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incesto

(BDDM) 1.4 - sola con i miei pensieri


di geppettino2003
30.04.2022    |    9.534    |    0 10.0
"” Invitandomi a propormi a lui più disinibita, senza parole, lascio che baci, delicatamente, entrambe le mie mani, un attimo e una è sul mio viso, ..."
1.4 Sola con i miei pensieri

A notte fonda ancora stordita, con la paura di dire qualcosa, in completo silenzio, in Place Pigalle, alle nostre spalle, ci lasciamo le scarlatte pale del Moulin Rouge. Lo spolverino maschera le mie nudità che, con un sorriso sornione, non ha voluto coprissi e, quasi fossi priva di volontà, non ho insistito nel doverlo fare.
Subisco una scarica di adrenalina percorrermi la schiena e senza fiatare lo seguo sentendo, intenso, il suo sguardo compiacersi al mio morbido ancheggiare.
Nessuno di noi dice una parola, la cosa mi tranquillizza, tanto che penso che la nostra prima sera a Parigi sia conclusa.
Non è così!

Il lento nostro intercedere bloccarsi davanti al cristallo di un peep show, dietro al quale lo squallido spettacolo erotico di una donna, sicuro mia coetanea, esibire un corpo perfetto esaltato da un succinto, ed indecente, vestitino bianco. Un provocante fare richiama la sua attenzione ed impone alla mia di assistere a licenziose. movenze.
La trasgressiva reputazione del quartiere non si smentisce.
Seguo mani lente percorrere il corpo, dai fianchi risalire sino al seno, stringerlo, renderne palese la forma, la morbida seta lascia intravedere il contorno di gonfi capezzoli. Ascolto il suo commento su come quel corto abito bianco possa trasformare una pudica donna in femmina sexy e provocante, capace di incentivare particolari fantasie erotiche e piccanti momenti di travolgente passione!
Nel mio guardarlo, frastornata, una implicita ammissione nel seguire uno sfacciato dito percorrere il contorno di carnose labbra, attimi perché la lingua ne circoscriva la lunghezza, lo accompagni in bocca a mimare una lenta fellatio.
Quasi barcollo al provocante fare.

Giunti in albergo, ascolto la sua riflessione:
“Stasera mi sono sentito invidiato per aver avuto un bellissima compagna accanto a me. Confessa che ti piaciuto, essere ammirata, so che amavi provocare i particolari desideri del tuo uomo, mi piacerebbe che nelle nostri notti osassi di più, che esaltassi la tua sensualità, ed io poterne gioire nell’averti accanto.”

Invitandomi a propormi a lui più disinibita, senza parole, lascio che baci, delicatamente, entrambe le mie mani, un attimo e una è sul mio viso, accarezza le gote, scivola sul collo, le dita sul petto seguono a fil di pelle il disegno del mio seno protetto solo dalla intrigante scollatura. Un attimo e un dito apprezza il disegno di sensibili capezzoli, ne sfiora prima uno e poi, subito, l’altro.

Poi spudorato
“Ti ho sentito tremare ballando stretta a me, ho condiviso la tua emozione nel sentire il mio amore sul tuo corpo…”

Mai stato così sfacciato!

Tremo, appoggiata alla parete, subisco il suo fare senza nulla fare per impedire il suo immortalare l’espressione del mio viso.
Pochi secondi ancora e lasciarmi solo in camera senza aspettare la mia risposta, in mano il mio reggiseno
“Questo stanotte lo tengo io.”

Confusa, la mente torna a quel suo scritto, se dessi un senso diverso a quelle sue parole, non più immaginare ma subentrare, atroce, il dubbio interpretando il suo dire: - Scoprire assieme la nostra realtà per vivere un nostro, diverso, futuro. -

Mi sembra chiaro la sua intenzione, e comincia a subentrare la paura.

Una sicura strategia, ed io incapace di ribellarmi, chiedermi del perché accettare quel suo fare senza riuscire ad opporre alcuna resistenza. Ho lasciato rendesse più trasgressivo quel mio rosso tubino, che ritenevo già eccessivo per la integerrima professionista,
Ho tremato ai tocchi di esperte mani, a quel suo fare, non reagire al contrario, complice ho lasciato, per soli pochi secondi, che ammirasse la seducente femmina, e non la mamma, appoggiata a quell’albero.
Disponibile ho ballato sensualmente guidata. Ho lasciato alle sue mani di scivolare sulla nuda schiena, dai fianchi, sfrontato, sollevare, di più, la già corta gonna, scoprire il mio bel culo al limite della decenza e, senza che mi ribellassi, ne ha apprezzato la forma, il disegno, ed io non oppormi!
Poi quel suo insolente, ma sapiente, modo di privarmi del reggiseno, nessuna violenza, si farmi vergognare, ma non riuscire a protestare, per paura stringermi forte a lui muovendomi al ritmo della musica, in un’atmosfera tanto paradossale quanto sbagliata ed assurda.
In silenzio ho ballato come fossi sottomessa a quel suo fare, pervasa dal salire oltre il lecito, il giusto, di una diversa emozione, piacevole ed intrigante.
Dissociando il mio presente con il mio intimo passato, ho permesso che stingendomi forte si strusciasse su di me, che il suo corpo spingesse sul mio. Come in trance non sono riuscita ad oppormi, complice ho subito il suo sfacciato fare. Contro ogni volontà mi sono stretta più a lui, disponibile a farmi toccare, farmi palpare senza ribellarmi, quasi subire il riaccendersi di sensi sopiti al salire di una piacevole, sensazione. Si ho subito il suo maschio corpo, In quel contatto percepire il suo sesso, duro premere contro il mio corpo, ho tremato al continuo pulsare di un potente cazzo in tiro tra le mie gambe.
Per un attimo ho ceduto, ho apprezzato, ho voluto, cercato la sua stessa emozione.
Con paura ammetto che il suo fare non mi è dispiaciuto. È innegabile mi sono esibita senza ribellarmi Si quel gioco mi ha intrigato, e non poco! Dio! Ho provato piacere nel sentirmi dominata dal piacevole fare di mio figlio!

Il fruscio del mio iPhone mi riporta alla realtà. Le mie foto. Languida nelle pose, l’espressione del mio viso diversa nel mordermi le carnose labbra mentre le mani accarezzano sensuali tornite cosce appoggiata a quel tronco d’albero. Poi sul divano, le lunghe cosce scoperte, le morbide labbra appoggiate al finissimo cristallo del fresco Martini. Il disegno del seno nudo, con chiari i capezzoli turgidi dare il senso di una incontrollata emozione.

Leggo il suo messaggio:
- Se vuoi, puoi darmi di più!….-
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