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Lui & Lei

8 - La prima volta che l'ho preso in culo


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
21.04.2021    |    23.119    |    39 9.8
"Siamo stati fermi un paio di minuti il cazzo di Pippo era sempre abbastanza duro, ma poi lentamente si è rimpicciolito ed è uscito, io mi sentivo bruciare e..."
CAPITOLO 8


Tutti i fine settimana liberi li passavo con Ezio ed erano sempre giornate e notti di fuoco, ci vedevamo al sabato pomeriggio a casa sua e scopavamo come dei ricci, poi alla sera lui mi portava nei migliori ristoranti di Torino, sapendo che io apprezzavo molto oltre che al sesso il buon cibo e poi nuovamente a casa sua dove passavo la notte tra le sue braccia e la domenica pomeriggio prendevo il pullman e andavo a lavorare. Arrivata l’estate i bambini e la signora dove lavoravo come babysitter mi hanno detto che per tutta l’estate saremmo andati al mare, per me è stata una pugnalata nello stomaco, come avrei fatto senza Ezio?

Quando glie l’ho detto lui mi ha rassicurata sarebbe venuto al mare tutte le domeniche, ma le cose sono andate diversamente, i bambini non andando più a scuola stavano sempre con me, non è che mi dispiacesse perché ero molto affezionata a loro, e loro a me. La signora mi ha chiesto se guardavo i bambini anche la domenica perché arrivava il marito e loro avevano bisogno di intimità, non ho potuto dire di no, ma non ho più potuto vedere Ezio.
Passata l’estate mi hanno concesso una settimana di vacanza che io ovviamente ho passato con Ezio. I primi 3 giorni non siamo usciti di casa, anzi non siamo scesi dal letto, io avevo una fame arretrata di cazzo, e alla fine della settimana Ezio mi ha dato la brutta notizia, la sua ditta aveva vinto un appalto in Sicilia e lui doveva seguire i lavori, l’unica nota positiva era che potevo lasciare tutta la mia roba a casa sua e andarci quando volevo.

I bambini hanno ripreso la scuola e io la domenica uscivo e girovagavo per Torino ma non conoscendo nessuno andavo solo in giro a bighellonare. Poi mi sono ricordata dell’amico di Ezio che aveva un bar e una domenica mattina sono andata a prendere l’aperitivo. Era un bel locale in centro, ben frequentato, Pippo quando sono entrata mi ha subito riconosciuta, mi ha offerto l’aperitivo e verso le 13 quando il locale era quasi vuoto è venuto a sedersi al mio tavolo portando tramezzini e un paio di birre, così ho pranzato con lui, abbiamo parlato di Ezio e del suo lavoro in Sicilia, e poi ha iniziato a corteggiarmi spudoratamente.

Pippo era un bell’uomo 40 anni non sposato e molto affabile, a me piaceva ma non volevo cedere la prima volta che andavo da sola nel suo locale, anche se la voglia di scopare era tanta. Sono tornata la settimana dopo a prendere nuovamente l’aperitivo ed ho iniziato a conoscere alcuni clienti del locale così il giorno di riposo era più piacevole. Pippo al pomeriggio mi ha invitata da lui lasciando il locare al barista, io avevo voglia di una sana scopata ed ho accettato.

Abitava poco distante dal locale, un alloggio di 4 camere ben arredato, mi ha offerto da bere e poi senza mezze parole mi ha chiesto se andavo a letto con lui. Era abbastanza ovvio, visto che l’avevo seguito a casa sua, mi ha abbracciata e baciata e poi mi ha spogliata una volta nuda sono andata in camera da letto e mi sono coricata aspettandolo mentre lui si spogliava, avevo tanta voglia ed ero molto eccitata, mi sono toccata ed ho trovato la mia figa già bagnata. Pippo è venuto sul letto, si è inginocchiato tra le mie gambe con il cazzo puntato verso di me, devo dire che era ben messo come misure anche se Ezio era meglio.

