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Lui & Lei

TENTAZIONE ANIMALE (parte seconda)


di petronius
31.05.2012    |    8.140    |    0 8.0
"Mmmm sto quasi per venire quando mi afferra un polso ed io la lascio andare..."
- Ti avverto se mi fai male. – mi dice.
- Ely, come diavolo farai ad avvertirmi visto che non puoi parlare mentre perdo il controllo?!?
Respire ancora un po’ a fatica, si asciuga la bava all’angolo della bocca e si avvicina al mio viso. Una volta davanti ai miei occhi, labbra su labbra, sussurra con voce roca, sessuosa, da assatanata: - Se esageri ti afferro un polso, a quel punto fermati…fino ad allora fammi quello che vuoi.
E m’infila la lingua in bocca, esplora, sonda ed assaggia. È voglia animale quella che l’ha pervasa. Ha provato quel che significa essere usata e la cosa la eccita.

Basta.
Fanculo anche alle remore.

Le afferro il culo e me la stringo contro. Il cazzo mi fa male quando mi crolla addosso, ma chi se ne frega. Le strizzo una tettina, le faccio male e lei sospira mentre le nostre lingue sono intrecciate. Le sfilo la camicia da notte senza tanti complimenti e le succhio forte un capezzolo. Lo mordo e lei soffoca un gemito. I suoi capelli sono mescolati con i miei, i suoi boccoli sono madidi di sudore ed è solo l’inizio ora che non mi devo frenare.
Rotoliamo sul letto e la piazzo sotto di me.
Le strappo le mutandine e nel farlo scendo verso quel monte di Venere che so essere inesplorato.
Trovo un cespuglio biondo imperlato di umori. Passo un dito ne solco, tra la peluria e lei s’inarca. Lo assaggio…fradicio, dolce, un retrogusto amarognolo, lievemente acidulo.
Le apro le cosce e mi piazzo steso, con il viso davanti a quella fighetta vergine.
Sento la sua ansia ed il suo desiderio, sento la sua voglia e la sua attesa.
E vedo una mano che s’avvicina al monte, non per nascondere, ma per toccare. La schiaffeggio e s’allontana e quindi schiaffeggio allo stesso modo quella fighetta.
Non se l’aspettava.
- Ma che cos…AAAAAAAAHHHHH- sospira.
Affondo la bocca in quella peluria e do una lunga leccata dal perineo al cappuccio del clitoride.

Apro quel fiorellino con i pollici ed inizio una dettagliata esplorazione di ogni centimetro di carne con la mia lingua. Evito volutamente il clitoride ed evito di penetrarla…questa verginità non è mia.
La mia lingua corre, salta, frulla, stuzzica.
Le mie labbra pizzicano, accarezzano, succhiano.
I miei denti mordicchiano, schiacciano.
Ed il mio naso affonda nella fessura mentre le lecco il buchino dietro.
Questa è la verginità che voglio.

Continuo a leccarle l’orifizio, mentre accarezzo e stuzzico la figa. Le pizzico il clitoride già bello turgido e la sento soffocare un gridolino.
Risalgo con la bocca sulla sua figa e mi fiondo sul bottoncino ed inizio la mia persecuzione di lingua, dardeggi, succhiate e pressioni. Leccate e schiaffi in punta di lingua si susseguono a ritmo incessante mentre le strizzo un capezzolo con due dita.
Inizio succhiare con violenza il clitoride ed a morderlo, quasi a volerle fare veramente male, lo stringo forte tra le labbra e poi lo martello incessantemente di colpi di lingua.
Succhio e picchietto.
Succhio e picchietto.
Succhio e picchietto.
Finché sento montarle l’orgasmo ed il rantolo di godimento.

E non mi fermo.

Continuo la mia tortura su quel clitoride ipersensibilizzato, su quella figa pulsante di piacere, talmente fradicia da aver quasi bagnato i lenzuolo.
Mi bagno un dito in quegli umori e glie forzo il suo culetto. Lei non si oppone, anzi cerca di offrirsi al mio desiderio ed il mio dito forza l’entrata mentre la mia lingua imperversa su quella fighetta.
Il mio dito medio è totalmente in quel bel culo vergine, inizio a muoverlo indietro ed avanti ed avverto lievi contrazioni di fastidio.
Rallento.
Mi fermo, infilato a metà.

