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Elisa........perché non da te?


di Stalio
20.02.2014    |    15.179    |    1 9.6
"Hai un cazzo eccezionale, e lo usi bene..."
ELISA

Mi chiamo Maurizio, sono un Carabiniere e faccio servizio in un piccolo paesino nel bolognese.
Elisa è la sorella maggiore di Carmen, con cui ho una relazione da 3-4 mesi.
Devo dire che Elisa è una che, quando l'ho conosciuta, non mi prendeva molto. Alta 1,70 circa, capelli biondi tinti, una terza abbondante di seno, viso non bellissimo.
Però anche lei, come sua sorella, ha scritto in fronte : "Sono una troia". E dopo averla scopata mi ha conquistato.

Questa categoria di donne mi fa perdere la testa, e non ragiono più, anzi si ragiono..........ma con l'altra testa.
Una mattina mentre sono a casa di Carmen, dopo averla trombata per bene per un paio d'ore, arriva Elisa, che è al corrente della nostra relazione.
Le due sorelle avevano appuntamento per andare a fare shopping, è periodo di saldi.
Con Carmen siamo andati un po' per le lunghe, e quando arriva Elisa non è ancora pronta per uscire.
Allora io ed Elisa chiacchieriamo un po' mentre Carmen si prepara. Siamo nella camera dove ho appena finito di scopare con sua sorella, seduti sul letto.
Carmen va avanti ed indietro tra la camera e il bagno.
Elisa indossa minigonna ed una maglietta scollata, le tette imperiose spiccano sotto la maglietta.
Parliamo del più e del meno e lei, mentre Carmen è in bagno, improvvisamente si stende sul letto e mi guarda fisso, ed io......mi sembra naturale infilare una mano sotto la sua maglietta dal collo, arrivare ad un capezzolo, stringerlo, accarezzarlo.
Questo immediatamente diventando duro e dritto.
Il tutto in pochi attimi, poi sento Carmen venire verso di noi e ritiro la mano.
Elisa non dice niente, ma diventa rossa in viso, io mi alzo in piedi, mi avvicino alla finestra e faccio finta di guardare fuori.
Quando Carmen è pronta usciamo da casa, loro due a fare spese ed io rientro in Caserma.

Passa qualche settimana. Un pomeriggio incontro Elisa nella piazza del paese, è da sola. Minigonna pazzesca.
Mi avvicino. Ho una voglia matta di scopare.
Lei : "Ciao Maurizio, come va? È un po' che non ci si vede. Tutto a posto con la mia sorellina preferita"?
"Ciao Elisa".
Mi avvicino e li do un bacio sulle guance.......la guardo dritto negli occhi e mentendo le dico : "Sto aspettando ancora quel caffè che mi avevi promesso. Quando pensi di offrirmelo"?
"Non mi pare che ti ho mai promesso un caffè.......comunque andiamo al bar.....".
"Al bar? Perché non da te"?
"Perché non si può......ricordi? Sei l'uomo di mia sorella".
"Hei.......non fare la santarellina con me........e ricordati che non è colpa mia se tu sei così attraente. E poi.......che c'entra tua sorella? Stiamo parlando di noi due.......io e te. Mi pare che anche tu......guardi molto, e sento che hai voglia di approfondire, ed anch'io. Che ne dici se ci togliamo la voglia? Una volta soltanto e poi non accadrà più. Te lo prometto".
E poi sorridendo : "Ho apprezzato molto il tuo capezzolo durissimo, ........vorrei poter rendere un più lungo omaggio a tanto........benessere".
Comincia a cedere.
Abbassa lo sguardo : "E comunque da me non si può, c'è mio marito a letto, deve fare la notte".
" Quindi se non ci fosse tuo marito in mezzo ai piedi si poteva fare......vero"?
È incastrata.
"Non ho detto questo.......(arrossendo) mi stai agitando".
"Sbagliato, ......forse vuoi dire che ti sto eccitando. Senti...... andiamo nel tuo garage. Ti devo far vedere una cosa".
"Te lo scordi". E si allontana.
La seguo fino a casa, entra nel portone condominiale, fa per chiudere ma metto un piede in mezzo alla porta, spingo, apro, entro, mi avvicino, l'abbraccio da dietro, li faccio sentire il manico duro sul sedere, palpatina di tette, poi le dico : "Ti aspetto giù......non tardare".
Lei va su ed io giù.......c'ero già stato con Carmen, conosco la strada.
Mi riprometto di aspettare non più di 10 minuti. Passano i primi 5, poi 10, 15........vado via, non viene.