Io ho preso il cazzo in mano e l’ho diretto nella mia figa, lui si è coricato su di me e mi ha penetrata, era da un po’ che non scopavo più e sono bastati pochi affondi di cazzo nella mia figa che ho raggiunto l’orgasmo e sono partita. Pippo ha continuato a scoparmi e io sono partita altre due volte, poi si è tolto e mi ha messo il cazzo in bocca e me l’ha riempita di sperma e io con gusto l’ho bevuta tutta, poi con la lingua ho ripulito per bene il cazzo, siamo rimasti letto ancora un po’ poi ci siamo alzati ed abbiamo mangiato un po’ di frutta, io mentre mangiavo ero seduta in poltrona e lui si è inginocchiato davanti a me, mi ha tirata verso di lui e poi mi ha fatto mettere le gambe sui braccioli della poltrona in modo da essere bella aperta, si è chinato e mentre io continuavo a mangiare la frutta mi ha leccato la figa, ha raccolto con la lingua tutti i miei umori e poi si è dedicato al mio clitoride infilandomi anche un dito in figa, mi leccava e penetrava facendomi godere ma faceva attenzione che io non raggiungessi l’orgasmo, poi ho sentito il suo dito umido dei miei umori che mi stuzzicava e inumidiva lo sfintere, lo accarezzava e poi entrava un po’ dentro poi usciva e lo accarezzava, il dito scivolava bene, e mi sono accorta dopo che oltre ai miei umori se lo ungeva con della vaselina.

Il gioco si faceva sempre più piacevole, la sua bocca sul clitoride e il dito nel culo che poco per volta è entrato tutto, io ho iniziato a godere, quella presenza nel mio intestino mi piaceva sempre di più e il piacere aumentava, la lingua saettava sul mio clitoride il dito andava su e giù più velocemente alla fine ho raggiunto l’orgasmo e sono partita. Il dito nel mio culo si è fermato tutto dentro, mentre Pippo con la lingua ha raccolto gli umori che mi erano usciti dalle pareti della figa.
_ “Godi bene con il culo”.
_ “Devo dire che sei stato bravo” gli ho risposto.

Ci siamo rivestiti e siamo tornati al bar, lì c’erano i soliti frequentatori e io mi sono unita a loro, ero l’unica donna in mezzo a 6 uomini, abbiamo riso e scherzato, e poi uno di loro si è offerto di accompagnarmi dove lavoravo ma Pippo l’ha fermato e mi ha portato lui. Durante il tragitto mi ha fatto la proposta di andare a vivere con lui e di imparare a fare la barista, lui mi avrebbe ospitata e mi avrebbe pagato bene. Io sono stata sul vago, mi dispiaceva lasciare la famiglia e i bambini per un lavoro incerto, non ero sicura di lui e non lo conoscevo bene, forse voleva solo divertirsi con me e poi scaricarmi.

La domenica dopo sono nuovamente andata al bar, era l’unico posto dove conoscevo qualcuno, Pippo mi ha invitata a casa sua a mangiare e alle 13 ha lasciato il bar in consegna al barista e siamo andati a casa, aveva già tutto pronto, abbiamo mangiato e bevuto abbondantemente, poi siamo andati a letto, ci siamo spogliati nudi e ci siamo infilati sotto le coperte, mi ha nuovamente chiesto se andavo a lavorare e vivere da lui, ma io gli ho spiegato che non potevo lasciare la famiglia dove lavoravo. Poi lui è venuto a baciarmi e nel frattempo mi ha infilato le mani in mezzo alle gambe accarezzandomi la figa, io mi sono eccitata e bagnata, sono andata su di lui e ci siamo fatti un 69, io cercavo di infilarmi il cazzo in gola più che potevo e nel frattempo gli strizzavo i testicoli, lui leccava la figa e poi mi ha messo un dito dentro e con la lingua si è spostato sul mio sfintere, dopo averlo leccato bene è tornato al clitoride mentre il dito ben inumidito dei miei umori e della sua saliva me lo ha infilato un pochino nel culo massaggiandomi le pareti dell’ano, io sentivo molto piacere e dopo poco ho raggiunto l’orgasmo.

