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…..CON(lui)CEDO


di geppettino2003
05.04.2012    |    65.430    |    5 9.5
"- E purtroppo oggi la mia vita di coppia ha molto più passato che presente ed è il futuro mi fa paura..."
Irrequieta giro per casa. Sto lottando contro me stessa nel vano tentativo di trovare una risposta ad una impossibile situazione. Un assurdo pensiero mi attanaglia.
Ma, ogni sforzo è inutile. Sto per soccombere a me stessa!
Vivo un sofferenza interiore devastante. Convivo con un atroce dilemma che da giorni mi accompagna. Non riesco a trovare la giusta soluzione per distogliere pensieri da dannose fantasie e mi restituisca la mia serenità insita in un più congeniale rapporto.
Ne sto soffrendo sapendo che nulla potrò più fare per oppormi a provocanti attacchi. È certo avverrà l’inevitabile!
Stanotte mi sono CONCESSA al mio uomo come unica soluzione al crescere di intense emozioni che mi coinvolgono in turbamenti che travalicano il lecito per sconfinare nell’immorale.
Tutto è nato dall’aver preso atto che l’intensità del mio rapporto di coppia, dopo vent’anni di matrimonio, si è lentamente affievolita. Con la mente un po’ più sgombra dai pensieri e dalle preoccupazioni di una famiglia da accudire, ho deciso di fare qualcosa per riappropriarmi di un pezzettino di vita privata. Quella vita privata che si concretizza in notti dove la passione travalica i limiti della decenza. Limiti che in un rapporto di coppia non devono mai esistere!
Ricordo sempre più spesso le parole di mia madre all’annuncio del mio fidanzamento:
- Amore mio l’infatuazione di oggi non vorrei si trasformasse domani in forti patimenti. -
E purtroppo oggi la mia vita di coppia ha molto più passato che presente ed è il futuro mi fa paura. Ho ripreso, quindi, ad esaltare quella mia indole di caldissima amante. Mi riconosco una straordinaria sensualità, con una fortissima carica erotica e, fattomi convinta che l’iniziale amore è diventato rispetto, che la passione si è trasformata lentamente in tormento ed il desiderio, inevitabilmente, soccombe alla rinuncia, ho materializzato quei miei particolari atteggiamenti che più di una intima gioia mi hanno fatto condividere.
Sedici anni di differenza di età con il mio sposo oggi li pago!
Ma non è ancora giunto il mio momento di vivere di soli ricordi!
Un immenso bisogno di sesso mi ha indotto ad esaltare il mio corpo manifestando la sensualità che naturalmente sprigiono anche in anonimi indumenti. Ho ancora un bel corpo che naturalmente provoca ed è sottile la malizia che ha guidato il mio plastico ancheggiare davanti al mio uomo. Ho accorciato un pò le mie gonne, forse troppo lunghe nell’ultimo periodo. Ho preferito aderenti magliettine a quei larghi pullover che mascheravano il mio prosperoso seno. Ho eliminato il reggiseno così da rendere tangibile il volume di capezzoli sempre gonfi e duri. Ho reso palesi i miei affettuosi abbracci acuendone il naturale slancio. Ho assunto sguardi languidi e atteggiamenti lascivi facendo scorrere la lingua tra aride labbra. Forte era il fruscio di cosce sinuose impreziosite di delicata seta a rendere palese un corpo in fermento.
Stimolarlo ha incentivato le mie più trasgressive fantasie per notti all’insegna del più sfrenato sesso.

Ciò che ho fatto erano studiate provocazione solo per il mio uomo, ed indirizzati ad un solo scopo. Ed invece hanno ottenuto il classico effetto boomerang! Il tentativo di infuocare le mie notti si è trasformato in licenziosi inviti a sfacciate provocazioni di mio figlio. Senza accorgermene, infatti, ciò che doveva risvegliare erotiche fantasie in mio marito ha, invece, materializzato sporchi pensieri nel mio ragazzo.
E QUELLO CHE È SUCCESSO STANOTTE HA DELL’ASSURDO!
Una unica perversa fantasia è cresciuta infida senza alcuna volontà da parte mia. Ho tentato di scacciare immagini morbose, e sporchi pensieri. Ma è stato inutile.
Ho goduto come da troppo tempo non accadeva!

