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58 - I due rappresentanti


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
25.11.2022    |    16.504    |    31 9.8
"Ho chiuso la porta e mi sono trovato davanti Bruno con il cazzo duro: _ “Perché non hai partecipato”..."
CAPITOLO 58

Bruno d’inverno va sovente in montagna a sciare e io alcune volte vado con lui, ma non sempre perché la montagna d’inverno mi dà tristezza, quel mese di marzo se ne è stato tutto il mese da solo a divertirsi sulla neve, non mi importava un gran che anche perché io non scio ed ero contenta per lui che si divertiva. Mi mancava e tutte le sere quando andavo a dormire ci facevamo lunghe telefonate e io alcune volte mi masturbavo mentre lui mi parlava.

Una mattina ero ancora a letto, avevo voglia, ed ero indecisa se masturbarmi o alzarmi e raggiungere Bruno in montagna, quando sento suonare alla mia porta e a quella della mia vicina, mi butto addosso una vestaglia e guardo dallo spioncino, vedo due rappresentanti di una nota marca di scope elettriche, era da un po’ che ci pensavo e volevo comprarla, e anche se ero in vestaglia ho aperto la porta e li ho fatti entrare, uno era abbastanza anziano con un po’ di pancetta, ma un bell’uomo con un viso simpatico, l’altro sulla trentina e anche questo belloccio, quando sono stati in casa mi hanno riempito la testa di parole, io ho cercato di stopparli ma non ci riuscivo, poi mi sono stufata.

_ “Se non state zitti non compro niente” finalmente si sono calmati.
_ “Vogliamo solo illustrare il nostro prodotto” ha replicato il più anziano.
_ “Ho intenzione di comprarla ma vorrei che ci fosse anche mio marito prima di decidere”.
_ “Ci dica quando e noi veniamo con tutti i nostri prodotti, le facciamo una dimostrazione e le puliamo tutta la casa”.

Io prima di prendere un appuntamento ho telefonato a Bruno spiegandogli la situazione e chiedendogli quando sarebbe sceso dalla montagna e lui mi ha risposto con un’altra domanda.
_ “Sono carini?”
_ “Sì niente male”.
_ “Te li vuoi fare?”.
_ “Sarebbe una buona idea”.
_ “Organizza per domani pomeriggio e adesso fai un po’ la civettuola facendogli capire che sei disponibile”.

Li ho fatti accomodare ed ho offerto loro un caffè facendoli sedere al tavolo, sono andata nel piccolo cucinino a prepararlo e mi sono aggiustata la vestaglia in modo che muovendomi si vedesse l’interno di una coscia, ho preparato i caffè e li ho serviti sedendomi al tavolo con loro, la vestaglia si è aperta, e una bella porzione delle mie cosce era sotto i loro sguardi, specialmente il più anziano ha subito buttato l’occhio, io ho fatto finta di accorgermene e mi sono subito coperta, lui ha nuovamente intavolato il discorso sulla scopa elettrica, però adesso mi guardava in modo diverso e mi ha fatto diversi complimenti.

Abbiamo stabilito che sarebbero venuti l’indomani verso le 16 per fare la dimostrazione, e mentre si parlava la mia vestaglia si è nuovamente aperta, non l’ho richiusa facendo finta di non essermene accorta, anche il giovane questa volta se ne è accorto e non riusciva a staccarmi gli occhi di dosso, mi hanno lasciato un foglio con un accenno ai prezzi dicendomi che si poteva limare ancora il prezzo, poi mi sono alzata e li ho accompagnati alla porta.
_ “Non so se domani mio marito sarà presente, comunque ne parliamo stasera, ma sicuramente l’articolo mi interessa”.

Se ne sono andati e alla sera è arrivato Bruno, prima di cena ho subito voluto fare l’amore con lui, mi sono coricata sulla sponda del letto e Bruno mi ha presa alla pecorina, per tutto il pomeriggio avevo pensato ai due rappresentanti e adesso avevo la figa che era un lago, mi ha penetrata e mi ha scopata con foga e io sono partita quasi subito e poi l’ho spinto via.
_ “Continuiamo dopo cena”.
_ “E’ il pensiero dei due che ti ha fatto bagnare la figa in quel modo”.
_ “Sì ero nuda sotto la vestaglia e non finivano più di guardarmi le cosce”.
_ “Perché non ti sei fatta scopare subito”.
_ “Volevo la tua approvazione e che anche tu fossi presente”.
_ “Non ti pare di esagerare con la mia approvazione, tanto scopi con chi vuoi”.
_ “Ma solo quando sei presente, non lo farò mai senza di te” ho ribadito io.

