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RICORDI e DESIDERI ... " L' ultima donna tra realtà, sogni e fantasie " Seconda parte.


di Nathan69
19.01.2022    |    227    |    0 6.0
"Denise mi fece avvicinare, e con la pera in mano, pronta per darmela in modo che fossi io a farle quel clistere, mi prese il cazzo in mano per metterselo in..."
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Vi avevo lasciati, nella prima parte di questo racconto, al sabato sera, ormai notte o meglio alle prime ore della domenica, di quei tre o quattro giorni che decisi di trascorrere a casa di Rossella. nel programma ci attendeva una domenica, almeno al mattino, di buon sesso e soprattutto nel mio pensiero, quella promessa e sorpresa di ciò che sarebbe accaduto. Mi ero addormentato con il pensiero di un risveglio con clistere, e appunto di una mattinata ricca di sensazioni particolari. Ma come si dice, mai dover fare i conti prima dell'oste. Quella domenica, figlio, compagna e nipotino avrebbero dovuto andare da amici, per un giro forse al mare o in altro luogo. Ma, sfiga delle sfighe, la giornata iniziò con un forte temporale, e pioggia continua per tutta la mattinata, che costrinse a restare tutti a casa. di conseguenza non potendo essere soli in casa, nemmeno ciò che era nel nostro programma avrebbe potuto avvenire. Infatti, a mattina abbastanza presto, con i genitori che dormivano, visto il tempo, il nipotino iniziò a chiamare nonna e solo nonna, come di consueto succedeva tutte le mattine della settimana, e che Rossella mi raccontava alla sera al telefono. Così che l'adorata nonna Ross, dovette alzarsi e preparare la colazione al piccolo, e tutto il resto, mandando così a monte con un certo nervosismo da parte sua, il nostro bel programma. a quel punto, dopo essermi vestito, scesi anch'io in cucina, almeno per restare insieme a lei. Preparato il pranzo, mentre gli altri ancora erano nella loro stanza, noi due con il piccolo pranzammo, visto che l'ora iniziava a farsi tarda e nessun altro ci raggiungeva a tavola. Mentre pranzavamo, sentimmo Denise gemere a voce abbastanza alta, implorare il cazzo, mentre il cigolio del letto faceva da accompagnamento. I due stavano ancora scopando, e noi li, come fessi, a pranzare soli, accudendo il loro figlio. E così trascorse quasi tutto il resto di quella domenica. Nel tardo pomeriggio uscì un pò di sole, i due senza dir nulla presero l'auto ed uscirono, lasciando il piccolo a casa. Tornarono abbondantemente dopo le 22, il piccolo già dormiva, e il sangue di Rossella e non solo, bolliva dentro. La serata si stava per mettere non molto bene. Tratenni Rossella dal litigare con il figlio, mentre rimase li a fumare, e Denise se ne andava a dormire portando a letto il figlio. Poco dopo anche il figlio di Rossella se ne andò a dormire, visto che il mattino seguente doveva alzarsi presto per andare al lavoro. Rossella presa dal nervoso, mi guardò, e mi disse: " Ora mi credi quando ti racconto di questa situazione a me ormai insopportabile che succede qui in questa casa?" Non potei far altro che darle ragione. D'altronde, spesso durante le telefonate mi era capitato di sentire alzare la voce e volare parole grosse." Denise però, non è sempre così. La vedo che se potesse se ne andrebbe. anche lei è stanca di questa situazione e soprattutto del comportamento di mio figlio. Ma non essendo italiana, ora come ora non saprebbe dove andare." E poi ancora continuava a raccontarmi Rossella. " Io penso pure che qualche volta stia calma solo perchè è una grande affamata di sesso, e come sono convinta che qualche altro cazzo dei suoi amici della sua nazionalità, ci sia per farsi scopare." Non mi restava che ascoltare, finchè stanca, mi disse di voler andare a letto anche lei. Quindi salimmo in camera, a turno andammo in bagno, e poi a letto. quella sera però, o per dimenticanza, o per abitudine, non chiuse la porta a chiave. Al