In cucina aspetto il suo risveglio, con il calore di un corpo racchiuso nella delicata seta della mia vestaglia, ed il candore della mia pelle mascherato dal blu elettrico del morbido indumento. I lunghi capelli neri sciolti a cascata sul solco del mio ancora tonico seno, mascherano il volume di capezzoli infuocati.
Rivivo i miei ultimi giorni con profonda preoccupazione. Da quando mi sono resa conto che negli occhi del mio ragazzo non c’è più solo l’immagine della sua mamma.
C’è altro! Ed è quell’altro mi turba.
Sono giorni, infatti, che subisco partecipe tremule mani seguire il disegno del mio corpo. Delicate lo sfiorano, particolarmente rapite dalla concupiscenza che naturalmente esso sprigiona. È attratto dal conturbante mio fisico, un corpo la cui sensualità è sicuramente acuita dalle plastiche forme della sopraggiunta maturità.
È ciò che prima mi era piacevole è, lentamente, diventato un intenso turbamento interiore.
Nei suoi abbracci, mi è ormai certo, lui cerca un corpo. IL MIO. Il suo giovane corpo da innocenti contatti materializza insane fantasie. Gliele leggo negli occhi e ho cominciato a sentirle prendere forma tra le mie sinuose gambe!
Inizialmente quel suo fare mi ha gratificato. Ho abbandonata felice il corpo e la mente e, con l’affetto di mamma, mi sono CONCESSA alle sue amorevoli coccole.
Era immenso il piacere di sentirmi dire - mamma quanto sei bella -
Un pensiero che ricompensava gli sforzi di tanti anni. Anni in cui ho dedicato tutta me stessa alla sua crescita. Anni che hanno inciso sul mio rapporto di coppia.

Nessun dubbio! Sono, ormai, convinta che poco alla volta Luca ha cominciato a vedere in me non più la sua bella mamma, ma la femmina calda e vogliosa che, però, non gli appartiene!
È rapito della mia figura di donna. Ogni mio domestico momento è diventato occasione per rubare, perverso, l’immagine del mio corpo, per ammirare il fisico di una femmina lussuriosa che ha intenso riaccendere la passione del suo uomo…non certo attizzare quella di suo figlio!
Nel mio rapporto con mio figlio ho sempre fatto prevalere il mio sano ruolo di educatrice. Una mamma pur consapevole che la crescita, anche sessuale, del proprio ragazzo passi per la sua amorevole esperienza. Una mamma che, curiosa, chiede delle sue prime infatuazioni. Una mamma forse un po’ gelosa che, innocente, si è offerta a manifestazioni di affetto, preoccupata che qualche ragazzina possa sottrargli l’amore del suo bambino!
Una mamma che, nel convincimento di fugare più di un dubbio, ha posato gli occhi sul suo bacino, trovandone, invece, una assurda conferma, rafforzata dall’aver ascoltato solitari, ed intensi, gemiti figli di una impossibile passione. Una mamma che, intimamente turbata, ha preso atto che i suoi primi perniciosi pensieri siano dedicati al suo corpo e che, sconvolta, ha seguito dite sfacciate dimostrare la possente forza del suo essere diventato uomo. Una mamma che vacilla all’intenso odore di sesso di cui sono costantemente intrise le sue lenzuola.
Una mamma che sa di non potersi opporre alla sua esuberanza sessuale ma che non intende diventare la sua onirica amante!
Ma ogni mio naturale atteggiamento, insito nel mio più giusto ruolo di mamma, suscita comunque in lui sguardi concupiti e, particolarmente, licenziosi.
Ho tentato di parlarne con il mio uomo confidando in quel suo ruolo di padre ma la paura di una reazione violenta ha frenato ogni mio più sano istinto.
Ho anche provato di parlarne con lui ma non ho saputo nemmeno tentare l’approccio. Mi sono bloccata su cosa dire e, principalmente su come dirlo, ben consapevole di quale fosse l’unica risposta. Una infida legge di natura che il suo corpo e, particolarmente, la sua mente subiscono!
Purtroppo nulla riesco a fare per contrastare la fantasia di un ragazzo che cresce.
E inesorabile è cominciata la mia angoscia!

