncuranza ho chiuso la porta quasi in faccia al povero Andrea, lentamente ho lasciato scivolare il leggero vestitino, liberatami dello slip e del reggiseno e…”
“… dimmi….”
“…ho cominciato ad accarezzarmi voluttuosamente il corpo, le mani lente sulle mammelle a stringere forte i capezzoli diventati subito gonfi e poi scivolare superficialmente sui peli neri della mia fichetta. Sfacciata ho accentuato il mio accarezzarmi il cespuglietto nero, divaricate le grandi labbra ho lasciato scivolare su di esse il dito medio, una prima volta una seconda e poi ancora sempre più intensamente. Non so perché ma ero eccitatissima così tanto che mi è cresciuta forte l’esigenza di masturbarmi… e strozzando i gemiti mi sono posseduta…”
“… amore mio…..”
“…in quel momento il mio pensiero era rivolto al tuo bel muscolo teso, possente, duro ma, purtroppo ero sola! avrei voluto succhiarlo, prenderlo in bocca, leccare la cappella paonazza, offrirti il mio corpo, godere di vigorose mani sui capezzoli, con gli occhi chiusi ho continuato a sditalinarmi …. sempre più veloce…. sempre più forte….”
“… CHE TROIA!….”
“… l’eccitazione cresceva forte… ho continuato stringendomi le labbra tra i denti … erano anni che non mi toccavo …. fino a quando un gemito intenso, profondo, liberatorio ha accompagnato il mio venire…”
“ …..amore guarda…..”
“MA COSA STAI FACENDO!”
“ma sei un porco…..”
“… adesso sono io il porco mi hai eccitato…dai succhiami…. non lo volevi prenderlo in bocca ….”
“…ma... ti sembra il momento….”
“… guarda che è grosso e quanto è duro …… non era quello che volevi….stamattina ….così dai… brava prendilo in bocca ….piano …lecca… siii.. con la lingua… ora ingoialo…bellissimo…”
“….mmmmmhhh ……sei proprio un porco …..mmmmmhh…”
“…si…. sarò un porco ma tu sei una grande troia… succhi che è una bellezza…. …”
“…..mmmmhhh …. ooohhhhh….. mmmmmmmhhhh”
“…fatti toccare….. cazzo sei bagnata….”
“….siiiii sono eccitata ….. riesci a mandarmi in estasi…. dai leccami anche tu….ooooohhhhhh….”
“….più veloce….. dai sto per venire…. daiiiiiii…. aaaaaaahhhhhhhhhhg…”
“…..anche tu lecca… infila la lingua dentro la fica ….sssiiiii…. adesso…..ooooohhhhhh … cosiiiii…godooooo….”
“troia prova ad immaginare se ci vedesse adesso Andrea e …..eccitato si facessi una sega…. qui davanti a noi… e poi mia sorella che glielo succhia…”
“dai no scherzare siamo i suoi genitori…”
“…si ma da quando ti sei fissata la cosa comincia a piacermi, ti trovo più fica e anche più calda… e anche più disponibile… ”

Anche stavolta non ho il coraggio, però, di raccontare a Gianni la vera storia.
Perché raccontargli che il suo sguardo mi stava eccitando, perche ammettere che ormai ogni momento della mia giornata è scandita da una assurda voglia di farmi sbattere.
Devo, infatti, riconoscere che non ero per niente infastidita del passeggio di Andrea, anzi avevo notato l’ennesimo suo intimo rigonfiamento, ed il solo pensiero che mio figlio, nel guardarmi, si eccita al punto di dover correre dalla zietta in calore e scaricare la sua freschezza di ragazzo, ha sconvolto la mia carica sessuale. E' salito così forte il mio istinto sessuale da privarmi dei miei pensieri, subito ho pensato ad un altro piccante racconto….
L’essermi piazzata nella esatta traiettoria del buco della serratura mi rendeva consapevole che aldilà della porta c’era il mio mandrillone. Lanciavo di tanto in tanto occhiate verso il piccolo foro dove sicuramente fremeva la pupilla di Andrea, mentre avviavo le mie intime carezze.
Ho cominciato a toccarmi, carezza lascive e morbose, talmente eccitata come ero, ho dovuto pendere coscienza che la mamma ha lasciato spazio alla donna in preda alla libidine, mi sono girata appoggiando le mani alla parete e gli ho offerto in primo piano il suo sogno, contraevo i glutei come una vera troia mentre ancora le dita frugavano nella fica arrossata dal piacere. Andrea doveva essere al massimo dell’eccitazione, stava sicuramente tirando sul povero pisellino con inaudita forza. Percepivo chiaramente la mano sbattere ritmica sulla porta a mala pena attutita dal rumore dell’acqua sulla mia pelle, e ciò mi ha esaltato ancor di più. Il mio respiro diventava intenso e con esso la mia innaturale voglia di cazzo, QUEL CAZZO SU CUI MIO FIGLIO PESTAVA INSOLENTE.
Ho goduto veramente come una maiala!