mattino sentii il figlio che se ne andava al lavoro, e mentre Rossella dormiva, io ero rimasto un pò sveglio, tanto da sentire Denise andare al bagno, e poi vedere la porta aprirsi piano piano. Feci finta di dormire ma riuscii a vedere Denise tutta nuda, visto che poi dalla parte della porta dormivo io. Con l'occhio semi aperto la vidi bene, mentre lei ci stava guardando, e mi chiedevo il perchè, io guardavo quelle super tette che aveva, abbassai lo sguardo per cercarle la figa, che vidi avvolta da un pò di pelo, e devo dire che la cosa mi eccitava molto, visto che a me il pelo piace. Poi fece per andarsene mettendo in mostra ai miei occhi, quel bel culo, un pò grosso a dire il vero, ma molto invitante. Mi continuavo a chiedere il perché di quel gesto. Verso le nove, Rossella si alzò, facendo piano, forse pensando che io stessi dormendo, e scese le scale per andare in cucina. A quel punto pensai; " e se adesso mi ritrovo Denise a guardare dentro in camera? cosa faccio? Fingo di dormire e vedo cosa fa, oppure mi faccio vedere sveglio, nagari dopo avermi toccato un pò il pisello per farlo vedere in fase di erezione?" Ma non successe nulla di tutto questo, perchè subito sentii la voce del piccolo chiamare mamma, quindi la cosa, frutto della mia fantasia, sarebbe stata impossibile. Mi alzai, e con solo gli slip, scesi in cucina per raggiungere Rossella. Non era da me, soprattutto non essendo a casa mia, andare per casa con solo gli slip, ma a quel punto volevo essere io a provocare, a creare una certa situazione. Ma poi pensai subito, che c'era anche il piccolo, quindi mi rivolsi verso Rossella, mi avvicinai per darle un bacio, e le dissi:" Scusami, non ci ho pensato. Sono sceso così con solo gli slip, ignorando che non siamo soli in casa. Vado subito a vestirmi." Tranquillo mi rispose Rossella,anche lei con solo culotte e reggiseno." Fai colazione prima, non ti preoccupare che quando siamo sole io e Denise, siamo sempre così appena alzate.Non ti far problemi. Tanto quella più che cercare di guardarti il cazzo, con il piccolo presente, mica te lo mangia." E si fece una risata. Per poi aggiungere:" E sappi, che oggi, niente è perduto." La guardai mentre ancora sorrideva, chiedendomi chissà che cosa avrà voluto dire. Beh, probabilmente saremmo rimasti in casa io e lei, e tutto ciò che avevamo in programma domenica, ora era giunto il momento. In quel momento Denise scese le scale, e mi si presentò davanti con sigaretta in bocca, con solo il reggiseno e un piccolo perizoma che le teneva scoperto tutto quel bel culo ben in vista. Rossella non disse nulla, anzi le chiese soltanto se il piccolo stesse dormendo ancora. In risposta Denise le disse che era sveglio, ma che voleva la nonna per vestirsi. Giuro, a quelle parole il sangue mi ribolliva. sarei rimasto solo in cucina, con Denise entrambi semi nudi. Ma non fu così. Rossella le rispose,che poteva aspettare e che prima facevamo colazione. Ad un certo punto, Denise vedendo Rossella andare verso il fornello, le chiese cosa stava preparando in quella pentola grande. " Camomilla Denise, camomilla." E Denise ribatte: " Tutta quella camomilla? Per chi è e che devi farne." Rossella sorrise, e rispose." devo fare una bella cosa mia cara. Anzi tu, che fai questa mattina? esci, immagino, vero? " Denise perplessa e con un sorrisino malizioso, le rispose di si. " Si esco." ed aggiunse, purtroppo. Ma con curiosità e non convinta o forse per malizia, si alzò dal tavolo e andò verso la pentola,guardandola sbalordita. " Ma saranno almeno 4 litri di camomilla? ne avremmo da bere per un mese." Disse Denise a Rossella scherzosamente. " Denise, ne vuoi uno anche tu?" Disse Rossella. E Denise rispose:" Certo non mi farebbe male,cara Ross. Ogni tanto un pò di pulizia ci vuole. Pensavi non avessi capito? Certo che non penso sia solo per te tutta questa, giusto?" Rossella sorrise, mentre io le guardai entrambi. " Vado a vestire