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RICORDI e DESIDERI ... Parte undicesima " Le amiche tra segreti e sogni nel cassetto 2 "


di Nathan69
25.03.2021    |    367    |    0 6.0
"" Samantha mi spalmo un pò di vasellina con le dita già unte, e subito dopo prese ad allargarmi le chiappe, mentre Wanda a cavalcioni seduta sui miei..."



SEGUE ....
Dopo averci rinnovato la buonanotte con Wanda, essermi tolto gli slip sotto le lenzuola, come già detto precedentemente nella prima parte di questo racconto, mi misi a dormire, anche se con pò di fatica, con i pensieri che vagavano per la mia mente .... Al mattino, ignaro di che ora fosse, sentii qualcuno entrare in camera, e sbirciando senza farmi notare, vidi Carmela avvicinarsi al letto di Wanda, e con voce bassa : " Wanda, Wanda, alzati che è ora." pronunciò. Wanda fu lesta ad alzarsi dal letto, e con solo il reggiseno, e stranamente notai il suo perizoma tra le mani, esci dalla camera con Carmela. Dio mio, che bel culo che avevo davanti agli occhi, mentre uscendo mi dava le spalle. " Ma che avete fatto stanotte, sporcacciona di un'amica?" le chiese Carmela, vedendola con il perizoma in mano. " Niente, mi sono solo masturbata dalla voglia che mi ha fatto venire Nathan, rispondendo ad una mia domanda, sui suoi desideri sessuali." Rispose Wanda, socchiudendo la porta. Guardai l'ora nel mio telefono, erano appena le 7 e 45. Chissà che cosa dovevano fare per alzarsi entrambe dal letto così abbastanza presto, secondo me, mi chiesi. Mentre girandomi sull'altro fianco, mi rimisi a dormire. Non prima di sentire tutte quelle vocine a basso tono, provenire dal corridoio, e dalle altre due camere. Riuscii soltanto a capire un pò di ciò che si stavano dicendo, e fu dalla voce di Wanda rivolta verso Carmela. " Le ho già messe ieri sera sopra al tuo comò. Sono solo cinque, quelle giuste per noi. Poi per lui, c'è ben altro. Chiama le altre che iniziamo." A quelle parole, non riuscivo a capire di che cosa potesse trattarsi, e poi, sentivo soltanto parlare a bassa voce, ma senza più distinguere le frasi. Sentii che anche Annamaria, sveglia e già in camera avendo dormito con Carmela. Helen e Samantha, si alzarono per andare tutte nella camera di Carmela. E così ripresi a dormire. Ma fu dopo poco, che dall'andare avanti ed indietro dai bagni, mi risvegliai. Continui rumori degli scarichi dell'acqua. Rubinetti aperti, e parole e ridolini vari, delle cinque amiche, non ripresi più a dormire. Quasi quasi decisi di alzarmi, ma con tutte loro lì presenti, pensai di aspettare un pò. Conoscendo bene il mio stile di vita, quasi sempre, finisce che mi addormento senza accorgermene, e così fu anche quel sabato mattina. sentivo la pioggia battente, vedevo la luce entrare dalla finestra, lasciata per l'occasione senza essere oscurata totalmente, mentre udivo Carmela chiamare Wanda e dirle:" Qua è tutto pronto. Ho versato il tutto nell'altra pentola per raffreddare, l'ho già riempita ed è pronta." Wanda le rispose, dicendole:" Va bene, siamo tutte pronte, arrivo, ti do una mano, a vengo a prenderla." A prenderla? Tutte pronte? Che cosa avrebbe voluto dire con quelle parole? Questo mi stavo chiedendo in quel momento. Mi passò di tutto per la testa, tranne la cosa giusta che di lì a poco sarebbe successa. Dando le spalle alla porta, la sentii aprirsi piano, e qualcuna di loro che stava entrando. Non mi girai per guardare, ma feci finta di essere ancora addormentato. Ignaro di avere il culo scoperto dalle lenzuola tirate su di un lato, a coprirmi il cazzo, essendo sul fianco, e non vedendo, rimasi immobile. Bhe, pensai, adesso chiunque di loro, ma solo Carmela o Wanda poteva essere, mi chiamerà, per farmi alzare per colazione. Infatti la mia colazione era pronta, e già tra le loro mani. Ma non era ciò che pensavo, ma qualcosa di tiepido si, me ne accorsi poco dopo, quando la voce di Carmela mi disse:" Nathan, sei sveglio?" Si, risposi io, cercando di girarmi a pancia in su, educatamente, ma feci