Sexy Club Trasimeno: una coppia e due singoli

Con la curiosità della prima volta arrivammo all’Hotel del Club nel primo pomeriggio.
Ci assegnarono la camera e ci affacciammo subito alla finestrella per vedere chi ci fosse nella camera accanto (capirai se hai letto il precedente racconto qui pubblicato “Club Prive: molte delusioni e poche serate hot”).
Due ragazzi molto giovani, in slip, ci salutarono ridendo, dandoci il benvenuto, poi tutti continuammo le nostre cose.
Dopo esserci riposati e stuzzicati invero sul letto cercando di immaginare la serata, siamo andati a prendere l’aperitivo al Bar e successivamente a cena.
Molte le coppie, ma anche ragazzi singoli e anche i due vicini di camera, molto attenti alle signore degli altri, ma che mi puntavano con sfrontatezza.
Dopo cena siamo entrati nella discoteca del Prive, una buona musica allietava le danze. Su un lato della zona disco un grande specchio a parete permetteva di vederci sia per calibrare le movenze del ballo, che puntare gli occhi dei maschietti e delle femminucce che ballavano.
I due ragazzotti della camera accanto sono venuti più volte ad invitarmi a ballare cercando di strapparmi una esclusiva per la notte, facendomi divertire moltissimo: essere “cacciate” da due giovani da sempre piacere e il mio tanga iniziava a bagnarsi. Una signora sui cinquanta ben messa in carne iniziò a dare spettacolo, in un anfratto appartato della sala disco, sdraiata su un divanino con il marito accanto, iniziò a farsi scopare da tutti i maschi presenti, disponibili.
Una macchina del sesso, in fila uno dopo l’altro le alzavano la gonna, non aveva slip e la scopavano di brutto mentre il marito la baciava sulla bocca.
Uno spettacolo che non avevo mai visto e che contribuì ad alzare la temperatura della mia fica.
Improvvisamente apparve una coppia esterna, lei altissima, bionda, dopo abbiamo saputo essere una ragazza finlandese, in vacanza; lui un fico tremendo, alto, palestrato, dallo sguardo magnetico.
Gius ed io rimanemmo folgorati e ancor più quando i due, Max e Tube, vennero a ballare vicino noi, attaccando discorso.
Andammo al Bar a bere qualcosa assieme e visto che anch’io facevo la mia porca figura, in un abito da sera molto sexy, ci invitarono ad andare con loro nella sala riservata alle coppie.
Visti e presi: Gius non credeva ai suoi occhi pensando di scopare una simile sventola bionda. La sala coppie era molto gremita perché evitava la presenza dei singoli, vi era un letto matrimoniale molto occupato e una specie di cassettone imbottito, una specie di letto molto ampio ma ad oltre un metro di altezza. Potevi servirtene come appoggio per mettere lei a pecora oppure farla salire sopra, per poterla toccare e leccare comodamente in più persone, uomini e donne.
Noi ci appoggiamo a questo cassettone rialzato e Max non perse tempo ad abbracciarmi baciarmi e stringermi le chiappe da sotto il vestito.
Gius, nel frattempo, si dava da fare con Tube, che era alta quanto lui, che è 1,81.
Max mi girò, mi mise appoggiata al cassettone e dopo avermi leccato la fica, iniziò a scoparmi di brutto alla pecorina, mentre una coppia sicula iniziarono assieme a mettermi le mani nelle poppe e la lei iniziò a leccarmi l’orecchio prima e poi le labbra. Anche Gius aveva messo Tube a pecora e cercava di scoparla, ma non ci arrivava. Aveva talmente le cosce lunghe che pur piegata sul cassettone, Gius non riusciva con suo uccello a penetrarla fino in fondo. Ce lo abboccava, ma non arrivava al fondo e per farlo faceva salti in su per poi ricadere giù.
Una cosa buffissima che contribuiva ad eccitarmi ancor più se fosse stato possibile visto che Max mi trapanava da dietro con un attrezzo gigante, la siciliana mi aveva messo la lingua in bocca e suo marito mi tormentava le poppe.