il piccolo " disse Rossella. " Grazie. Finisco di fumare la sigaretta e salgo a vestirmi." rispose ancora Denise. Poi rivolgendosi a me:" Vedo che ti piace il mio culo, vero Nathan? Lo stai fissando da quando sono scesa giù." A quel punto trovai stranamente subito la risposta pronta, senza timidezza. " Certo Denise. E non solo il tuo culo, ma anche quelle due belle tettone che hai, e quel pelo che ti ricopre un pò la patatina. Beato il tuo lui, che ne ha di carne da assaporare. specialmente il culo, che ti ho sentita godere ed implorarlo a sbatterlo tutto dentro. Oppure sbaglio Denise?" Sorpresa della mia risposta inaspettata, mi disse:" Perchè Nathan, a te non piacerebbe?" Certamente, risposi subito. E mentre le dissi queste parole, mi sorrise facendomi l'occhiolino. Peccato, pensai. chissà cosa sarebbe successo se fosse rimasta a casa. Ma sicuramente avrebbe dovuto occuparsi del figlio, visto che l'intenzione mia e di Rossella era di andarsene in camera per tutta la mattinata. Dopo un pò, le due scesero con il piccolo, e mentre Rossella si diresse verso la pentola sicuramente per sentirne la temperatura del contenuto, Denise, con tono malizioso e sorridente ci salutò dicendo:" Bene. Porto il bambino a casa della mia amica, e poi vado a fare le pulizie dalla signora che mi sta aspettando. Se non dovrò farlo, o mi fermo a casa della mia amica anche per pranzo, oppure ritorno. Mi raccomando, fate i bravi." E dicendo questo sorrise, ed uscì. Intanto Rossella mi raggiunse sul divano dove momentaneamente mi ero seduto. " Eccoci soli tesoro. Ora lo sai che cosa ci aspetta, vero? Lo so che non vedi l'ora. La camomilla è quasi alla giusta temperatura. Intanto saliamo sopra, e prepariamo il letto a dovere, in modo che non bagnamo tutto compreso il materasso. vedrai, ti farò un clistere a regola d'arte. sai, non ho ancora deciso però cosa usare. La sacca con il catetere rettale e la sonda lunga, oppure la pera media, con una bella cannula? cosa ti piacerebbe di più?" Ma non ebbi il tempo di rispondere, che aggiunse: " Io ho pensato alla pera. così te ne farò più di una, e sentirai il piacere del movimento che farò con la stessa, oltre a sentire le mie mani che la spremono, appoggiarsi alle tue belle chiappette. Che dici, sbaglio? Io penso di no." E prendendomi per la mano, salimmo le scale per andare a preparare il luogo magico. Arrivati in stanza, preparammo il letto. Una bella tela cerata grande sotto, degli asciugamani sopra, ed il letto è pronto. Apri poi l'armadio, sposto la biancheria che nascondeva il cassetto segreto, prese la chiave e lo aprì, lasciando tutto in bella vista e a portata di mano. " Che dici Nathan, va bene così? abbiamo tutto ciò che vogliamo. Ora guardo per la pera da usare." E dicendo così, apri dove erano contenute le necessarie cose per il clistere, guardo bene le pere e prese quella che più aveva descritto. prese la cannula rigida lunga, e quella un pò più grossa, che a me sembrava più vaginale che anale, e si diresse nel bagno per lavarla bene. Poi tornò in camera: " Che sciocca. Questa l'ho presa per te amore, ora ne devo prendere una anche per me. Me lo farai un clisterino, vero?" E prese così un'altra pera, più piccola, ci mise una cannula più o meno come la prima, e torno in bagno a lavare anche quella. " Tesoro, scendo a prendere la pentola con la camomilla ormai pronta e arrivo subito. Intanto sposta il comodino più vicino al letto e fai spazio per appoggiare il tutto." Lei scese, ed io feci ciò che mi aveva detto. Ormai era chiaro. Un bel clistere rinfrescante per l'intestino, e naturalmente per una bella pulizia rettale per un bel massaggio prostatico. Questo era ciò che sarebbe avvenuto tra noi due. Un clisterino a lei, per pulizia, e poi cosi avrei potuto sfondarle il culo più a fondo con sicurezza. I vari giochi sessuali erano li belli pronti, mancava solo l'imbarazzo della scelta, e la mattinata sarebbe stata