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57 - Ammucchiata al Lido di Dante


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
14.11.2022    |    16.283    |    45 9.9
"Seguendo una stradina siamo passati vicino ad un piccolo stagno, poi mi sono accorta che un ragazzo ci seguiva e ci stava raggiungendo, e quando è stato di..."
CAPITOLO 57

Siamo partiti dall’Abazia di Pomposa e la prima tappa è stata al Lido di Volano, era un deserto sembrava un paese fantasma, allora abbiamo proseguito e ci siamo fermati per la sera a Marina di Ravenna, abbiamo trovato un parcheggio lungo il porto canale e a ridosso della spiaggia, ci siamo sistemati, abbiamo cenato e dopo cena io sarei andata a letto ma Bruno ha voluto uscire e anche se era la fine di febbraio non faceva per niente freddo e per uscire ho indossato solo il mio soprabito trapuntato e sotto ero completamente nuda, Bruno mi ha messo il plug-in nel culo, ha preso la macchina fotografica e siamo usciti, abbiamo passeggiato lungo il porto canale, anche qui non c’era anima viva e ogni tanto mi aprivo o toglievo il soprabito e Bruno mi fotografava con lo sfondo delle luci della città e delle navi attraccate al molo, ci siamo divertiti specialmente io con il plug-in che a ogni passo mi eccitava.

Quando siamo ritornati al camper avevo una voglia matta, mi sono tolta il soprabito e mi sono coricata sul letto, Bruno si è coricato vicino a me, aveva già il cazzo duro e io gli sono andata subito a cavalcioni e me lo sono fatto scivolare dentro, ero bagnatissima, così con i due buchi pieni mi sono sbattuta su di lui, e non c’è voluto molto per raggiungere l’orgasmo e partire, io sono fatta così quando ho voglia lo devo fare subito e vengo in fretta. Mi sono lasciata andare sopra di lui mentre la mia figa e il mio sfintere si contraevano, in quel momento avrei voluto avere due cazzi che mi sbattevano, ma anche così ero soddisfatta, mi sono poi girata per fare un 69, ho preso in bocca il suo cazzo e l’ho ripulito dai miei umori, mentre lui ha preso tra le labbra il mio clitoride e con la lingua si è messo a stuzzicarlo, il piacere era tanto, poi lui ha preso tra le dita il plug-in e lo faceva uscire e rientrare nel mio ano, io godevo tantissimo, infine non ce l’ho più fatta ed ho avuto un orgasmo favoloso, e al culmine Bruno ha smesso di leccarmi il clitoride e me l’ha morsicato forte, mi ha fatto male ma è stato anche bello, il dolore ha prolungato di molto il mio orgasmo.

Ero esausta ma Bruno non era ancora partito, desideravo tanto che me lo mettesse nel culo e difatti appena ci siamo ripresi lui è sceso dal letto, mi ha presa per le gambe e mi ha trascinata sul bordo del letto, ho appoggiato i piedi sul suo petto, i miei buchi erano lì a sua disposizione, lui ha preso un cazzo finto nero con una grossa circonferenza ma molto morbido, mi ha tolto il plug-in che avevo ancora in culo e mi ha infilato il grosso cazzo in figa, ho sussultato dal piacere intenso che mi ha provocato la penetrazione, mi ha poi tirata ancora più verso di lui facendomi piegare di più le gambe e mi ha inculata.

E’ stato bellissimo sentire la sua grossa cappella forzare il mio sfintere e risalire nel mio ano, quando è stato tutto dentro si è fermato, poi l’inculata è iniziata lentamente e tutte le volte che affondava dentro di me con l’inguine mi spingeva il cazzo finto nella vagina, come al solito Bruno ha molta resistenza e io dopo un po’ ho avuto un multi orgasmo favoloso, non so quanto è durato ma quando ho sentito lo sperma caldo nell’intestino ho raggiunto il culmine.

