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Prime Esperienze

LUCA ED ELENA come tutto ebbe inizio (tratto da una storia vera)


di benves
08.11.2023    |    420    |    2 9.4
"Quel pomeriggio nel mobile del salotto avevamo trovato una bottiglia di Vin santo, che il padre di Elena beveva sempre dopo pranzo prima di tornare nuovamente..."
(racconto tratto da una storia vera di un lettore ed una lettrice, con nomi di fantasia)

Mi chiamo Luca, ho 40 anni e sono sposato con Elena mia coetanea

La mia attività sessuale inizia da giovanissimo grazie ad un mio amico, Francesco, più grande di me
Lui mi ha iniziato all'eros
Un pomeriggio eravamo nel suo garage e lui improvvisamente tira fuori un giornalino porno
Quelle immagini mi hanno aperto un mondo
Nel vedere quelle donne ho sentito un formicolio al basso ventre e pian piano ho avuto la mia prima eccitazione
Non capivo cosa fosse, ero imbarazzato dalla reazione del mio corpo
Fu Francesco a farmelo capire
Avevo il cazzo duro, spingeva sui pantaloni e mi faceva male
Francesco se ne accorse
Mi chiese di farglielo vedere
Io mi vergognavo ma accettai
Tirai fuori il mio cazzo, Francesco me lo accarezzò ed io provai piacere
Gli chiesi di vedere il suo
Lo tirò fuori, anche lui era eccitato, era più grosso del mio e scappellato (scoprii poi che era circonciso)
Mi spiegò come provare piacere masturbandolo, facendomi vedere come toccandolo ci si procurava piacere
Venimmo copiosamente assieme bagnando le pagine di quel giornaletto
Da quel momento quel gioco è stato la nostra principale attrazione, quando potevamo ci nascondevamo in garage a vedere i giornalini che saltuariamente ci procuravamo
Era bello masturbarsi assieme
Un giorno, nel culmine dell'eccitazione, Francesco mi propose di prenderglielo in bocca
Io restai un attimo confuso, mi fidavo del mio amico ma, quella richiesta era al quanto inusuale
Però, proprio perché mi fidavo, accettai
Il sapore era aspro, salato ma, pian piano mi accorsi che mi piaceva
Quel primo pompino fu un ulteriore inizio di quello che oggi sono
Capitava spesso che facessi un pompino a Francesco, ben felice dai farlo, e lui mi ricompensava masturbandomi e facendomi schizzare come un idrante
Francesco era un ragazzo molto apprezzato dalle donne, aveva sempre una ragazza nuova
Quando ci incontravamo nel garage mi raccontava le sue avventure, entrava nei dettagli dei suoi rapporti sessuali e questo mi faceva eccitare come se io in prima persona ne fossi il protagonista
Non ho mai capito se ciò che mi raccontava fosse tutta verità o ci fosse molta fantasia ma, la cosa non importava, ero felice e questo era sufficiente
Francesco era il classico bravo ragazzo che piaceva alle mamme, educato gentile, insomma l'amico perfetto che volevano come frequentazione per i propri figli
Francesco era spesso a casa mia, talvolta mi raccontava di avere delle fantasie su mia madre, una bella donna con una 4 abbondante di seno.
Mi disse che prima o poi ci avrebbe provato con lei ma, questa è un'altra storia che vi racconterò in seguito
In quel periodo ho conosciuto Elena, quella che ora è mia moglie
Mi dividevo tra lei e Francesco
La mia mente era confusa, mi piacevano sia le donne che gli uomini, vivevo inizialmente questa situazione con disagio, non capivo chi o cosa fossi
Con l'avanzare del tempo poi ho trovato il mio equilibrio e scoperto di essere bisex
In quel garage finalmente avevo anche io storie da raccontare a Francesco, con Elena c'è stato il primo bacio, i primi approcci, la scoperta del corpo femminile
Ma qualsiasi cosa raccontassi, il culmine dei nostri incontri in garage era il pompino finale a Francesco, quello era il momento per me più appagante