Qualche minuto è dovuto passare prima che ritornassi padrona della mia mente. Uscendo una goccia biancastra, corposa e densa, lentamente segnava il tragitto dalla porta verso il pavimento, conferma inequivocabile che la mia non era pura immaginazione, il mandrillo si era masturbato spiandomi, ed ancora la fica pulsava con più forza …un dito a raccogliere il denso, e ancora caldo seme portato alla bocca per saggiare il sapore acre di una eccitazione incestuosa!…….
Porca miseria se da una parte questa storia mi preoccupa dall’altra mi rendo conto che i miei racconti eccitano mio marito al punto che la sua voglia di scoparmi ultimamente è cresciuta, così come sta riemergendo il mio spirito libertino e la mia voglia, mai realmente sopita, di scopare con tutto il mio corpo!

Le esperienze di Andrea stanno avendo positive ricadute sul nostro rapporto di coppia!

Oggi :

Ogni giorno che passa ormai sono con la mente impegnata a fantasticare sul crescendo di una storia che si, è altamente immorale, ma è anche sfacciatamente eccitante. Come posso perdermi a ricercare ogni occasione per stimolare l’eccitazione di Andrea, mostrargli con arte sopraffina le mie tonde tette che implorano di essere stuzzicate, offrirgli il mio culo invitante che chiede di essere spaccato e la fica che sbrodola al solo pensiero del cazzo eccitato del mio bel ragazzo, e poi correre a spiare i suoi atteggiamenti con mia cognata ed aspettare, impaziente, il ritorno di Gianni, raccontargli tutto, o meglio quello che ritengo più giusto, solleticare il suo istinto animale e farmi sbattere selvaggiamente godendo del suo muscolo con in testa il cazzo di Andrea.

La mia depravazione ha sconfitto ogni sano principio!

