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il matrimonio del mio amico


di benves
06.10.2021    |    2.366    |    2 9.8
"Poi esco e la giro, Nadia si mette da sola a pecorina sul sedile, Le entro in fica da dietro, il suo culo è splendido, non piccolo ma sodo e accogliente,..."
Mi chiamo Andrea, voglio raccontarvi quanto accaduto ad un matrimoni.
Odio partecipare ai matrimoni! Soprattutto da noi, da Roma in giù, durano un’eternità. L’unica cosa positiva è l’opulenza e la bellezza messa in mostra dalle donne con i loro outfit esibizionisti, provocanti, esagerati…la mia fantasia perversa è sempre stata stimolata da queste donne, che si mettono “in tiro” per la cerimonia. 4
Questo era un matrimonio di un amico fraterno, imperdibile, quindi ho partecipato.
Le donne erano fantastiche, splendevano come stelle nella notte
Una invitata in particolare ha attirato al mia attenzione, Nadia, era insieme al marito, entrambi dei coatti assoluti, degni del film “Viaggio di Nozze” di Carlo Verdone.
Li avevo conosciuti già precedentemente a cene e feste varie, lei in più circostante aveva già dimostrato di apprezzarmi, forse per la diversità di comportamento rispetto al marito e al suo ambiente, io ero il “diverso”.
Nadia era una donna sui 32-35 anni, accento romanesco marcato, una predilezione per lo shoppimg, amante delle serie TV e tifosissima della Roma.
La cosa che mi colpiva di lei era la sua procacità assoluta, belle tette sode, cosce lunghe, culo da urlo, unghie lunghe e rosso fuoco, trucco pesante e capelli sempre in piega…una vera vamp!
Lui era dello stesso livello, se non peggio, vestito molto appariscente e modo di comportarsi tale da non passare certamente inosservato, insomma una coppia perfetta !!!
Guardandoli a tavola, li immaginavo scopare insieme, selvaggi e ruspanti, lui che la incula possente, senza preliminari e sentimento, mentre lei lo asseconda e si fa scopare come una troia, prendendo per intero quell’enorme uccello che si vedeva dal pacco messo forse appositamente in mostra da pantaloni in pelle aderentissimi.
Questi pensieri mi eccitarono, regalandomi una grossa erezione.
Il caso volle che fummo messi al tavolo assieme, come amici degli sposi.
Nadia continuava a fissarmi, curiosa e annoiata dal consorte, che parlava di calcio coi maschi del tavolo, ormai ubriaco “fracico” (ossia cotto - usando un termine dialettale a loro caro).
Iniziano le danze, il marito si butta in pista barcollando iniziando a ballare forsennato dietro alle altre donne vestite a festa, trascurando così la povera Nadia, che lo guardava vorse invidiando le attenzioni che lui dedicava alle altre.
Colgo l’occasione al volo, mi avvicino e la invito a bere qualcosa al tavolo degli alcolici appositamente allestito poco distante.
Nadia non vedeva l’ora di scollarsi da quel tavolo “si Andrè, annamo a beve qualcosa và, che sto stronzo m’ha mollato qui…” Nadia si scola vari drink uno dopo l’altro, diventando a sua volta ubriaca.
Io invece fortunatamente reggo abbastanza bene l’alcol, sono leggermente alticcio ma ancora in grado di saper cogliere l’occasione quando questa mi si presenta su un piatto d’agento, e così….l’afferro per i fianchi e la trascino fuori, nel parcheggio, a prendere un po d’aria.
L’appoggio ad una macchina per non farla cedere, le fisso le tette belle sode, la bocca disegnata dal rossetto cremisi, lo spacco del vestito fa vedere l’autoreggente molto sexy.
Lei getta l’occhio sul mio pacco gonfio e mi fa l’occhiolino.
Decido di approfittarne, la spingo verso verso la mia auto che è guarda caso in fondo al piazzale, sotto un albero, al buio quasi completo.