Gli incontri con Francesco ormai erano essenziali per me, sentivo che lui ora che avevo Elena temeva di essere messo da parte, ma non era così
Un pomeriggio mentre guardavamo i giornalini e ci raccontavamo le nostre storie improvvisamente mi disse “posso vederti nudo”?
Io per un attimo non capii o feci finta di non capire ma lui incalzò “voglio vederti senza vestiti”
“per quale motivo replicai”
“ieri pomeriggio ero con Simona (la sua ragazza del momento) eravamo soli in casa sua, siamo andati in camera dei genitori e ci siamo spogliati, ebbene mentre ero nudo con lei ho pensato a te”
Gli sorrisi e non mi accorsi che mentre seguivo i miei pensieri ero rimasto senza vestiti con i soli slip
Francesco si tolse i pantaloni ed i boxer, restando nudo dalla cintola in giù poi...si avvicinò a me, prese la mia mano e se la pose sul suo cazzo e contemporaneamente avvicinò la sua bocca alla mia
Sentii la sua lingua introdursi nella mia bocca
Il suo cazzo che avevo in mano pulsava
Senza volere risposi a quel bacio mentre sentii la sua mano impossessarsi del mio cazzo
Iniziammo cosi a masturbarci e baciarci
Le nostre lingue danzavano nella mia bocca
Francesco si staccò da me “l'hai mai fatto con un uomo”? mi disse
“io veramente sono ancora vergine” risposi guardando verso il basso ed arrossendo
Mi sorrise teneramente, mi carezzo una guancia e mi baciò nuovamente
Mi aiutò a mettermi prima in ginocchio e poi a quattro zampe
Lui si mise dietro di me
Non capivo quella strana posizione ma mi fidavo
Sentii la zip del suo marsupio aprirsi e lo sentii estrarre qualcosa
Poi sentii un dito toccarmi il buco del culo e qualcosa di freddo spalmato sopra
Ero troppo giovane e soprattutto inesperto per capire
Sentii dietro di me sul mio culo il suo cazzo appoggiato, lui che si appoggiava a me e contemporaneamente una mano andare a cercare il mio cazzo
Mi stava masturbando quando esclamò ”ora rilassati”
All'improvviso sentii il suo cazzone entrarmi nel culo, le pareti del mio ano bruciare ed un dolore fortissimo mi pervase
Gridai inutilmente
Delle lacrime solcavano il mio viso
“non ti preoccupare il peggio è passato, ora vedrai che ti piace” mi disse con voce rassicurante
Non so quanto stette in quella posizione, sentivo la sua mano masturbare il mio cazzo mentre il suo era dentro il mio sfintere
Il bruciore si stava attenuando quando lo sentii incominciare a muoversi
Pian piano il piacere mi raggiunse
Il mio cazzo nella sua mano non aveva perso vigore anzi, si stava ancor più indurendo
Mi piaceva sentirlo dentro di me
Non ho idea di quanto abbiamo durato, so solo che ad un certo punto ho schizzato
A quel punto ha abbandonato la presa, mi ha afferrato per i fianchi ed ha iniziato ad incularmi con forza fino a quando l'ho sentito grugrire, estrarre la sua asta e bagnare la mia schiena col suo seme
Quella è stata la mia prima esperienza, la prima di una lunga serie
Stavo prendendo coscienza che mi piacevano sia le donne che gli uomini...insomma che ero bisex
Però rimaneva il cruccio di essere ancora vergine, di non sapere cosa si prova a fare all'amore con una donna, così decisi che dovevo assolutamente forzare i tempi con Elena, dovevo capire chi ero veramente
Elena era una mia compagna di classe, molto dolce e timida, ci siamo conosciuti alle elementari e da allora abbiamo fatto lo stesso percorso scolastico. Il caso ha voluto che fossimo sempre stati messi nella stessa classe. Tra noi inizialmente è nata una amicizia poi, pian piano...l'amore
Tutti e due molto timidi ma, gli impulsi adolescenziali ci hanno sciolto
Dopo l'esperienza con Francesco volevo andare oltre i soliti baci, se solite toccatine, le solite pomiciate.
