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RICORDI e DESIDERI ... Parte tredicesima " Le amiche tra segreti e sogni nel cassetto 4 "


di Nathan69
27.03.2021    |    257    |    0 6.0
"Piccoli sforzi, che di lì a poco, fecero entrare quel grosso vibratore..."



SEGUE ...
Dopo una mezz'oretta circa, dove abbiamo potuto rifocillarsi un pò, riprendemmo quel nostro pomeriggio, piovoso e fresco fuori, ma estremamente caldo dentro. Certo che quando una fiamma tende a spegnersi, poi non è sempre troppo semplice a farla ripartire. Ma non fu proprio così, visto che le carissime Samantha ed Helen, la loro dose di cazzo che tanto aspettavano, ancora non l'ebbero avuta. Ero seduto ancora sul divano, al mio fianco Wanda, con ancora il suo strapon allacciato in vita, dall'altra parte avevo Annamaria, visto che mi trovavo al centro. Carmela stava nella sedia, Samantha stesa nel lettino dei massaggi, che a dir poco, continuava a dare colpetti di mano sulla sua fica sempre umida. Helen invece, si era messa in quel lettino ginecologico che prima mi aveva visto tanto protagonista nel subire le attenzioni e prestazioni, subite da Wanda e tutte le altre. La stavo osservando, appunto, vedendola in quella posizione, che con i piedi negli appositi supporti, se ne stava a gambe aperte iniziando a far scivolare dentro la sua fighetta più giovane, un paio di dita della sua mano sinistra, mentre con la destra, si accarezzava il clitoride. Feci un cenno a Wanda, in modo che anch'essa potesse vedere ciò che stavo osservando io, e mi alzai dirigendomi verso Helen. Una volta davanti a lei, le presi la mano, la spostai, e rimanendo in piedi, chinai la testa per raggiungere con la mia lingua, la sua figa. Iniziai un bel lavoretto di leccate, dentro e fuori le sue deliziose labbra vaginali. Le stuzzicavo il clitoride, facendola gemere sempre di piacere. Lo strinsi con le mie labbra e mi misi a succhiarlo, tirandolo. Infilai dentro anche due dita, che facevo andare avanti indietro per masturbarla a dovere. Lei godeva sempre di più, e con quel suo accento straniero, che mi eccitava da morire nel sentirla, gemeva e pronunciava parole probabilmente nella sua lingua madre che io non capivo. Continuavo a leccarla, deciso. Presi ad infilarle nel suo bel buchetto del culo, un dito, bagnato dai suoi stessi umori che la sua figa emetteva continuamente. Mi si avvicinò pure Wanda, che con un cenno mi fece spostare al fianco. Prese le gambe di Helen, le tirò verso di sé, in modo che il suo culo fosse più all'infuori possibile, e dopo aver precedentemente lubrificato lo strapon che ancora indossava, lo glielo puntò sulla figa e iniziò a spingerlo dentro. Helen cominciò a godere sempre di più, ma con la sua tenera voce, .... " Voglio il cazzo, voglio il cazzo." disse. Già mi ero sistemato uno di quei scalini che si usava per far salire su quel lettino ginecologico, la o il predestinato. Salito sopra, accostai il cazzo alla bocca di Helen, che mentre si stava prendendo quello strapon da Wanda, iniziò a sbocchinare il mio ancora duro. Che pompino che mi stava facendo. una vera goduria. Lo scappellava tutto ad arte da vera pompinara, Lo faceva entrare ed uscire dalla sua bocca, mentre io non contento, cercavo sempre di spingerlo più dentro in fondo alla sua gola. Con un cenno, Wanda, chiamò Carmela, che con un altro vibratore, iniziò un dentro e fuori nel culo di Helen. In quel momento, anche se di cazzo vero aveva solo il mio racchiuso dalle sue labbra che continuava a