Un car sex diverso ma molto hot

Un’altra estate con il Covid: questa Pandemia limita molto la nostra vita anche nel gioco del sesso e con Gius ci sentiamo orfani dei nostri giochi.
Non possiamo andare a ballare, a concerti, a feste, che erano l'occasione di incontri non programmati, in cui potevo "beccare" qualche bel ragazzo con cui giocare.
Anche il car sex nella forma classica con un giro in auto nei luoghi deputati a quel gioco è ormai pressoché finito.
Se ti fermi a parlare con un singolo che ti piace, decine di altri si avvicinano.
Se ti sposti per andare ad infrascarti, una fila ininterrotta di auto ti segue.
Per evitare di vivere solo tristi incontri “una scopata e via” che non mi attirano per nulla, con Gius, abbiamo provato ad inventarci qualche occasione di incontro con un minimo di intrigo e di incertezza.
Abbiamo pensato e realizzato un Car sex diverso, "programmato" in un luogo che conosciamo solo noi.
Qui condurremo uno o due singoli scelti su Annunci69 con l'obiettivo di un Car Sex vecchia maniera: Gius ed io iniziamo a giocare fra noi, per far eccitare singoli che guardano da fuori e che si segano.
A seguire, a secondo del mio umore e della mia libidine, abbasserò il finestrino per farmi toccare, per toccare io....poi da cosa nasce cosa, tutto è possibile… ma nulla è scontato.
All'inizio di agosto proviamo ad organizzare il nostro progetto, con due singoli fra i 40 e i 50 anni, trovati qui, su Annunci.
Brevi messaggi e diamo loro un appuntamento in Versilia, alle 22, zona Marina di Pietrasanta.
Li, nell'interno, abbiamo trovato un prato abbandonato dove poter parcheggiare e giocare in sicurezza.
All'appuntamento sono ambedue presenti e Gius chiede loro di seguirci in auto.
Andiamo nel posto prescelto, a Gius inizia a alzare la gonna del mio abito, mettendo in mostra il mio mini slip nero.
Le sue mani iniziano a giocare con la mia “cosina”.
Inizio a baciarlo e poi chino la mia testa sul suo pacco, già in allerta.
Libero il suo uccello basotto e comincio a leccarlo e suggerlo con impegno, mentre alzo il culo verso il finestrino, con Gius che continua ad alzarmi la gonna e toccare la mia fica.
Il cazzo in bocca e le dita di Gius nella topa cominciano a fare effetto e allora alzo la bocca dal fiero pasto, come disse l'Alighieri, mi ricompongo sul mio sedile e con un gesto veloce mi tolgo l'abito rimanendo in una lingerie molto ridotta.
Guardo del finestrino e i due uomini, non male in vero, si stanno segando di brutto.
I loro cazzi sono bellocci, tesi e ansiosi.
Abbasso il finestrino e dico loro: Forza ragazzi, ora toccatemi e, abbassando il sedile, mi sdraio a gambe larghe.
Uno mi mette subito le mani sul reggiseno e fa uscire una tetta che copre con la mano, l'altro struscia ambedue le mani sulle mie mutandine, cercando di insinuare un dito sotto, per infilarsi nella mia topa.
Guardo Gius per vedere se è d'accordo e lo è, perché si sta segando di brutto.
Allora mi tolgo reggiseno e slip, soprattutto per evitare che me li sciupino: costano una fortuna.
Ora sono nuda a gambe larghe con quattro mani fameliche che mi strusciano in ogni dove.
Inizio a godere e porto le cosce in alto per favorire la penetrazione delle dita di uno dei due, che invero ci sa fare.
Passa dal clito alle labbra e poi entra dentro la fica, con grazia e esperienza e mi sta facendo arrapare di brutto.
Aspetto con ansia il primo orgasmo, il più difficile a venire, dopo so che sarà un continuo.
Lo raggiungo poco dopo, con una scossa elettrica che mi fa serrare le cosce oscenamente spalancate e mi fa dare un urlo in falsetto.
Ora che mi hanno fatto godere per la prima volta decido che sia giusto pensare anche a loro.
Apro la portiera e prendo nelle mani i loro due cazzi e li inizio a segare: ma non sono brava con le mani, sono brava con la bocca.
Allora inizio a fare loro due pompini, a turno, un po' ad uno, un po' all'altro.
Sento i loro cazzi fremere nella mia bocca, li sento rigidi e turgidi quando passo la lingua sul buchino delle loro cappelle.
Poi la mia troiaggine ha una pensata e avvicino i due cazzi assieme alla mia bocca, che allargo al massimo, per introdurli tutti e due contemporaneamente.
Muovo la bocca e la testa su e giù e i loro cazzi, strofinandosi anche fra loro, oltre che nelle mie guance, si irrigidiscono sotto i colpi della mia lingua.
La lingua passa da una cappella all'altra e li faccio morire.
Mi fermo devo pensare anche Gius che continua a segarsi.
Mi metto in ginocchio sul sedile, per prendere ii bocca il cazzo di Gius e alzo il culo, nudo e sodo, verso la faccia e le mani dei due bull.
Così messa i ragazzi mi possono leccare la fica e il buchetto, metterci le mani dentro, ma non scoparmi, perché sono alta rispetto a loro.
Non voglio farmi scopare da loro.
Mentre faccio il pompino a Gius, i due si danno un gran d'affare con la mia topa e il mio culetto.
Leccano toccano infilano le dita fino in fondo, davanti e dietro e inizio a godere nuovamente di brutto.
Ho un orgasmo dietro l'altro e ne benefica Gius sul cui cazzo mi struscio forte ad ogni mio tremito godereccio, fino a che non viene nella mia bocca.
Ingollo il tutto e mi ricompongo sul mio sedile.
I due bull vorrebbero scoparmi, ma non voglio, sono già venuta diverse volte e poi voglio scopare con Gius, dopo, a casa.
Riprendo allora in bocca i cazzi dei due uomini e con l'esperienza che ormai ho affinato negli anni, li lecco le palle, gli metto un dito nel buchetto e li faccio venire, uno dopo l’altro, rapidamente.
La loro broda è tanta, mi bagnano la bocca il collo e i seni.
Quando due uomini sbrodano per la mia lingua su tutto il mio corpo, mi eccito da morire.
Fatti godere così i due, dico a Gius di andar via, che ho voglia di essere scopata da lui, a casa.
Mentre viaggiamo pensiamo già alla prossima volta: ne cercheremo uno solo ma molto giovane, una trentina d'anni al massimo perché voglio vedere se mi riuscirà farlo venire due volte, a poca distanza di tempo: la classica e antica "doppia".
Ma questa è un’altra storia che racconterò appena realizzata.

Anita