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Lui & Lei

LA ROSSA (parte seconda)


di petronius
21.03.2013    |    6.344    |    1 9.2
"Consiglio inoltre di leggere la prima parte..."
PREMESSA: Libero adattamento ad una storia vissuta, ho tralasciato i nomi e parecchi punti che vi sarebbero risultati noiosi, oltre che legati troppo strettamente alla mia sfera personale; in ogni caso i dialoghi sono reali e le battute riportate fedelmente. Spero che a qualcuno possa piacere e spero di ricevere qualche commento, anche in privato. Consiglio inoltre di leggere la prima parte.

…continua

La sua figa è rossa, aperta, le piccole labbra sono gonfie di voglia ed il clitoride è paonazzo…più o meno come il mio glande in questo momento.
Mi sollevo e mi avvicino alla sua bocca e la bacio mentre ansima. R.: “Sai di buono…sai di me.”

I: “Sì, è vero, sai proprio di buono…”
R: “Ora però voglio assaggiarti io!”
La sua canotta estiva è arrotolata assieme al reggipetto sotto il mento, per il resto è nuda e bloccata dal mio corpo decisamente più massiccio. Io sono ancora vestito di una leggera camicia estiva e pantaloni dal tessuto talmente fine che la mia erezione trova quasi totale libertà.
Lei allunga le mani mentre riprende a baciarmi e leccarmi il viso e mi slaccia cintura e bottoni, s’insinua sotto la stoffa dei boxer ed afferra il cazzo duro e voglioso di attenzioni.
R: “Mmmmm”, mugola mentre mi succhia la lingua ed io immagino quella boccuccia piena del mio glande.
Inizia lentamente a masturbarmi mentre continuiamo a baciarci col cuore che batte all’impazzata ed il fiato rotto dall’eccitazione. Mi sembra quasi di rivivere scene adolescenziali di limonate eterne e seghe più vogliose di scoperta che di sesso. Sì, la sensazione è proprio quella dell’uragano dei sensi che ti prende in quegli anni di scoperte e desiderio puro.
Cerca di farmi calare i pantaloni con la mano libera, ma la posa è scomoda e questa sega inizia ad essere un po’ troppo secca per i miei gusti, quindi mi scosto con calma e lei prosegue senza interruzione.
Non molla la presa sul cazzo nemmeno un istante mentre mi alzo e mi sfila calzoni ed intimo e mi accorgo che anche la camicia scivola a terra senza problemi e per un istante mi chiedo quando mi abbia slacciato tutti i bottoni.
Ora sono nudo, in piedi davanti a lei seduta sul divano che mi sta segando velocemente un cazzo duro, paonazzo e voglioso di altre attenzioni; mi guarda dal basso, col viso a pochi centimetri dalla cappella mentre la sua manina corre all’impazzata.
Sta solo aspettando che io faccia una mossa.

I: “Bagnalo.”, con tono incerto.

Lei continua la sega passando lo sguardo dal mio viso al mio cazzo.

I: “Bagnalo, ho detto.”, con tono più deciso.

Lei lo impugna con la sinistra per non perdere il ritmo, si lecca la mano destra per poi riprendere l’opera.

I: “Non basta, voglio che lo bagni di più!”, quasi esasperato da questo lieve stallo.

Lei ripete l’operazione guardandomi fisso negli occhi…vuole sentirselo dire. Vuole che le dica cosa desidero e vuole sapere quanto lo desidero.

I: “Succhiamelo...”
R: “Non ho capito, scusa”, con un mezzo sorriso.
I., cercando di controllarmi, usando un tono quanto più dolce possibile e scandendo bene ogni parola: “Voglio che adesso tu mi succhi il cazzo.”
R: “Mmmmmmmm certo, dovevi solo chiedere.”, arresta la mano alla base del cazzo, ora completamente scappellato davanti al suo viso, imbocca la cappella spalancando le labbra che poi serra al di sotto del glande ed inizia a roteare la lingua su tutta la superficie mentre me la succhia continuando a stringere l’asta alla base mentre l’altra mano ha iniziato a soppesarmi le palle.

Io mugolo.
Lei inizia un lento movimento di andirivieni che interessa poco più della cappella, riempiendosi la bocca ad ogni ingresso.
Io continuo a mugolare.
Appena mi trovo ad asseconda i suoi movimenti con il bacino lei mi ferma e mi fa sedere sul divano, s’inginocchia tra le mie gambe ed imbocca di nuovo il cazzo.
E’ bellissimo guardarla mentre mi spompina con calma godendosi ogni istante, gustando il mio sapore e la mia consistenza, guidando il gioco secondo le sue voglie.
Ogni volta che il mio bacino asseconda i suoi movimenti lei appoggia le mani ai lati del bassoventre e mi costringe a rimanere fermo; io vorrei farle aumentare l’estensione della boccata, vorrei accelerare il ritmo, vorrei guidarla verso cosa e come mi piace.
Allungo una mano ad accarezzarle i suoi scarmigliati capelli rossi, il viso punteggiato di bellissime efelidi e lei alza nuovamente lo sguardo piantandolo nei miei occhi, mentre prosegue il lento saliscendi della sua bocca sul mio glande.
Porto la mia mano dietro la sua nuca e lievemente forzo l’affondo e lei, senza staccarsi un istante mi afferra il polso e delicatamente, ma con decisione mi sposta la mano.
I: “Ho capito…fai quello che vuoi e come vuoi, io mi devo solo godere questo pompino.”
Lei mi guarda succhiandomi il cazzo e facendolo lentamente uscire dalla bocca e, dopo uno schiocco mentre le sfugge dalle labbra: “Sì, stai buono e rilassati…è da tanto che ho voglia di farti un pompino e voglio che sia solo come dico io.”