succhiare freneticamente, ma era l'unica che di cazzi seppur finti, altri due le riempivano i buchi a dovere. Sbavava tutta la cara amichetta. La fica grondava di piacere, il buco del suo culo, si apriva e chiudeva all'andare e venire di quel vibratore che Carmela le spingeva dentro. La facemmo poi a scendere, aiutandola, e me la tirai con me su quel divano, mentre nel lettino a fianco, Annamaria si stava occupando della figa di Samantha, preparandola a dovere a ricevere poi anche lei il mio tanto atteso cazzo. Feci mettere Helen alla pecorina, e posizionandomi in ginocchio dietro di lei, cominciai a scoparla. Le spingevo il cazzo fino a sentire le palle sbattere nelle sue chiappe. La sentivo godere, bagnarsi sempre di più. La feci restare così almeno per dieci minuti, prima di toglierle il cazzo dalla figa, per metterglielo nel culo. " Ohhhhhh, siiiiiiii finalmente. Dai dammelo tutto fino infondo. Spaccami questo culo voglioso con il tuo cazzo. Sfondami tutta ti prego. dai dai sii si sto godendo daiiiiiii ..." Ma un desiderio aveva .... Avrebbe voluto provare a squirtare, cosa che non era mai riuscita a fare. In quell'ambiente sarebbe stato inopportuno, ma Wanda le promise, che qualcosa le avrebbe fatto fare. Intanto non smettevo di incularla per bene. La girai poi a pancia in su, e tenendole aperte per bene le gambe, mi misi a scoparla nuovamente in figa, prima di passare ancora al suo bel culo. Nel frattempo, un grido di dolore e piacere, mi distrasse un attimo. Era Carmela, che vidi posizionata a 90 appoggiata con le braccia su quel lettino, mentre in piedi dietro di lei, Wanda la stava penetrando ancora facendo sparire quello strapon che aveva tra il pelo della sua figa e poi nel culo. Feci venire ancora Helen, che lasciò il posto a Samantha, che finalmente sospirò per essere arrivato il suo turno. Volevo sborrare ancora. avevo la voglia che mi saliva dentro. Mentre Samantha si stese sul divano, Annamaria mi prese nuovamente il cazzo in bocca. " Voglio sentire il gusto del tuo cazzo, con il sapore della sborra di Helen..." mi disse, facendolo sparire tutto fino alla gola. Io già pensavo a come avrei voluto farmi l'ennesima forse ultima sborrata a conclusione di quel pomeriggio. Già avevo la mia idea, ma intanto dovevo dedicarmi alla figa di Samantha, che da tanto attendeva le mie attenzioni, ma soprattutto il mio cazzo. Cominciai giustamente a leccare per bene anche lei, visto che la sua figa era già ben bagnata, e sentire quel misto di sapori, mi esaltava da morire. Estremamente vogliosa di cazzo, mi guardò dicendomi: " Dai Nathan, per favore, riempimi la figa del tuo cazzo. Non ne posso più. Ti prego, fammi tutto ciò che vuoi, ma fammi godere. " Cominciai nella classica posizione a penetrarla. La misi poi su di un fianco, sprofondando il mio cazzo sempre più a fondo nella sua figa. Avevo in vista quel buchetto del suo culo maturo, che sembrava dire, sfondami. Mentre la scopavo, infilai due dita in culo, appena bagnati con un pò della mia saliva. Tolsi con suo dispiacere il cazzo dalla figa, forse pensava che non la scopassi più. Invece, levai le dita dal culo, per far spazio al mio cazzo che le sprofondai tutto nel culo. " Aia, aia, Nathan mi fa male." A quelle parole feci finta di non capire. Continuai ad entrarle nel culo ed a spingere sempre più forte. Lo volevo anch'io da tanto quel bel culo di Samantha, che avevo già in gola da anni prima. Mentre lo spingevo sempre più in fondo, sbattendo le mie palle sulle sue chiappe