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Gay & Bisex

Il mio primo ed unico Toy boy


di daddybear60
20.08.2021    |    714    |    1 8.3
"Grazie, mi disse alla fine, domani rigiochiamo a tennis..."
Fine estate 2004, dal 29 agosto fino all'12 settembre prendemmo in affitto ad Orbetello, presso un villaggio Camping molto attrezzato, un bungalow. Arrivati al villaggio la mattina alle 11,30 e fatte le dovute pratiche siamo stati, io e mia moglie, accompagnati al nostro. Un bel bungalow in legno bifamiliare separato nella veranda da una piccola ringhiera. Quando siamo arrivati l'alloggio a fianco al nostro era vuoto e pensavamo sarebbe rimasto tale vista la quasi fine stagione. Quellobera più grande del nostro, un po' più familiare. Ci sistemiamo e vista la giornata calda andammo subito in spiaggia a fare un bagno. Eravamo già abbronzati anche perché tutti i weekend andavamo al mare a Maccarese. Rientrati dopo un'oretta ed arrivati al nostro alloggio notiamo un po' di movimento all'appartamento a fianco al nostro. Entrando incontriamo una signora, bella donna non c'è che dire, vista la mia bisessualità una, come si dice volgarmente, bella bottarella gliel'avrei data, e subito dopo visto il marito anche a lui. Erano all'incirca nostri coetanei. Educatamente salutammo e ci presentammo. Aldo e Rita venivano da Torino ed avevano affittato lo stesso nostro periodo. Non erano soli avevano due figli Manuel di 12 anni e Francesco(Chicco) di quasi 19. Entrammo dentro il bungalow per fare una doccia e subito dopo, mentre mia moglie preparava il pranzo mi siedo in veranda appoggiato alla ringhiera, rilassandomi un po',in quanto stanco per il viaggio, anche se breve, e perché il giorno prima ero stato al lavoro fino a tarda ora. Ero in questa posizione ed avevo messo le braccia rilassandomi ed appisolandosi. Improvvisamente qualcosa di bagnato mi striscia la mano destra ed ho un soprassalto, guardo cosa era successo e mi rendo conto che a strusciarmi la mano era stato Chicco, il grande della coppia, che mi chiede subito scusa. Non c'è problema risposi io e lo squadrai meglio. Un bel ragazzo, alto circa quanto me, chiaro di carnagione, come tutta la famiglia, e a dire il vero un po' efebico e con una espressione molto provocante. Tu pensa, avevo fatto un pensierino sul padre ed il figlio mi guardava in un certo modo. Aveva un culetto che certe donne si sognano e faceva di tutto per metterlo in evidenza. Il primo giorno passò normalmente nel pomeriggio, visto che nel camping c'era anche un campo da tennis cercai gli animatori per vedere se si poteva fare un po' di sport. Mi fu risposto che vista la chiusura di stagione il campo da tennis era a prenotazione e che mi dovevo cercare, purtroppo, io il mio compagno. Ritornai al bungalow e mi Lentiai con mia moglie per il fatto che non avevo con chi giocare e che purtroppo mi potevi dedicare solamente alla pesca notturna trovando l'esca. Aldo, il vicino, sentendo il mio discorso mi disse che poteva farmi compagnia anche se non sapeva neanche come si prendeva una racchetta. Subito si offrí il figlio dicendo che mi avrebbe fatto compagnia lui se gli insegnavo come si faceva. Allora andai alla reception e prenotai il campo per le 18 ricevendo come comunicazione che se non c'era altra prenotazione potevo anche allungarmi anche un'altra mezz'ora. Comunicai il tutto a Chicco ed al padre e dopo pranzo spiegai al ragazzo come si prendeva in mano il manico della racchetta, anche se a lui interessava altro manico. Alle 18 ci recammo sul campo e prima di iniziare volle spiegato come si faceva il dritto ed il rovescio. La puttanella aveva capito che mi interessava, a questo punto, più il suo culetto che giocare a tennis. Per spiegargli i due modi semplici di affrontare la palla lo posizionati davanti a me prendendogli la mano che impugnava la racchetta. La troietta sapeva bene o male tutti i movimenti del tennis e l'unica cosa che gli interessava era la provocazione nei miei confronti e nei movimenti strusciava il culo sul mio cazzo che stava diventando duro. lo staccai da me e iniziammo a palleggiare per una mezz'oretta poi disse che era stanco, lui, e che voleva rientrare per fare una doccia, anzi visto che nel tragitto per andare nei bungalow c'erano le docce propose di farla lì in modo da non mettere disordine nei nostri alloggi. Arrivammo alle docce, che erano con le porte, ed io entrai in una, lui subito entrò con me dicendo che così ci saremmo potuti sciacquare a vicenda. Anzi abbiamo anche trovato un flacone di shampoo dimenticato sicuramente da qualcuno. Aperta l'acqua si infilò sotto il getto abbassandosi improvvisamente ed abbassandomi il costume mi prese il cazzo in mano e se lo portò alla bocca, la cosa non mi stupí, me l'aspettavo, iniziai a scoparlo con delicatezza in bocca,cosa che lui gradí, anzi aumentó il ritmo imboccandolo il più possibile fino alla gola. Lo alzai e mentre lui continuava a pompare il mio cazzo gli abbasso il costume afferrandogli le morbide natiche ed indirizzandomi con il medio a cercare il suo buchetto che trovai morbido ed accogliente. Entrai dentro procurandogli piacere che lo fece alzare avvicinandosi alla mia bocca anelando un bacio che gli diedi molto volentieri. Il mio ditone entra nel suo buchetto liberamente non trovando alcun ostacolo. Quanti cazzi hai preso? Chiesi... Avevo 16 anni quando ho preso il primo da parte di un amico di papà, mi piacciono quelli più maturi... Incularmi ti prego... Presi lo shampoo trovato e gli lubrificai ben bene il buchetto poi lo puntai con la cappella del mio cazzo, che non è 20 cm ma un paio di meno, ma abbastanza grosso da sfondare ed entrai come un coltello caldo nel burro. Urlò, non di dolore ma di goduria e fui costretto a tappargli la bocca, ed iniziai a fotterlo prima piano piano poi con maggior vigore. L'ho apostrofato in tutti i modi ed ad ogni parola godeva sempre di più... Ad un certo punto senza toccarsi mi disse che stava per godere ed allora io gli presi in cazzo, non certo piccolino, e mi feci sborrare sulle mani portandogliele sulla bocca e facendogli bere il suo succo... Nello stesso tempo venni pure io scaricandogli quattro fiotti dentro il culo ed il resto, facendolo girare ed abbassare in bocca ordinandogli di non ingoiare. Terminato di godere lo feci alzare e lo baciai gustando insieme il mio succo e quello suo che gli avevo spalmato sul viso... Non contento, mentre lo baciavo gli infilai tre dita nel culo slabbrato e pieno di sborra sditalitandolo fino a farlo godere di nuovo sul mio cazzo. Mi stava per crollare e fui costretto a sorreggerlo fino a che non si riprese. Grazie, mi disse alla fine, domani rigiochiamo a tennis.... Rientriamo stanchi ma soddisfatti e lui disse al padre che l'indomani avremmo giocato di nuovo a tennis.... Dopo quattro giorni decisi che quella sera sarei andato a pescare e qui la troietta si espresse in tutta la sua troiaggine.... Ma questa è un'altra storia.....
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