solo in tempo a vedere, Carmela appoggiare le mani sulla mia testa, Annamaria appoggiare le sue mani sulla mia schiena e tirarmi inaspettatamente in posizione di pancia in giù. Samantha avvicinarsi anch'essa, mentre Helen con una pentola che reggeva in mano, mettersi ai piedi del letto dove si posizionò pure Wanda, che con un grosso sorriso ,mi disse:" Buongiorno Nathan, eccoci qua. Guarda cos'ò per te in mano questa mattina, ti piace?" Girando leggermente la testa trattenuta in basso sul cuscino, la vidi con una grossa pera in mano, dalla cannula bianca e lunga, con in testa il beccuccio che invece di essere più fine, era più grosso, evidentemente stava per usarla sul mio culo con la cannula per lavande vaginali. Wanda continuò a dire:" Dai Samantha, hai messo la vasellina sulla cannula? Ora mettine un pò, ma non molta però, sul buco di Nathan, la deve sentire bene quando entra. sono sicura che gli piacerà." Samantha mi spalmo un pò di vasellina con le dita già unte, e subito dopo prese ad allargarmi le chiappe, mentre Wanda a cavalcioni seduta sui miei polpacci, infilò la cannula dentro al mio culo. Andò profondamente, tanto da farmi sospirare con un gridolino di fastidio. sentivo la pera sbattermi sulle chiappe, e subito iniziare quel liquido entrare tiepido nelle mie budella. " Ti piace vero? Lo senti come te lo sto premendo tutto dentro?" Disse Wanda. " Non era un pò ciò che ti sarebbe piaciuto? ma siamo solo all'inizio, non pensare, Ho deciso che te ne faccio almeno tre." Cercavo di rispondere, ma non seppi cosa dire. Tra un leggero dolore che iniziavo a sentire, e anche un pò di piacere. essere trattenuto da tutte quelle donne, che desideravo fare io un bel servizio a loro, riuscii soltanto a vedere che tutte erano completamente in intimo, e nient'altro. Il cazzo iniziava pure a diventare duro, ma tanto ero a pancia in giù e nessuna di loro lo poteva vedere. Sentii Wanda togliere la pera, e mentre la stava ricaricando dalla pentola che Helen teneva in mano, disse verso le altre." giratelo a pancia in su. Annamaria li tieni le gambe alte, e tu Samantha gli fai un massaggio all'addome ed al basso ventre." Così mi girarono, e fecero ciò che Wanda disse loro. Di una cosa fui un pò sorpreso. Dal comportamento di Carmela, al quale io mi feci tante idee e pensieri, ma che alla fine capii che anch'essa ne aveva tanta voglia, forse chissà più delle altre. Wanda si rimise davanti a me, e questa volta senza rimettere vasellina ne sul mio buco ne sulla cannula, me la spinse dentro nuovamente. Il cazzo era duro e dritto, già tutto bagnato da quel liquido trasparente che mi ricopriva la cappella. Samantha, tra un massaggio alla pancia, ed un altro, ogni tanto gli dava qualche manata scappellandomelo tutto. lo toccava in punta, e con le dita bagnata dal mio stesso liquido, lo accarezzava. Ridevano, e sicuramente godevano di quella visione che stavo loro offrendo. I miei lamenti si facevano sempre più frequenti. Ma allo stesso tempo avrei voluto anche sborrare da tanto che ero eccitato da ciò. Ricordavo in qualche momento il mio primo clistere di zia. Quando trattenuto con forza poi, quella volta mi fece guarire premendo quel mio grosso brufolo nel culo. E pensavo anche, che un vero clistere fatto da mani esperte e sapienti, da una vera infermiera, ormai in pensione, da quel corpo di donna matura che tanto sognavo, non lo avevo mai ricevuto. Questo mi faceva anche godere molto. E poi, contornato, trattenuto da tutte quelle donne, le mie amiche conosciute in social, e che tanto desideravo conoscere personalmente, ma anche sinceramente scopare, era per me già quasi il massimo della libidine. E così terminò anche la seconda pera. Un attimo di tregua, mentre imploravo che non resistevo più, che avrei voluto scaricare. Così Wanda mi concesse ciò, Ma tanto sarei dovuto tornare in camera per beccarmi nuovamente la terza pera poi. Non avevo scampo. Il mio culo era insieme a me in loro possesso. Wanda mi disse." Non pensare che la terza non