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RICORDI e DESIDERI ... " Voglia e fantasia, la mia unica attuale compagnia " Terza parte.


di Nathan69
23.01.2022    |    128    |    0 6.0
"In me saliva la voglia che le ore che dividevano il nostro nuovo incontro, passassero più in fretta che mai..."




Dopo quell'ultimo pomeriggio trascorso con Marina, sorpresi dalla figlia, quasi volutamente, mentre stavamo trascorrendo il nostro pomeriggio di sesso, dove lei, Marta, la figlia, arrivò presentandosi in camera, mentre proprio nel mio momento migliore mi stavo godendo con molto piacere quel fantastico pompino finale che mi stava per far venire, praticato appunto da Marina, il pensiero su come andò a finire quel giorno, in cui poi dovetti scopare pure Marta, non mi abbandonava dalla mia mente, ancora carica di desiderio. Pensavo poi anche a ciò che aveva promesso Lucia, giorni prima. Una pomeriggio, oppure una cena con sorpresa in una sera di fine estate ormai. Oppure ancora meglio, una domenica da trascorrere insieme, per tutta la durata del giorno. Visto l'accaduto precedente anche con Lucia, e quella promessa, in cui aveva detto a Marina che si stava accordando con tre sue amiche ed ex colleghe di lavoro,visto che ormai lei era già una pensionata, ma gran bella donna matura e molto sensuale, affascinante, sexy e molto erotica. Visto come i miei gusti e desideri sessuali, combaciavano con i suoi, che pur se tra Marina ed il sottoscritto dovevano restare segreti, cosa invece del tutto non veritiera, ma che ormai a quel punto ne ero molto fiero e contento, fantasticando anche su ciò che forse, chissà, si sarebbe potuto realizzare, e sorprendentemente capitarmi, tutto quel pensare mi eccitava da morire. Contavo giorni, ore, quasi i minuti, nell'attesa di sentire qualche messaggio da Marina che mi annunciasse qualche bella notizia, di quella tanto da me aspettata giornata. Invece in tarda mattinata, arrivo sul telefono un messaggio da un numero a me sconosciuto. Aprii così il mio whatsapp, e lessi il messaggio, che diceva:" Ciao Nathan. Spero che ciò accaduto ieri pomeriggio da mamma, si possa ripetere. Sono Marta, se non lo hai capito. Ho copiato il tuo numero dal telefono di mamma, lei non sa nulla di questo messaggio. Volevo dirti che mi è piaciuto moltissimo, come spero anche a te. so che sai la mia situazione, e puoi immaginare come una donna ancora bollente, come avrai notato, possa restare senza un bel cazzo che la riempia quando ne ha voglia. Mi sono addormentata dopo che con mamma, come hai potuto notare dalla foto che ti abbiamo inviato, ci siamo nonostante tutto ciò, sopratutto con lei sia stato un pomeriggio di sesso, masturbate ancora dalla voglia con i suoi vibratori. Ma vengo al dunque di questo mio messaggio, che spero rimanga tra noi. Ti andrebbe, se qualche volta c'incontrassimo e facessimo sesso io e te? Ovviamente senza mamma, che non dovrà sapere nulla? Spero in una tua risposta affermativa, e ti auguro una buona giornata. Baci, Marta." Beh. Rimasi davvero colpito ed imbarazzato da quella sua richiesta. ho sempre pensato poi, e lo penso, che alla fine le bugie, hanno sempre le gambe corte. E come potrei essere sicuro che Marina non lo venisse a scoprire prima o poi? Non ho mai tradito nessuna delle donne, compagne, moglie compresa, di cui invece il tradito sono stato io. Pur è vero, che tra me e Marina, ancora non c'era una relazione ben definita, quindi ognuno avrebbe potuto essere libero di fare ciò che più si sentiva di fare. vero anche che il giorno prima, Marina mi disse quelle parole, che si stava innamorando di me, ma che nulla avrebbe cambiato nel nostro divertimento sessuale. Ma nel nostro, era sottointeso da lei, cioè, insieme. come facevo tradire quelle sue parole se pur dette senza approfondire il discorso? E con sua figlia poi. Ok lo avevamo fatto, ma con la sua presenza. E se invece fosse una provocazione