Ieri una altra giornata trascorsa tra i suoi provocanti attacchi al mio corpo ed miei forti patimenti interiori. Ed a sera, soli nel piccolo tinello, il mio corpo era avvinghiato in un suo ennesimo, ed intenso, abbraccio. È stato palese stavolta il suo impossessarsi del mio sensuale seno. Le sue mani hanno sfiorato con morboso trasporto i capezzoli che, lentamente, diventavano particolarmente…. sensibili. Ho percepito dita perdersi nell’accattivante solco di profonde chiappe.
Il suo respiro diventare intenso ed il mio, mio malgrado, lo accompagnava. Il cuore gli batteva forte in petto e si è unito ai palpiti frenetici del mio.
Per lunghi attimi ho soggiaciuto al fermento del crescere di un pulsante muscolo tra le mie gambe. Segnali inequivocabili di assurdo, e perverso, amore. Ho reclino la testa abbandonandomi ai mie fremiti.
Lunghi secondi di un pericoloso silenzio e di una inevitabile debolezza. Inutile ogni mio tentativo di dire qualcosa. La voce mi è rimasta strozzata in gola. Con ritrovata forza ho reagito! L’ho guardato con amorevole compiacimento, ma con l’espressione di chi intende sancire quel corretto limite che deve esistere tra il ruolo di mamma e quello di amante. Barriera che è tutta nel rapporto tra ciò che è lecito ed ammissibile e quello che è peccaminoso ed immorale. L’ho allontanato dolcemente da me sconvolta dal possente disegno di un muscolo che manifestava l’assurdo piacere che il mio corpo gli procurava.
Come femmina sono orgogliosa di sentirmi ancora desiderata, ma la mamma mi impone di non poter cedere! Ma per quanto ancora sarò capace di resistere!
Credo, infatti, che abbia percepito i segnali di un cedimento che solo il prevalere dell’istinto della mamma non ha reso palese. I suoi tormenti mi stanno coinvolgendo intimamente! Quei suoi atteggiamenti stanno, lentamente allontanando da lui la madre. Ed adesso lotto con me stessa per non manifestare i segni inequivocabili di una passione carnale!

Con forte eccitazione poi mi sono accucciata al corpo del mio uomo. In testa un unico pensiero! Quel suo fare ha stimolato la mia vera indole da materializzare in una notte dove la mamma abbandona il suo ruolo per assumere quello di moglie. Una caldissima amante con un intenso desiderio di peccato. Una donna con il suo bisogno di amore e con la voglia di amare. Una donna che cerca passione e promette piacere. Una donna cosciente che le sue notti si sono lentamente trasformante in continue cocenti delusioni. Notti alla ricerca di un caldo contatto che quando c’è, è di un attimo e, ormai sempre più freddo e distante.
Notti che si sono lentamente diradate. Lasciandomi un …immenso vuoto…dentro!
Ma ieri notte la femmina ha prevaricato la donna, ha abbandonato ogni stupido pregiudizio, accantonato ogni latente morale per dedicarsi al peccaminoso piacere della trasgressione!
Tra le lenzuola, calda e nuda, ho stimolato la reazione del mio uomo che, sorpreso non è stato in grado di contrastare l’esigenza di un corpo voglioso. Mi sono offerta con sottile provocazione e con l’intento di scacciare immorali pensieri. Ho CONCESSO il mio corpo con particolare ardore. Ho fatto apprezzare, in maniera morbosa, le mie forme, incarnando la sensualità di un corpo che invoca intensamente piacere. Un corpo eccitato da assurde fantasie che ha intenso godere di una tangibile, e più giusta, realtà.
Come una puledra imbizzarrita ho materializzato il mio desiderio di galoppare nello sconfinata prateria del piacere. Selvaggia mi sono dedicata ad un amplesso sconvolgente.
Tra le sue braccia si è decuplicata la mia lussuria. L’esigenza di donna ha preso il sopravvento sulla ragione spingendomi a soccombere ad una fantasia assurda. Con il suo corpo tra le mie braccia la mia mente ha materializzato il potente muscolo di mio figlio tra le mie gambe. È assurdo! Quel suo possente muscolo che pulsava frenetico tra l’intimo mio incrocio.
Ed è stato il suo intrigante muscolo a possedermi!
Ho goduto come fossi impazzita, sconvolta da un piacere sconfinato. Ha goduto anche il mio uomo. Ma il suo è stato un piacere rubato!
E dopo ancora la notte. Lenta nel suo trascorrere e infida nel materializzare, al buio, un corpo giovane e prestante. Nulla la ragione è riuscita a fare per contrastare la mia mano che, lentamente, è scesa tra le mie gambe alla ricerca di un qualcosa che sentivo che mi era dovuto. Ho materializzato la trasgressione che da troppo tempo mi mancava.
In silenzio e con immensa eccitazione mi sono rigirata nel letto, ho scoperto il mio corpo lentamente per offrirlo al mio onirico amante. Strette morbosamente le labbra, il corpo materializzava sussulti…. i capezzoli ancora gonfi e, tra mugolii soffocati, mi sono toccata. Movimenti lascivi e carichi di una irrefrenabile esaltazione carnale. Il respiro è divento intenso e sempre più profondo.
Morbosamente eccitata ho goduto di nuovo del potente cazzo del mio bambino!