Sto per uscire ma sento dei passi....è lei.
Entra nel garage dalla porticina di ferro, la chiude. Io la spingo contro il muro, la bacio, lingua in bocca, le mani sulle tette.....gliele tiro fuori.....i capezzoli durissimi..... me li lavoro di lingua, lei geme, mi tiene la testa lì.... poi sotto la gonna.... la patatina, sposto le mutande e le infilo dentro un dito, poi due....... è un lago.
Si riprende un attimo : "Non posso molto......mio marito mi ha sentito entrare in casa.......". Tiro fuori l'uccello, glielo metto in mano.......comincia a segarmi. La tiro giù, voglio un pompino .......lei non vuole, fa resistenza.......ma alla fine lo prende in bocca.....comincia piano, poi ci da dentro a succhiare, leccare, ancora succhiare...... qualche minuto e li inondo la bocca. Manda giù tutto.
Si tira su, un rivolo di sperma viene giù dalla bocca...... con un dito lo rimetto dentro, lei manda giù.
"Ti comprerò un bavaglino".
Mi guarda : "Spero di averti accontentato e che d'ora in poi mi lascerai in pace".
"E la patatina? Voglio questa poi non ti scoccio più" mentre la palpo con forza sotto la gonna e li infilo un dito dentro. È bagnatissima. Mi prende via la mano : "Devo andare.......sei un porco".
Io :"Grazie per il complimento".
La rivede dopo 4-5 giorni.
Sto facendo un posto di blocco subito fuori dal paese.
Sono con un collega appena arrivato, li ho detto di stare vicino all'auto di servizio e controllare i movimenti delle persone che fermavo.
Riconosco l'auto di Elisa, alzo la paletta e la fermo.
Si blocca. Mi avvicino e con fare professionale le chiedo la patente, il libretto ed il certificato d'assicurazione. Lei comincia a cercarli........ha la minigonna, che da seduta praticamente è come se non ci fosse. "Ma cosa fai.....sto scherzando....." Sorride.
C'è il finestrino dalla sua parte tutto aperto, mi abbasso e mi ci appoggio con le braccia.
Guardo le gambe.
Il collega è abbastanza distante, una ventina di metri. Allungo la mano destra e palpo le cosce, le stringo, ......lei guarda l'altro e dice : "Sei pazzo, ci vede", e stringe le gambe.
Io : "Comportati in modo naturale, come se nulla fosse, fai finta come se stiamo parlando, lui non si accorgerà di niente", mentre vado sempre più su. Arrivo alla patatina, comincio a strusciarla da sopra le mutande. "Apri le gambe". "Sei pazzo". "Ti ho detto di aprire le gambe......e fai finta di niente".
Timidamente comincia a lasciarsi andare, fa meno forza, riesco a spostarli le mutande e ad entrare..... un dito, poi due, cerco il grilletto, lo trovo, ci gioco con le due dita, .....lei è rossa in viso, le mutande piene di umori......respiro veloce.......poi si irrigidisce......."Si, si, ....li.....li.......ecco......ancora. Siiiiiii......." e viene. Mi inonda la mano. .....continuo a lavorarla ancora un po'. Smetto.
Mi asciugo la mano sulla minigonna....
Si riprende. La butto li : "Questo pomeriggio sono libero".
Silenzio, poi lei : "Ok....ok.....ok......ho capito. Ti aspetto a casa, avremo un paio d'ore.......mio marito va via verso le due, poi sono da sola".
"Mettiti la minigonna ed una camicia sbottonata per metà. Niente mutande. Scarpe con i tacchi alti. Truccati molto." Ride di gusto, poi "Ok, come vuoi tesoro". Mi manda un bacio, rimette in moto e va via.
Chissà se il mio collega si è accorto di qualcosa.........
Alle 2,15 sono sotto casa sua, la macchina di suo marito non c'è.
La porta condominiale è chiusa......suono. Arriva lo scatto, apro la porta. Entro. Abita al primo piano. Mi apre.....è vestita come le avevo ordinato, .........con i tacchi è più alta di me, ma deve finire di truccarsi. Entro, la bacio in bocca, con palpatina di gnocca, senza mutande, .......si ritrae. "Aspetta, ........mi sto truccando".
La seguo in bagno, la osservò mentre si trucca, in piedi davanti allo specchio del lavandino.
Ma c'è niente di più eccitante di una scena così? Vedere una donna davanti ad uno specchio che si sta truccando mi fa impazzire........