te la faccio. Anzi, vengo anch'io in bagno, voglio vedere come scarichi tutto, e poi finché il liquido che ti sparo dentro non ne uscirà pulito, continuerò a farti perotte." Si perotte le chiamava. Mentre nel frastuono mattutino che avevo percepito prima, quando ancora me ne stavo a letto, era che anche loro cinque si erano fatte delle perette per la pulizia del loro bel buco e canale anale. Ma erano mini pere, quelle da farmacia, confronto a ciò che stava acquisendo il mio di culo. Così appena terminato di scaricare le mie prime dosi e di conseguenza pulire il mio intestino, ritornammo in camera, e questa volta mi fece mettere in ginocchio sul letto. Lei dietro di me rimase in piedi, Annamaria, e Carmela sedute al mio fianco, Helen e Samantha, dietro. Così Wanda introdusse nuovamente la pera già ricaricata da Carmela nel frattempo. senza un minimo di vasellina, me la spinse dentro, questa volta con un pò di dolore più acuto, essendomi ripulito prima il buco del culo, ed essendo così bello asciutto. quella mia smorfia e grido di dolore, fecero eccitare le donne, che vidi, iniziavano a toccarsi le loro fighe, sicuramente già bagnate. con mio stupore, vidi anche Carmela, toccarsi velocemente il clitoride. Mentre girando la testa, Annamaria ,si stava introducendo due dita nella sua bella figa. Era la primissima volta che le vedevo. Carmela, fica pelosa ma ben curata, Annamaria, depilata, ma con una strisciolina di pelo che andava verso il ventre. sentivo già Helen, che stava sospirando di piacere, Mentre non riuscivo a vedere Samantha, lei che sapevo già quanto le pu usare il vibratore, piaceva usare il vibratore, perchè fu proprio lei che me lo confidò, e che sapevo avere sempre con sè in borsa. Infatti se ne stava nell'altro letto, stesa a godersi la mia scena che prendeva in culo l'ennesima pera da Wanda, con il perizoma spostato verso una delle due gambe, ed il ronzio di quel suo vibratore che iniziava entrare ed uscire dalla sua figa. Finita quella terza pera, Wanda esclamò: " Ecco fatto caro il mio amico Nathan, ora vai a scaricare, e poi dopo la doccia, facciamo tutti una bella colazione." Andai così a chiudermi in bagno, mentre sentivo ancora le amiche carissime che insieme, parlottando, si davano il primo loro piacere in compagnia. In cucina poi, durante la colazione, Wanda disse a tutti che nel pomeriggio, ci avrebbe fatto vedere il suo di appartamento, e com'era adibito ed attrezzato al lavoro che pur da pensionata, ancora le piaceva svolgere. Mentre poi Carmela e Annamaria rimasero a preparare il pranzo, molto leggero per l'occasione, con Wanda, io, Samantha ed Helen, andammo al centro commerciale lì vicino. Wanda mi disse se cortesemente fossi andato io, a prendere del pane in quel supermercato all'interno, mentre loro si fermarono in un negozio di intimo. Ci eravamo dati così un punto di ritrovo per poi tornare insieme a casa. Rientrammo, il pranzo era quasi pronto, mangiammo, mentre volavano battute sul mio culo, sulle tre belle pere che si era preso da Wanda, come pure furono i commenti sul mio cazzo, che sinceramente era rimasto pieno di voglia. Insomma gli argomenti proposti da Wanda, ma con mio grande stupore, quel giorno, accentuati anche dalle altre, si concentrarono sempre sul sesso. Sesso, sesso e piacere del sesso. Tutto ad un tratto, ne usci una domanda stranamente particolare dalla bocca di Carmela, che di me ormai come ho sempre fatto capire, sapeva se non tutto, ma quasi tutto. " Nathan, fratellino mio " così mi chiamò in quel momento, " hai mai fatto sesso con più di una donna insieme?" Rimasi stupito e gentilmente, sorridendo ed un pò arrossendo le risposi:" Sorella cara " così ci chiamavamo spesso nei messaggi o nelle nostre telefonate, perchè appunto per me era veramente come lo fosse, " non ti ricordi quella volta che ti raccontai della cara Angy, quando scoprii essere bisex, e che poco tempo prima di terminare la nostra convivenza, avevamo fatto sesso a tre? Quella volta con Maria, la