come ho fatto sempre con tutte, le dissi: " Eccolo il mio cazzo nel culo. Sapessi quanto l'ho desiderato questo momento. Il tuo culo mi è sempre piaciuto, fin dalla prima volta che ti ho vista nel tuo ristorante. Ora che lo sto scopando con il mio cazzo, non ti mollo finché non lo vedo tutto bello rosso da costringerti stasera a dover metterti la crema." E così continuavo a fotterle il culo. In quella posizione andava anche bene, quasi meglio della pecorina. Ogni tanto emetteva qualche gridolino di dolore, ed io godevo sempre di più. La tirai sù mettendola poi alla pecorina. Lo spinsi nuovamente in figa, facendola venire vedendo la sua sborra attaccarsi al mio cazzo, rendendolo bianco come la neve. " Si si si, dai ancora ti prego. Fottimi tesoro sbattimi. Sto impazzendo di goduria. Mi piace il tuo cazzo. Da tanto non godo così. Ahhhh siiii ancora ....." Mi sentivo esplodere, ma qualcosa ancora mi aspettava a mia insaputa. Nathan, mi chiamò Wanda, " non sborrare, i giochi non sono ancora terminati. Voglio vedere anch'io come noi tutte del resto la tua ennesima sborrata. Vedo il cazzo è ancora abbastanza duro, ma non più come prima. Quindi ora andiamo ina camera da letto, che staremo un pò più comodi tutti nel lettone." Wanda dopo quelle parole, si tolse lo strapon che indossava, ma certamente non per rimanere senza, ma semplicemente lo sostituì con un altro di forma diversa. Aveva un vibratore che mentre lo indossava, si infilò dentro la sua figa, in modo che ogni sua spinta avrebbe procurato piacere a chi era il destinatario per quella penetrazione, ma anche a lei stessa. Uno più piccolo anale, che le penetrava il culo. Si fece aiutare da Carmela, e con una smorfia che sembrava dolore, strinse le cinghie, e già le procurava piacere. Tutte incredule guardavano toccandosi ancora dall'eccitazione del momento e nel pensare a cosa sarebbe successo di lì a poco. Carmela prese il lubrificante, ed un paio di vibratori. Andammo tutti nella camera di Wanda. " Ora, visto che il tuo cazzo sta per ammosciarsi un pò, sarai stanco e sicuramente avrai voglia di sborrare ancora, vero Nathan?" certo risposi io. " Cosa hai pensato nella tua testa per concludere questo bel pomeriggio di sesso? avrai un desiderio dentro di te? " A quelle parole, tante fantasie passarono per la mia mente. Ma ormai che cosa mi era rimasto da provare, mi domandai tra di me. Ma Wanda aveva già capito, probabilmente, avendone parlato scherzosamente, il giorno dell'incontro. " Bene bene. Allora Samantha, stenditi sul letto, e apri bene le gambe .Nathan, mettiti in ginocchio, e comincia nuovamente a leccarle la figa. Annamaria, e tu Helen, mettetevi al loro fianco, a succhiare i capezzoli di Samantha, e se ne avete voglia come lei, prendete i vibratori e masturbatevi come preferite. Carmela, passa un bel pò di lubrificante nel buco del culo a Nathan, che ora gli lascio un ricordino." Tutte fecero ciò che wanda aveva detto, Ma sinceramente pensai a quel grosso strapon che aveva indossato, e che sicuramente me lo avrebbe piantato nel culo. " No, no Wanda., Non scherziamo vero? Quel coso, è troppo grosso, mi spaccherai il culo davvero." Dissi rivolto a lei. quelle mie parole, la eccitavano di più, " Forza ragazze. Come abbiamo iniziato con il signorino, dobbiamo anche finire." Sembrava un ordine impartito dopo un accordo. Non mi sbagliavo. A quelle parole, Samantha strinse le gambe, trattenendo la mia testa. Annamaria ed Helen, mi presero tenendomi dai lati, cercando di tenere le