Continuando a discutere abbiamo cenato e poi siamo andati a letto, avevo nuovamente una voglia tremenda, ho tirato fuori un cazzo finto molto grosso ma anche molto morbido, me lo sono infilato in figa e poi mi sono nuovamente coricata sulla sponda del letto, Bruno mi è venuto dietro ha fregato la sua grossa cappella sul mio sfintere e senza inumidirmi mi ha penetrata, la cappella mi è entrata nell’ano senza tanti complimenti facendomi anche un po’ male, poi si è fermato per sentire le contrazioni del mio sfintere, dopo una lunga pausa che ha aumentato le mie voglie mi ha inculata penetrando dentro di me come un forsennato dandomi dei colpi tremendi, io mi spingevo contro l’utero il cazzo finto che avevo in figa e ho avuto un multi orgasmo lunghissimo, poi il culo ha iniziato a bruciarmi, mi sono tolta il cazzo finto e Bruno è uscito dal mio culo e me lo ha messo in figa, ho tirato un respiro di sollievo ma lui dopo una decina di affondi è ritornato nel mio ano, adesso il cazzo era lubrificato e mi bruciava di meno, ma come sempre quando mi incula dura tantissimo, infine mi sono allargata le natiche con le mani in modo che entrasse proprio tutto e dopo un paio di affondi tremendi mi ha inondato l’ano di sperma.

Ho fatto passare una mano tra le mie gambe e mi sono accarezzata il clitoride, ho ripreso a godere mentre sentivo un gettito di pipì nel mio intestino, mi sono fatta un ditalino mentre Bruno continuava lentamente a pisciarmi in culo, ne ha fatta tanta che me la sentivo gorgogliare in pancia, poi quasi urlando ho raggiunto l’orgasmo, lui è ancora rimasto nel mio culo con il cazzo semiduro per diversi minuti finché il mio sfintere non ha smesso di contrarsi, poi soddisfatti siamo andati a lavarci e a dormire.

Al mattino quando ci siamo svegliati Bruno mi ha rasato per bene la patata e poi ho fatto la doccia, ero irrequieta e vogliosa speravo che i due non mi deludessero, al pomeriggio mi sono rinfrescata e cambiata, ho messo il mio solito gonnellino a pieghe e una camicetta, naturalmente senza biancheria, erano quasi le 16 e ho sentito suonare il campanello, Bruno mi ha fatto piegare in avanti e mi ha messo un plug-in nel culo e poi si è chiuso nel salotto, ha di nuovo suonato il campanello e ho aperto la porta, i due erano sul pianerottolo con due borsoni, li ho fatti entrare, si sono presentati quello più anziano si chiamava Stefano e il giovincello Giovanni.
Mi hanno guardata da testa ai piedi e Stefano mi ha fatto i complimenti dicendomi che ero proprio una bella signora, poi è iniziata la dimostrazione, mi hanno fatto vedere la scopa e Giovanni dopo averla adoperata un po’ l’ha data a me, io ho appoggiato forte le mie tette contro il suo braccio e lui è un po’ arrossito ma il bello è stato quando mi ha fatto vedere come andava sotto i mobili e si è chinato, mi sono chinata anche io con le gambe un po’ larghe e il gonnellino e risalito molto scoprendo quasi la patata, la situazione mi stava eccitando molto e poi il plug-in nel culo mi stava dando il colpo di grazia, Stefano mi guardava voglioso e ogni tanto si toccava l’inguine.

Ci siamo trasferiti in camera da letto per provare il batti tappeto e lì è stato Stefano a fare la dimostrazione e mentre lui lo faceva scorrere sul materasso io con delle scuse banali mi sono strusciata più volte contro di lui, poi lo ha passato a me, io ho fatto l’imbranata, allora Stefano mi è venuto dietro e quasi abbracciandomi ha corretto i miei movimenti, io ho sporto il culo verso di lui appoggiandolo sul suo inguine ed ho sentito il cazzo duro, lui non si è spostato e io ho non ho abbandonato la posizione anzi ho aumentato la pressione, siamo stati così a manovrare il batti tappeto per un bel po’, mentre Giovanni stando sulla porta ci guardava.

Siamo tornati in cucina ed abbiamo compilato i fogli di acquisto, loro erano seduti al tavolo uno da una parte e l’altro dall’altra, io mi sono appoggia al tavolo con i gomiti per vedere bene quello che scrivevano, la mia posizione faceva venire voglia di prendermi alla pecorina, e le mie tette erano in bella mostra sotto l’ampia camicetta non del tutto abbottonata, mi giravo verso uno e poi verso l’altro e i miei capezzoli turgidi erano in bella mostra, ormai era chiaro il mio invito a fare sesso.

