Monica 3 - Nella camera di Francesco

Appena entrati mi disse - accomodati. Era una bella camera la sua, grande, vetrate sul panorama della città, davvero confortevole e con un mega lettone. Francesco mise un po’ di musica in sottofondo dal suo notebook.
Nel frattempo aprì il frigorifero da cui estrasse una bottiglia di liquore, versò in due bicchieri e mi porse il bicchiere dicendo - il bicchiere della staffa - sorridendo
Si sedette di fronte a me e alzò il bicchiere per un brindisi a cui risposi.
Sorridevamo tutti e due, io perchè molto brilla e ubriaca. I nostri polsi si incrociarono nel brindisi. Bevemmo guardandoci. Fu allora che Francesco mi disse - sei bella!
Non mi vedevo ma sono sicura che ero arrossita tanto che lui me lo disse - che fai arrosisci? Lo sai che lo sei. E mi accarezzò i capelli, facendomi alzare e dicendomi . balliamo - così, mi ritrovai a ballare in quella stanza di hotel con un uomo, cosa che mai avevo fatto. Francesco sorrideva e mi tirò a sè, mi stringeva a sè, ballando, il calore del nostro corpo, il mio profumo che avevo indossato, il suo di uomo raffinato, mi stavo abbandonando a quell’abbraccio di quell’uomo, in quel ballo. Lui mi abbracciava stringendomi a sè , le sue mani scendavano lungo i miei fianchi sino al mio sedere. Fù lì che accadde. Francesco all’improvviso mi baciò, un bacio profondo, lungo intenso, mi tolse il respiro, mi sentivo scoppiare il viso di calore e il cuore. Lui non smise e a quel bracio, ne seguirono altri. Continuando ad accarezzarmi lo sentivo eccitarsi, sentivo qualcosa di duro di quell’uomo che spingeva verso di me.
Ero agitata, non ero mai arrivata a tanto. Francesco mi accarezzava i capelli e mi baciò sulla nuca e poi sul collo e poi di nuovo un bacio profondo, intenso, eccitante. Lo sentivo sempre più eccitato e ero impaurita.
Nemmeno immaginavo che mi potesse piacere un uomo.
Ma era bello quel momento, la musica, le calde labbra e le mani forti di Francesco.
vieni - mi disse - andando verso il letto - ho voglia di te, sei fantastica
ma Francesco non sono una donna
Lo sei più che mai
Ma non so se mi piace, non l’ho mai fatto!
Se non ti piace smetteremo
Mi fece sdraiare sul letto e continuò a baciarmi muovendosi
Poi mi alzò e mi aiutò a sfilarmi il vestito e rimasi con l’intimo sexy che indossavo.
Bella!
Ora spogliami tu!
Gli sbottonai la camicia e lo accarezzai baciandogli il torace - e lui - sei fantastica! continua fu così che imbarazzata ma indubbiamente ormai in preda all’eccitazione gli aprii la cintura e gli sfilai i pantaloni e nel farlo, ormai era fatta, le mie mani passarono sul ringonfiamento che ormai era appariscente e che ora si vedeva molto di più sotto il suo boxer.
Ero paralizzata, brilla, un calore mi avvampava tutta, sentivo la sua eccitazione e la vedevo, lui mi guardava sorridente e sempre sorridendo mi prese la mano facendola posare sul suo boxer dicendomi prova ad accarezzarmi.
Instupidita, come un automa seguii le sue parole e la mia mano accarezzava quell’uomo che ora sempre più si eccitava.
dai infila la mano - ubbidii e per la priva volta in vita mia mi trovai in mano un cazzo di un uomo eccitato e duro.
Era strano sentirlo tra le dita ingrossarsi e al tempo stesso ero come in trance.
Sei brava sai?
Francesco si sfilò il boxer - dai ora bacialo - e così feci
Sentii per la priva volta l’odore di un maschio e del suo scettro.
Continua dai! Brava che sei! Ora comincia a leccarlo e poi a succhiarlo
Così feci ...