Riprende da dove aveva lasciato, continuando la pompa sulla cappella e poco oltre.
Vedo le sue labbra serrate sotto la base del glande che salgono e scendono per pochi centimetri; le sue guance incavate ad ogni risalita, mentre succhia vogliosa; le bocca piena ad ogni discesa, quando mi fa sentire la lingua sul frenulo. Sento la lingua che turbina sul glande ogni volta che ne ha lo spazio. E vedo il suo sguardo soddisfatto dal godimento che mi sta procurando.

Inizia ad accompagnare il movimento della sua testolina con la mano con cui mi ha afferrato la base del cazzo. Ogni tanto molla la presa e mentre tiene solo la punta tra le labbra, si lecca un po’ il palmo per umettarlo e bagnarmi l’asta.
I: “E’ eccitante guardarti…”
R: “Mmmmmlo sento.”, e continua a pompare accelerando leggermente il ritmo, “Ricordati solo di avvertirmi quando…”e riprende ancora un po’ più velocemente.
Pompa con decisione, ad un ritmo incalzante, ma non eccessivo… “Per fortuna”, penso io e le rispondo: “R, ci vuole ancora un po’, lo sai che sono lungo a venire.”.

S’era spesso parlato delle nostre esperienze, dei nostri partner e, come io sapevo quasi tutto di lei, lei conosceva quasi tutto di me, ma tra le tante cose, il mio problema di eccessiva durata l’aveva sempre lasciata con un po’di curiosità e dubbi, nonostante avesse avuto conferme di prima mano…o meglio “bocca”.

In tutta risposta lei continua con questo ritmo, ma aumenta lievemente l’affondo.
I: “Siiiiiimmmmh…”, amo i pompini profondi ed anche se non è andata oltre un terzo dell’asta, approvo lo sforzo.
Ha capito cosa mi piace e la vedo aprire maggiormente la bocca, scendere lentamente lungo l’asta, fino a farmi arrivare in fondo alla bocca.
I.“Mmmmmhh…” mentre lei emette qualche suono gutturale per colpa della mia cappella che lambisce l’ugola.
Si stacca e riprende fiato, la vedo ansimante, ma soddisfatta per aver capito cosa fare per farmi godere.
Riprende la pompa ed alterna questo ritmo sempre più accelerato a moment in cui se lo infila in bocca fin quanto può.
Quest’alternanza irregolare è maledettamente eccitante ed il mio cazzo reagisce ingrossandosi maggiormente nella sua bocca; nell’accorgermene inizio a farlo pulsare e lei crede che stia per esplodere e si stacca continuando con le mani.
I.: “No…non ti fermare…ti avverto io.”

Capito l’errore riprende a pompare con maggiore foga, gioca con le palle, succhia con ingordigia, affonda con violenza la cappella in bocca e pompa, pompa, pompa…POMPA.

I.: “R, sto per venire…continua così.”

Qualche violento affondo fino a che le pulsazioni si fanno incontrollabili ed io: “VENGO, R, VENGO.” Un paio di secondi prima di esplodere.
Lei nonostante l’avvertimento accoglie il primo schizzo e poi si sposta continuando a segarmi il cazzo e guardandolo eruttare 4, 5, 6 volte.
La sua mano è coperta di sperma ed uno schizzo le segna di traverso il viso.
Lei continua il lento movimento manuale spremendo le ultime gocce fuori dell’uretra mentre io sono scosso dagli spasmi dell’orgasmo e rantolo ancora per un paio di minuti in cui lei mi guarda sorridente e continua a massaggiarmi un cazzo che non accenna a volersi calmare.

Appena riesco a riprendermi e la vedo così conciata, mi viene voglia di stringerla e baciarla, lei capisce subito e mi fa segno di aspettare, si alza e si dirige in bagno a lavarsi la mano zuppa di sperma, il viso schizzato ed a sputare lo schizzo che ha ancora in bocca e che so che lei detesta ingoiare.

Tornata da me, con fare amorevole mi asciuga il cazzo ancora duro con un asciugamani e gli da una succhiatina sulla punta; quasi quasi le chiederei un altro pompino se ce la fa…Mi si accoccola addosso e finalmente mi bacia ancora.

Siamo entrambi sudati ed appagati dai rispettivi orgasmi, ma ancora lontani dall’essere soddisfatti.
Lei si rimpossessa del mio cazzo ed io continua a palpare ogni centimetro del suo corpo.
Quando arrivo tra le sue natiche e le accarezzo il solco passando sul suo ano, lei si stacca dalla mia bocca, mi guarda eccitata e con le pupille dilatate e mi dice vogliosa: “Andiamo in camera…tu adesso mi devi scopare!”


…continua…


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