Ci siamo rilassati un po’ poi mi ha chiesto di girarmi con il culo verso di lui, io l’ho fatto e lui mi ha spalmato un po’ di vaselina, io mi sono voltata e gli ho detto:
_ “Non vorrai mica mettermelo nel culo, toglitelo dalla testa, il dito va bene ma il cazzo è troppo grosso”.
_ “Stai tranquilla rilassati vedrai che ti piacerà tantissimo”.
_ “Ma mi farà male”.
_ “Domenica scorsa sei partita con il dito nel culo, lascia fare a me, il cazzo è morbido, e se ti rilassi vedrai che non sentirai male, io sarò molto delicato vedrai”.
Ho cercato di rilassarmi anche perché aveva ragione quel dito in culo mi era piaciuto, ho infilato la mano in mezzo alle gambe e mi sono massaggiata il clitoride mentre Pippo continuava a massaggiarmi il culo con la vaselina, il suo dito mi è entrato un paio di volte dentro facendomi sussultare dal piacere. Poi ho sentito che mi allargava le chiappe con una mano e la sua cappella si è appoggiata al mio sfintere, l’ha fregata un po’, io ho cercato di rilassarmi il più possibile e poi l’ho sentita entrarmi dentro un pochino, ma poi ha desistito, ha spinto diverse volte per poi toglierlo entrando sempre ogni volta di più e poi nuovamente tirarsi indietro, e alla fine la sua cappella è entrata tutta ed è rimasta lì nel mio culo ferma e dura, Pippo mi ha abbracciata e stuzzicato i capezzoli mentre io continuavo a massaggiarmi il clitoride, non mi faceva male ma mi dava fastidio, però io a quel punto lo volevo tutto dentro, volevo provare quella sensazione volevo essere inculata.

Pippo ha iniziato a muoversi molto lentamente mentre il mio sfintere si contraeva, il suo cazzo doveva essere ben lubrificato e dopo i primi movimenti è penetrato sempre più in profondità, ho sentito il suo bacino contro le mie chiappe, il cazzo era entrato tutto nel mio culo, mi bruciava ma la mia figa si bagnava sempre più. Dopo un bel po’ che era tutto dentro Pippo si è tolto, mi ha fatto scendere dal letto, mi ha fatta coricare con la pancia sulla sponda e i piedi a terra e le gambe ben larghe, io ho fatto passare la mano tra le mie gambe per raggiungere il clitoride e massaggiarlo, lui mi è venuto dietro mi ha allargato le chiappe ha puntato la cappella sul mio sfintere ed è entrato, si è fermato e poi è entrato tutto dentro, il culo mi bruciava, io ero bloccata sotto di lui senza potermi muovere. Una volta tutto dentro si è fermato perché io mi rilassassi e fossi meno tesa, dopo un po’ ho sentito il cazzo andare su e giù dentro di me, subito non mi ha dato fastidio bruciava ma era sopportabile, ma poi ha iniziato a bruciare forte, Pippo adesso mi inculava senza pietà, io mi massaggiavo il clitoride e sentivo molto piacere, ma il culo bruciava sempre di più e poi alla fine mi ha dato alcuni colpi tremendi, i suoi testicoli sbattevano contro la mia figa, poi si è fermato e io ho sentito un getto caldo di sperma nel mio intestino e poi un altro e un altro ancora, e alla fine Pippo si è accasciato su di me, mentre io cercavo il piacere torturando il mio clitoride, ho raggiunto l’orgasmo anche io e sono partita urlando.
Siamo stati fermi un paio di minuti il cazzo di Pippo era sempre abbastanza duro, ma poi lentamente si è rimpicciolito ed è uscito, io mi sentivo bruciare e l’intestino in subbuglio, mi sono alzata e sono andata in bagno, e dopo aver espulso lo sperma mi sono fatta un lungo bidet e poi sono tornata a letto.
_ “Potevi dirmelo che bruciava così tanto”.
_ “Solo le prime volte brucia poi vedrai sentirai molto piacere”.