per vedere la mia reazione, d'accordo con la madre? Ora le cose erano due. O mi bruciavo l'opportunità di far sesso anche con Marta, se ciò fosse vero. Oppure rischiavo, ma potrebbe succedere poi il peggio. Se marina ne fosse venuta a conoscenza, forse avrei chiuso con entrambe, madre e figlia. Oppure, mi restava la figlia, ma in disaccordo poi con la madre? E vista la loro situazione, non mi sembrava il caso che ciò potesse succedere. Avrei perso Marina, visto chissà in quale modo dall'amica Lucia. E a quel punto, addio sogni di gloria. Decisi di rispondere al messaggio con tutta sincerità. E così le scrissi:" Cara Marta. Ciò che è successo ieri pomeriggio, è stato per me una vera sorpresa, ma piacevole, visto com'è terminato il pomeriggio poi. anche a me è piaciuto molto farlo con te, sei una donna molto attraente e porcellina come piace a me. Ma sicuramente mi è piaciuto ancor di più, perché lo abbiamo fatto tutti e tre insieme. Mai mi sarei aspettato. poi, vedendo tua madre molto presa e coinvolta in tutto ciò, ero eccitatissimo al massimo. Quindi, non voglio andare molto per le lunghe, e nemmeno deluderti, ma è bellissimo così. Tua madre è pur una gran donna, aperta al gioco, a questo gioco, intendo. Per cui ti dico, continuiamo così, con la magia dell'inaspettato, della sorpresa, oppure nell'accordo di tutti. alla fine ne sono convinto, ci piacerà molto a tutti, e non ci faremo mai del male tra di noi. Buona giornata a te." Ho pensato senza tante riflessioni, che ciò restava la cosa migliore. alla fine era stato molto intenso e piacevole, il godere insieme. E visto che tra madre e figlia, ho visto un certo coinvolgimento, era ciò che dovevo dirle. Non passo nemmeno 5 minuti, che mi squillò il telefono. Un altro messaggio mi arrivò. Andai subito a leggere, e questa volta era Marina, il cui testo diceva:" Nathan, semplicemente per dirti che sei un uomo fantastico. Non mi sarei aspettata di leggere dal telefono di Marta, una risposta così. Grazie. Ti adoro, Marina." Avevo fatto bingo. Lo immaginavo. Mi avevano messo alla prova. Ora mi restava soltanto il desiderio, la grande voglia, di ripetere un pomeriggio di sesso fantastico se non di più, di quello trascorso il giorno prima. E chissà, con qualche sorpresa piccante, ancor di più. Le risposi, scrivendo:" Anche tu sei una donna fantastica. E fare sesso con te, è la cosa più bella mi sia capitata, dopo averti incontrata." In tutta risposta, ricevetti un messaggio ancora, con scritto." Ho voglia. Ti desidero. Voglio scopare, essendo la tua amica porca, e la tua donna del cuore. Ti amo, Marina." Rimasi senza parole. Ma le parole sue, dette il giorno prima, lei le stava mettendo in pratica. Ero più che felice, in quel momento. Le risposi scrivendole nuovamente, chiedendole quando ci saremmo visti. Purtroppo mi disse, quel pomeriggio aveva un appuntamento con la sua dentista, per una visita di controllo normale, senza nessun motivo di preoccupazione. Ma sicuramente il giorno dopo, ci saremmo visti, o meglio, specificando di organizzarmi per rimanere a cena e da lei tutta la notte. Così feci che organizzarmi, dicendolo a mio padre che il pomeriggio del giorno dopo sarei uscito, e che mi fermavo fuori la notte da un amico, vecchio compagno di scuola. In me saliva la voglia che le ore che dividevano il nostro nuovo incontro, passassero più in fretta che mai. Arrivò così la mattina seguente. Come di normale abitudine ci salutiamo con un messaggio per augurarci sempre la buona giornata. A quel messaggio, se ne aggiunse un altro. " Nathan. Spero non ti dispiacerà se questa sera ci sarà anche mia figlia a cena? Sai, con la separazione, la vedo contenta per la fine di un incubo per lei, ma allo stesso tempo, bisognosa di un pò di compagnia." Le risposi, che la cosa non mi disturbava affatto, anzi al contrario. Stavo per chiederle se poi si sarebbe fermata da lei la notte, oppure se ne fosse