Nadia fa finta di niente, straparla di tutto ma mi segue passivamente.
Apro la portiera e la faccio sedere
In auto accendo la radio, parlo del più e del meno, ma poi non reggo il suo profumo aumenta la mia eccitazione, le salto addosso, mettendole la lingua in bocca
Lei ha un attimo di lucidità ed inaspettatamente reagisce “ahò, che cazzo stai a fà…ma io so sposata con Roberto…mica sò nà zoccola !!!”
La guardo e le sorrido, il suo pesante profumo mi inebria e mi da coraggio
“Nadia, tuo marito è ubriaco in pista da ballo e si rimorchia le vere troie, tu mi piaci da morire, ti desidero…”
Forse da molto tempo non riceveva dei complimenti, forse a causa dell’alcol ...tant’è che cede ai miei baci
Mi succhia le labbra e la lingua, mi morde le orecchie e il collo come un’adolescente
Le tiro fuori i seni dal vestito iniziando a leccarle, ha i capezzoli duri come il ferro, geme quando le infilo la mano sotto la gonna passando per lo spacco e trovando le mutandine zuppe di umori
Scosto il tessuto arrivando al suo sesso, lei ansima
Esploro il suo frutto proibito già dilatato e lentamente entro dentro, iniziando a masturbarla “mamma mia Andrè…che bello porca paletta…come sei bravo, …me stai a fa impazzì…”
Nadia si agita sul sedile, apre le cosce e mi trattiene la mia mano sul suo pube mentre con l’altra mi afferra il pacco strizzandolo “dai, dai…tira fori er cazzo…te lo voglio vedè, che me sei sempre piaciuto…sei sempre stato strano rispetto all’altri omini del gruppo…dai, dammelo…”
Nadia mi slaccia i pantaloni, tirando subito fuori dalle mutande il mio uccello
Lo cinge e poi inizia a masturbarlo come un’ossessa, senza delicatezza, senza ritegno
Mi scappella subito, le sue mani scorrono sul cazzo sapienti e veloci (…chissà le pippe che avrà fatto in vita sua) e insieme mi tocca le palle graffiandole con quelle belle unghie smaltate
La guardo eccitatissimo, la lascio fare…poi si tuffa sopra il membro ingoiandolo come una assatanata
Inizia un pompino formidabile.
Nadia succhia il cazzo come una troia navigata, ci sputa sopra litri di saliva per lubrificarlo meglio, lo ingoia sino alle tonsille e lecca la cappella come una vacca, mi fa morire!
Ogni tanto si ferma, alza il viso e esclama “…amò, te piace come te spompino?…c’hai un cazzo favoloso…pensavo fossi un dottorino pipparolo, invece trovo sta bella mazza…dai che Nadia tua te fa godè…” e si rituffa sul mio pisello ingoiandolo nuovamente in quella bocca vorace.
Ogni tanto si blocca la cappella tra le labbra e mi masturba rapida, a scatti, dandomi delle sensazioni violente e bellissime…sono allo stremo sento che sto per venire!
Le blocco la testa sul cazzo, poi la tiro per i capelli con forza, lei non reagisce
Sento l’onda calda dell’eiaculazione arrivare “eccomi Nadia, eccomi…brava, succhia, succhia…sto per sborrare…sborroooo siiiii”
Nadia non si ferma, mi sega velocemente, si infila tutto il palo di carne in gola vogliosa “dai dai Andrea mio…godi..sborra dentro Nadia tua, dai…sborrame in bocca…”
A queste truci parole mi lasco andare e gli vengo in gola, succulente schizzate di sperma le inondano la bocca, Nadia ingoia quello che vuole, succhia la punta della cappella alla ricerca di seme, le altre schizzate se le prende in viso, sul vestito, sui capelli
“ammazza hò quanto sborri…sei una pompa…mamma mia che bello!!” e continuava a masturbarmi e succhiarmi il cazzo quasi a mungerlo!