È atroce quello che è successo stanotte. Ora prendo atto che tutto sta sconvolgendo i miei sensi. Il buio mi ha confermato che quello che è accaduto è stato il principio della fine.
È forte il travaglio interiore che vede lottare il cuore della mamma con il corpo della femmina. Una battaglia impari dove la ragione tenta di imporsi ma è il desiderio a prevalere. È sottile la linea di demarcazione che separa il peccato dalla ragione. Combatto tra il mio essere donna, con la voglia di cedere ad un assurdo momento, ed il mio essere mamma, con la convinzione che solo la forza della ragione potrà avere il sopravvento impedendomi di cedere.
Cerco una ragione che mi dia risposte. Non al suo atteggiamento quanto alle mie deboli reazioni. Una domanda mi assilla : Cosa ad una mamma è permesso senza che questo sfoci nel dissoluto?
Ma anch’io ho diritto alle mie intime attenzioni!

“….Luca…..”
Il mio bambino è alle mie spalle. Solo un suo profondo respiro risponde al mio chiamarlo. Titubanti mani già spaziano delicate tra le spalle ed il collo. Intriganti percepiscono la sensibilità della mia pelle. Lentamente, e a fil di pelle, scivolano sulla delicata seta, seguono il disegno di mammelle che si gonfiano ritmiche al mio respiro. Accarezza il mio corpo con provocanti movimenti. Concentra il suo interesse sul mio procace seno che, dall’ampia scollatura, lo invita ad essere sfacciato. Sfrontato se ne impadronisce, stringe tra le dita capezzoli già gonfi e duri. Vorrei scongiurarlo di smettere, di non continuare, ma il suo fare mi impedisce ogni controllo sulla mia mente. Una emozione che affievolisce ogni mia ultima resistenza. Subdola l’eccitazione, lentamente, si sta diffondendo tra le gambe. Un mio intenso respiro è il chiaro invito a non fermarsi. La sua immensa eccitazione esalta la mia….vorrei confessargli che mi piace quando mi accarezza …. così come piacerebbe tanto anche a me…toccarlo… Sapesse che stanotte ho goduto del suo corpo ed ora sono pronta a concedergli il mio … non quello della madre bensì quello di una calda, e sensuale femmina.
Ormai il mio ruolo di mamma è definitivamente sconfitto dall’esigenza del mio corpo.
Sono pronta a godere dell’intrigo dell’incesto!
Desidero essere solo la sua amante…!

Mi alzo di scatto voltandomi. È completamente nudo, sfacciato con un cazzo nel suo massimo splendore. Indebolita non posso fare a meno di ammirare tutta la sua spudorata provocazione. Il suo essere figlio è prevaricato da una perversa voglia di sesso. Le sue mani giunte sul bacino esaltano ancor di più lo stato della sua eccitazione. Il mio viso è contratto, il suo è paonazzo. Nei suoi occhi è forte il desiderio di un qualcosa di sporco. Quel qualcosa che adesso solo il mio corpo è in grado di offrirgli! Gemo, mentre sento il lento scivolare della seta dalle mie spalle.
La vestaglia è ai miei piedi, e lui gode alla visione del corpo di una madre diventata femmina, vittima della sua perversa lussuria e succube delle sue provocazioni. Nuda offro un conturbante corpo impreziosito da bellissime calze di seta nera sostenute da un frivolo reggicalze.
In un attimo le sue labbra sono assolute padrone del mio procace seno! Un intenso fremito affievolisce ogni mia resistenza. Soccombo davanti ad un potente uccello svettante e carico di voglia che scuote tutto il mio corpo.
Affascinata sono attratta da un cazzo imperioso unico oggetto per soddisfare la mia crescente voglia di godere. Senza più alcun pudore esterno la mia erotica passione. Lo bacio con intenso trasporto. Le sue labbra si uniscono alle mie, la mia lingua cerca subito la sua. Mi stringo forte a lui in un contatto morboso.
Senza più pudore sfiora con una mano l’interno delle mie cosce e, a fil di pelle, comincia a risalire sino a sfiorare le grandi labbra di una fica pulsante. È altissimo lo stato della mia eccitazione che già riscalda le sue dita.
Ondulo il mio corpo accarezzando un petto marmoreo con tra le cosce, uno splendido cazzo. Le sue mani sui ricchi glutei sospingono il mio corpo ad un perverso contatto. Il suo duro cazzo sul mio ventre palpita con impetuosa frenesia.
Immediati i nostri respiri si fondono. Intenso è il calore di corpi che tremano. I gemiti si amplificano, i brividi crescono. I miei profondi fremiti sciolgono ogni residua mia resistenza.
La passione diventa peccato ed il peccato è pronto ad accompagnarmi verso un immenso piacere!
Un abbraccia forte mi unisce ancora di più a lui. Gli iniziali suoi gemiti diventano presto mugolii di estremo piacere. Rafforzo il mio abbraccio. Il cazzo struscia pulsando stretto tra i nostri corpi.
“OOOHHH….. UUUHHHHH….”
Si irrigidisce
“MAMMA!…….………”
Il suo immenso calore si sparge inondando il mio corpo. Tremo al suo calore. Anch’io gemo alla forza prorompente di un cazzo che pulsa nervoso riscaldandomi il ventre.
L’ho fatto venire con i sinuosi virtuosismi del mio corpo. Forse non avrebbe voluto godere così presto ma ho superato me stessa. L’ho fatto venire io!
Non l’ho fatto per lui l’ho fatto per me. Non ho più pudore. Sapevo che sarebbe venuto subito. Era altissima la sua eccitazione.
L’ho fatto per godere adesso pienamente del suo corpo.