tornata a casa sua. Ma preferii sorvolare su questo. Pensai, che se doveva succedere qualcosa, sarebbe accaduto ugualmente, e perchè no, sinceramente proprio dispiacere non mi avrebbe fatto, sessualmente parlando. Così le confermai il mio arrivo per la solita ora pomeridiana. Giunto a casa sua, e salito sopra, trovai già li, Marta, che mi ricevette, sorridente e contenta di rivedermi, e si lanciò verso di me, in un amichevole abbraccio. " Mamma arriva subito. Si sta vestendo." Mi disse. E poi aggiunse, " Spero non ti dispiacerà se usciamo un pò. Dovremmo fare un giretto per andare in un negozio, e poi un salto in farmacia qui vicino." Le risposi tranquillamente, che il tutto non mi dispiaceva affatto, e che volentieri sarei andato con loro. Marina arrivò in salotto, mi salutò e avendo sentito la figlia che già mi aveva detto il piccolo programma, aggiunse:" Ho sentito che sei già al corrente. Marta ti ha detto tutto." Certo, le risposi. Tranquilla, così poi ci fermiamo magari per un gelatino, in centro. Quindi, preparò il consueto abitudinale caffè, e poi uscimmo. Andammo subito nel negozio dove aveva detto dovere recarsi. Un bel negozio di intimo femminile. Lì, mi trovai un pò a disagio, e le dissi a Marina, che le avrei aspettate fuori. Ma lei a tutti i costi, volle che entrassi anch'io con loro. " Marta, vuole comprarsi un completino nuovo, e visto che ci sono, la voglia di qualcosa di bello, è venuta anche a me. quindi tu entrerai con noi, e ci darai un tuo parere da maschio. Sono certa che i tuoi gusti, saranno i nostri e saprai consigliarmi per bene. E poi, stasera a casa, che ne dici, se lo inaugureremo?" Certo le risposi." L'idea mi stuzzica molto." E dopo un breve cenno di pausa, mentre già Marta stava con la commessa del negozio guardando qualcosa, le aggiunsi:" Ma tutto ciò, che mi hai appena detto, riguarda soltanto te, oppure anche tua figlia?" Alludendo certamente al completino da inaugurare come mi aveva appena detto. " Se ti fa piacere, immagino ad entrambi. Non penso che Marta non lo voglia indossare. a meno che, lei non abbia altre motivazioni." E intanto la mia mente già navigava per conto suo. Che motivazioni avrebbe potuto avere Marta di diverso? Beh, anche quella di fare l'acquisto per indossarlo per il gusto di qualcosa di nuovo? Perchè magari in un prossimo imminente futuro, un incontro con qualche amico? Tutti pensieri che mi passavano per la testa in quel momento. Marta, ne prese uno che mi attirava molto. Un bel completo, reggiseno e mutandine, maculato, dove ci abbinò pure un bel paio di calze autoreggenti color carne.Mi chiese un giudizio, alla quale non potevo che rispondere positivamente. Intanto anche Marina stava facendo la sua scelta. Lei andò in una cosa un po più semplice, disse. Mica tanto a mi parere. Molto eccitante pure. Un body, color rosso, lavorato con bordature quasi trasparenti in pizzo, con reggicalze, a cui abbinò un paio di calze color nero disegnate. Da far davvero rescuscitare i morti. Figuriamoci i vivi, vogliosi come me. " Ti piace", mi chiese. Certamente che dovevo dire? " Certo che sì. Ma sei sicura che lo vuoi mettere questa sera?" Certamente, aggiunse. Mio dio, pensavo. E che serata e nottata si prospetta? Mi continuavo a chiedere. Dopo l'acquisto, uscimmo dal negozio, dirigendosi su mio invito, verso la gelateria. Un bel gelato fresco, per raffreddare i miei bollori, ci stava. Prendemmo i gelati, ci mettemmo comodi in una panchina, e mentre ci gustavamo il tutto, Marta si rivolse alla madre, ricordandole che prima di tornare dovevano passare dalla farmacia. " Possiamo fare con comodo. La cena è già pronta per questa sera." Rispose Marina. E guardandomi con quei suoi occhi pieni già di libidine, che se aggiunti ai miei, potevano parlare e gridare tutta la voglia che nascondevano dentro. " Spero che ciò che ho preparato, ti possa piacere Nathan." Tranquilla, le risposi. " Non sono poi