Il pompino verace e quel trattamento hanno fatto sì da tenermi il cazzo in tiro malgrado la sborrata
Nadia per eccitarmi, come se ce ne fosse stato bisogno ha iniziato a massaggiarsi le cosce con una mano ed i capezzoli sotto la camicia con l’altra
Il suo inebriante profumo che aveva riempito l’abitacolo dell’auto mi eccitava ancor di più
Mi sono gettato sopra di lei, le ho tolto le mutandine brasiliane di pizzo blu ed ho iniziato a leccarle la fica, inondandomi il muso dei sui umori vaginali intensi
Pizzicandogli i capezzoli la volevo portare ancor più all’eccitazione
Lei godeva incessantemente “ooohhh…cazzo che bello Andrè…madonna che leccata…mì marito nun me lo fa mai sto servizietto…dia, leccame sta fregna, dai…mmmmm”
Nadia era in estasi, mi è sembrato che avesse avuto un paio di orgasmi tanto era fradicia e tremasse sul sedile!
Lei si allunga, mi afferra il cazzo mezzo duro e lo masturba ancora vogliosa “dai su, vieni qui…mettime sto bel cazzo dentro, scopa Nadia tua…vieni vieni fammelo sentì dentro…”
Mi metto sopra di lei, ancora con i pantaloni e le mutande alle caviglie riesco a mettermi al volo un preservativo
Lei mi guida la cappella dentro la fica…io le spingo il mio uccello dentro, trovando una fornace di carne e umori, accogliente e morbida, con un velo di peluria appena rasata.
La scopata con Nadia è formidabile, mi accoglie da vera puttana navigata, a cosce belle larghe, ed io entro ed esco senza pietà, dandole dei colpi secchi lasciandomi andare a peso morto sopra di lei, che mugugna e strilla di piacere senza remore…”aaahhh…mamma mia che cazzo…aaaahhhh dai dai dai Andrè sfondame sfondame tuttaaaa….siiiii” le sue urla amplificano il mio piacere
Mi guarda stralunata e si strizza le tette da sola, facendomele succhiare come un vitello Puntello i piedi sul cruscotto per scoparla meglio e più a fondo.
Poi esco e la giro, Nadia si mette da sola a pecorina sul sedile,
Le entro in fica da dietro, il suo culo è splendido, non piccolo ma sodo e accogliente, i colpi di cazzo rimbalzano su quelle chiappe dure da ore e ore di pilates…la tengo per i fianchi e la sfondo
Preso dall’eccitazione e non pensando, le sputo sul culo e le ficco dentro tutto il dito
Nadia sobbalza di piacere, non reclama
Sfilo il grosso cazzo dalla fica e lo spingo in culo…”ahoooò, madonna, me stai a rompe er culo,,,per dio che belloooo, dai dai dai dai…sfondame er culo amore mio…”
Stupito da tanta accoglienza lo spingo dentro con decisione
La cappella allarga l’ano e scivolo dentro di lei, inculandomela per bene!
Sto impazzendo di godimento, non resisto, ma le voglio venire nella fica guardandola in viso, quindi esco dal culo ormai e la giro, rimettendola alla missionaria
Nadia forse un po delusa mi riaccoglie in fica sorridendo
La scopo ancora un po’ e dopo il suo ennesimo orgasmo urlato vengo anch’io
La sua fica è in fiamme
Svuoto l’uccello nel preservativo, ma poi esco da lei e lo sfilo via
Nadia mi impugna il cazzo e mi masturba, facendosi schizzare le ultime gocce di sborra sulla pancia, per poi pulirlo con un rapido pompino.
Sono sfinito, è stata una scopata coi fiocchi
Ci rivestiamo
Le passo dei fazzolettini per pulirsi ma si lascia dello sperma sui capelli e sulle tette, forse anche volontariamente!
Rientriamo in sala, il marito sta ancora ballando, inconsapevole delle corna…
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