Alla fine, Gius salì e fece salire Tube sul cassettone, le allargò le lunghissime cosce ed iniziò a scoparla, provocando in lei urli di eccitazione.
Max si scarico nella mia fica riempiendo il preservativo, lasciandomi sfinita per una cavalcata durata un bel po’, ma non feci in tempo a riposarmi perché il maschio siculo lasciate le mie poppe si precipitò a penetrarmi e scoparmi di dietro e sua moglie si intrufolò in basso fra le mie cosce e iniziò a leccare la mia fica e il cazzo del suo uomo che stantuffava in me.
Intanto Gius sborrava nella fica di Tube ed appena si fu rialzato, il suo posto fu preso da altri.
Appena i siculi ebbero finito di pasteggiare con il mio corpo andammo con Gius, Max e Tube a prendere qualcosa al Bar per riprenderci un poco e vedemmo con curiosità ancora uomini in fila ad aspettare il turno per scopare la signora cinquantenne che aveva rinunciato alla fatica di alzarsi la gonna, togliendosela e rimanendo con gli autoreggenti e con la fica completamente aperta per ogni futuro assalto. Max ci dette il suo telefono, perché doveva venire in toscana con la sua moglie, che non era Tube e disse che ci avrebbe rivisto volentieri.
Si era fatto tardi, la stanchezza, il bere iniziava a fare effetto e decidemmo di andare a letto in Hotel. Tra l’altro, non avevo più visto, i due ragazzi che pensai impegnati nelle altre sale del Prive.
Mi sbagliavo, appena fummo nella nostra camera, si affacciarono alla finestrella di comunicazione con la loro: dopo essersi divertiti al Prive, erano tornati in camera ad aspettare il mio ritorno.
Ero stravolta dalla stanchezza, avevo scopato due cazzi non male, ero stata leccata ininterrottamente da una sicula che ci sapeva fare, ma vedere tanta voglia di me in due ragazzi giovani mi toccava il cuore…e anche la fica.
Dissi loro di entrare in camera ma li comandai di mettersi in un angolo ad aspettare perché dovevo prima sistemarmi.
Entrai in bagno feci una lunga doccia caldissima per ritemprarmi, mi rifeci il trucco, detti alla mia fica un po’ di crema ma anche al mio buchetto che immaginai in pericolo di fronte a tre maschietti che mi aspettavano sul letto.
Tre perché oltre ai due ragazzi anche Gius avrebbe certamente voluto la sua parte appena recuperate le forze spese con Tube.
Mi presentai ai tre con un babydoll trasparente, con sotto solo 5 gocce di Chanel.
Sul letto venni subito assalita: tutti i miei buchi e buchetti furono riempiti a turno, sembravano una orda di lupi che pasteggiavano del mio corpo.
Ho avuto una serie di orgasmi incredibili, ripetuti, lunghissimi, mentre mi scopavano la bocca, la fica, il culo, ripensavo a Max e al siculo che mi avevano fatto godere prima e che, con i tre di ora, facevano cinque cazzi in una notte, mai successo.
Fu una notte lunghissima, il mio godimento era pari solo alla mia stanchezza, avevo la fica in fiamme, la bocca sganasciata, il buchetto sembrava il tunnel del Sempione. Avevo sborra da tutte le parti, ma non ce la facevo a andare in bagno a lavarmi e mi addormentai così, fra le braccia di Gius, ma anche con la faccia dei ragazzi sul mio culo a mo’ di cuscino per loro.
La mattina molto tardi scendemmo a fare colazione, distrutti come molti invero, anche i ragazzi, che fecero colazione con noi, mi sembravano provati, l’unica che sgallettava sorbendo un cappuccino era la signora cinquantenne che discuteva con suo marito sul conto di quanti cazzi aveva preso la sera prima: non trovavano un accordo sul numero, ma certamente le dita di due mani non bastavano a contarli.