tanto delicato, sono di bocca buona." Le dissi, con un sorriso strizzando l'occhio. " Mi sono accorta." Aggiunse Marta, anch'essa sorridendo. " E poi mal che vada, penso che qualcosa da assaporare con gusto, trovo sempre." Marina sorrise, e aggiunse solo una parola:" Buongustaio." Già. Io avrei mangiato anche solo le loro fighe bagnate e calde, fino a saziarmi. Oppure al contrario, sfinirmi. Ci alzammo, e diretti verso casa, ci fermavamo in farmacia. Questa volta fu Marina a rivolgersi a me, ed invitarmi ad attendere fuori. Sicuramente lo avrei fatto ugualmente. Però posso dire, che con quella frase, mi misi della curiosità dentro. Chissà pensavo. Cosa dovranno prendere? Ma. Forse lo avrei scoperto una volta a casa, o forse no. Quando uscirono, Marta teneva in mano una borsetta quasi piena. Mi venne spontaneo chiederle." Ma avete fatto la spesa come al supermercato?" Madre e figlia si guardarono in faccia, sorrisero, e Marina svelta, mi rispose:" Tranquillo. Non è la cena. Quella ti ho detto è già pronta. E poi, cena leggera, stasera. Niente di pesante e poco digeribile." Ok, risposi io. E andammo a casa. Arrivati, entrammo in casa, Marina mi fece accomodare tranquillo sul divano, mentre iniziò a preparare un aperitivo. Marta nel frattempo era sparita nel reparto notte, a depositare ciò che avevano acquistato, per poi tornare in salotto. Marina mi chiese se l'aperitivo lo preferivo alcolico oppure analcolico. La guardai con faccia da stupito, e gli risposi:" Scusa tesoro. Che domanda mi fai? Analcolico, logicamente.Anzi molto molto anal." E scoppiammo a ridere tutti e tre. " Non ti preoccupare Nathan." Aggiunse Marta. " Questa sera di anal ..." E si fermò senza finire la frase. Prendemmo l'aperitivo, mentre poi Marina ci lasciò sul divano io e Marta, per andare in cucina a preparare ciò che era già quasi del tutto pronto. " Non ti dispiace vero, se ceniamo in cucina?" Assolutamente no, le risposi io. Bene, tra un pò sarà in tavola, aggiunse. Intanto rimasi quell'attimo solo con Marta, che appoggiando la sua mano sulla mia gamba, guardandomi seriamente, mi disse a bassa voce:" Salterei pure la cena,per passare subito al dessert del dopo cena." La guardai, e le dissi:" Dessert del dopo cena a base di? " A quella mia domanda, fece un'espressione di desiderio, passandosi la lingua sulle labbra, molto delicatamente. Allora i miei pensieri, non erano del tutto errati, pensavo. quella serata stava per iniziare nel migliore dei modi. E fino a quando sarebbe durata? Tutta la notte, forse? E poi, come saremmo stati io e Marina a dormire insieme, con Marta in presenza nell'altra cameretta? Pensieri giusti oppure sbagliati i miei, in quel momento? e mentre pensavo, fui interrotto da Marina, che ci chiamava per raggiungere la cucina, che la cena era servita. " Nathan, ho preparato davvero qualcosa di leggero questa sera. Ma la prossima volta, magari a pranzo, farò davvero delle buone pietanze." Tranquilla, le risposi, come il mio solito. " Ho pensato che dovevamo stare leggeri. Altrimenti poi..." E ancora una volta non terminò la frase. " Tesoro. Rosbif, insalatina e pomodorini, vanno più che bene. Credimi." Le dissi io. Ci sedemmo ed iniziammo a mangiare. Una pentola, nel frattempo stava sul fornello a far bollire dell'acqua. " Hai messo quella di bottiglia, vero mamma?" Chiese Marta. Certo, rispose Marina. " I filtri di erbe e camomilla stanno già dentro. anzi, alzati per favore, e spegnila. sarà sicuramente pronta." Aggiunse, mentre Marta fece ciò che la madre le aveva chiesto. Mi vennero dei dubbi, ma pensavo sicuramente, starà preparando una tisana. Essendo ancora estate, probabilmente le loro abitudini di bere delle tisane, magari prima di andare a letto era di loro routine. Terminammo la cena, dopo una fettina di dolce, e Marina disse:" Questa sera, niente caffè." Non ti preoccupare, risposi io, con la mia semplicità. " Non bevo mai caffè la