mie gambe più aperte possibile. Carmela mise il lubrificante nel mio buco del culo, cercando di farsi strada introducendo le sue dita per dilatare un pò il mio sfintere. Wanda, lubrificò un pò il grosso strapon, e cominciò a farmelo sentire, appoggiandolo al mio culo. Iniziò il suo lavoro di spinta. Piccoli sforzi, che di lì a poco, fecero entrare quel grosso vibratore. Sentivo sempre di più il mio culo aprirsi. Carmela lo aiutava tenendolo aperto il più possibile, allargandomi le chiappe. Ad un tratto, la voce di Wanda, mentre incitata dalle altre totalmente eccitate vedendomi in quella posizione e con quel grosso arnese che stava per sfondarmi definitivamente il buco del culo, si pronunciò:" Eccoti servito porco. Vedrai come lo sentirai ora." E in quel momento diede una spinta, decisa. Emisi un urlo, mentre un dolore pazzesco si impossessava del mio culo.Sentivo che entrava sempre di più. Sentivo il mio buco dilatarsi ed aprirsi. " Dai dai Wanda, faglielo sentire tutto, dai spingi, facci vedere mentre godiamo " Le voci delle amiche carissime, che a quel mio grido di dolore, eccitandosi maggiormente si stavano anche masturbando ancora. Wanda, spingeva quei 18 centimetri di cazzone di gomma che aveva piantato nel mio culetto ormai aperto e sfondato. ad ogni colpo, geneva anche lei, visto che ne era penetrata contemporaneamente da due, in figa eppure in culo anche lei, indossando quello strapon particolare. " Si si si, senti porco come ti sfondo. ti piace vero? Non dire di no, altrimenti spingo più forte." Ormai quel dolore si stava per tramutare in piacere, distolto anche dalle mani di una delle due che era al mio fianco, che mi stava masturbando, menando il mio cazzo su e giù. " Ora girati, mettiti a pancia all'insù " mi disse togliendo dal mio culo quello strapon. Samantha mi fece stendere al suo posto, E mentre si posizionava sopra di me, dandomi la fica bagnata davanti alla mia bocca, mi sentii sollevare le gambe e trattenere con forte presa da due mani. Anche le mani di Wanda, mi presero per le gambe, ma molto vicino alle cosce, tirandomi a sé, e penetrando nuovamente il mio culo. Il cazzo mi tirava. Era duro ancora. avevo ormai voglia di sborrare, mentre una calda bocca me lo prese leccandolo, e facendo scivolare le sue labbra in tutta la mia lunghezza. Carmela mi stava facendo un pompino. Stavo quasi per venire. sentivo la sborra ormai salire. " Oddio si, si dai, sento la sborra che mi sale, sto per godere. Si si siiiiiiiiiii ..... " A quelle mie parole, solo Wanda, mi teneva le gambe sollevate. Le altre quattro, si avvicinarono al mio cazzo con le loro bocche. Stavo impazzendo di goduria. sentivo quattro lingue alternarsi, alla ricerca della mia esplosione. Wanda cominciò a godere anche lei, spingendo sempre di più dentro al mio culo. Ogni suo colpo, era un colpo anche per lei. " Tieni tieni , ti sfondo tutto .... si sto godendo , sto godendo, vengo si vengo vengoooooooooo " urlo Wanda. In quello stesso momento sospirai profondamente gridando anch'io: " Godoooooooo, vengoooooooo, sborrooooooooo, siiiiiii sborrooooooooo " Ed esplosi facendo partire una sborrata che schizzai in alto, tra le lingue assatanate di voglia di sperma, delle altre. Wanda si tolse dal mio culo, aperto, e rosso come un peperone. Esausta anch'essa, si sdraiò sul letto al mio fianco, mentre venivo ripulito fino all'ultima goccia di sborra lasciata sulla mia pancia. Non capivo più nulla. Avevo gli occhi chiusi, e mi gustavo quella bocca di non so chi, che