Bruno è rimasto tutto dentro di me, il suo cazzo si è un po’ ammosciato ma era ancora abbastanza duro, io non volevo che finisse qui e mi sono messa a contrarre lo sfintere, dopo un po’ il cazzo ha ripreso consistenza e Bruno è tornato ad andare su e giù nel mio ano, io stavo nuovamente sentendo un piacere intenso.
_ “Pisciami in culo”.
Bruno si è fermato e dopo un po’ ho sentito la sua pipì calda nel mio intestino, le mie dita sono andate sul clitoride ancora dolorante per il morso che mi aveva dato prima e mentre lui continuava a pisciarmi in culo io mi sono fatta un ditalino e ho raggiunto nuovamente l’orgasmo.

Bruno è ancora stato dentro di me per un po’ poi ha preso il cazzo che avevo in figa e l’ha tolto, mi sono girata su un fianco ho stretto più che potevo lo sfintere e il cazzo mi è uscito dal culo e sono andata il bagno, ci siamo lavati e siamo andati a letto.
_ “Non trovi che sono una ninfomane, ho ancora voglia”.
_ “Non adoperiamo paroloni, diciamo che ti piace scopare”.
_ “Tu sei troppo buono”.
_ “Se hai proprio tanta voglia domani andiamo al Lido di Dante, lì c’è un parcheggio per camper e una spiaggia di nudisti, te ne scegli quanti ne vuoi e ti togli le voglie”.

Non gli ho risposto, ho appoggiato il culo sulla sua pancia e ho cercato di dormire, ma nella mia testa passavano pensieri erotici, quando sono inqueta mi tornano in mente le sere al parco del Valentino, quando più di una volta me ne ero fatta sei, immaginavo di farmi scopare da quattro o cinque, pensavo anche al mio rapporto con Bruno, non volevo che le mie voglie rovinassero tutto anche se ero quasi sicura che a lui vedermi scopare con altri lo eccitava tantissimo, ma non avevo la certezza e non ero del tutto sicura, poi per fortuna mi sono addormentata.

Il giorno dopo siamo arrivati al Lido di Dante, c’erano due parcheggi per camper, uno con attacchi alla luce e lì c’erano diversi camper specialmente di tedeschi e l’altro libero, noi abbiamo scelto quello libero perché era quasi deserto ed abbiamo potuto parcheggiare distanti da altri camper, ci siamo sistemati e poi ho preparato da mangiare mentre Bruno è sceso per fare un giro nei dintorni, quando è tornato abbiamo mangiato e poi mi sono messa un tanga ridottissimo una maglietta e il soprabito trapuntato.

Bruno ha preparato uno zainetto con un telo e una tendina antivento a cupoletta, la macchina fotografica e siamo andati in spiaggia, arrivati al mare abbiamo camminato un po’ e siamo arrivati sulla spiaggia libera con dietro la pineta, abbiamo ancora camminato un pochino e siamo arrivati a dove c’erano delle piccole dune, ci siamo cercati un posticino riparato e ci siamo sistemati, dopo un po’ è iniziata la processione dei cazzi, grossi, normali, piccoli, minuscoli, duri e mollicci.

Io ero con il tanga che mi copriva a malapena la patata, quindi c’era poco da vedere, Bruno si è alzato in piedi ed ha fatto un giro nei dintorni.
_ “C’è qualcosa di interessante?” gli ho chiesto quando è tornato.
_ “Ci sono tre coppie anziane di tedeschi e le donne hanno le gambe larghe”.
_ “Uomini?”.
_ “Niente che ti possa interessare”.

Mi sono alzata in piedi e sono andata a toccare l’acqua e tornando indietro ho notato anche io che c’era poca gente, mi sono tolta il tanga e coricata poi con Bruno abbiamo fatto le parole crociate, le ore sono passate sotto il sole tiepido, erano quasi le 17 e si è alzata una leggera brezza che a dire la verità era un po’ fresca, mi sono alzata e mi sono infilata il soprabito, mi sono guardata intorno ed ho visto che in pineta c’era un bel movimento.