sera. E poi visto che hai preparato quella pentola di tisana, la voglio assaggiare anch'io." Le due donne, si guardarono e si misero a ridere. Le guardai anch'io stupito però. " Ho detto qualcosa che non va?" Chiesi. A fatica, Marina riuscì a rispondermi, tra una risata ed un altra. " Tranquillo. Ce n'è per tutti. Tranquillo vedrai la assaggerai sicuramente." E continuarono a ridere. Poi Marina si alzò, prese la pentola e la versò in un altro recipiente, per farla raffreddare prima, disse. Prese poi quel recipiente, e lo portò fuori dalla cucina. Poi la sua voce, chiamò Marta, dicendole di raggiungerla. Marta mi invitò a raggiungere il salotto, dove sarei stato più comodo. " Mettiti pure comodo. Noi arriviamo subito." Mi accomodai quindi in salotto, mentre le aspettavo . Passarono almeno dieci minuti, e poi Marina si fece sentire:" Nathan, tranquillo non siamo fuggite. Tra un pò veniamo da te. Pazienta ancora un pò." Ok, gli risposi io. Dopo altri dieci minuti, le visi entrare in salotto, indossando solamente i completini intimi, acquistati prima. dire che erano davvero stuzzicanti, eccitanti, piacevoli e molto sexy e provocanti, era dir poco. " Allora che ne dici?" Disse Marta. " Come ci stanno e soprattutto sono di tuo gradimento?" Aggiunse Marina. Ero veramente in un altro mondo. " Certo. Siete bellissime, e molto arrapanti." E guardandole bene, non riuscendo a staccare i miei occhi da quella visione, aggiunsi:" Lo sapevo che mi sarei eccitato da morire, appena gli ho visti ancora in negozio. Mi fate impazzire con quei completini. Immagino che ora che gli avete provati, ve li toglierete. Non vorrei mai che preso dalla troppa eccitazione.... " E non finii la frase, tanto ciò che dovevano capire, lo avevano capito. Marina mi guardò, sorrise, e mi disse: " Dai Nathan. Da quando abbiamo terminato la cena, un'oretta è già passata. La tisana è pronta. quindi è ora di assumerla." La guardai dritta negli occhi, poi guardai Marta ed aggiunsi:" Ma io pensavo di prenderne una tazza prima di dormire?" E dalle due, altra risata. " Prima di dormire?" Disse Marta. " Una tazza?" Disse Marina. " No mio caro. Ti sbagli. Non va presa prima di dormire. E nemmeno va presa in tazza. Questa va presa con una bella pera infilata nel culo." Aggiunse ancora Marta. " Anzi anche due, essendo da mezzo litro la pera." Terminò Marina. " Dimmi soltanto da chi vogliamo iniziare? E soprattutto come?" Aggiunse. Le guardai, anche se sinceramente qualcosa mi ero immaginato. " Intanto comincia a venire in camera, spogliati del tutto. ti vogliamo tutto completamente nudo." Mi disse ancora Marina. Aggiungendo ancora:" Visto che per farne un litro di buon clistere, che a te so piacere, di pere ce ne vogliono due, le abbiamo prese nuove e te ne faremo una per ciascuna. Così entrambe avremmo il piacere di ficcarti e ficcarlo nel culo anche a noi, questo piacevole purificante, liberatorio, e di completa pulizia per poi fare ciò che immagini." Mi alzai quindi dal divano, raggiunsi la camera da letto, dove un grande asciugamano era già steso sopra le lenzuola. sopra al comò le due pere già pronte. Il recipiente contenente il resto della tisana preparata, per poi essere somministrata a loro. Di fianco gel, cannule lunghe, che Marta già ne stava fissando una sulla prima pera. Nel comodino i due vibratori, che si stavano caricando. Una confezione di preservativi, nel caso avessi voluto indossarlo per passare da un culo all'altro, ed un altro tubetto di gel lubrificante. " Bene. Dai spogliati che aspetti ancora?" Mi mise fretta Marina. sarai tu il primo mio caro. anzi come lo preferisci prendere il clistere, a pancia in giù oppure all'insù?" Risposi io mentre mi stavo ormai togliendo gli slip:" So che il clistere andrebbe fatto stando su di un fianco, ma non sempre.Lascio a voi la scelta che vi eccita e mi eccita di più." Allora, rispose Marta:" Ti metteremo sul fianco, così chi ti