ancora scivolava sul mio cazzo. Una volta che ci eravamo ripresi, ci guardammo, e con una grande risata, piena di soddisfazione, ci abbracciammo e restammo così per un pò. Dopo esserci sistemati, ci preparammo per uscire a cena, visto che il pomeriggio era stato molto, me davvero molto impegnativo e soddisfacente. Parlammo di noi, di ciò che a casa ci aspettava. L'indomani pomeriggio presto, saremmo riparti ognuna, compreso me, per le nostre destinazioni, lasciando a Carmela e Wanda, le loro case da sistemare. E a voi lettori, se leggerete questo racconto, voglio dirvi il finale di questa storia. Vi ricordate com'era iniziata? Nella parte decima di Racconti e desideri, l'inizio di questa storia, mi pronuncia con una frase ..... " E scrivendo dal mio letto, io proposi a loro...." Ebbene, si. quel desiderio d'incontro con le mie amiche, peccato fu interrotto non dai nostri treni per riportarci a casa, ma da una voce, forte, che mi disse: " Nathan, Nathan, Nathannnnnn. Svegliati che è tardi, altrimenti perdi l'autobus." Si era la voce di mio padre che mi chiamava per svegliarmi, perché quella mattina avevo appuntamento all'ospedale, per un controllo urologico, e una visita proctologica, in vista di un imminente intervento a cui dovevo sottopormi. Prima avrei dovuto passare dall'urologo, che quel mattino arrivato lì ed entrato al mio turno, l'urologo di turno per la prima volta era una dolce donna, abbastanza giovane. Dopo le solite domande, e vista la mia ecografia, mi fece stendere sul lettino, abbassare pantaloni e slip, per la consueta visita alla prostata. subito il mio pensiero andò a ciò che la notte avevo sognato, e guardando ciò che lei stava facendo, quasi mi stavo per eccitare. Vedere quella dottoressa, infilare il guanto, passarci sopra il gel, per poi inserire quel suo dito nel mio culo, alla ricerca della mia prostata da palpare per visitare, beh, vi lascio immaginare. E poi l'altra visita per l'intervento, dal proctologo, che con mio dispiacere era un omone con le dita abbastanza grosse. Ma in compenso, chi mi fece preparare, era un bella signora mora, matura, che poi preso le mie chiappe per agevolare il medico nell'inserimento dell'endoscopio, chiudendo un attimo gli occhi, mi fece pensare: " che bello fossero state le mani di Carmela, mentre aiutava Wanda, a mettermelo nel culo, con Samantha che mi masturbava?" ... Nulla di ciò. Dopo pochi giorni, la data dell'intervento. Beh, chissà che almeno lì, un bel clistere fatto da mani femminili sapienti, per la preparazione mi avessero fatto provare quel brivido caldo ..... Niente, la peretta della farmacia, dovetti spararmi in culo da solo a casa la sera prima. però, non riuscendo a depilarmi l'ano da solo, avvisai subito la mattina stessa, che non mi ero depilato. Mi fecero spogliare due mature infermiere, e non una, ma bensì due, vennero al mio letto, facendomi posizionare a pancia in giù, e con in mano una lametta da barba ognuna, mi presero le chiappe, allargandole per passarci la lametta. Probabilmente quella posizione non era loro ottimale. Mi fecero mettere in ginocchio sul letto, a pecorina, e finalmente, aperte le mie chiappe mi depilarono il buco del mio culetto vergine. Chiudendo gli occhi, navigavo con la mia mente, concentrando le mie forze mentali allo stesso tempo, a non eccitarmi abbastanza e far notare loro la mia erezione. Però ..... qualcosa di nuovo, mi sarebbe piaciuto, e non poco.......
Nathan 😇
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