Abbiamo discusso sul prezzo e mi sono fatta fare tutti gli sconti possibili e per la firma mi sono affiancata a Stefano appoggiandomi a lui, e mentre firmavo ho sentito la sua mano appoggiarsi all’incavo delle ginocchia e poi risalire lungo la mia coscia.
_ “Firmo qui?
_ “Sì, anche qui e qui”.
Ho continuato lentamente a firmare mentre la mano è arrivata sulle mie natiche, le dita sudaticce mi accarezzavano poi ha scoperto il plug-in nel mio culo, lo ha afferrato e l’ha mosso un po’ avanti e indietro, io ho posato la penna e con la mano sono andata sul suo cazzo era durissimo e doveva essere un bel cazzo, l’ho massaggiato un po’ poi mi sono alzata e mi sono seduta sul tavolo.
_ “Parliamo di forniture di sacchetti”.
_ “Le faremo in omaggio una fornitura per due anni va bene?”.

Ho allargato le gambe e lui mi ha alzato la gonna e ha infilato la mano tra le mie cosce toccandomi la figa bagnatissima, io mi sono coricata di schiena sul tavolo mentre Giovanni toglieva in fretta le carte firmate, Stefano mi ha preso le gambe e se le è fatte passare sulle spalle e si è tuffato con la bocca sulla mia figa, la sua lingua ha iniziato a leccare tutto il liquido che mi usciva, poi con la lingua partiva dal mio sfintere ed arrivava al clitoride, io coricata così guardavo negli occhi Giovanni che non sapeva cosa fare.
_ “Tirati giù i pantaloni e fammelo succhiare”.

In fretta e furia si è spogliato e con un po’ di delusione mi sono trovata un cazzo di una dozzina di centimetri e piccolo di circonferenza, ha messo un ginocchio sul tavolo e mi ha infilato il cazzo in bocca, io l’ho ingoiato tutto, nel frattempo Stefano aveva risucchiato il clitoride tra le labbra e con la lingua lo leccava, e io dopo un po’ ho raggiunto l’orgasmo.

Mi sono alzata ed ho fatto sedere Giovanni sul divano poi l’ho tirato verso di me quasi con il culo fuori mi sono inginocchiata tra le sue gambe e mi sono infilata il cazzo in gola, l’inguine sapeva un po’ di sudore, anche Stefano si è spogliato e mi è venuto dietro mi ha alzato la gonna e mi ha infilato il grosso cazzo in figa, è stata una goduria sentire quel cazzone entrarmi dentro mentre il plug-in mi riempiva il culo, poi si è messo a scoparmi come un forsennato ed io quasi subito ho raggiunto nuovamente l’orgasmo.

Il cazzo che avevo in bocca era diventato durissimo e anche un po’ più grosso, cercavo di infilarmelo in gola più che potevo e poi mentre Stefano continuava a scoparmi Giovanni mi ha riempito la gola di sperma, io dopo aver bevuto tutto ho smesso di succhiarlo ma me lo sono tenuto in bocca, infine Stefano si è tolto e ha eiaculato sulle mie natiche, siamo rimasti lì fermi per riprenderci, mentre il cazzo che avevo in bocca è tornato nuovamente duro. Mi sono alzata e mi sono avviata verso la camera da letto, i due mi hanno seguita, ho fatto stendere Stefano sul letto, mi sono tolta il plug-in dal culo e mi sono inginocchiata tra le sue gambe e gli ho preso il cazzone in bocca.
_ “Leccami il culo” ho ordinato a Giovanni.

Lui si è messo dietro di me, mi ha leccato lo sfintere che era rimasto un po’ dilatato dal plug-in e mi ha infilato un dito in figa, nella mia bocca il cazzo di Stefano lentamente è tornato duro, la voglia era ancora tanta e lo volevo nuovamente dentro, gli sono andata a cavalcioni l’ho preso in mano e l’ho guidato dentro di me, il grosso cazzo mi riempiva bene ed è stato fantastico sentirmelo scivolare dentro mentre lui mi pizzicava i capezzoli, mi sono sbattuta come una forsennata su di lui sentivo la cappella sbattere contro il mio utero, poi ho raggiunto un altro orgasmo ed esausta mi sono accasciata tutta su di lui mentre Giovanni riprendeva a leccarmi lo sfintere. Ero tutta coricata su Stefano che con le mani mi accarezzava tutta, il suo cazzo duro era dentro di me, sentivo le pulsazioni e la mia vagina si contraeva mentre Giovanni imperterrito continuava a leccarmi lo sfintere, la voglia di essere nuovamente sbattuta cresceva dentro di me, infine non ho più resistito.
_ “Adesso mettimelo in culo”.
Giovanni si è chinato dietro di me, ha trafficato un po’ e poi è riuscito a penetrarmi, dopo un po’ di indecisione i due hanno preso il ritmo e mi hanno pompata a lungo, io godevo tantissimo, quel cazzo in culo era l’ideale anche se piccolino, ho raggiunto un multi orgasmo bellissimo. Poi Stefano si è sfilato dalla mia figa ed ha eiaculato mentre Giovanni continuava ad incularmi come un forsennato, e infine è partito anche lui riempiendomi l’intestino di sperma.

