Racconti Erotici > Lui & Lei > gabriella (1)
Lui & Lei

gabriella (1)


di amolafi
29.11.2013    |    15.866    |    3 9.4
"Tra noi non c'erano impegni e la cosa andò avanti per qualche settimana, fino a quando mi disse che si era messa con Giuseppe e saremmo tornati a essere solo..."
Erano i primi anni settanta. Tutto cominciò quando Gabriella entro a fare parte della nostra compagnia. Un viso bellissimo con lunghi capelli neri un poco mossi, tutte le sue cose al posto giusto e nella proporzione giusta. Veramente una gran figa. Purtroppo, per me, aveva un difetto..... era alta un metro e ottantacinque a piedi nudi e io, dal basso del mio metro e sessantasette non avevo ritenuto fosse il caso di provarci ed avevo virato sull'amicizia.
Un sabato sera di inizio estate andammo a ballare al Calypso di Caravaggio, c'erano i Formula Tre, e alla fine della serata, al momento di tornare a casa, tra accoppiati che si volevano imboscare, chi aveva trovato da fare e chi voleva andare da altre parti, ci trovammo sulla mia macchina soli io e Gabriella.
Lungo la strada avevamo cominciato a scherzare prendendo in giro una coppia di amici:
"Amore, ho una sete terribile che mi sta bruciando la gola, mi prenderesti qualcosa al bar?"
"Certo cara, cosa ti porto? Spremuta di cipolla o centrifugato d'aglio?"
Ridevamo a crepapelle.
Poi io feci una considerazione:
"Però intanto loro saranno in camporella che si staranno dando da fare mentre noi ci consoliamo prendendoli in giro. Non so chi è meglio."
Per qualche minuto nessuno dei due parlò poi fu lei:
"Lo sai che da quando sono entrata nella vostra compagnia ci hanno provato un po' tutti? Anche quelli già accoppiati."
"Ci credo, ti sei vista che pezzo di figa che sei?"
"Tu sei l'unico che non ci ha provato."
Comincia a spiegargliene i motivi dicendo che piuttosto di una delusione avevo preferito non provarci,
"D'altronde" dissi "non penso ti avrebbe fatto piacere metterti con uno di una spanna più basso di te."
Mi rispose che sbagliavo se pensavo che essere più basso di una ragazza, anche di una spanna, potesse essere motivo di rifiuto, anche perché, diceva, "sei un ragazzo carino".
Per poi aggiungere quasi con tono di sfida:
"Dovevi solo provarci!"
Accostai e frenai di colpo, mi girai verso di lei e la abbracciai. Mi aspettavo che mi respingesse e invece rispose al mio bacio e mi abbracciò. La baciavo e la stringevo carezzandole la schiena e i fianchi e quando le misi la mano sul seno e mi lasciò fare.
Ripartimmo velocemente tenendoci la mano e, arrivati vicini a casa, mi infilai in una stradina che conoscevo.
Ci baciammo e ci abbracciammo a lungo. Le toccai il seno aprendole la camicia per poi scendere lungo il fianco e la coscia prima di insinuare la mia mano tra le sue cosce fino a spostare le mutandine e infilarvi un dito. Abbassai lo schienale e le andai sopra baciandola e facendole sentire il mio cazzo duro come un sasso ancora imprigionato nei pantaloni. Spingevo e lei rispondeva alle spinte.
Le abbassai lo slip, mi slacciai i pantaloni e abbassai le mutande, le andai sopra appoggiandoglielo ancora un po' sul ventre. Quando mi insinuai tra le sue gambe per metterglielo dentro... mi si era ammosciato improvvisamente. Finsi di lamentarmi che la cintura dei pantaloni mi faceva male e me li abbassai un po' di più, mi appoggiai di nuovo al suo ventre mentre la baciavo e le toccavo le tette ma niente. Ero nel panico e lei continuava a stringermi e baciarmi come se tutto fosse normale. Mi veniva da piangere, avevo davanti a me, completamente nuda una delle più belle ragazze che avessi mai conosciuto e ce l'avevo molle.
"Qual è il problema? può succedere, io sono qui per te e non per lui. Baciami."
La baciai e poi mi accucciai ai suoi piedi cominciando a leccargliela. Sentivo il suo profumo e il mio cervello andava in fumo mentre toccandomi sentivo che non c'era nessuna reazione da parte del mio "fratellino."
Riuscii a farla venire e poi restammo a lungo abbracciati a baciarci. Niente. Tornai a casa, mi misi a letto pensando alla serata e mi venne duro al punto di farmi una sega prima di dormire.
Il mattino seguente mi svegliò la sua telefonata.
"Ti va di passare a prendermi e da soli ce ne andiamo all'Adda a prendere il sole in qualche posto tranquillo?"
Trovammo un posto un po' riparato e mettemmo la coperta. La guardavo mentre si spogliava e i miei occhi rischiavano di cadere a terra. Bellissima, una Dea. Il pensiero che fosse li con me e per me mi dava la testa, un pezzo di gnocca così tutta per me, era una cosa insperata ed esaltante tanto era bella.
Si sdraiò accanto a me, cominciammo a baciarci e toccarci e mi venne subito duro, mi venne sopra e cogliendomi di sorpresa si scostò lo slip e se lo infilò cominciando a muoversi avanti e indietro per poi girarsi mettendo me sopra. Mentre la pompavo mi baciava e mi sorrideva.
"Se non facevo così cominciavi a pensarci e andava buca anche oggi.
Andammo avanti a lungo e quando sentivo che stavo per venire mi fermavo e andavo giù a leccargliela infilando la lingua nella fessura umida e calda. Quando venni sul suo ventre continuammo a baciarci e a rotolarci imbrattandoci di sborra.
Sulla strada del ritorno passammo davanti al Motel della vecchia Paullese e le dissi che la prossima volta saremmo andati li.
"Perché non ci andiamo subito, telefoniamo a casa che non torniamo per cena e stiamo li tutta la sera."
Ci spogliammo e facemmo la doccia insieme, io lavavo lei e lei lavava me. Non avevo più problemi di erezione e lei si accucciò prendendolo con la bocca per la prima volta. La guardavo, così bella e così porca e mi eccitavo di più. Si alzò e si girò mostrandomi tutta la bellezza del suo culo lucido per l'acqua che vi cadeva sopra, una meraviglia che mi chinai a baciare giocando con la lingua contro l'ano. Mi alzai e mentre lei si abbassava sporgendo più in fuori le sue natiche per prenderlo meglio glie lo infilai e cominciai a pomparla mentre lei si agitava assecondando le mie spinte. Provai a puntarglielo contro l'ano e, complice il bagnoschiuma, scivolò dentro tutto. Io non capivo più niente ed ero quasi incredulo che mi stesse succedendo una cosa simile e lei ricambiava i miei colpi accompagnandoli con forti gemiti. Ho ancora negli occhi quel corpo meraviglioso che sembrava aggrapparsi al muro mentre io la prendevo per i fianchi per dare più forza alle mie spinte.
Venimmo insieme e fu una delle più belle scopate che avessi mai fatto.
Dopo esserci lavati ci mettemmo sul letto continuando a baciarci e toccarci e prima di tornare a casa facemmo ancora l'amore.
Tra noi non c'erano impegni e la cosa andò avanti per qualche settimana, fino a quando mi disse che si era messa con Giuseppe e saremmo tornati a essere solo amici. (...)
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per gabriella (1):

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni