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Monique 2 - mi rese femmina e troia (seconda parte)


di MoniqueBlanc
18.01.2019    |    662    |    3 8.7
"E ogni volta che insisteva aggiungendo una banconota, accresceva in me la mia stima e voglia di essere all’altezza del compito che mi chiedeva..."
Ormai era fatta. Mi aveva in pugno. Con quel suo sapermi guidare a farmi diventare praticamente la sua troietta. Aveva stuzzicato la femmina che c’era in me ad uscire. E ogni volta che insisteva aggiungendo una banconota, accresceva in me la mia stima e voglia di essere all’altezza del compito che mi chiedeva. Per lui quella notte divenni la sua troietta, la sua escort di lusso, non una qualsiasi che poteva battere sulla strada ma Monique, una raffinata femmina, sensuale e provocante.

Così mi alzai come se niente fosse e dissi – Scusami amore, torno subito. Prima mi voglio preparare ancora un po’ per te, aspettami qui tesoro. Così dicendo, alzatami e sculettando presi alcune cose dalla mia borsa e sculettandogli davanti andai nella stanza da bagno dove mi preparai meglio, rifacendomi il trucco, cambiando abbigliamento e mettendo un neglige che avevo comperato per le emergenze strategiche.

Era un completino nero con reggiseno e mutandine aperte dietro che aggiunsi alle autoreggenti velate nere e al trucco che volutamente avevo accentuato calcandolo e per finire una spruzzata del mio profumo sensuale che di sicuro avrebbe eccitato parecchio il mio ospite.

Quindi feci ritorno nella camera da letto dove lui mi aspettava disteso osservandomi entrare.

Con fare felino e ancheggiando iniziai a ronzargli attorno e notai subito che il nuovo look lo aveva interessato tanto che pure lo disse: - Monique sei una gran fica, una troia di classe!!

Io sorridevo maliziosamente e mi avvicinavo al lettone dove lui era sdraiato. Mi sedetti languidamente e lui guidò la mia mano verso il suo cazzo che era sempre in tiro. Le dita laccate nere iniziarono a massaggiarlo delicatamente mentre lo sentivano duro e voglioso … con fare felino la mia lingua iniziò a leccarglielo dando prima piccoli colpetti e poi scorrendo su tutto il suo membro diventato duro come non mai.

Lui allora disse: dai che aspetti troietta ! succhialo! E nel farlo mi mise un’altra banconota nel reggiseno.

Sentendomi chiamare così e vedendo quell’ulteriore invito con regalo iniziai ad avvolgerlo tra le mie labbra, prima piano piano e poi con avidità vogliosa.

Quando vidi che era ormai indurito, feci scorrere le mie labbra rosse fuoco sull'asta, avvolgendola tutta e iniziando a ritmare quello che come poi lui mi disse fu il pompino del secolo.
Lui aveva ormai capito che ero nelle sue mani e con fare esperto mi prese la testa tra le sue grandi mani e iniziò a spingerla dandomi il ritmo che lo eccitava. Mi sentivo nelle sue mani e in preda ad una cosa indescrivibile, ero umiliata, eccitata, vogliosa di essere monique la principessa del sesso e di farlo impazzire. Mi soffocava quasi tanto gli era divenuto grosso e duro. Ma lui esperto mi dava il tempo di riprendermi per ricominciare.
Alternavo a momenti in cui facevo scorrere quel cazzone tra le mie mani leccandolo a momenti in cui lo prendevo affamata in bocca il più che potevo.
Le labbra scorrevano in un su e giù continuo. Lui era eccitatissimo ed ansimava. Dalla mia bocca facevo scorrere la saliva su tutta l'asta e le sue palle gonfie come non mai che leccavo e prendevo in bocca vogliosa.
Scendevo sempre più. Mano a mano il cazzo si faceva spazio nella mia bocca e nella mia gola e arrivai ad avercelo tutto in bocca. Lui qui mi trattenne la testa bloccata in modo che ne potessi assaporare tutta la grandezza virile.
Mi risollevavo e facendogli l'occhietto da gattina, lo riprendevo a succhiare e a segare tra le mani e in bocca.
Mi piaceva quel cazzo. Aveva un sapore di uomo e mi faceva sentire femmina succhiarglielo tutto.
Ora - disse - troia, ti scopo la bocca e aggiungendo un altra banconota di premio, inziò a penetrarmi le labbra, la bocca e la gola scopandomi, era eccitatissimo e ansimava. Poi iniziò a schiaffeggiarmi col suo cazzo sul viso. Con piccoli colpi sulla faccia, dicendo - ti piace troia ... dillo che ti piace essere troia e di che ti piace il mio cazzo.
In preda ad una eccitazione urlai con una voce sull'acuto - siiii mi piace essere troia tesoro, la tua troietta e mi piace questo bel cazzone che hai, quant'è grosso e duro ... mmmmm mugolando di piacere provocante.
Avermi in ginocchio davanti al suo cazzo lo eccitava sempre più. La sua cappella era divenuta grossa, calda, come tutto il suo cazzone.
Lo massaggiavo facendo ruotare le mie mani, e lo stesso lo facevo nel succhiarglielo sino alle palle. Si eccitava sempre di più, quando mi disse ora leccalo solo .. mentre lui continuava a segare quell'asta di marmo duro. La sua eccitazione cresceva ed anche la mia. Ansimava e ad un tratto si fermò dicendo .. ora ti sborro tutta! ed io mugolai - mmm... Ora cara la mia troietta dovrai prenderla tutta in bocca aprila bene ... io mi fermai un attimo dissi no dai in bocca no .. e lui si troietta ... sei una troia no e quindi lo farai eccoti altre due banconote penso che bastino no?
No? Ok eccone altre due! Ora preparatati e spalanca la bocca troia.

Così feci aprendo bene la mia bocca, spalancata dinanzi a lui e pronta ad accogliere tutta la sua eccitazione.
Me lo accostava alla lingua e diceva leccalo e così facevo e gli davo anche dei bacini. Poi din tanto in tanto me lo infilava in bocca scopandomi, poi si rimastrubava facendolo divenire sempre più duro ...lo sentii rantolare di piacere e da quel cazzone schizzò fuori una cascata di crema bianca che mi prese in pieno in bocca e in faccia ... così avevo tenuta aperta la mia bocca piena del suo sperma come avevo visto fare in alcuni video on line ad alcune trans con i loro maschi ... la tenni per un po' in bocca e poi ingoiai deglutendola tutta.

Brava la mia troietta e ora pulisciti la faccia, bevila, e pulendomi con le dita la rimanente sborra schizzatami in faccia la mangiai ... brava troia e ora puliscimi per bene il cazzo ... leccalo troietta e così me lo infilò in bocca e ormai non me lo feci dire e me lo mangiai tutto con tutta quella sua cremina che sapeva di maschio e che mi aveva reso la sua troietta.
Sei stata brava Monique. Ma ci divertiremo ancora - mi disse - voglio scoparti ancora il culo.

... continua (se lo trovate interessante, con la terza puntata)












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