lunga e molto molto entusiasmante. E mentre sbirciavo per bene tutti quei vibratori e giochi vari, la sentivo salire le scale, entrò in camera, mise la pentola sul comodino in cui avevo fatto spazio, andò in bagno e ritornò con le pere prescelte. " Eccoci Nathan. La mattina è tutta nostra. Forza tesoro, togli gli slip e stenditi per bene sul letto, offrendomi il tuo culetto." Così,feci subito ciò che mi aveva ordinato di fare, mentre dal cassetto del comodino lei prese il tubetto di gel per essere poi usato e spalmato sul mio culo e su quella lunga e un pò grossa cannula. Prese tra le mani la pera a me destinata, e mettendo la cannula nel contenuto della pentola, la riempi tutta. vedere quei preparativi, mi eccitava da morire. Ma mentre lubrificava la cannula per bene, mi venne spontaneo chiederle:" Rossella, ma quante volte me la sparerai dentro al culo questa pera? E lo farai lasciandomi sempre in questa posizione a pancia in giù?" E subito mi rispose: " Te ne farò almeno 4 volte. Così ti prenderai ben due litri e mezzo abbondanti di camomilla. riguardo alla posizione, per me è ottimale. Essendo soli nessuno mi può aiutare a tenere sollevate le gambe per metterti a pancia all'insù. Così sarò comoda anch'io sedendomi sopra le tue gambe, e ti terrò fermo come si fa con i bambini." E detto questo sorrise ed aggiunse:" anzi, ti farò mettere almeno una volta anche alla pecorina. Cosi ti entrerà più velocemente, e mi ecciterò ancor di più a vederti in quella posizione, che poi te la farò ripetere quando..." E arrivata a dirmi quando, sentimmo salire le scale. Ero steso sul letto con lei già seduta sulle mie gambe, la pera pronta in mano per essere infilata nel mio culo, quando ci trovammo davanti alla porta, che naturalmente era aperta, Denise. " Guarda guarda che bella scenetta che vedo." Esclamò subito con un sorriso. " Non vorrete mica fare tutto da soli, spero? Ora ci sono anch'io, e mi piacerebbe partecipare, sempre se la mia cara suocerina rossella me lo consente." A quel punto, Rossella rispose: " Perchè Denise, sarebbe la prima volta che te lo negherei?" A quel punto capii che la cosa tra le due era successa ancora. Mi sarei chiesto però con chi? chim era il destinatario? oppure era tutto fatto in casa? Il figlio con la compagna e la madre? Noooo, non penso, mi continuavo a chiedere. Oppure semplicemente tra loro due? Forse, pensavo. E se fosse stato con un amico di Denise della sua nazione di provenienza? Beh, forse più facile. ma a quel punto ormai poco interessava. Ora l'importante era cominciare, cominciare bene e godersi la mattinata e oltre di sesso che ci aspettava. E non era poco. Pensai subito che in quella situazione che ormai si era creata, mi sarei scopato sia rossella che anche denise, che con quel culo, e quasi ninfomane com'era, mi sarei davvero divertito. Ma ce l'avrei fatta a resistere con il cazzo duro per far poi tutto questo? Tutto ciò mi stavo chiedendo. " Bene Denise, che aspetti a spogliarti e a darmi una mano a clisterare per bene questo bel culo di Nathan?" Esclamò Rossella mentre senza avvertirmi, mi penetrò subito il mio buco, senza tanta delicatezza facendomi sentire la sua sicurezza e precisa decisione. ebbi un sussulto, che mi fece fare un gridolino. " Che hai Nathan.non dirmi che ti ho fatto male. La cannula è grossa, lunga, ma lubrificata per bene." E così dicendo, la spinse ancor di più tutta dentro. La sentivo strofinare la mia prostata, e subito dopo appoggiarsi sulle mie chiappe, mentre le mani di Rossella iniziavano a spremerla, e il liquido a scendere ed invadermi la pancia. " Ti piace tesoro? Te lo sto facendo bene questo clistere? Vedrai, poi ti farò girare, e Denise allora ti massaggia la pancia, visto che ora c'è anche lei.Ti eccita la cosa amore?" Avrei voluto risponderle con tante domande, ma mi gustavo quell'inizio di clistere, prima che i crampi alla pancia e lo stimolo di correre al bagno arrivasse