Stamattina Andrea è sul divano, pur guardando la tv, in un momento di apparente tranquillità, ha l’uccello teso e duro, senza nulla fare per mascherarmi il suo stato di palese eccitazione. Io sono ancora in pigiama, un piccolo pantaloncino stretto, e una striminzita magliettina, con i primi bottoni sbottonati. Il mio delicato tatuaggio fa un accattivante mostra sopra l’ombellico, forse nell’insieme un po’ scollacciata, ma non oscena. I capelli ancora arruffati, non ho fatto in tempo a cambiarmi …. ne so se l’avrei veramente fatto!
Il suo atteggiamento è piuttosto malizioso, sorvolo volutamente sulla sua circostanza erettile, un po’ frastornata, continuo nelle mie faccende domestiche. Giro in casa con il suo sguardo diretto sul solco del mio seno che danza, libero, davanti ai suoi occhi, noto il suo interesse, che cresce sensibilmente mentre ammira le mie chiappe, semi scoperte, far capolino dal bordo del piccolo pantaloncino.
Sfaccendo con il suo sguardo alle mie spalle che sento quasi accarezzarmi la pelle, gli occhi incollati ancora sul seno e, con sempre maggiore interesse sul culo, non sono per niente contrariata, anzi, di nuovo la mia fantasia cresce e con essa la mia eccitazione, prigioniera ormai di un pensiero sconcio che, latente, mi coinvolge.
Continuo nel mio fare sino a quando sento, in maniera distinta colpi ritmici, che a primo acchito non riesco a distinguere. Lanciato di soppiatto una occhiatina verso la sua posizione lo vedo trastullarsi, con le mani dentro il boxer, il cazzo duro sul quale pesta con foga in maniera sfacciata, mena sempre con più trasporto con le pupille incollate al mio sedere.
MAMMA! sta tirandosi una pugnetta, incurante della mia presenza, anzi stimolato dal mio essere lì. La mano sbatte sempre più veloce sui testicoli, piccoli lamenti sibillini perforano le mie orecchie. Il suo fare mi taglia il respiro, mi fa battere in gola il cuore, mi fa tremare le gambe riscaldandomi la fica. Pietrificata, rapita da una eccitazione immediata e devastante con le gocce del mio crescente piacere che scivolano lente riscaldano le mie gambe. STO SBRODOLANDO COME UNA PORCA IN CALORE!
Partecipo, senza volerlo, alla sua eccitazione, stringo le labbra tra i denti e continuo nel mio sfaccendare restando coinvolta dai suoi gemiti sempre più intensi e forti, accentuo volutamente il mio ancheggiare, spostandomi plastica ma senza mai girarmi verso di lui, mi abbasso provocatoriamente per accentuando il mio offrirgli un atteggiamento altamente tentatore.
Il suo respiro intenso e profondo mi anticipa il suo piacere e mi invoglia a voltarmi nel mentre il cazzo schizza il suo orgasmo contenuto dal boxer. La macchia scura sul pantaloncino è il segno inequivocabile della sua eiaculazione…. È VENUTO PER ME ….. in piedi rosso in viso scappa in bagno chiudendo la porta alle sue spalle, non riesco a restare inerme davanti alla sua sporca provocazione lo seguo, come una cagna in calore segue la sua preda e, subito, mi chino per traguardare. Resto sconvolta dalla magnifica asta del mio ragazzo ancora intrisa dal biancastro piacere che solitario mi ha dedicato e di cui mi sento principale artefice, prima attrice. È ancora duro, teso, Andrea, probabilmente non pienamente soddisfatto o, ancora, morbosamente eccitato smanetta su un cazzo scappellato e grosso.
Guarda verso la mia posizione come se fosse certo della mia presenza lì, accovacciata e completamente eccitata. Ho una mano infilata tra gli slip per raccogliere le abbondanti gocce di umori che ormai sono diffuse tra i riccioli di una calda fica e comincio ad accompagnarmi alla sua masturbazione, si perché sta tirando di sega sul durissimo uccello che non accenna a sgonfiarsi .
In piedi inarcando il busto tira sull’uccello gonfio che, ad ogni colpo, cresce di dimensioni, colpi assurdi così forti che ho l’impressione che si stia facendo male, per come trasfigurato è il suo viso, e come se volessi dargli conforto anch’io mi lacero la fica immergendovi dentro indice, medio ed anulare accompagnando i movimenti con gemiti di un immenso piacere. Non mi preoccupo che possa sentirmi, anzi desidero che percepisca l’eccitazione che il suo sfrontato atteggiamento ha procurato a quella puttana di sua madre.
Si gira di scatto, ormai certo che solo una sottile separazione divide i nostri rispettivi amplessi, si avvicina alla porta, istanti tremendi, non so che fare, non avrò neanche il tempo di scappare resto quindi inerme ad aspettare la sua reazione, tira camminando, tira senza sosta, le labbra socchiuse a contenere il suo gemito, si avvicina ancora e tira sempre più intensamente, allunga una mano nello stesso istante in cui il cazzo, quasi a contatto con il buco della serratura, scarica sfacciato violento il suo sperma verso la porta chiamandomi per nome, schizza con il mio nome strozzato sulle labbra, nel mentre anch’io vengo con il suo nome tra le mie, una prima goccia riesce a trapassare l’esile foro, anche una seconda la segue e poi una terza accompagna la mia lingua a raccogliere il seme che mi è stato dedicato….

Chiusa in camera rifletto su come ho potuto eccitarmi mentre mi figlio si smanettava il cazzo, perché non ho reagito… HO LA RISPOSTA! ma non lo voglio ammettere, non voglio accettare che solo mia cognata possa godere di un così bellissimo cazzo, non voglio dividere con altri ciò che mi appartiene di diritto, ardo al solo pensiero che mio figlio possa sbattermi in ogni angolo di casa nostra, mi eccito immaginando la mia lingua scorrere sul suo seme saziando la mia sete di sesso…rabbrividisco al solo pensiero del suo cazzo dentro il mio corpo ad esplorare ogni angolo delle mie intimità.

“…Sai oggi ho parlato con Andrea, ….tornando a casa ho approfittato del suo essere in garage per affrontare da padre la situazione, gli ho riferito delle tue preoccupazioni sulla resa scolastica, e della apatia che in atto lo coinvolge, … gli ho chiesto se la sua svogliatezza è da riferire a qualche preoccupazione adolescenziale oppure vi è dell’altro… Il suo rossore mi ha confermato che i suoi problemi sono di pelo, la presenza di sua zia in casa suscita in lui perverse immaginazioni, per cui ho giustificato i suoi atteggiamenti confortandolo sulla circostanza che ciò è naturale, il suo rossore è allora accentuato ed ho notato, palpabile, il fastidio come se avessi capito un certo qualcosa per cui ho lasciato cadere il discorso con una pacca sulle spalle e un sorriso che voleva essere di paterna complicità….”

La cosa per me adesso non alcuna importanza quello che conta e come farò domani, cosa potrò inventare perché possa veramente godere dell’uccello di Andrea e che cosa dovrò raccontare a Gianni. E' sconvolgente il piacere che mi procura il solo pensiero di farmi scopare selvaggiamente dal mio bambino, e poi dedicarmi al muscolo teso di Gianni eccitato dai miei racconti ….
Spero soltanto che lui non si insospettisca più di tanto …
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