Ci siamo rivestiti e siamo tornati al bar, il solito gruppetto mi guardava in modo strano e la cosa mi ha dato fastidio, con Ezio oltre al sesso c’era tenerezza e affetto, con Pippo avevo voglia di scopare e basta. Dagli sguardi dei suoi amici penso che si sia vantato di fare sesso con me, anche se non ci voleva tanto a intuirlo. E forse quel giorno deve aver detto a loro che mi avrebbe fatta il culo, ero incazzatissima e visto che erano già le 17 mi sono rivolta a uno dei suoi amici e gli ho chiesto se mi portava a casa. Pippo ha subito cercato di impedirlo ma io mi sono rivolta a lui e gli ho detto:
_ “Non ti preoccupare, tu hai da lavorare, mi porta a casa Giorgio”.

Così dicendo ho preso sottobraccio Giorgio e siamo usciti, lui è stato gentile e mi ha portato in collina dai miei datori di lavoro e se n’è andato. La domenica dopo sono andata al cinema da sola, Pippo non aveva il numero di telefono dei miei datori di lavoro e quindi sarà rimasto ad aspettarmi tutto il giorno. Stare senza cazzo per 15 giorni incominciava a pesarmi e poi il culo non mi bruciava più e quindi la domenica sono nuovamente andata a prendere l’aperitivo, Pippo era tutto contento e appena ha potuto ha lasciato il lavoro e siamo andati a casa sua e dopo pranzo siamo andati a letto e ci siamo fatti una bella scopata poi ci siamo alzati e fatto un piccolo spuntino siamo tornati a letto, sul comodino c’era il tubetto di vaselina.
_ “Vuoi di nuovo mettermelo nel culo?” facendogli notare il lubrificante.
_ “Si mi piacerebbe, e poi dovrebbe bruciarti molto di meno”.

Sono salita sul letto e mi sono messa due cuscini sotto la pancia, lui è venuto dietro di me e mi ha leccato lo sfintere e la figa mentre io mi stuzzicavo il clitoride, poi mi ha lubrificata e si è inginocchiato dietro di me ha puntato il cazzo sul mio sfintere ed ha spinto, entrata la cappella si è fermato, poi è entrato tutto dentro di me e visto che io continuavo a farmi un ditalino, lui mi ha subito inculata andando su è giù dentro di me, io sentivo un piacere intenso in mezzo alle gambe anche se il culo mi bruciava ancora, poi ho raggiunto l’orgasmo e sono partita spingendo il culo contro il cazzo e subito dopo è partito anche lui riempiendomi di sperma.

Tornati al bar che faceva già buio ho nuovamente chiesto a Giorgio se mi portava a casa, lui ha detto subito di sì con entusiasmo, mentre Pippo si vedeva che la cosa non gli piaceva per niente, Saliti in macchina e attraversato il Po ho fatto prendere a Giorgio una strada diversa per portarmi a casa, sapevo che c’erano diversi piazzali dove si fermavano le coppiette a pomiciare, e l’ho fatto fermare. Senza dire niente gli ho slacciato i pantaloni e tirato fuori il cazzo, che non era un gran che, l’ho preso in bocca e gli ho fatto una bella pompa, non ha resistito molto e mi ha sborrato in bocca, io l’ho bevuta e ho leccato il cazzo ripulendolo tutto.
_ “Adesso vallo a dire a Pippo e agli altri tuoi amici, e sarà l’ultima volta che mi porti a casa”.

Lui non ha aperto bocca, si è riallacciato i pantaloni e mi ha portata a casa.
Per un paio di mesi alla domenica andavo al bar e poi a scopare con Pippo e tutte le volte me lo metteva in culo, mi piaceva sempre di più, non mi bruciava e sentire uno stantuffo negli intestini mi faceva godere tantissimo, e poi alla sera mi facevo portare a casa da Giorgio e gli facevo un bel pompino tutte le volte. Ma non mi sentivo libera, con Pippo godevo tanto ma avrei voluto scopare anche con altri, i suoi amici clienti facevano di tutto per essere affabili con me e a dire il vero avrei voluto farmeli tutti.

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