Bruno ha messo tutto nello zainetto e poi ci siamo messi a fare un po’ di foto, io mi toglievo e rimettevo il soprabito prendendo le pose che piacevano a lui, si sono avvicinati subito un paio di guardoni, io li ho lasciati fare e questi mi hanno messo le mani addosso toccandomi tette e culo, io ho sfiorato il loro cazzi mollicci e decisamente sotto misura, li ho presi in mano e li ho masturbati, ma non si sono induriti, si vede che non li eccitavo abbastanza.
_ “Mi fai scopare” mi ha chiesto uno di loro.
_ “Per scopare bisogna che il cazzo sia duro” gli ho risposto.

A questa mia risposta i due anzianotti se ne sono andati e anche noi siamo andati in pineta, abbiamo subito trovato una tedesca di una certa età appoggiata su un tronco di pino, era lì con le gambe larghe il marito davanti a lei che la baciava sulla bocca e con le mani le toccava le tette e gli pizzicava i capezzoli e un paio di guardoni erano lì dietro a lei con il cazzo duro in mano, ci siamo fermati a guardare, uno dei due si è avvicinato e gli ha toccato il culo e visto che la donna non ha reclamato si è messo un preservativo, lei si è chinata alla pecorina e lui gli ha allargato le chiappe e l’ha penetrata e scopata, la donna si è messa a godere rumorosamente attirando l’attenzione di diversi singoli, io ho iniziato a sentire un languore tra le gambe ho preso Bruno per mano e siamo andati via.
_ “Se non troviamo nessuno stasera a letto devi fare gli straordinari” ho detto a Bruno.

Seguendo una stradina siamo passati vicino ad un piccolo stagno, poi mi sono accorta che un ragazzo ci seguiva e ci stava raggiungendo, e quando è stato di fianco a noi mi ha squadrata da testa ai piedi.
_ “Sono di tuo gradimento?”, gli ho chiesto un po’ seccata mentre lo squadravo anche io, era un bell’uomo sulla quarantina.
_ “Certo che è di mio gradimento, lei è veramente una bella donna, l’ho ammirata in spiaggia, ha un fondoschiena favoloso”.
_ “Il mio fondoschiena è molto esigente”.
_ “Guardi lì c’è un sentiero se lo infila la stupisco”.

Avevo voglia e senza guardare se Bruno era d’accordo ho subito infilato il sentiero seguita dal guardone e da Bruno e fatti una cinquantina di metri c’era una radura con un paio di tavoli di legno per picnic, mi sono seduta su uno di questi appoggiando i piedi sulla panchetta e l’ho guardato, lui ha posato lo zainetto e si è denudato completamente, aveva un bel fisico ed era senza peli, il cazzo non era duro ma si notava che era un bel cazzo, io mi sono sbottonata il soprabito rimanendo completamente nuda e mi sono sdraiata sul tavolo, lui si è seduto sulla panca e ha tuffato la testa tra le mie gambe, la sua lingua è stata favolosa, ha leccato ogni anfratto della mia vagina. Il piacere e la voglia aumentavano dentro di me, trovarmi nuda su un tavolo alla mercé di uno sconosciuto con la possibilità che arrivassero altre persone e non ultimo con Bruno che mi guardava come ero vacca, l’adrenalina ha aumentato il mio eccitamento, il guardone mi leccava divinamente bene il clitoride mentre mi stava spingendo un dito nel culo, ed io dopo un po’ ho avuto un lungo orgasmo.

Il guardone ha raccolto il mio piacere con la lingua e poi si è alzato in piedi, si è messo un preservativo, mi ha tirata con il culo sul bordo del tavolo e mi ha penetrata, non l’avevo visto il cazzo duro ma quando mi è entrato dentro ho capito che era molto grosso, ha incominciato a scoparmi, io avevo le gambe sulle sue spalle e il cazzo entrava tutto dentro di me, godevo tantissimo, mi sono guardata in giro per vedere dov’era Bruno ma non l’ho visto, il guardone continuava a scoparmi e io ho raggiunto un altro orgasmo.