Mi siedo e il suo bel cazzo schizza ancora veemente. Indirizzo il suo caldo seme sul mio corpo. Dalle mie labbra si sparge tra la bocca, il viso, i capelli e, morbosa spalmo il nettare sul seno.
“…..DAI……… SSSSIIIIII …. ANCORA ….”
Un solo pensiero in mente! La mia esperienza unita alla sua esuberanza potrà restituirmi i piaceri sopiti da tanto tempo….. Il mio fare ha trasformato il mio ruolo da mamma in quello di una eccitata amante!
Lentamente lo sospingo verso il tavolo della cucina. Lo faccio sdraiare. Il cazzo duro svetta nella sua più prepotente eccitazione. Una mia mano scivola dolcemente su tutta l’asta. Avvolgendolo percepisco i battiti frenetici di una eccitazione ancora altissima.
“…mamma …. mi fai morire….”
“… E TU MI STAI FACENDO….RIVIVERE…….….”
Dio come sono spudorata!
“….mamma ti prego ….prendilo in bocca…..come una gran…..TR…..OIA….”
La sua volgarità esalta il mio essere intimamente PUTTANA! So di esserlo e farlo per mio figlio mi sta facendo impazzire.
Sono adesso una donna in calore pronta ad offrirsi per soddisfare la libidine che ha in corpo.
La mano sul suo pulsante uccello, saggia una impressionante eccitazione. Senza più nessun pudore lo stringo tra le dita mentre faccio scorrere la lingua sul suo petto. Dai capezzoli scendo lentamente su tutto il corpo per arrivare a gustare il suo caldo seme. Mi approprio di una cappella gonfia e intrisa di piacere. Assaporo il suo piacere sul suo corpo. Luca allarga, spudorato le gambe consentendo alla mia lingua di gustare un perverso intimo pulsante di eccitazione. In bocca spillo sino all’ultima goccia, succhiando avidamente, lo sento fremere mentre masturbandolo selvaggiamente lo sento implorare
“…..SSSIIII…. ….E BELL…LLLIIISS….SSSIMOOO….….”