Dovevo cercare il modo per portare Elena a scoprire con me il sesso completo.
Non volevo dirle di Francesco (quello era il nostro segreto) ma volevo capire chi ero realmente e solo lei avrebbe potuto aiutarmi
La mamma di Elena faceva l'infermiera ed il padre faceva il commercialista
Capitava spesso che i pomeriggi studiassimo assieme a casa sua restando soli con la nonna (donna molto anziana e mezza sorda).
Più di una volta ci siamo scambiati baci e carezze, arrivando anche a masturbarci reciprocamente senza però andare oltre.
Io la teoria l'avevo appresa dai giornalini, sapevo cosa bisognava fare ma, restava da riuscire a metterlo in pratica.
Eravamo entrambi molto giovani ed Elena era molto impaurita dall'andare oltre.
Quel pomeriggio nel mobile del salotto avevamo trovato una bottiglia di Vin santo, che il padre di Elena beveva sempre dopo pranzo prima di tornare nuovamente al lavoro.
Convinsi Elena ad assaggiarne un bicchierino assieme a me
Quella vampata di alcol improvvisa a cui non eravamo abituati ci mise nelle condizioni di non riuscire momentaneamente a studiare.
Così con una scusa avvisammo la nonna di Elena che saremmo andati in camera a riposarci un pochino
La signora mezza sorda e mezza addormentata non ci rispose, così noi andammo a stenderci sul lettino di Elena
Il suo odore, sa sua vicinanza, agevolata dall'alcol, fecero sì che incominciammo a pomiciare
Pian piano io riuscii a spogliarla, lasciandola in reggiseno e mutandine
Mentre la baciavo senza darle respiro con le mani esploravo il suo corpo e lei il mio
Le tolsi il reggiseno e spostai le mie labbra sul seno florido
I capezzoli erano irti come chiodi, reclamavano la mia attenzione
Aveva le mutandine bagnate di umori così, come già avevo fatto altre volte, spostai la mia mano su di esse e dopo avergliele tolte iniziai a masturbarla
Capitava spesso che fossimo arrivati a masturbarci reciprocamente ma non eravamo mai andati oltre
Quella volta fu diverso
Riuscii a farla stendere, spostai la mia bocca dai seni al pancino, baciai lentamente il monte di venere, procurandole un gemito di piacere e ...finalmente arrivai a leccarle la fichetta
Quel boschetto incolto lo trovai subito meraviglioso
Quel suo sapore di selvatico era come nettare
Ripensai a Francesco in quel momento, le sensazioni di piacere erano simili
Elena gemeva, io che sapevo solo la teoria, riuscii a scoprire le grandi labbra, le piccole labbra ed il clitoride
Le mie labbra e la mia lingua si impossessarono del suo sesso
Avevo il cazzo dritto ma dovevo aspettare che lei fosse pronta
Quando finalmente lei ebbe un sussulto e mi trovai la bocca inondata dal suo nettare, capii che quello era il momento di agire
Fulmineamente montai sopra di lei che stava godendo dell'orgasmo appena avuto, puntai la mia asta sulla sua fichetta e, senza che lei potesse dirmi di no...con un colpo secco entrai in lei
Sentii le sue gambe chiudersi a morsa dietro la mia schiena
Il mio cazzo era avvolto da lei in un caloroso nido
Lei mi guardò stupita, una lacrima solcava il suo angelico viso
Ci baciammo
Cominciai a muovermi dentro di lei, il piacere ci avvolse
Non ricordo quanto durammo ma, ricordo che i nostri respiri andavano all'unisono, aumentavano pian piano ritmicamente
Quando mi accorsi di essere al culmine, uscii da quel nido e le scaricai il mio piacere sulla pancia
Ci baciammo teneramente
Da quel giorno ho avuto la consapevolezza di essere bisex
Col tempo ho maturato la voglia di condividere Elena anche con altri uomini, di avere io stesso storie con altri uomini ma...questa è un'altra storia

Se commentate e la cosa vi piacerà sarò ben lieto di raccontarvi le nostre avventure



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