Lui & Lei

Petra


di petronius
10.10.2014    |    4.511    |    4 9.6
"Insomma, entro nel gruppo, leggo un po’ i post che c’erano, elimino la spazzatura e posto: “Io avrei voglia di una pompa e voi?” Un paio di mi piace, un..."
Petra

Firefox…cliclic
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Username…password…

Uhm vediamo cosa succede oggi nel mio profilo “furbo”.
Solite minchiate di pseudoprotesta antipolitica, richieste di giochi (ma il tastino chissenefregadisticazzodigiochidimerda non c’è?), inviti ad eventi a millemila km di distanza, aggiornamenti dei gruppi…oh la, vediamo un po’.



Ero appena entrato nel famigerato facebook, nel mio profilo secondario, con il quale avevo creato alcuni gruppi dagli argomenti non esattamente consoni alla politica del social network. Uno dei gruppi, il mio preferito, era “Pompinare venete e non solo” e credo non siano necessarie spiegazioni in merito all’argomento che trattava. L’avevo creato per gioco, giusto per vedere quanto tempo c’avrebbe messo per essere chiuso, ed invece stava dando i suoi frutti e, oltre alla solita marea id mortidifiga, c’erano alcune iscritte vere. Il bello di queste partecipanti era che erano autentiche pompinare per loro dichiarazione.

Tra tutte c’era una tipa poco più che 40enne, che abitava non troppo lontano da me e che era tanto diretta quanto vogliosa…non una bellezza, ma se era vera la metà di quel che m’aveva raccontato, la tipa ci sapeva fare eccome.

Insomma, entro nel gruppo, leggo un po’ i post che c’erano, elimino la spazzatura e posto: “Io avrei voglia di una pompa e voi?”

Un paio di mi piace, un paio di risposte del tipo “il solito maniaco :-P”, “porco :-O”, “sappiamo bene che sei pieno di voglia 8=========D”, e 4 risate virtuali…ed un messaggio privato.
Petra: se vieni su da me te la faccio io.
Io: Bella proposta, ma mi ci vuole un po’ per arrivare, sai che abito a C.
Petra: la voglia non mi passa, non ti preoccupare. Voglio farti una pompa stasera. Quanto ci metti?
Io: doccia, cambio ed in 45 minuti sono li, troppo?
Petra: il mio numero è xxx xxx xx xx. Chiama quando sei oltre V. a dopo.

E chiude la connessione.

“E chi se lo sarebbe aspettato?!” penso mentre mi fiondo sotto la doccia. “E se mi bidona? Pazienza, alla peggio vado a farmi una birra.”
E parto.
Chiamo appena oltrepassata il paese che mi aveva indicato e lei risponde al primo squillo: “Pronto…se già qui?”
Io: “Quasi, ho appena passato V.”
P: “Ottimo, ti aspetto in piazza, davanti al bar. Sbrigati che ho voglia di succhiartelo.” E attacca.

Boh, sono sempre più convinto che mi stia prendendo per il culo, ma va beh, pazienza, alla peggio faccio una figura di merda davanti ad un bar di paese.

Arrivo, parcheggio, scendo e la vedo. Non è una modella, già lo sapevo, non alta, rotondetta, capello abbastanza corto e riccio, fianchi larghi, ma ha due tette immense.

Io: “Ciao P.”

Lei è al telefono e mi fa cenno di avvicinarmi, mentre faccio gli ultimi due passi le sento dire. “…ok, allora ci sentiamo dopo. È arrivato. Una mezzoretta, poco di più, dipende da quanto dura. Ciao, ciao.” Poi rivolta a me, “Andiamo?”
Io: “Va bene, ma non vuoi nemmeno bere un bicchiere prima di…”
P.: “Più che voglia di bere ho voglia di ingoiare.”

Saliamo sulla mia auto e mi da indicazioni per spostarci in un posto decisamente molto appartato.
Per strada mi racconta un po’ di cose, come vanno gli ultimi tempi, come va il lavoro, etc, etc, etc poi ad un certo punto mi fa: “Prima ero al telefono con mia sorella, sai, l’avviso sempre quando mi vedo con uno e le dico dove vado, così se poi non mi sente, sa dove trovarmi. Le ho detto di stare tranquilla però che stasera mi spompinavo te.”
Io: “Ah, fai bene ad avvertire tua sorella…”
P.: “Sì, tanto lo sa bene quando mi piace fare pompini.”

Arriviamo, parcheggio, slaccio la cintura di sicurezza e lei si volta: “Hai voglia di succhiarmi un po’ le tette prima che ti succhi il cazzo?”
Io. “Certamente…” e penso “niente mezze misure qui…”

Slaccia il reggiseno e solleva il maglioncino…davanti mi trovo due tette enormi, candide e con areole e capezzoloni scuri…mai viste due tette così. Mi ci fiondo di faccia e lecco, succhio e palpo.
P.: “Più forte, non mi rompo.”
E che cazzo…ed io che provo anche a trattenermi.
Strizzo forte una tetta mentre mordo il capezzolo dell’altra. Le schiaccio insieme e lecco i capezzoli così quasi a contatto. Le strizzo entrambe ed assesto un morso ad un punto particolarmente carnoso.
Lei mugola e si muove, ma non si ritrae. Stacco una mano e glie la infilo nei jeans per quel che riesco e senza arrivare alla figa la sento fradicia.
Mi ferma, prende la mano e mi succhia le dita bagnate: “Stasera ho detto che ho voglia di farti una pompa!”
Io: “…va bene, non ti scoperò allora…accomodati.”
Mi abbassa il sedile, s’inginocchia sul suo e mi slaccia i pantaloni.
Il mio cazzo era costretto da un tot ed ora finalmente si gode la libertà, per un paio di secondi prima di essere agguantato dalla sua mano e dalle sue labbra.

Santo cielo se ci sa fare.
Mi ha afferrato il cazzo alla base e lo tiene ben diritto mentre sale e scende con le labbra ben strette sull’asta. Non sento minimamente i denti, mentre invece la sua lingua sembra riuscire ad avvolgermi il cazzo.
“Sei proprio brava” dico.
Non si stacca un momento ma aumenta lievemente il ritmo della pompata.
Io spero che non abbia intenzione di fare in fretta, perché io voglio godermi a lungo questa bocca e le ho detto che sono lungo a venire.
Mentre pompa le afferro una tetta e la stringo forte, lei mugola e non rallenta.
Le strizzo il capezzolo e lei mugola più forte…continuo a strizzare. Si stacca dal cazzo e geme.
Mi guarda con le labbra gonfie ed un po’ di fiatone.
Si tuffa di nuovo sul mio cazzo, da 2- 3 pompate e poi scende fino alla base ingoiandomelo tutto.
Ora sono io a mugolare, mai conosciuto una in grado d’ingoiarmi tutto il cazzo...fino ad arrivare con le labbra alla base.
Sale succhiandolo tutto e poi scende di nuovo. E continua così ingoiandomi tutto il cazzo ad ogni affondo.
Io continuo a mugolare ed a godermi questa bocca.
“Sei proprio una brava pompinara.”
Si stacca: “Lo so. Ma tu non vuoi sborrarmi in bocca?” e mi lecca e ciuccia la cappella.
Io: “Te l’avevo detto che sono lungo a venire, no?”
P.: “Sì, certo e andrei avanti ore, ma qui in macchina sto scomoda e voglio assaggiare la tua sborra.” E continua a segarmi e leccarmi. “Vediamo se così ci metti meno. Ora mi rimetto a pompare, tu mi afferri la testa e mi scopi la bocca, va bene?”
“C…c…cosa?!?”
Cala di nuovo sul mio cazzo e scende fino alla base e resta li ferma…sento le contrazioni della sua gola sulla cappella…meravigliose.
Le metto una mano sulla nuca ed afferro i capelli senza tirarli troppo e sento che si rilassa scendendo ancora un pelino sul mio cazzo.
La sollevo e la riabbasso e lei non oppone quasi nessuna resistenza.
Continuo un po’ con questo movimento lento per valutare fino a che punto posso spingermi e lei continua a non opporre alcuna resistenza, si lascia sfilare il cazzo dalla labbra allo stesso modo in cui lo accoglie in fondo alla gola.
“Che goduria…ora però facciamo sul serio.” Le dico e sento una sorta di sospiro mentre le sollevo la testa.
Cazzo in punta di labbra, ed un istante dopo in fondo alla gola, in un colpo solo. La sollevo di nuovo piano per poi ripiantarlo ancora di colpo e lei mi lascia fare ancora…e perdo il controllo.
Inizio a scoparle la bocca sempre più forte, sempre più velocemente e tra i rumori gutturali e gli sforzi sento che mugola. Che pompinara…le sto letteralmente scopando la bocca e lei non si scosta di un millimetro. Glie lo sto infilando fino in gola e lei lo accoglie come fosse la cosa più naturale del mondo.

Sento che sto per venire: “Voglio sborrarti in gola”. Lei non è in grado di accettare o rifiutare, ma almeno l’ho avvisata.

Continuo a scoparle la bocca, la gola fino ad accelerare poco prima dell’orgasmo per finire piantandoglielo il più in fondo possibile, inarcando la schiena e sborrandole direttamente in gola.
Il primo fiotto.
Il secondo la fa tossire.
Il terzo, mollo la presa.
Gli altri, non ne perde uno ed ingoia fino all’ultima goccia di sborra. Gli ultimi riesce a gustarli in bocca, sulla lingua. Lecca via i residui succhiandomi il cazzo e le palle.
Poi rifiata…dev’essere stata una faticaccia.

“Sono senza fiato…”


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