Ci siamo ripresi e ci siamo alzati, loro si sono ricomposti ma io sono rimasta completamente nuda, siamo tornati in cucina, Bruno non si era fatto vedere e questo mi dispiaceva un po’, i due hanno rimesso tutto nei borsoni e mi hanno salutata.
_ “La scopa quando arriva?”.
_ “Ci vorrà una ventina di giorni” mi ha risposto Stefano.
_ “E la fornitura dei sacchetti?”.
_ “Quella te la può portare domani Giovanni, ti va bene domani alla stessa ora di oggi?”.
_ “Va benissimo, ma non siate avari, io non lo sono stata”, e se ne sono andati.

Ho chiuso la porta e mi sono trovato davanti Bruno con il cazzo duro:
_ “Perché non hai partecipato”.
_ “Avrei rovinato tutto con la mia presenza”.
Mi ha fatta appoggiare con la pancia sul tavolo, mi ha allargato le gambe e mi ha messo il cazzo in culo, io avevo ancora lo sperma di Giovanni dentro, Bruno mi ha inculata mentre io mi facevo un ditalino e abbiamo raggiunto l’orgasmo insieme, è stato fantastico sentire l’abbondante sperma riempirmi l’intestino.
_ “Domani viene il ragazzo giovane, non ha un gran che di cazzo ma nel culo è l’ideale, che ne dici se lo facciamo in tre”.
Bruno è stato d’accordo, poi abbiamo cenato e siamo andati a nanna, prima di addormentarmi ho pensato a Giovanni e al suo cazzo, poi mi sono data della stupida, pensare che solo un cazzo grosso ti faccia godere è una stupidaggine, anche uno normale se ben adoperato ti fa godere.

Il giorno dopo alle 16 è arrivato Giovanni con tre scatoloni di sacchetti, ma è rimasto male quando ad aprigli la porta è stato Bruno, l’ha fatto accomodare e gli ha offerto un caffè, io ero in camera da letto che li aspettavo, loro hanno bevuto il caffè.
_ “Cosa è successo ieri con mia moglie che quando sono tornato a casa era così turbata”.
Io origliavo dalla stanza da letto, Giovanni non sapeva cosa rispondere e si sentiva in imbarazzo, si guardava intorno, sembrava che volesse scappare.
_ “E poi con il batti tappeto mi avete rovinato il materasso, adesso vi chiedo i danni, vai di là a vedere”.
Giovanni è venuto in camera da letto mentre Bruno chiudeva la porta dietro di lui, io ero sul letto completamente nuda che lo guardavo divertita.
_ “Hai voglia di scoparmi?”.
_ “Sì ma tuo marito…”.
_ “Scherzava, spogliati”.
Si è spogliato in un baleno, era nudo davanti a me, l’ho ammirato, aveva un bel fisico, è salito sul letto si è coricato vicino a me e mi ha abbracciata e baciata sulla bocca, era tenero e lo faceva con entusiasmo.
_ “Non ti dà fastidio che sono molto più vecchia di te?”.
_ “Oh no sei una bellissima donna con delle curve favolose”.

L’ho abbracciato ed abbiamo continuato a baciarci e a toccarci, io facevo sesso, ma lui lo faceva con un altro spirito sembrava che lo facesse con amore, poi io gli ho preso il cazzo in mano e gli sono andata sopra, gli ho leccato le labbra, le orecchie, il collo e poi sono scesa sui suoi capezzoli, uno l’ho preso in bocca e l’altro l’ho pizzicato con le dita, Giovanni sussultava dal piacere e il cazzo che avevo in mano era diventato durissimo, sono scivolata in basso e l’ho preso in bocca, mi dava piacere riuscire a mettermelo in gola, poi l’ho leccato tutto, testicoli, inguine, questa volta era profumatissimo si vede che si aspettava di venire a letto con me, la mia lingua è andata poi a finire sul suo sfintere, anche lì era profumatissimo l’ho leccato mentre lui sobbalzava dal piacere.