a prendermi tutto. Denise, a quel punto nuda, sali sul letto, ed iniziò ad accarezzarmi il culo, salendo verso la schiena, per arrivare alle spalle. Sentii Rossella chiedere a Denise di toccarle le tette, e metterle una mano nella figa. Ma sentii anche la mano di Denise, andare sotto alla mia pancia, alla ricerca del mio cazzo. Lo prese in mano e me lo massaggiava lentamente. " Vi piace vero porcellini ?" Disse denise ad entrambi. Certo risposi, mentre Rossella la incitava a continuare con quel lavoretto. Intanto la prima pera era svuotata. Rossella ritirò la cannula dal mio culo, per immergere nuovamente la stessa nella pentola e ricaricare la pera. " Girati Nathan ora. Mettiti a pancia in sù." mi ordinò di fare Rossella. E mentre Denise si apprestava a sollevare le mie gambe, per mettere bene in mostra il mio buco del culo da offrire ancora a Rossella, non tardò ad arrivare la seconda penetrazione per scaricarmi dentro per la seconda volta la pera. Così facendo, sentivo Rossella far muovere la cannula dentro al culo, avanti ed indietro girandola e rigirandola varie volte. Il tutto mi stimolava ancor di più. Denise, la guardò sorridendo. Le due sapevano ciò che facevano e ciò che stavo provando. Ma poi, disse Denise, ce lo farai tu Nathan a noi il clistere? " Se volete certamente, sarà un piacere. Però vorrei farvelo anche con il mio cazzo dopo." Certo, rispose Denise. Prenderlo in culo per me è fantastico.. Intanto sentivo i crampi aumentare. Ed ero solo alla seconda pera, sulle quattro che Rossella voleva farmi. Subito dopo, terminò. Rossella come prima tirò fuori la cannula dal mio culo, e mentre riempiva la pera per la terza volta, si rivolse a Denise: " Continua a massaggiare, che nel frattempo io preparo l'altra cosina che sai. Poi questa volta lo mettiamo alla pecorina, e l'ultima lo rimettiamo in questa posizione per fare il resto che ben sai." queste parole, mi fecero turbare un pò i miei pensieri. che cosa avrà voluto dire Rossella con queste parole? Intanto Denise mi massaggiava con una mano soltanto, mentre l'altra la impegnò a masturbarmi il cazzo, che nonostante i dolori di pancia, iniziava a diventare duro ed eretto. Dal bagno Rossella chiamò Denise: " Dove sono le fialette che non le trovo Denise? Qui ho trovato solo le altre cose, ma non le fiale." Denise allora rispose che ciò che cercava, stavano nascoste nel fondo del porta biancheria. Dal bagno subito dopo arrivò un ok da Rossella. Ma cosa si può nascondere nel fondo di un porta biancheria, di così tanto segreto? Era ciò che mi ponevo come domanda. " Nathan, ti piace vedo, che te lo sto masturbando bene il tuo cazzo, vero?" E mentre Denise mi disse queste parole, Rossella tornò in camera. " Tutto fatto Denise. La cosa è già pronta. Quando avremo terminato il clistere, la faremo." E a queste parole di Rossella, Denise con uno sguardo affermativo, capi. " Ora mettiti a quattro zampe, dai, alla pecorina insomma." mi disse Rossella. " Ti prego, sto scoppiando. Non possiamo rallentare, e continuare dopo che mi sono svuotato di queste due pere già fatte?" Risposi io. E con tono pacato e deciso:" No, Nathan. Te lo voglio fare tutto fino all'ultima goccia, questo clistere, che volevi. Lo so, ti fa un pò male, ma vederti così mi eccita ancora di più, e non solo io, ma pure Denise. Non vedi com'è eccitata?" E dicendo questo, rossella mi infilò ancora quella cannula nel culo fino in fondo. da quella posizione, sentivo ancora di più defluire il liquido che mi gonfiava ancora di più la pancia. Lo sentivo scorrere più in fretta, forse anche perchè Rossella stava premendo di più su quella pera, che sentivo ben appoggiata al mio culo. A testa bassa e culo alto, mi voltai verso Denise, che vidi masturbarsi con entrambi le mani. Aveva mollato il mio cazzo in quel momento, e mentre con una mano si toccava il clitoride, con l'altra si metteva tre dita dentro la figa. " Denise, per favore. Fai