Una multi scopata "asettica" con il rispetto delle norme Covid

Dopo mesi di quarantena con Gius avevamo voglia di giocare, ma la paura ancora invadeva le nostre menti.
Ci siamo messi a pensare cosa avremmo potuto fare rispettando le precauzioni date per la Pandemia.
Pensa e ripensa una idea, curiosa e intrigante ci è venuta: Concordare un car sex con un paio di amici di Annunci69, ma rispettanto le precise regole anti Covid19, di distanziamento e mascherina.
Nella nostra auto, io, Anita con un vestitino estivo e senza slip mi sarei inginocchiata sul sedile anteriore, la faccia sul grembo di Giuseppe impegnata in un lussurioso pompino, sul suo grosso cazzone.
In quella posizione il mio apprezzato culetto si sarebbe trovato rivolto verso la portiera dell'auto, senza chiusura di sicurezza.
I ragazzi sarebbero sceso dalla sua auto, con la mascherina, avrebbe aperto la nostra portiera e mi avrebbe sollevato la gonna, scoprendo il culetto e la mia dolce fichetta, con poca peluria. Nessun toccamento con le mani: Preservativo e senza alcun preliminare una penetrazione e via.
Ci è sembrata una idea folle ma tanto intrigante e anche sicura e decidiamo di realizzarla.
Su Annunci 69 troviamo due ragazzi che apprezzano la nostra stravagante proposta e fissiamo con loro un appuntamento per il gioco di nome e di fatto, un giovedì sera verso le 22.
Con Gius rendiamo più attraente l'aspettativa organizzando una cenetta a casa a lume di candela.
Preparo uno spaghettino alle vongole veraci e una branzino al sale.
Gius apre una bottiglia di Franciacorta che non manca mai nel nostro frigo.
In finale degustiamo un dessert versilia al Rum, che tanto piace a tutti e due e per finire due bicchieri di Caol ila, un whisky di torba pestifero, ma di grande godimento.
Belli caldi ci avviamo all'appuntamento, nel posto concordato, fuori del casello autostradale di Forte dei Marmi.
E' estate, mi sono messa un vestito leggerissimo, in parte trasparente, molto corto, filo fica, che si vede appena mi piego, perchè non ho messo gli slip, come mi ha chiesto Gius.
I ragazzi non devono mettere le mani sul mio culo per levarmeli, precauzione anti covid.
I ragazzi sono all'appuntamento, li intravedo dal finestrino, mi sembrano giovani e fieri, come li ho visto sul sito di Annunci.
Ci vengono dietro e Gius conduce le auto in fila indiana, in un prato nell'entroterra pietrasantino, dove spesso facciamo questi car sex "prefissati".
Meno pericoli, meno rotture di scatole di guardoni ossessivi.
Gius ferma l'auto, abbassa il sedile, si sdraia e io faccio scendere la lampo dei suoi jeans per tirare fuori il suo uccello che inizia ad essere basotto.
Mi metto in ginocchio sul mio sedile, la faccia prona sul cazzo di Gius e il culetto e la fica all'insù rivolti verso la portiera dell'auto
Giobatta, il primo ragazzo, apre la portiera mi solleva il vestito, si da una sgrollatina all'uccello, guardano il mio panorama esposto e messo il preservativo parte all' assalto della mia fica già umida.
Entra con un colpo netto, la fica era aperta e bagnata, si ferma un momento con tutto il suo cazzo piantato fino al mio utero.
Inizia a muoversi, prima lentamente poi con più ritmo, avanti e indietro, in equilibrio, senza abbrancare con le sue mani il mio culo.
Distanza di sicurezza per il Covid.
I suoi colpi spostano la mia bocca dalle palle, al'uccello di Gius e danno il ritmo al pompino che gli sto facendo.
Gius ama sentire la mia bocca sulle sue gioie che sussulta ad ogni penetrazione da dietro.
Dura a lungo Giobatta è mi fa “venire” un paio di volte, poi con un urletto gutturale si scarica dentro il preservativo, nella mia fica.
Sento i prolungati schizzi caldi sul mio utero.
Lui si scansa e senza che potessi prendere fiato si è fatto sotto il secondo, Lupo, che eccitato per lo spettacolo visto si presenta con un cazzo ritto e duro e già coperto dal preservativo.
Entra subito la mia fica e quasi non me ne accorgo tanti gocciolante è.
Inizia a dare colpi violenti con il suo bacino, in precario equilibrio, reggendosi all'auto ma facendomi gemere di continuo.
Ad un certo punto estrae il suo uccello dalla fica e tenta di infilarlo nel mio buchetto.
Fa solo pochi millimentri, perchè inizio ad urlare così forte che mi avranno sentita dal molo del Lido: non me lo aspettavo e sono molto stretta dietro.
IL ragazzo si spaventa per gli urli, Gius mi blocca la bocca: ci manca che arrivino i Carabinieri.
Il ragazzo fa marcia indietro e mette il suo notevole cazzo nuovamente nella fica, ma l’eccitazione provata per l’inculata tentata, i miei urli, fanno effetto su tutti e tre.
Siamo esplosi tutti quasi assieme, Gius nella mia bocca, io con un spasmo feroce che mi scuote tutta, Lupo nella mia fica.
Presa nel violento orgasmo ho ingollato tutto la broda di Gius e allora con la lingua mi metto a pulire tutto il suo cazzo.
Sono stanca ma rilassata, ho goduto come da tempo non facevo: ho avuto due cazzi giovani nella fica e uno più datato in bocca, senza contatti estranei che violino le norme anti pandemia.
Ripreso fiato, ci siamo salutati da lontano, due chiacchere per sapere se questa particolare collaborazione era piaciuta, poi ognuno per la sua strada.
Questa scopata plurima nel rispetto delle regole di distanza Covd ci è piaciuta molto.
L’unico contatto fisico, fra il loro cazzi e la mia fica, è stato coperto dal preservativo, ancor più sicuro di una mascherina.
Con Gius abbiamo pensato che dovevamo andare all’Ufficio Brevetti per brevettare questo gioco erotico in tempo di Pandemia.
Abbiamo anche trovato il nome: “Scopata asettica al tempo del Covid"

Anita