badante, e poi con la sua diventata amante 21enne, che mi fece pure sverginare per l'occasione?" Si è vero mi rispose." E se non sbaglio mi dicevi che avevi quella volta provato anche a prendere nel tuo culetto, quello strapon con la quale loro due facevano i loro giochi." Si vero. S'intromise nella discussione Annamaria:" Quindi hai già provato un vibratore nel culo?" Si, le dissi. aggiungendo:" Però fortunatamente era più un vibratore di dimensioni non molto grandi, sopratutto nella sua grossezza" E ti era piaciuto, aggiunse. " A dir la verità, Annamaria, si mi era piaciuto. Mi sentivo stimolare la prostata e mi faceva godere" Aggiunse Wanda:" Ma vibratori di belle dimensioni, quelli che ti fanno urlare all'inizio dal dolore, gli hai mai visti?" Si, risposi, solamente nei sexy shop nei porno, o in foto. Le donne si guardarono e si misero a ridere. " Oggi ti stupirò con effetti speciali." aggiunse Wanda. sembrava una frase da pubblicità cinematografica. Prendemmo poi il caffè, e Wanda disse: " Carmela, mentre tu lavi i piatti, scendo un attimo a casa mia. Mi porto con me Samantha, che mi aiuta a fare una cosa." A quelle parole, mi sentivo in dovere chiedere se non avesse avuto bisogno di una mano anche da parte mia, ma la sua risposta fu: " No grazie, ce la faccio ugualmente solo con lei. poi scendiamo tutti che vi faccio assaggiare un liquorino preparato da me, e vedere il mio appartamento e studio. Vedrai Nathan, ne rimarrai stupito." Sapendo ciò che faceva anche nel suo appartamento, la cosa non mi sorprese affatto, anzi tutt'altro, ma mi mise un pò pensieroso, al pensare di come mi aveva preso al mattino, di quel clistere che mi aveva fatto, delle perette che si fecero anche loro, e sul perchè di tutto questo mistero sul sesso. Non è che stavano preparando e tramando qualcosa alle mie spalle? questo subito pensai. In fine, nessuno si era mai lamentato di problemi nel dover andare in bagno. Sticoco, non lo ero per niente, quindi quelle tre pere, visto che poi non era successo nient'altro, perchè? era solo per farmi provare un clistere fatto da Wanda? Era un preparativo a qualcosa che ignoravo sarebbe successo e quando? Di norma una persona si fa o si fa fare un clistere in quel caso, se dopo ha dei rapporti anali. E mentre pensavo a tutto questo, Annamaria con fare provocante, da super donna mi chiese:" Nathan, prima Carmela ti fece quella domanda se avevi ,mai fatto sesso con più di una donna insieme, e tu giustamente hai risposto, facendo capire anche a noi ciò che già avevi provato, e sicuramente ciò che forse non avevi provato. Infatti ognuno di noi ha le proprie esperienze ed i propri modi per far sesso e raggiungere il piacere. Ma ciò che vorrei sapere io da comune donna, che il sesso non l'ho mai fatto se non solo con mio marito quando stavamo insieme, o dopo con qualche uomo conosciuto in varie occasioni, ma il sesso a tre o di gruppo proprio non l'ho mai provato. Mi chiedevo essendo donna, sapendo che una donna può raggiungere più orgasmi, mentre l'uomo, una volta sborrato, per essere chiara, ha bisogno di un pò per potersi riprendere, tu personalmente cosa pensi che riusciresti oppure no, a soddisfare cinque donne vogliose come noi, ed a mantenere il tuo cazzo sempre duro per diverso tempo?" Oddio, quella domandona da un milione di euro, quasi mi spiazzò. Sopratutto nella durata del tempo. E poi tutto quel discorso. " Non so Annamaria, non mi è mai capitato una cosa così." Mi ricordavo in quel preciso momento, che un'amica di Samantha, conosciuta nel suo ristorante, non so in che occasione, la sentii rispondere ad una precisa domanda, che un giorno aveva fatto una punturina sul cazzo di un suo amico, e che facendole uno scherzo, le aveva somministrato più del dovuto, e quel tipo il cazzo gli rimase duro per più di tre ore, costringendolo a non poter andare a casa dalla moglie, altrimenti, o avrebbe dovuto scopare pure lei subito, cosa che sarebbe parsa molto strana a quella povera moglie cornuta, e quindi l'avrebbe