Mentre continuavo a godere Bruno è salito sul tavolo, è venuto a cavalcioni sul mio volto girandomi il culo, ha preso le mie gambe e me le ha divaricate di più, il guardone continuava a scoparmi e io stavo per raggiungere un altro orgasmo, avevo lo sfintere di Bruno a pochi centimetro dalla mia bocca e mentre raggiungevo l’orgasmo me lo sono tirato più vicino e con la lingua l’ho leccato, è partito anche il guardone, dopo un po’ ho sentito il cazzo affievolirsi dentro di me e poi è uscito dalla mia vagina.

Ma subito un altro cazzo mi è entrato dentro e si è messo a scoparmi, non potevo muovermi e vedere chi era, il culo di Bruno mi bloccava la visuale, l’ho abbracciato forte tirandomi più che potevo il suo culo sul mio volto e ho continuato a leccargli lo sfintere, stavo per raggiungere un altro orgasmo ma il cazzo che avevo in figa si è ammosciato, ero delusa ma subito un altro ha preso il suo posto, l’adrenalina era tanta e poco dopo ho raggiunto il culmine del piacere, quello che avevo dentro continuava a scoparmi e io ero eccitatissima, venivo scopata da sconosciuti che non potevo vedere e fatti i loro comodi se ne andavano, era il terzo che avevo dentro di me, non capivo più niente ma godevo come una cagna in calore, adesso stavo avendo un multi orgasmo infinito.

Poi anche il terzo si è ammosciato, continuando a leccargli lo sfintere ho preso il cazzo di Bruno in mano e l’ho masturbato, speravo che ce ne fosse un altro e un altro c’era, questa volta il cazzo aveva una bella circonferenza e mi ha scopata a lungo mentre io continuavo a godere e a masturbare Bruno, anche lui ha goduto innaffiandomi le tette di sperma, infine anche l’ultimo è partito ed ho sentito il grosso cazzo affievolirsi dentro di me mentre anche io lentamente mi riprendevo, il cazzo è uscito dalla mia figa e Bruno si è tolto dal mio volto, mi sono guardata in giro ma c’era solo Bruno e il primo guardone che era lì con il cazzo nuovamente duro in mano.
_ “Dove sono gli altri”.
_ “Quali altri, scendi dal tavolo e appoggia la pancia sulla sponda” mi ha ordinato Bruno.

Ho ubbidito, Bruno è nuovamente salito sul tavolo e si è seduto davanti a me e io gli ho preso in cazzo molliccio e sporco di sperma in bocca, poi mi ha ordinato di aprirmi le natiche, io ho ubbidito e il guardone ha appoggiato la cappella sul mio sfintere, poi ha spinto ed è entrato, il cazzo era grosso e mi ha dato fastidio, è stato un po’ fermo e poi è iniziata l’inculata, oltre che grosso era anche lungo, a ogni colpo che ricevevo il cazzo di Bruno mi entrava in gola, ho lasciato le natiche ed ho fatto passare una mano tra le mie gambe raggiungendo il clitoride, me lo sono accarezzato ed ho raggiunto l’ennesimo orgasmo, ma il cazzo che avevo in culo non smetteva di pomparmi, allora mi sono messa due dita in figa, sentivo oltre la sottile parete il cazzo, ero eccitatissima e ho raggiunto un altro favoloso orgasmo mentre il cazzo di Bruno era tornato duro, il cazzo che avevo in culo si è fermato e ha eiaculato nel mio intestino e poi ha perso consistenza, ho stretto lo sfintere e il cazzo è uscito.