spremerà il clistere dentro potrà vedere le tue espressioni, mentre l'altra di noi, ti farà un bel massaggio alla pancia, e vedremo la reazione del tuo cazzo." Ero nudo completamente. Mi misi come mi aveva detto Marta, che salita nel letto con la prima pera in mano, continuando a passare del gel su tutta la cannula morbida e lunga, si avvicinò al mio culo, invitando la madre a mettersi davanti di me, per poi praticare il massaggio. Poi alla seconda pera, si sarebbero scambiati i ruoli. Attendevo con ansia e piacere pieno di desiderio, di sentire quella cannula rettale, iniziare a penetrarmi il culo, per poi sentire la mani di Marta iniziare a spremere finchè quel liquido mi riempiva la pancia defluendo dentro di me. Non feci in tempo a pensarlo, che un dito, mi mise del gel nel mio forellino. Poi cominciai a sentire la cannula entrare ed andare a fondo. Mentre scivolava dentro, la sentii sfiorarmi la prostata, mentre già il cazzo stava iniziando ad avere l'erezione. Le mani di Marta arrivarono ad appoggiarsi sulle mie chiappe, mentre la mano di Marina, era pronta per il massaggio. Ma alla visione del mio cazzo già duro, iniziò un leggero su e giù con la sua mano, tirandomi la pelle fino a scappellarlo del tutto. La prima dose stava terminando, così, le due invertirono i ruoli, e Marina presa la seconda pera, aggiunse la cannula tolta dalla prima, e me la spinse dentro al buchetto ormai lubrificato. Sentivo ormai i primi crampi alla pancia. Marta prese a massaggiarmi, senza rinunciare però a passarla anche sul mio cazzo, toccando la cappella con la punta delle dita, cosa che mi metteva davvero i brividi di piacere. Avrei già voluto godere dal piacere, ma eravamo appena all'inizio della lunga serata e notte che ci aspettava. svuotata la pera nel mio culo fino all'ultima goccia, Marina, sfilò la cannula, mise la pera sul comò per poi essere riempita, mentre io mi mettevo a pancia in sù. " Devi trattenere il più possibile." Disse Marta, mentre con le loro mani continuavano a dedicarsi a me, chi alla mia pancia e chi al mio cazzo. Mentre mi godevo di questo piacere. Riuscii a resistere dieci minuti buoni, poi dovetti andare di corsa a svuotarmi, e dopo una bella lavata, tornai nel letto. Era la volta di Marta, che già in posizione, aspettava il mio arrivo. Fui io il primo a farle la prima pera. Con molto piacere le passai del gel sul suo bel buco del culo, che già sembrava aprirsi al tocco delle mie dita. Presi la cannula, e la infilai dentro. Fece un bel sospiro, in attesa di sentire le mie mani appoggiarsi sul suo culo. Le praticai un bel clistere. Poi fu Marina a prendere il mio posto ed io a massaggiare Marta, che nonostante già presa da dolori di riempimento dal clistere, mi incitava a toccarle il clitoride. La vidi godere e venire mentre ancora marina le stava spremendo dentro le ultime gocce di liquido. Come con me, ci prendemmo cura stavolta io e Marina di su figlia. Prese a massaggiarle la pancia, mentre io, avendola già vista godere e bagnarsi tutta, posai la mia lingua nella sua figa bollente, per passarla sul clitoride. Corse poi in bagno, mentre io di già iniziavo a preparare Marina. quando Marta tornò dal bagno, iniziammo il trattamento a sua madre. Come con Marta, io per primo, per poi passare a dedicarmi ai massaggi, che come a Marta, le riservai lo stesso trattamento. Marina, nonostante il piacere che provava, cercò nel resistere dal lasciarsi andare completamente. Ma quando le posai la lingua sulla figa, cominciò subito a prendersi le lenzuola e mordicchiarle per non far sentire i gridolini di goduria che faceva. Anche lei scappò poi velocemente a scaricarsi di quel litro di tisana da culo, mentre piena di voglia, Marta iniziò a prendersi cura del mio cazzo, iniziando con un bel pompino. Pensai a marina, che cosa avrebbe detto nel vederci già subito all'opera, nel tornare. Invece entrò in camera, salì sul letto, e aprendo le