Lui & Lei

FEDORA


di amolafi
07.11.2012    |    14.580    |    1 9.6
"Molto scomodamente, la Mini era molto piccola, me lo prese in bocca e me lo ciucciò per bene..."
Anche questo è uno bei ricordi di quando avevo un po' di anni in meno. è diviso in due parti che sono collegate da un filo comune.
Durante le vacanze nel campeggio di Caorle avevo conosciuto Fedora, una bella ragazza di quelle che una volta si definivano "ragazze di campagna". Forme abbondanti ma non grassa, un bel viso sempre sorridente e tanta disponibilità verso chi le era simpatico come me che venivo da Milano, parlavo un italiano corretto ed avevo un po' di soldi in tasca da spendere. Fin dal primo momento ci eravamo scambiati sguardi che facevano ben sperare. Bastava solo attendere l'occasione giusta.
Una sera, con tutta la compagnia dei ragazzi del campeggio, eravamo andati a ballare ai Casoni e, quando era stato il momento dei lenti, l'avevo presa al volo. Ballando mi aveva detto che i suoi genitori dormivano nella tenda grande dove c'era il "guardaroba" e la cucina mentre lei e sua sorella Giulia dormivano nella piccola canadese accanto.
Mentre ballavamo avevo cominciato a stringerla un po' e a baciarla sul collo e sull'orecchio per poi arrivare alla lingua in bocca nel giro di pochi minuti.
Verso la mezzanotte eravamo andati tutti sulla spiaggia dove avevamo acceso un falò e, accompagnati dalla chitarra di un ragazzo della compagnia ci eravamo messi a cantare e a ballare.
Fedora aveva messo la sua testa sulla mia spalla e mi abbracciava stretto e mentre ballavamo avevo cominciato, oltre che a limonare, a palparle il culo e le tette appoggiando contro il suo ventre il mio cazzo duro. Poi le avevo preso la mano e l'avevo infilata nei miei jeans ed aveva cominciato a palparmi anche lei.
Dopo un po' di quel trattamento ci eravamo allontanati dal gruppo e, fra i cespugli, ci eravamo sdraiati sulla sabbia ed avevamo fatto l'amore.
Mentre tornavamo verso il campeggio mi disse di non andare nella tenda che condividevo con il mio amico. Avrebbe fatto finta di andare a dormire e quando avrebbe sentito suo padre russare (era conosciuto in tutto il campeggio per le "tagliate di legna" che faceva) mi avrebbe raggiunto e saremmo stati insieme tutta la notte.
L'aspettai sulla mia Mini e quando arrivò, appena salita in macchina, si spogliò completamente e spogliò anche me.
Molto scomodamente, la Mini era molto piccola, me lo prese in bocca e me lo ciucciò per bene. Poi fui io a leccargliela fino a farla venire. Le andai sopra e facemmo l'amore fino a quando mi disse che eravamo scomodi ed era meglio che io mi sedessi che mi sarebbe venuta sopra per farmi qualcosa di speciale.
Venne sopra di me e con mia grande sorpresa si era abbassata infilandoselo direttamente nell'ano. cominciando subito a cavalcarmi furiosamente. Mi meravigliai che non provasse dolore nel prenderlo tutto così a freddo e che, anzi, aveva avuto subito un orgasmo. Quando venne la seconda volta venni anch'io dentro di lei e rimanemmo a baciarci fino a quando, ammosciandosi, le scivolò fuori.
Mi pulii con la pelle di daino, non avevo altro, e rimanemmo ancora abbracciati a lungo prima di andare a dormire. Andai a i servizi e mi feci una doccia, gelata, insaponandomi più volte.
Al mattino non sentii il mio amico quando uscì dalla tenda e continuai a dormire fino a quando sognai che mi stavano baciando sulla bocca e mi svegliai quando la sua lingua passava sul mio corpo facendomi un po' di solletico per arrivare a prenderlo in bocca. Aprii gli occhi e vidi che era Fedora che mi dava il suo buon giorno. Mi venne sopra infilandoselo e cominciando a muoversi dolcemente per poi mettersi sdraiata gambe all'aria invitandomi a visitare il suo culetto. Non me lo feci ripetere e ve lo infilai cominciando a pomparla. Venimmo quasi contemporaneamente e, mentre mi pulivo con le mutande del giorno prima, mi disse che, fino a quando saremmo stati in vacanza, quello quello sarebbe stao il buon giorno e la buona notte.
Nei giorni seguenti conobbi i suoi genitori che mi invitarono a fargli visita quando saremmo tornati a casa.
La domenica seguente al ritorno a casa andai a fare visita a Fedora e alla sua famiglia. Il culo di Fedora era diventato un pensiero fisso. Dopo essere stai in camporella tutto il pomeriggio e, quando la riaccompagnai a casa, mi invitarono a restare per la cena.
Prima di partire, sotto gli alberi nel retro della loro villetta, Fedora lo volle ancora una volta nel culo. Per qualche domenica tornai regolarmente al piccolo paese della provincia di Brescia dove, oltre che a scopare mi davano anche da mangiare.
Poi.....
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