subito insospettita. Quindi le risposi:" Sai Annamaria, delle volte basta pensare a certi attori di film porno, per porsi delle domande, e quindi potersi dare anche delle risposte. E poi al giorno d'oggi, su internet trovi sempre tutte le spiegazioni a tutto." Sorrise alla mia risposta, facendomi pensare che lei, furba, già sapeva. Mi dava tanto o di una presa per il culo, o di un campanello d'allarme. Vuoi vedere che queste, prima di quel che penso, si fanno davvero scopare da me? Mi domandai subito. Certo la cosa mi eccitava da morire, però anche la paura di non essere all'altezza, non era da meno. In verità erano cinque donne tutte più grandi, tranne Helen, ma sempre quasi 50enne, e calorosa, e come si osa dire, gallina vecchia fa buon brodo. Si mi attirava molto. Tornare a casa dopo tutti quei discorsi sul sesso, la voglia che mi era venuta dentro, senza farmi una scopata, almeno con una di loro, magari con Wanda, visto che con lei dividevo la camera, sarebbe stato un pò come un fallimento. Anche se l'intenzione di quel nostro incontro non fosse stata sicuramente quella, ma a quel punto raggiunto.... Oppure scoparle a turno, almeno con coloro che ne fossero state desiderose quanto me di potersi fare una bella scopata. Io ormai erano anni che non toccavo " fiore " E mentre pensavo a questo, il campanello suonò. Wanda e Samantha, erano risalite. Intanto Carmela aveva terminato tutti i lavori di pulizia della cucina, ci eravamo distratti a parlare di quell'argomento. e una bella oretta era passata. E che cosa avranno fatto di tanto importante Wanda e Samantha, in quel tempo trascorso? Wanda allora chiese a Carmela se a quel punto potevamo scendere nel suo appartamento. E con risposta affermativa, uscimmo da casa di Carmela, per scendere una rampa di scale, ed entrare in casa di Wanda. Ci sedemmo in salotto, Wanda come promesso prese quel suo liquore da lei preparato, e nonostante che io sono una quasi totale astemio, lo assaggiai volentieri anch'io. Poi si trattava di un gustoso preparato dal sapore di caffè misto a liquirizia. davvero buono. Poi dopo un pò Wanda chiamò con se Samantha a seguirla in cucina, mentre curiosa anche Carmela, si alzò dal divano e raggiunse le altre due. Restammo io, Annamaria ed Helen. Annamaria, non vedendole tornare e sentendo certi rumorii provenire dalla cucina, si alzò e chiamando Wanda, " Posso venire a vedere cosa state facendo di là voi tre, oppure è un segreto?" dalla cucina rispose Carmela: " Vieni, viene pure." Quindi anche Annamaria le raggiunse. Restai io solo con Helen, che guardandoci un pò con sguardo curioso e smarrito, chi chiedevamo cosa stessero confabulando e facendo le altre quattro lì dentro. dopo 5 minuti, uscirono, e Wanda, ci fece alzare dal divano, dicendo anche a noi 2 rimasti di seguirla insieme a tutte le altre, che ci avrebbe fatto vedere lo studio, Praticamente oltre alla sua camera da letto, le altre due stanze come aveva Carmela al piano superiore, da lei erano adibite, ed arredate, una con scrivania, divano, un bel mobile rustico come libreria, qualche pianta, una bella lampada da terra. Mentre nell'altra stanza, che sarebbe stata ad uso camera matrimoniale, appena entrai rimasi colpito. Mi vennero anche i brividi. Mi sembrava praticamente di essere in un vero e proprio doppio ambulatorio medico. Tutto ben predisposto, ben fornito, composto da un lettino medico tipo ad uso massaggi, una poltrona o lettino identico a quelli usati negli ambulatori ginecologici, una scansia laterale, 2 carellini, un divano nell'altra parete frontale, un mobile cassettiera, ed un mobile vetrina, di cui ne fui colpito da ciò che all'interno di essa era contenuto. Pere da clistere di varie misure, vibratori di varie forme, lunghezze e grossezze, da brividi veramente. Scatole e scatoline di confezioni di non so che. Plug anali. Dilatatori anali e speculum ad uso dilatatori vaginali. Vibratori anali per massaggi prostatici. Polsiere, bende e vari acessori per sesso sfrenato. Un