Tiro fuori l'uccello durissimo e comincio a menarmelo davanti a lei.......
Mi vede dallo specchio : "Sei proprio impaziente! Non puoi aspettare un attimo"? Vado da dietro, le infilo l'uccello tra le cosce e comincio ad andare avanti e dietro. Ha un brivido, si gira verso di me......le sollevo una gamba, si appoggia con il culo sul lavandino, con un colpo solo la impalo. La scopo così, in piedi. Due - tre minuti e viene. Accipicchia........
Andiamo sul letto, fa per svestirsi, la blocco : "Ti dirò io quando è il momento". Mi spoglio e mi stendo, mi viene vicino, le prendo la testa e la sposto in giù. Capisce cosa voglio e lo prenda in bocca, stavolta lo fa senza protestare. Lo ciuccia un po', con passione, è una maestra, poi decido di tornare a scoparla.
La faccio stendere sul letto e le vado sopra, con le braccia le sollevo entrambe le gambe.......il mio fratellino trova subito la strada.....è tutto dentro.......geme come una cagna, dice qualcosa, si contorce. Poi viene una seconda volta...... continuo a scoparla.....viene di nuovo......però. Sto per arrivare pure io, si è raccomandata di non venirli dentro. Il buchetto stretto è li a portata di......... uccello. Decido di approfittarne, tanto in mezzo alle gambe è un lago, è già abbondantemente lubrificata. Lo tiro fuori dalla passerina e lo punto verso il culo........lei è in estasi .......occhi chiusi......non si rende conto. Poca spinta ed è dentro. Non protesta ma fa un lieve tentativo di togliersi da quella posizione, senza convinzione.
Sento che l'ha già preso nel culo, non è strettissimo.
Venti - trenta colpi e li caccio un'abbondante sborrata nel culo . Lei viene di nuovo.
Qualche attimo di rilassamento.
Parliamo un po' : "Quello che mi hai fatto stamattina è stato di una libidine pazzesca, ......così per strada, con le macchine che passavano e il tuo collega che ci guardava. Per quello sono venuta subito. Ma come ti è saltato in mente"?
"Si, ha eccitato molto anche me, ti ho vista in minigonna con la fica praticamente fuori...... e non ho resistito. Seguo molto l'istinto. Tu invece ho visto che hai l'orgasmo facile".
"Non sempre......e non con tutti".
"Con me si......ricordatelo".
Un pó di silenzio.....diventa triste.....gli occhi rossi.
"Ma come faremo con mia sorella.......non dovrà mai sapere niente".
"Tranquilla.....tu non dirglielo........ Se non glielo dici tu è non glielo dico io come farà a saperlo? E poi non sentirti in colpa, io non sono suo marito. Io e lei siamo solo amici.......di letto. E adesso lo sono anche con te".
"Si......ma è innamoratissima di te".
Scuoto la testa e sorrido. "Quando siamo insieme contiamo solo noi due"......intanto gioco con i capezzoli.
L'uccello comincia a riprendersi. Le prendo una mano e la poggio sopra......comincia a segarmi.
Poi, di sua iniziativa, lo prende in bocca. Sono nella posizione di godermelo tutto.....le tengo la testa giù, sposto i capelli per vedere bene come lavora, ciuccia, qualche risucchio, .....è una delizia. Sono al settimo cielo......Elisa è una gran vacca, una donna da letto. Se continua così non durerò molto. La fermo. È ancora vestita. La faccio mettere in ginocchio sul letto.....la gonna tirata giù, le copre appena il culo. Le abbasso la testa sul materasso. Pecorina. Scendo dal letto, faccio qualche passo indietro per godermi lo spettacolo........vedo un rivolo lungo le gambe......la troia sta già sbrodolando.... Torno sul letto, le tolgo la camicia, ma non il reggiseno, la rimetto alla pecorina e la prendo da dietro. Un colpo ed è dentro. Lancia un urlo di piacere. Comincio a pomparla di brutto, quasi a farle male, sgancio il reggiseno, prendo le tette con le due mani, le stringo, le palpo con forza.....poi i capezzoli......piccoli pizzicotti........ Gode altre tre volte, prima che io lo tiri fuori dalla fica......il buchetto è invitantissimo ......è li che mi sta aspettando. E lo prendo.
Li piace prenderlo nel culo, gode ancora. Poi anch'io la inondo.
Lo tiro fuori........lo sperma fuoriesce dal buchetto, cola lungo le cosce........
Si pulisce con un fazzoletto di carta....... Mi stendo sul letto, mi rilasso qualche attimo.