qualcosa anche a me dai." Esclamò Rossella. E subito ebbe ciò che voleva. Denise allungò la mano verso il suo culo, e toccandola cercò la figa di Rossella e la penetrò con le dita. " Si brava così. Spingile più a fondo che sono tutta bagnata. Tutto questo mia cara, mi eccita da impazzire." Intanto fini di svuotare dentro di me, anche la terza pera. me ne restava un altra da fare. E mentre Rossella la riempiva nuovamente, mi fecero mettere nuovamente a pancia all'insù. Denise, mi scavalcò con una gamba, e dandomi la schiena, si mise con il suo gran culo sul mio petto. avevo quel bel mappamondo davanti ai miei occhi. Ma i crampi si fecero sempre più forti. Non riuscivo più a trattenermi. Le implorai di farmi correre al bagno per svuotare.Ma la mia richiesta non venne nemmeno considerata. " Dopo Nathan, dopo." Mi rispose Rossella. La pera era nuovamente pronta. Con un cenno, Rossella mi fece sollevare e trattenere le gambe da Denise. questa volta riuscì a prendere le mie caviglie, tenerle con una sola mano, mentre con l'altra continuava a massaggiare la mia povera pancia, ormai piena e gonfia come un pallone. Rossella mi spinse la cannula con forza. Quasi a volermi far provare dolore. subito iniziò a spremere ancora vigorosamente. La cosa le piaceva davvero. Chissà pensai io, da quanto tempo non somministrava un clistere così a qualcuno. Appena termino di svuotare quel l'ennesima volta tutta la pera, soddisfatta, disse a denise di restare in quella posizione, di farmi pure distendere le gambe, e di continuare con il massaggio. Intanto porto la pera vuota in bagno, e dopo un po tornò con qualcosa in mano, che nascondeva dietro la schiena perchè non fosse da me vista. Appoggiò ciò che aveva sul comodino, ordinò a Denise di sollevarmi un pò le gambe, e dal cassetto segreto dei suoi sex toys, prese un plug anale di media dimensione di diametro. Gli mise un pò di gel lubrificante, ed iniziò ad introdurlo nel mio culo. " Ai ai ai, mi fa male " gridavo io implorando Rossella di non mettermelo dentro. Ma le mie parole furono inutili, e continuò a spingerlo finché non riempi tutto il mio buco del culo. " Vedrai che con questo, riuscirai a trattenere e non far uscire niente." Mi rispose Rossella.E rivolgendosi poi a Denise, che mi stava ancora massaggiando la pancia, le disse:" Bene, ora che dal petto alle braccia è immobilizzato, io lo blocco sulle gambe, mentre tu inizia a masturbarlo finchè il cazzo non gli viene duro ed eretto." Così Rossella si sedette sulle mie gambe come detto, e allungando la mano verso il comodino, prese quella cosa che aveva portato dal bagno. Con Denise seduta su di me che mi blocca petto e braccia, non riuscivo a vedere di cosa si trattasse. " Che fai ora rossella? Ti prego fammi andare al bagno." Le mie parole erano inutili. Ma riuscì a chiudere un pò la porta dell'armadio, dandomi la possibilità di vederla attraverso lo specchio. " Vedi cosa tengo in mano Nathan?" Certo che vedevo. aveva una siringa bella pronta per farmi l'iniezione. " Ma cosa vuoi farmi? Perchè quella puntura? non mi serve? cos'è? " Continuavo a chiedere io. E più chiedevo risposte, più Rossella si eccitava. Le sentivo colare tutto il suo piacere dalla figa, che mi bagnava tutte le gambe, avendola seduta sopra di me. Intanto però, grazie a Denise e anche alla mia devo dire eccitazione, il mio cazzo era bello duro e dritto. " Ecco Denise, ora lascialo a me. Lo vedo pronto." Sentendo quelle parole, puntai lo sguardo ancor di più sullo specchio. Mentre sentivo la mano di Rossella prendermi il cazzo, le mani di Denise a premere sulla mia pancia, vedevo Rossella che mi passava una garza bagnata sulla base del cazzo. La vidi mollare la garza, prendere nuovamente in mano la siringa, e nemmeno il tempo di un respiro profondo, sentii l'ago piantarsi. Emisi uno strillo di dolore, mentre denise continuava a dirmi che non era nulla. Rossella mi stava iniettando il contenuto