vero e proprio arsenale per il sesso. rimasi colpito da una confezione in cui sopra portava la diciture, ( Dilatatori eretrali in acciaio ). Mi sentivo il freddo salire dentro di me. Ma non nego neppure una certa eccitazione a certi miei pensieri. mentre guardavo tutto questo, Wanda, parlava con le altre, e rivolgendosi a me, esclamò:" Nathan, accomodati pure sul divano. Noi andiamo un attimo in camera da letto e poi arriviamo. Sai non è per escluderti o non farti venire di là con noi, ma si tratta di cose di donne." Feci un cenno con la testa che avevo capito, e mi sedetti su quel divano. Molto comodo, con diversi cuscini. A fianco anche un porta riviste. sbirciai un pò, curioso come sono, trovando riviste mediche, giornali femminili, e guarda guarda, nascosti un pò nel mezzo, alcuni giornali pornografici. Mi venne la tentazione di sfogliare alcune pagine, ma poi se fosserò rientrate all'improvviso le care amiche, me ne sarei certamente vergognato, sembrando davvero un morto di figa. Beh, poco ci mancava ad esserlo con la voglia che da anni avevo dentro ormai. Da seduto dov'ero, lo sguardo andò dritto a quel lettino da ginecologo, come lo chiamo io. Quei poggia piedi con tanto di cinghie per bloccarli, delle cinghie all'altezza di dove una persona messa su quella poltrona avrebbe posizionato le braccia, e così pure più in basso. Una cintura che all'altezza del corpo, più o meno della pancia, immaginavo. La cosa, mi stava comunque eccitando, trovandomi lì come un osservatore speciale. Sentivo le voci provenire dalla camera di Wanda, anche se non capivo essendo chiusa la loro porta. Le sentivo ridere, ma qualcosa percepivo, da chi di loro rideva o parlava un pò più forte delle altre. " No, tu quelle bianche, e tu invece quelle color pelle.Hai messo le nere? Brava ti stanno davvero bene." La cosa m'incuriosiva sempre di più. Pensai subito, ricordandomi che al mattino Wanda era stata con le altre presso quel negozio di intimo, mentre io ero andato a prendere il pane. Sicuramente, si staranno provando ciò che hanno acquistato, dicevo dentro di me. Ma lo scopo? .Vuoi vedere dissi tra me e me, che collegando il clistere del mattino, e non sapevo perchè, con ciò che stavano idossando, forse per prova o forse no, oggi si scopa? Non terminai a fare quel pensiero, che sentii la porta della camera da letto aprirsi, i loro passi nel corridoio raggiungere quello studio dove mi trovavo, e sorpresa delle sorprese? Tutte cinque entrarono guardandomi e sorridendomi. " Allora, ti piacciono le tue infermiere di oggi, Nathan?" A fare questa domanda fu Carmela, stranamente. Le guardai stupito, con lo sguardo perso come quello tra un bambino spaventato, un uomo super eccitato, o non so come altro potermi definire. Tutte cinque indossavano un camice bianco non molto lungo. Il che lasciava spazio a mettere in bella mostra le gambe. I bottoni sul davanti un pò aperti tra l'uno e l'altro, che offrivano ai miei occhi, le belle calze autoreggenti o sostenute da reggicalze. Una scollatura sublime, da mettere in risalto i loro seni, dove mi sarei subito tuffato a succhiare, leccare, assaporarne i capezzoli. " Beh, non dici più nulla? Ti sei ingoiato la lingua alla nostra vista, oppure hai paura delle tue care amiche oggi per l'occasione, infermiere e dottoresse? " Questa volta a parlare fu Samantha. " Allora Nathan, che vogliamo fare? Ti sei portato i preservativi da casa per scopare le tue amiche, oppure no?" Quasi mi prese in giro Annamaria. Io ero sempre più nell'imbarazzo totale. Però sentivo il cazzo che era lì tra il voler diventare duro, e un non so quale sensazione stava provando. Una sensazione nuova di certo mai provata prima di quel momento. " Nathan, vorresti cominciare da me che sono la più giovane del gruppo? " Disse Helen. e mentre pronunciava queste parole, si sbottonava completamente il camice, già corto di per sé mettendo bene in mostra i suoi bei capezzoli duri, quelle calze a rete nere, con quella bella figa tutta depilata. Si perché sembrava non esistere slip, mutandine perizoma o altro, ma solo ben in vista la sua bella figa. Infine, per ultima, ma non meno importante, anzi al contrario, colei che dava disposizioni, ordine e la più autoritaria Wanda: " Beh, che fai ancora li impalato? Ti vuoi spogliare da solo, oppure dobbiamo prenderti e spogliarti noi? Forza, veloce, spogliati completamente nudo, e vieni qui senza fare storie. altrimenti siamo costrette a fare come si fa con i bambini capricciosi." Oddio, e ora cosa avranno intenzione di fare queste? Mi domandai da solo. Non sapevo se porle questa domanda oppure no. Certo che in quel lettino da ginecologo, non mi sembrava tanto adatto per scopare. Avrei preferito la camera, oppure almeno il divano. Presi coraggio, dopo avermi già tolto maglietta e pantaloni, restando con solo gli slip ed i calzini, per fare quella domanda:" scusate, ma per farci una bella scopata, non sarebbe meglio la cam..." Non mi lasciarono terminare la frase, che Wanda mi bloccò dicendo:" Ancora lì? Non devi fare domande, sbrigati. Togli quel cazzo di calzini dai piedi e via quelli slip. Ti ho detto che tu non devi fare domande, devi solo stare a ciò che diciamo noi. Hai capito oppure devo diventare cattiva e prenderti anche a sculacciate? Muoviti e vini qui a sdraiarti su questo lettino." Lettino pensavo. non era un lettino. sembrava un posto fatto per torturarmi. Intanto tra loro, gli sguardi si fecero sempre più accattivanti ma pieni di voglia di godere. Godere anche di quello che avevano in mente di farmi. " Forza, sali. Il culo bene indietro, i piedi qui nel poggia piedi, giù le braccia, e se farai il bravo alla fine ti toccherà il premio." Continuò Wanda. Prendendomi per le cosce, mi tirò in avanti con il culo, quasi del tutto sporgente dalla fine del lettino. Carmela da un lato e Annamaria dall'altro, mi misero legarono i piedi con le apposite cinghie. Samantha ed Helen si stavano occupando delle mie braccia, che a penzoloni, le stavano legando alle gambe anteriori di quel letto tortura pensavo. Presero poi la cinghia più lunga, la passarono sopra il mio torace all'altezza dello stomaco, e passandola sotto la fissarono non molto stretta da non farmi male, ma in quel modo mi trovavo immobile e bloccato in ogni mio movimento che avessi voluto fare o provare a fare. " Ecco Nathan. Ora sei bloccato e tutto per le nostre mani." Era sempre Wanda a parlare. intanto anche loro come Helen, si tolsero quel camice, restando praticamente con tutte le tette al vento. Un'immagine che non dimenticherò. Lo sguardo in pochi attimi le fissò tutte. Carmela, indossava un paio di autoreggenti bianche e la sua figa pelosa ma curata ben in mostra. Annamaria dalla gamba lunga, un paio di calze sorrette da reggicalze color pelle. La sua figa con quella strisciolina di pelo, da far raddrizzare anche il cazzo più moscio. Samantha, calze autoreggenti nere con il bordo superiore rosso. La figa ben in vista, che avrei leccato subito per ore. Infine non da meno, anzi, la più sexy e provocante, Wanda. Reggicalze nero, calze nere lavorate, la figa con un bel pelo ma anch'essa ben curata, e due bei labbroni ed un clitoride che già mi sembrava essere stato succhiato e munto come si munge una vacca da latte. Sembrava avere un grosso fagiolo al posto del clitoride. Beh, come donna era la più formosa, di tette, e di culo. La voglia sarebbe stata di metterla subito a pecorina e sbatterlo dentro sprofondandolo tutto quel mio cazzo, che era lì che non sapeva cosa dover fare, se diventare durò dalla voglia, o restarsene lì ammosciato preso in tutta sincerità da un pò di paura vista la posizione in cui mi trovavo. Va bene, disse Wanda. Ora che tu sei ben messo e pronto, iniziamo il lavoretto con molta calma. Il pomeriggio sera, darà spazio a tutta la nostra libidine. Oddio pensavo ..... E adesso? Adesso, Ve lo racconterò nel seguito di questo racconto. Solo a scrivere, mi fa eccitare...... SEGUE.
Nathan 😇


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