Inizio un lentissimo, quasi impercettibile movimento rotatorio; crescente nella sua calma estrema.
E mentre continuo a leccarla ininterrottamente, questa movenza forza delicatamente il suo sfintere, procurandole piacere ed eccitazione, facendole scoprire un nuovo scopo per quel culo così invitante.
Riprendo a penetrarla proseguendo questo movimento ed una volta giunto al completo affondo, inizio a piegare le falangi per cambiare i punti stimolati.
Lei ha un sussulto dopo l’altro, i gridolini ed i sospiri non si contano più oramai e quando cerco di guardarla mentre ho la lingua impegnata riesco solo scorgere il lenzuolo stretto tra i suoi denti.
Accelero il ritmo delle dita, della lingua, delle labbra che pizzicano; voglio portarla all’orgasmo così…voglio farla godere.
Ho un desiderio di sodomizzarla che fatico anche ad immaginare, ma se me la inculassi ora, con la voglia e la carica che ho, le romperei il culo…devo pazientare e farla godere, farle piacere questo stimolo e fare in modo che le manchi…E con questi pensieri lei s’inarca, si contrae, mi stritola i dito nel suo culo e rilascia una fiotto di umori sulle mie labbra.

Ultimo colpo di grazia…ultima leccata dallo sfintere al clitoride mentre sfilo lentamente il dito.

Mi stendo, ma prima le rubo un bacio mentre ansima.

Spetto, così che riprenda fiato e venga a cercarmi e dopo pochi minuti, eccola sorreggersi sopra di me, viso a viso.
Un bacio ed una frase: Ora devi godere tu!

Scende direttamente al mio cazzo e lo imbocca senza mezzi termini, ne prende quanto può ed inizi a succhiare forte.
Quando sente che è di nuovo duro a sufficienza, passa l’unghia su quella striscia di pelle tra palle e coscia ed io m’inarco ficcandoglielo in gola.
- Bene,- penso – se la mettiamo così…
Le afferro la nuca ed inizio a muovere la sua bocca sul mio cazzo.
Inizio con un movimento lento, che comincia dalla punta per scendere fino ad oltre metà. Sento le sue labbra percorrere tutta l’asta ad ogni andata ed ogni ritorno. Sento che inizia ad impratichirsi e prendere fiato quando possibile. Brava…crescerà proprio una brava pompinara.
Aumento il ritmo gradatamente e con esso aumenta la sua poca resistenza, aumento la forza e la profondità dell’affondo fino a che ad ogni colpo le pianto il cazzo fino in gola.
1…2…3…4…volte….mmmm sto quasi per venire quando mi afferra un polso ed io la lascio andare.

Si solleva di scatto e tira un gran respiro, due colpi di tosse e vedo la lacrime segnarle il viso.
- Scusa – mi dice – ero senza fiato, in questa posizione mi devo tenere su con le braccia e non ce la faccio a starti dietro.
- Va bene.- le rispondo- Se vuoi che finisca di scoparti la bocca, inginocchiati a fianco al letto e pompami mentre sto seduto.

Esegue come una marionetta guidata coi fili giusti.
S’inginocchia, aspetta che io mi sieda e di posiziona meglio tra le mie gambe.
Mette le mani sulle mie cosce ed imbocca di nuovo il cazzo. Stavolta è lei ad iniziare subito a pompare come una pazza. Dopo poche pompate mi afferra una mano e se la porta dietro la nuca, poi incrocia i polsi dietro la schiena…Vuoi proprio che ti scopi la gola – penso.
Riprendo a forzarla con foga e per fortuna sono a pochi passi dall’orgasmo, perché con la rapidità, la profondità e la forza con cui glie lo sto infilando nella gola, non credo riesca a respirare poi molto.
Mentre le sto scopando la bocca sento la sua bava colarmi sulle palle ed alcuni schizzi bagnarmi il ventre talmente è la foga.
Sento il rumore della sua gola profanata, gli sforzi per trattenere i conati.
Vedo i suoi occhi sbarrati in un sorta di muto grido di pura e mi rendo conto che sto continuando a forzarla, a scoparle la gola senza ritegno e lei mi ha afferrato entrambi i polsi con le mani e li stringe forte…ha bisogno d’aria…ed io ho bisogno di sborrare.

Stringe più forte, cerca di opporsi, ma il risultato è solo l’ottenere un filo di respiro e più forza da parte mia per questi ultimi 4…5…6 affondi che mi portano a scaricarle 5…6…abbondanti schizzi in bocca.
Lascio la presa e lei ingoia prima di respirare di nuovo come si deve.
Tossisce.
Ho paura di avere esagerato.
- Per fortuna, - cohf – che ti dovevi fermare.- cohf – Ma non importa…avevo solo paura che mi soffocassi col tuo cazzo. Ahah.
Torniamo stesi sul letto, lei sopra di me, una gamba sopra le mie ed il suo pube sul mio fianco.

- Ely…grazie…ma…ti è piaciuto questo trattamento?
- Non lo so, è stranissimo…e poi è la prima volta…
- Non lo sai eh? Allora spiegami perché sento sul mio fianco la tua fighetta così bagnata!


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