Mi viene vicino, si mette di fianco, le sue tette sul mio torace, .......guarda l'ora : "Abbiamo un'altra oretta.......".
"Giusto il tempo per un pompino, per sborrarti in bocca......".
"Giusto il tempo per venirti sopra, cavalcarti io, lo voglio fare e tu me lo farai fare! ".
Dopo un attimo di silenzio : "Perché no? ......ma ti voglio sborrare in bocca".
"Affare fatto". Lo prende in mano......è moscio. Ci gioca......sa come fare.
Comincia a dare segni di vita.
Si siede sul letto, toglie anche la minigonna, ma non le scarpe, poi si tira su, riprende l'uccello in mano: "Vieni in bagno con me.....".
La seguo...non lo molla un attimo. Mi fa mettere seduto sul bidè, apre l'acqua calda, un po' di sapone.....lo lava.....e nel frattempo lo sega, diventa durissimo.
È un trattamento che mi piace un sacco......lo risciacqua. Mi metto in piedi.
Abbassa il coperchio del water, si siede sopra e me lo prende in bocca......è così che mi asciuga, con la lingua. Uccello, testicoli, cosce...... Però.....
Poi comincia il pompino vero e proprio, fa presto a mandarmi in estasi.
Le sue mani mi strofinano l’uccello mentre la sua bocca è indaffarata sulla cappella gonfia e rossa.
Io in piedi, con gli occhi chiusi, i suoi capelli in mano :"Ah… sei la fine del mondo… non ti fermare… non ti fermare…". Ma si ferma, e senza mollare l'uccello mi trascina sul letto, mi stendo di schiena, ........lo riprende in bocca.......mamma che libidine.
Improvvisamente sospende il pompino e mi viene sopra a cavallo, strofina l'uccello sulla passera, poi pian piano se lo infila dentro, prima la cappella, poi il resto....con drammatica lentezza.
Si gusta ogni attimo.
Mi dice di stare fermo, è lei che mi deve cavalcare. Obbedisco.
Comincia a fare su e giù, .........uno-due minuti e viene. Non si toglie......continua la cavalcata...... geme..... Viene di nuovo. Sta li......è una posizione che li piace da impazzire. Li prendo le tette......i capezzoli in bocca, prima uno, poi l'altro.....riprende a cavalcare, ciuccio i durissimi capezzoli, le tette nelle mani, poi un dito nel culo. Pochi minuti e viene di nuovo......poi mi crolla addosso.
È sudata, ha il fiatone, è sfinita.
L'uccello sempre dentro, durissimo, .........voglio sborrare in bocca prima che alzi bandiera bianca.
Lo tiro fuori, mi sfilo da sotto, si distende di schiena, mi muovo in su e li sbatto l'uccello in faccia, in mezzo ai capelli, sul naso, occhi, orecchie. Poi mi metto a cavallo e glielo metto in mezzo alle tette, le stringo intorno, spagnola.
Ricomincia a collaborare, apre gli occhi. Torno in su, lo infilo in bocca, lo ciuccia, lavora di lingua, risucchia, mi sega. Voglio godermi quest'ultima sborrata. Mi sposto e mi stendo sul letto, lei mi viene di fianco e riprende il lavoro. Li sposto i capelli...... Come è brava....mi fa impazzire. Ciuccia anche le palle, prima una e poi l'altra, mentre mi sega. Poi lo riprende in bocca.....di nuovo le palle.....provo un piacere immenso, sto per venire. Lei se ne accorge e se lo infila tutto in bocca......è un attimo e sborro, ho degli spasimi, dei brividi. Non lo molla subito. Che donna!
Qualche attimo, poi: "Sei fantastico, mi hai distrutta. Non o mai goduto così tanto".
"Visto? E facevi la preziosa.....non mi volevi".
"Ti ho desiderato dalla prima volta che ti ho visto.......Carmen ha avuto occhio con te. Hai un cazzo eccezionale, e lo usi bene. Sei bravo. Non pensi solo a te, come fanno di solito i maschi...... Mi hai fatto godere tanto......."
"Ma sul serio questa è stata la migliore scopata della tua vita"?
"Ci puoi scommettere".
"Lo faremo ancora"?
"Si.......ma dobbiamo usare attenzione......voglio bene a mia sorella".
Fa per tirarsi su. "Ti stai scordando una cosa". Si gira : "Cosa"?
Le prendo la testa e la spingo giù verso l'uccello : "Dagli un bacio sulla cappella e ringrazialo".