Lentamente ci siamo ricomposti, il guardone se ne è andato e siamo rimasti soli io e Bruno, lui si è rivestito e io mi sono rimessa il soprabito, e ci siamo incamminati per tornare al camper, camminavamo in silenzio, avevo la figa e il basso ventre indolenziti e il culo che mi bruciava, sentivo che i miei umori mi colavano dalla vagina, il cuore mi batteva forte, quel silenzio mi preoccupava.
_ “Non mi dici niente” ho chiesto a Bruno.
_ “Cosa vuoi che ti dica, non ti credevo così puttana” mi ha risposto Bruno serio.

Io ci sono rimasta malissimo e non abbiamo più parlato, raggiunto il camper ho preparato la cena stando completamente nuda mentre Bruno faceva le doccia e poi ha ricaricato l’acqua, abbiamo mangiato e bevuto un paio di bicchierini di mirto, poi lui si è messo nella solita posizione con i piedi appoggiati all’armadio.
_ “Sei arrabbiato con me?”.
_ “Vieni qui tra le mie gambe”.

Mi sono alzata e sono andata tra le sue gambe, mi ha fatta inginocchiare e ho preso il cazzo in bocca, è diventato subito duro e ho sentito il liquido dolce della sua eccitazione, lui mi ha spinto la testa infilandomi il cazzo in gola più che poteva.
_ “Adesso girati e mettiti il cazzo in culo”.
_ “Sono ancora piena di sperma”.
_ “Non importa, ubbidisci”.
Mi sono alzata, l’ho guardato ma lui aveva sempre un’espressione seria, preoccupata mi sono girata e allargate le natiche e mi sono seduta sul cazzo, il bruciore era forte ma me lo sono spinto in culo più che potevo.
_ “Inculati”.

Tenendomi le natiche aperte sono andata su e giù sul suo cazzo per un bel po’, poi Bruno mi ha spinta via e mi ha fatta coricare sulla sponda del letto, mi è venuto dietro e mi ha nuovamente inculata, andava su e giù nel mio ano molto lentamente, io oltre ad essere turbata per il suo atteggiamento e il suo silenzio, avevo il culo che bruciava, ma questo essere sottomessa oltre che turbarmi mi eccitava e il piacere cresceva, ho accennato a far passare una mano tra le gambe per farmi un ditalino ma Bruno mi ha bloccato le braccia, e tenendomi ferma ha continuato lentamente a incularmi, e il mio piacere aumentava, avevo un orgasmo che stava per arrivare ma non arrivava.
_ “Dai sfondami, ho ancora voglia di godere”.
_ “Sei una troia, una puttana”.

Bruno ha aumentato il ritmo, io mi sono nuovamente allargata le natiche perché entrasse tutto, poi ho raggiunto un multi orgasmo che è terminato solo quando ho sentito lo sperma caldo nel mio culo, Bruno è rimasto dentro di me muovendosi ancora molto lentamente, poi una lunga pisciata mi ha riempito l’intestino, siamo rimasti così un paio di minuti, sentivo la pipì che gorgogliava nella mia pancia, poi il cazzo lentamente si è ammosciato e io sono andata in bagno, ho anche fatto una doccia e poi mi sono seduta al tavolo, era stata una giornata incredibile non mi ricordavo di aver raggiunto tanti orgasmi così, ma volevo mettere in chiaro la tensione che c’era tra di noi.

_ “Adesso ne parliamo, se non vuoi che io mi faccia scopare da altri devi dirlo chiaramente e non mi devi portare in questi posti, e poi perché sei così serio, ce l’hai con me?”.
Bruno si è messo a ridere.
_ “Non ce l’ho con te, anzi mi sono divertito molto, però creando questa tensione ti sei presa paura e hai ancora goduto tantissimo”.
Continuava a ridere, mi aveva presa per i fondelli, l’ho spinto sul letto e l’ho preso a cuscinate, ci siamo baciati a lungo e ogni tanto gli davo dello stronzo e poi continuavo a baciarlo, infine ci siamo abbracciati e abbiamo dormito.

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