gambe, si mise a cavallo della mia faccia dandomi la figa da leccare. Iniziammo così ora la notte di sesso. Ormai il cazzo duro e proteso verso l'alto, aspettava soltanto di penetrare una delle due fighe bollenti. Marta lo tolse dalla bocca, e mi cavalcò lei, scopandosi da sola, mentre io continuavo a leccare la madre, che dopo un pò mi diede la sua prima sborrata della sera in faccia. anche Marta, cavalcandomi, venne ancora, gridando. Presi Marina per le chiappe, la feci mettere a pecorina, e spostando Marta, le infilai il cazzo nella figa. nel frattempo, Marta insaziabile, si prese uno dei due vibratori, per cominciare a masturbarsi e penetrarsi da sola. Stavo scopando Marina, che mi incitava come sempre a spingerlo dentro più forte. Tolsi il cazzo dalla figa, e glielo spinsi subito nel culo, invitando Marta ad infilarle il vibratore nella figa. cominciammo così una bella doppia penetrazione alla madre. Marina sborrò, e sborrò ancora. Il suo culo ormai sembrava bene aperto. Mi ripetei con Marta, che nella doppia penetrazione, urlava come impazzita di piacere assoluto. Era davvero una donna molto molto focosa e insaziabile veramente. avevo ormai voglia di farmi anch'io la prima di quante sborrate che la nottata mi avrebbe riservato. Mi misi alla pecorina, Marta da sotto di me, mi prese a succhiare il cazzo, sempre più golosamente, mentre Marina, con sensibilità, dopo aver lubrificato per bene il vibratore, iniziò a penetrarmi il culo. Le sensazioni erano davvero forti. Ogni tanto la sentivo variare il tipo di vibrazione sempre diverse.Lo faceva entrare ed uscire da quel mio buco ormai sfondato. Il dolore ormai era piacere. quel movimento mi stimolava la prostata in un massaggio prostatico altamente forte. Godevo e godevo, fino a quando senza dir nulla emisi un sospiro e poi altri a seguire. Non dissi nulla, e Marta si prese tutta la mia sborra in bocca, succhiando il cazzo fino ad ingoiare fino all'ultima goccia. Eravamo solo all'inizio. Pensavo che Marta ci lasciasse soli per dormire, ma dopo tanto sesso, dormimmo tutti e tre insieme. Mentre io nel mezzo abbracciavo madre e figlia. Ci svegliammo al mattino, e nessuno dei tre aveva voglia di alzarsi per primo. Il mio cazzo al mattino da sempre segni di erezione spontanea. Marina mise una mano, e sentendo il cazzo bello pronto, se lo infilò in bocca. " Ora la voglio io la tua sborra mattutina." mi fece un pompino, come il suo solito. Poi presi Marta la misi alla pecorina, e senza dir nulla presi il cazzo in mano, lo puntai e lo infilai subito nel suo culo, che ancora sembrava allargato. Fece un grido di dolore, ma poi con le lacrime, continuò a prenderlo nel culo. Stavo per sborrare, quindi mi presi il cazzo in mano ancora, mi avvicinai a Marina, e dirigendomi verso la sua bocca, glielo misi fino alla gola. quattro colpetti ben fatti, e le diedi la prima dose di vitamina mattutina. Fu una nottata di sesso indescrivibile. Marta andò in doccia, e io rivolto a Marina, chiesi:" Quando una notte soli io e te?" Lei in tutta risposta mi prese a baciarmi in bocca, così potei sentire il gusto della mia sborra appena scaricata tra le sue labbra. " Presto, presto. " Mi rispose. Andammo in doccia insieme, mentre Marta si impegnava a preparare un pò di colazione. E mentre poi stavamo al tavolo, per prendere un buon cappuccino, arrivò una telefonata a Marina. " Ciao carissima. Finalmente." La sentivo pronunciare queste parole. " Ok tesoro, ti aspetto domani così ci accordiamo, per poi dirlo a Nathan." Avevo già capito. Era Lucia. stava per organizzare ciò che aveva promesso. Ora però c'era un però in più. Chissà. E Marta? Già, Marta ci lascerà soli oppure ci sarà anche lei? Questo lo vedremo. Intanto continuavo la mia colazione, al grido di.....
Viva il sesso. Viva il buon sesso. Viva Il piacere.
Alla prossima sicuramente fenomenale scopata.
NATHAN 😜
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