Dopo la lunga leccata all’ano gli sono andata sopra per fare un 69, la mia figa era bagnatissima, lui ha incollato le labbra e mi ha leccata raccogliendo i miei umori, ho ripreso il cazzo in bocca poi gli ho allargato le natiche con il dito ho stuzzicato lo sfintere e poi l’ho penetrato, ha avuto un sobbalzo ma ha continuato a leccarmi la figa, mentre io ho spinto il dito nel suo intestino più che potevo, Giovanni si è poi dedicato al mio clitoride, io godevo tantissimo e presa dalla foga mi sono messa ad incularlo mentre mi spingevo la cappella nella mia gola più che potevo, ho sentito arrivare nel mio basso ventre un lungo orgasmo e ho goduto tantissimo e subito dopo lui mi ha riempito la gola di sperma, è stato bellissimo.

Mi sono poi coricata vicino e lui mi ha baciata, ci siamo scambiati i nostri umori con un interminabile bacio, ho ripreso il cazzo in mano ed ho sentito che si stava nuovamente indurendo.
_ “Vuoi scoparmi?”.
Lui non mi ha risposto ma mi ha allargato le gambe e si è inginocchiato io ho diretto il cazzo nella mia vagina, ho stretto le gambe attorno ai suoi fianchi tirandolo più che potevo dentro di me, anche se piccolo sentivo il cazzo andare su e giù dentro di me, il suo pube sfregava contro il mio clitoride facendomi impazzire di piacere, lui mi abbracciava a mi baciava, è stata una lunghissima scopata e io ho raggiunto due volte l’orgasmo, mi sono accorta che Giovanni era molto soddisfatto nel sentirmi godere, poi ha preso un ritmo forsennato e infine quando stava per venire ha cercato di togliersi ma io l’ho trattenuto dentro di me ed ho sentito il gettito caldo di sperma che mi riempiva la vagina, poi si è accasciato ansimante su di me, siamo stati lì fermi per tantissimo tempo sbaciucchiandoci, poi il cazzo si è ammosciato ed è uscito.

Bruno era sulla porta, nudo e con il cazzo duro che ci guardava, ho fatto coricare Giovanni, e Bruno si è coricato vicino a lui, sono andata a cavalcioni di Bruno e mi sono infilata il cazzo dentro, dalla mia vagina colavano fiotti di sperma e gli ho imbrattato tutto l’inguine, mi sono sbattuta un po’ su di lui poi mi sono girata ed ho preso il cazzo di Giovanni in bocca, l’ho leccato ripulendolo dallo sperma, poi me lo sono preso tutto in bocca e con una mano sono andata tra le sue chiappe, gli ho stuzzicato lo sfintere e infilato un dito in culo, non c’è voluto molto per farlo tornare bello duro.
_ “Mettimelo in culo”.

Lui si è alzato e mi è venuto dietro, mi ha aperto le natiche e mi ha leccato lo sfintere mentre Bruno si muoveva lentamente nella mia figa, io stavo nuovamente godendo, poi dopo una lunghissima leccata Giovanni si è chinato dietro di me e mentre Bruno mi teneva le natiche aperte mi ha infilato il cazzo in culo, è stato sublime, poi i due uomini si sono mossi dentro di me e dopo un po’ ho raggiunto un favoloso multi orgasmo che è durato una eternità, mi muovevo anche io strisciando il mio inguine su quello di Bruno eravamo imbrattati di sperma e anche questo contribuiva al mio godimento, poi Bruno è partito ma il suo cazzo è rimasto ancora abbastanza duro dentro di me mentre altro sperma usciva dalla mia vagina e continuava ad imbrattare i nostri inguini, Giovanni continuava ad incularmi, essendo già partito due volte è durato moltissimo e infine è partito anche lui, eravamo uno sull’altro esausti.

Ci siamo alzati e i due uomini si sono lavati, io avevo lo sperma che mi colava lungo le cosce ma non mi sono lavata pensavo che a Bruno vedendomi così avrebbe fatto piacere, ero distrutta ma soddisfatta, Giovanni se ne è andato lasciandomi il suo biglietto da visita.
_ “Quando avrò bisogno di altri sacchetti ti chiamo”.
_ “Anche se non hai bisogno di sacchetti chiamami”.
L’ho baciato e sono andata a preparare la cena, Bruno si è seduto sul divano e mi guardava mentre nuda e e con le cosce sporche di sperma trafficavo in cucina.

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