Assetate labbra rifioriscono al calore del suo piacere. Una famelica lingua raccoglie la linfa del mio amore. Una vogliosa bocca assapora il nettare della sua eccitazione. Mentre due dita si impadroniscono del cespuglio nero che avvolge una gran fica CALDISSIMA.
MI POSSIEDO!
“… LUCA….. MMM……MHHHH….”
La passione cresce coinvolgendoci.
Comando il suo ed il mio piacere. Il pudore mi è sparito dal volto. Ho abbandonato definitivamente il ruolo di mamma per assumere quello di impudica amante. La lussuria ormai è, completamente, padrona dei nostri corpi. Sfacciati ci offriamo in un crescendo teso a soddisfare il massimo dell’eccitazione che si scatena dalle nostre frenetiche azioni.
Lecco tutto il suo corpo pervaso di libidine, mentre la mia eccitazione è alle stelle…..
“…mamma …..sei un gran porca……UUUHHHHHH!…”
Lecco e sussulto ad ogni contatto, bramo ad ogni colpo di lingua. Tutto il mio corpo vibra pervaso da smaniosi spasmi.
Ho il cazzo stretto tra il procace seno. Sento tra morbide mammelle il picchiettare dei suoi gemiti … “OOHHHHH….. ”
Le mani stringono forte tra le mammelle il grosso cazzo che, gonfio all’inverosimile, porto sino in bocca dove la lingua saetta sul glande, reso paonazzo dalla eccitazione. Lo prendo ancora in bocca. E’ splendida la mia libidine, e sono bravissima nel dargli piacere. Siamo un tutt’uno di sesso e lussuria! Una puttana che nel materializzare il suo essere una gran troia intende riappropriarsi del suo corpo regalando a suo figlio una libidine repressa.
“… COS……SSSSSIIIII…… ANNCCC…..CCOOORAAAA….TR…..OO……OOIA….”
Le sua grida di piacere riecheggiano nella stanza e si mischiano al mio intenso respiro.
Mi accorgo che una nuova esplosione di sperma è vicina. Repentina salgo sul tavolo, le cosce stringono i suoi fianchi, appoggio il cazzo tra desiderabili labbra bagnate. Con le mie mani governo il mio godimento. Stringo forte le mammelle, i capezzoli tra le dita, e guardandolo negli occhi abbandono il mio corpo verso l’estremo piacere.
“LUCA……ADESSO……..…SCOPAMIIIIIII!!!!!…AAA….AAAAG…..GGHHHHH..........”
Senza più vergogna libero definitivamente la zoccola che è in me! Lascio il mio corpo scivolare verso il suo. Sono stravolta dalla eccitazione così come stravolto deve essere lui.
I testicoli sbattono con forza tra le mie cosce per quanta veemenza metto nel mio fare, accelero sempre di più i miei movimenti sino ad arrivare all’apice del mio godimento.
Voglio godere con lui!
Non mi frega assolutamente niente di ciò che adesso potrà accadere. Ora intendo soddisfare pienamente la mia voglia di cazzo, la libidine mi sta divorando e una voglia di scopare mi rende la più zoccola delle puttane.
Sento crescere dentro di me il muscolo del mio bambino, lo sento pulsare ad ogni penetrazione, il mio movimento ritmico è sincrono al suo, e la mia fica contraendosi sempre più intensamente, avvolge la sua turgida asta in un crescendo di lussuria che non ha limiti.
Posso finalmente dare sfogo al mio piacere non più con i gemiti, che ultimamente ho dovuto reprimere, ma con grida di libidine che si confondono all’ansimare del mio ragazzo.
Ho i capezzoli infuocati dal piacere e comincio a maltrattarmi i seni in un gioco spregiudicato e pieno di sensualità.
Respiro con affanno con sempre maggiore assiduità preludio di prossimo un godimento.
“..mam…….…mmmmaaaaaa……..mi fai venire ancora…… mmmmmmhhhhhh…….…”
Agevolata dalla lubrificazione che il mio piacere dona al membro di mio figlio, la penetrazione è sempre più profonda e veloce, coinvolti entrambi da una fortissima eccitazione.
“…. Si vieni……assieme a me ….anch’io sto god…ennd…doooooo….”
Il suo seme copioso riscalda il mio corpo ed il piacere che ne deriva è altissimo!
Godo come da parecchio non mi accadeva. La testa scuote i lunghi capelli. Con gli occhi semi chiusi e le labbra serrate aumento la mia eccitazione. È lui l’artefice del mio piacere per come lo sono io del suo. I suoi occhi seguono il vibrare del mio corpo.
“…..mamma quanto sei fica!…….”
Il suo caldo seme sgorga impetuoso e si mischia al calore del mio corpo.

Lentamente comincio a pulire con la lingua quel magnifico cazzo, che non intende perdere la dura corposità. Le sue mani impazzano sul mio corpo. Dita selvagge spaziano tra le mie gambe. Risalgano le cosce e si soffermano infide tra il solco di glutei veramente invitanti.
…. “AMORE….TI PIACE PROPRIO IL CULETTO DI MAMMA?......”
“….DA IMPAZZIRE……….MAMMA.....”
La sua risposta piena di una perversa fantasia
“…TI …..PIACEREBBE….”
“…SI MAMMA HO VOGLIA DI ….. INCULARTI….”
È proprio un porco….
Ma io non sono da meno……
…. “…..E ALLORA CHE ASPETTI…….FALLO!......”

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