di quella siringa sul cazzo. Appena finì, estrasse l'ago, e posò la siringa sul comodino. La sua figa gocciola di piacere, e la vedevo sempre più eccitata. " Bene. hai visto. La pancia è piena del clistere, il cazzo a preso la sua dose per restare duro almeno 3 o 4 orette, così ci scoperai a dovere." Mentre mi disse questo, continuava a masturbarmi perchè il liquido iniettato si spargesse bene. Poi si sollevò dalle mie gambe, dicendo a Denise di fare altrettanto, e facendomi alzare, mi portò in bagno. Una volta lì, mi tolse il plug dal culo, così potei liberamente dopo tanto scaricare il mio intestino. mi lasciò li dicendomi di fare con comodo, e tornò in camera dove denise la stava aspettando. Dal bagno dov'ero, le sentivo parlare, ridere. Sentivo Denise chiedere qualcosa riguardo al cassetto segreto. Probabilmente davvero anche lei non ne era a conoscenza. Rossella le spiegava ciò che aveva detto anche a me, e poi chiese se il clistere lo voleva subito oppure voleva che ci fossi anch'io in presenza. A quel punto, Rossella le disse, di farlo a lei il clistere. " Dai Denise, fammi questa pera. Poi così vado io al bagno, e poi sarà il tuo turno. Mi stendo e fammelo tutto." Sentivo denise dirle che era bello farle quel clistere su quel suo culetto. Sentii Rossella dirle di premere piano, che si sarebbe masturbata finchè glielo praticava. Ad un certo punto le chiese di muovere la cannula dentro al culo, che la faceva godere di più. poi un attimo di silenzio. nel frattempo io avevo terminato di svuotarmi totalmente. Mi feci un bel lavaggio, e ormai con il cazzo perennemente duro, tornai in camera. La scena che mi trovai davanti agli occhi, mi fece restare sbalordito ed eccitato ancora di più. Denise, era stesa sul letto con Rossella sopra in posizione di sessantanove. e contemporaneamente mentre Denise le spremeva tutta la pera del clistere nel culo, le leccava anche la figa. stavano pure lesbicando alla grande. Intanto mi videro che le guardavo soddisfatto, e continuarono fino al termine del clistere a Rossella. " Sei eccitato tesoro?" Mi chiese sorridendo Ross. Certo risposi io. " Perchè non si vede? ho una gran voglia di scoparti davanti e dietro, tesoro. e non solo tu, ma entrambi." In quel momento Denise si stava preparando la pera piena. una bella pera media. Ma volle la cannula grossa, che Rossella prese dall'apposito contenitore, e me la diede per metterla sulla pera. Poi, si diresse verso il bagno, perchè anche per lei, era giunto il momento di scaricare. Denise mi fece avvicinare, e con la pera in mano, pronta per darmela in modo che fossi io a farle quel clistere, mi prese il cazzo in mano per metterselo in bocca. Con quattro colpi di lingua, mi fece vedere le stelle. anche lei era davvero una gran pompinara ed intenditrice di cazzo. La voce di Rossella si fece sentire dal bagno. " Nathan aspetta. Voglio esserci anch'io. Voglio vederla come gode quando le infili la cannula nel culo. Voglio godere di quella visione." Ok gli risposi. Lasciando che Denise mi succhiasse per bene il cazzo. Poi smise per un attimo, alzò gli occhi verso di me, e a bassa voce per non farsi sentire, mi disse:" Nathan. Cosa ti avevo detto quella volta, l'unica che ti risposi io al telefono, perchè avevamo litigato in casa con lei? ti avevo detto se ricordi, che non è ne con nessuno. E che è una grandissima troia." sentire quelle parole, mi fece un pò riflettere, visto che anch'io già qualcosa avevo intuito. Soprattutto quando quel tizio si presentò con le 50 euro in mano. E poi continuò:" Io sarò pure una che del cazzo non ne so fare a meno.Ma lei, neppure. E se io lo faccio, lo faccio anche per divertimento, ma lei anche per soldi. non è sincera, Nathan." E avendo detto questo, si rimise il cazzo in bocca e mi succhiò con molta passione e voglia. In attesa che dal bagno, Rossella tornasse.
SEGUE...
Nathan 😇
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