Mi guarda stupìta, poi si abbassa, gli da un bacio : "Grazie".

Con Elisa ci sono stati altri incontri a casa sua, o pompini in auto, o brevi scopate nel suo garage.
Poi ho pensato di passarla ad Antonio. Un mio fidato collega.

Sono fuori, di servizio con Antonio. Ci fermiamo in un bar a prendere un caffè. Mentre usciamo vedo Elisa con la sua auto, li faccio segno di seguirci. Qualche chilometro, arriviamo in una zona appartata, una mezza boscaglia. Ci fermiamo, lei una quindicina di metri da noi. Scendo e vado nella sua auto, soliti convenevoli, qualche battuta, poi li prendo una mano e la poso sull'uccello.......lei palpa, stringe, e da sopra i pantaloni cerca la cappella, la trova, palpa per bene.
"Tiralo fuori."
"Ma sei matto! Ed il tuo collega? "
Abbasso la lampo, ed infilo la sua mano dentro. Lo agguanta e lo tira fuori.
"Brava. Adesso datti da fare. Prendilo in bocca."
"No, dai, ti faccio venire con la mano."
Li prendo la testa con entrambe le mani, mi avvicino, e li caccio la lingua in bocca, poi la spingo in giù. Prova a fare resistenza, ma quando arriva all'uccello apre la bocca e lo prende.
La spingo giù quasi a soffocarla. Poi la mollo.
Lavora di lingua, risucchi, lingua, ancora in bocca.
Mi slaccia i pantaloni, li tira giù, anche le mutande, ora è libero completamente. Agguanta le palle, le prende in bocca mentre mi sega, prima una poi l'altra. Mi fa morire. Sento che sto per venire, se ne accorge e lo prende in bocca mentre mi sega "Ho si si, sei fantastica, vengo.....vengo." Una mega sborrata in bocca che manda giù subito.
Qualche minuto per riprendermi.
È allora che penso ad Antonio.
Dico ad Elisa: "Non farmi fare brutta figura. Mi raccomando."
Mi guarda stupita.
"Ti mando il mio collega."
"No, no. Vado via." E fa per mettere in moto.
La blocco, prendo le chiavi della macchina e me le metto in tasca.
"Dai Elisa. Fai la brava. Una pompa anche a lui, ne ha diritto. E tira fuori le tette."
"Sei un bastardo." Scendo dalla macchina, mi avvicino ad Antonio.
"Vai, ti sta aspettando. Sbattiglielo in bocca."
"Cosa? No, no, io non posso, ...........sei sicuro?"
"Vai Antò, ti sta aspettando. Me lo ha chiesto lei."
Scende. Va verso di lei, sale in macchina.
Voglio godermi la scena, sposto lo specchietto retrovisore. Si vede abbastanza.
Vedo i due che sorridono, parlano. Lei si avvicina. Le mani non si vedono, ma credo che sono già sull'uccello di lui. La vedo abbassare lentamente la testa. Lui abbandonato sul sedile.
Avevo detto ad Elisa di tirare fuori le tette, perché non lo fa?
E come se mi avesse letto nel pensiero, si tira su, sfila la maglietta. Vedo lui che si precipita ad agguantarle, si abbassa con la bocca. Suppongo che stia ciucciando un capezzolo.
Qualche attimo poi lei si abbassa di nuovo e lo riprende in bocca, vedo la testa andare su e giù.
Ci sta dando dentro.
Un paio di minuti, forse tre, e lui viene. Lo sento gemere, lei sempre giù che pompa.
Poi lei tira su la testa, guarda verso di me. La faccia è sodisfatta.
Che troietta fantastica.
Dopo qualche attimo vedo Antonio che scende dalla macchina, scendo anch'io e vado verso Elisa, mentre Antonio viene verso la nostra macchina, ci incrociamo. Lui mi fa l'occhiolino.
Arrivo da Elisa: "Brava. È stato un grosso sacrificio? Fammi sentire...." Ed allungo una mano in mezzo alle gambe. Le mutande sono spolte. Bagnatissime.
"Vedo che ti è piaciuto un sacco. O no?"
"Si, Antonio è un bel ragazzo ed ha un bel cazzo, ci rimbeccheremo ancora."
Lo dice per indispettirmi.
"Sono contento per voi". E li ridò le sue chiavi.
Si sono rivisti, eccome.
Antonio mi ha anche raccontato qualcosa, ed io li ho dato qualche buon consiglio.
E con questo mi sono fatto un amico per sempre.

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